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Autore: lady Hinata    11/08/2011    1 recensioni
ormai dopo la guerra a Konoha tutto è tornato come prima, e i nostri eroi hanno più tempo libero, chissà cosa combineranno! Ma soprattutto quante avventure, dolori e amori dovranno affrontare...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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“Neji!” urlò Hiashi, che si era fermato nel corridoio principale della casa, con il bastone che porta sempre con sé puntato a terra “Cosa c’è?” rispose suo nipote arrivando di corsa dalla camera, preoccupato dal tono di voce dello zio “ A questo campeggio dovete partecipare sia tu che Hinata?” “Sì, perché?” fece il ragazzo, mentre lo guardava perplesso, ma Hiashi assunse un’aria seccata e da rimprovero “ Secondo me è una perdita di tempo, dovreste allenarvi…Tuttavia cerca di sorvegliare tua cugina, non vorrei che commettesse qualche sciocchezza…”. Neji sorrise e lo rassicurò senza  aspettare che finisse la frase:”Non ti devi preoccupare, ormai sa badare a se stessa, comunque se dovesse succederle qualcosa la difenderò io”.
Hiashi può sembrare un uomo dai modi bruschi e all’antica,  in parte è così, è vero,  ma infondo Neji e tutta la famiglia Hyuga sapevano benissimo che ha sempre tenuto a loro, in particolare alle sue due figlie, e anche se inizialmente non gli importava molto di Hinata, ora stava cominciando ad apprezzarla per quello che era, una ragazza dolce ma a volte anche troppo buona, per questo di preoccupava per lei. Al contrario, Hanabi aveva sempre avuto un carattere molto forte e deciso, ripreso forse dal padre, il quale forse si rispecchiava più in lei.
 
Intanto nel villaggio i ragazzi stavano preparando gli zaini, le borse e tutto l’occorrente per partire; secondo le previsioni del meteo il tempo sarebbe stato favorevole e il cielo soleggiato, le temperature sarebbero salite di molto.
 
Il giorno della partenza, nel tardo pomeriggio si incontrarono tutti all’uscita di Konoha, davanti al maestoso portone verde, ma come al solito mancava Naruto.Tuttavia non aspettarono molto “Eccolo lì” dissero, e Sakura andò su tutte le furie, appoggiata anche dagli altri d’accordo con lei “Narutooo!” urlò “ Eh eh, scusate!” fece con una risatina,  ma i presenti gli lanciarono occhiate di sdegno, mentre scuotevano la testa “ Bene, ora possiamo partire” fece Sasuke con tono indifferente.
Ci vollero più di tre ore di cammino, poi finalmente arrivarono.
 Era un posto bellissimo vicino al mare e circondato da boschi. Era simile ad una radura, in cui ci si poteva accampare e stare tranquilli, immersi nella natura e nell’aria fresca e pulita, a pochi metri dalla spiaggia.
Era ormai sera e dopo essersi sistemati e aver aperto le due tende ( una per le ragazze e una per i ragazzi) decisero di accendere un fuoco lì nel campo, per avere più luce e cucinare qualcosa. “ Ma sei proprio imbranato!” disse Ino con tono spazientito rivolgendosi a Naruto, il quale non riusciva ad accendere il falò, anche se ci stava provando con tutto se stesso “Beh, allora fallo tu!” , rispose indispettito. Alla fine intervenne Sai e ci pensò lui, avendo già fatto molta esperienza con la squadra Ambu; capitava spesso che dovessero effettuare missioni di vitale importanza fuori dal villaggio, e tra loro era uno dei pochi che era capace.
La calda serata passò in fretta e i ragazzi erano stanchi ma felici di stare insieme; Naruto prese in giro Ino e Sai, ma quest’ultimo non sembrava arrabbiato, al contrario di Ino, che era su tutte le furie. “Io vado a dormire” disse, e tutti gli altri lo seguirono, a parte Sasuke, che fu fermato da Naruto, ancora seduto vicino al fuoco, quasi spento. Si rivolse a lui ma senza guardarlo “ Sono contento che tu sia tornato…” Sasuke faceva finta di non aver sentito, tuttavia sul suo viso si dipinse un leggero sorriso, ma  poi si diresse nella tenda.
Durante la notte si sentivano ululati e rumori di animali “ Ragazze, io ho un po’ di paura..” fece Ino, che non riusciva a dormire per il terrore, ma Sakura subito la rassicurò “ Lo sai che siamo nei pressi di un bosco, è normale sentire certi rumori” e  anche Hinata era d’accordo con lei, mentre Tenten non aveva sentito la discussione perché già si era assopita, persa nei suoi sogni.
La mattina presto, Sai si svegliò e cautamente uscì dalla tenda. Recatosi sulla spiaggia, si sedette su un muricciolo non molto distante con il suo book, e incominciò a disegnare qualcosa. Anche Ino si svegliò, e vedendolo si recò da lui “ Buongiorno” disse, Sai volse lo sguardo su di lei e ricambiò il saluto, poi continuò “ Ti va di fare uno scherzo agli altri?” “ Cioè?” “ Vieni, seguimi”. Sai prese la mano di Ino e la strinse forte, e trascinò con sé la ragazza, che lo fissava confusa.
“Aiutooo!” Un topo! Un topo!” urlò Sakura, che si affrettò ad uscire dalla tenda insieme a Tenten ed Hinata, anche loro spaventate.
“Ma che diavolo è? Un serpente?” Kiba e Neji si alzarono e uscirono di corsa, mentre Sasuke si affrettò ad uscire, e uccise l’essere con un colpo secco: aveva capito che era tutta opera di Sai e del suo inchiostro.
Naruto invece non si accorse di nulla perché dormiva come un ghiro.
“Ehi voi due, vi ho beccato” disse il ragazzo dagli occhi di ghiaccio, ma subito Ino si difese indicando Sai, ancora con il rotolo e il pennello nelle mani “ Ehm... veramente è stata colpa sua!” ma il ragazzo sorrise socchiudendo gli occhi “ E’ solo un piccolo scherzetto”. Sakura sentì tutto e infuriata li rincorse per tutta la spiaggia, furiosa :“ Io vi uccidoo!”.
“ Ragazzi che ne dite, ci facciamo un bagno?” propose Kiba per cambiare discorso, mentre guardava i due ragazzi scappare a tutta velocità da una Sakura senza pietà “ Ma sì, dai! Però tu sveglia Naruto, mi raccomando” rispose Tenten.
Si misero tutti il costume e si recarono sulla riva; intanto li avevano raggiunti anche Sakura, Ino e Sai, stremati per la corsa.
Hinata era rimasta un po’ in disparte, poco lontano da loro, che invece stavano facendo il bagno. “ Ehi Hinata vieni anche tu, l’acqua è favolosa!” le disse Naruto, che si stava agitando nel mare, contento. “N-Naruto…ehm…veramente io….”
“ Non sa nuotare” la interrupe Kiba, ma con tono gentile, senza volerla offendere “ Allora vieni, te lo insegno io” le disse “M-ma, N-naruto, non…” il ragazzo uscì dall’acqua, afferrò Hinata per un braccio e la trascinò dentro. Gli altri intanto si divertivano a schizzarsi a vicenda. “Bravissima, così…” la stava aiutando passo dopo passo, ma la ragazza era così imbarazzata che non riusciva a muoversi, non sapeva come comportarsi, infondo non le era mai capitata una situazione simile, soprattutto con Naruto.
Improvvisamente si sentì urlare “Palla, palla!” era Ino, alla quale era sfuggito il pallone che si stava dirigendo proprio vero i due ragazzi; loro non si accorsero di nulla, così il pallone colpì Hinata sulla schiena, che perse l’equilibrio e cadde addosso a Naruto, all’altezza del petto. Alzò lo sguardo e incrociò quello di Naruto: i due si fissarono per pochi istanti, nei quali Hinata divenne più rossa che mai. Non ci pensò due volte e scappò via, più forte che poteva. Naruto inizialmente rimase impietrito, soprattutto dalla sua reazione, ma poi decise di raggiungere gli altri amici, che intanto avevano assistito alla scena e guardavano il ragazzo attoniti. Poi intervenne Ino:”Mi sa che ho combinato un casino”, ma Tenten la tranquillizzò, poi aggiunse “Vado da Hinata, non vi dovete preoccupare, continuate a fare quello che stavate facendo prima”.
La ragazza, che portava come sempre gli chignon, si recò dall’amica, che intanto era tornata alla tenda e sedeva accovacciata, guardando a terra. “ Ehi, come stai, tutto ok?” domandò; Hinata alzò lo sguardo verso di lei, cercò di farle un sorriso, ma si vedeva fin troppo che era falso, così Tenten capì che doveva fare qualcosa, e si sedette accanto all’amica “ Non ti devi preoccupare per quello che è successo…” “ S-sì, ma…” “ Ti piace Naruto, vero?”. Hinata era diventata tutta rossa e non poteva nascondere la sua timidezza, tuttavia era ancora triste  “Ecco…s-sì”. “Sai, me ne ero accorta quella volta contro Pain, quando io, Neji e Rock lee ti vedemmo a terra in fin di vita. Avevo capito che lo avevi fatto per lui”. Hinata la continuava a guardare triste e avvilita “ Ma a lui non piaccio, è per questo che prima mi sono sentita in imbarazzo, è tutto inutile…” Tenten le appoggiò una mano sulla spalla per rassicurarla, e le sussurrò dolcemente, con un grande sorriso sul volto “ Invece no, vai avanti e non arrenderti…” poi  si alzò in piedi e proseguì:” Vieni, oggi è una bellissima giornata, andiamo dagli altri”.
Hinata sembrava più sollevata ora che si era liberata di tutto ciò che  portava dentro ormai da tempo, così provò a sorridere e si alzò, insieme tornarono sulla spiaggia.
All’ora di pranzo i ragazzi si diedero da fare e procurarono del cibo alle ragazze, le quali si impegnarono moltissimo a cucinarlo; non era molto, ma c’era tutto ciò di cui avevano bisogno.
 Si sedettero tutti quanti vicino alle tende, in cerchio “Mmm! Ma è squisito, chi lo ha fatto l’involtino?” fece Naruto mentre gustava il buon cibo. Tenten rispose subito “ Quello lo ha fatto Hinata!” il ragazzo guardò quest’ultima mente ne mangiava uno dopo l’altro ,senza sosta e disse contento  “Hinata, sei una cuoca eccezionale, come sempre!” lei non riuscì a guardarlo negli occhi, tuttavia arrossì.
Dopo aver mangiato, Kiba, Naruto e Neji sì addormentarono dentro la loro tenda, mentre le ragazze chiacchieravano sedute sotto un albero che faceva ombra, vicino alla sabbia bollente della spiaggia che copriva tutto il paesaggio circostante. Sakura invece propose a Sasuke di fare una passeggiata lì intorno, e lui sempre con tono indifferente accettò.
Erano circondati da un grande silenzio, poiché si erano allontanati abbastanza dagli altri, e faceva molto caldo, ma Sakura non ci pensava, voleva assolutamente chiarire definitivamente con Sasuke, che camminava accanto a lei, apatico come sempre, lo sguardo avanti a sé “ Oggi fa molto caldo eh?” cominciò la ragazza dai corti capelli rosa, che volteggiavano lievemente al poco venticello tiepido che soffiava “ Già” rispose lui, come se stesse pensando ad altro. Improvvisamente si fermò e si fece più seria “ Vedi…lo so che per te è molto difficile, ma ora che sei al villaggio, vorrei che tutto  tornasse come prima, ma soprattutto vorrei tornare a sorridere come prima, insieme a te…se c’è qualcosa che non va, io….” “ Non sono affari tuoi” le rispose bruscamente Sasuke, senza lasciarle finire la frase. Era turbato in volto, come se in realtà questo  sogno di Sakura fosse anche il suo, ma a causa di qualcosa non poteva realizzarlo, probabilmente era colpa del suo orgoglio. Lei tuttavia non si aspettava affatto una risposta del genere,  per questo ci rimase molto male; infondo era abituata a quel suo comportamento distaccato e scontroso, ma questa volta avrebbe voluto che le rispondesse in modo più gentile, come per convincersi che qualcosa dentro di lui era finalmente cambiato.
Si voltò e tornò indietro, a passo veloce, verso le altre ragazze; anche Sasuke si voltò, ma camminava a passo più lento, e a differenza di lei si  recò alla tenda.
Sakura, c’è qualcosa che non va?” chiese Ino, che si accorse che la sua migliore amica era come scura in volto, avvilita “No no, va tutto bene, tranquilla…” le rispose, con un sorriso appena accennato, forzato: non voleva che le altre si preoccupassero, infondo doveva dare a Sasuke ancora un po’ di tempo, forse avrebbe capito.
Decise di sedersi e parlare con loro, e senza accorgersene passò tutto il pomeriggio, ed era arivata l’ora di andare a cercare qualcosa per la cena “ Ehi ma i ragazzi stanno ancora dormendo?” chiese Tenten, che posò lo sguardo sull’orologio “ No, Naruto si è svegliato cinque minuti fa, l’ho visto passare, gli altri non so…” rispose Ino “Bene, allora la cena la cerchiamo io e lui” affermò Sakura, che se ne andò correndo verso la tenda, le altre che la guardavano perplesse allontanandosi improvvisamente da loro.
Naruto era lì nei dintorni che camminava con le braccia incrociate dietro alla nuca, come a godersi la fresca brezza che dava inizio alla sera; Sakura si diresse da lui e lo afferrò per un braccio, trascinandolo via verso il bosco “ Ehi Sakura, mi fai male!”. La ragazza in effetti non si era accorta che stava stringendo troppo, forse perché soprappensiero, e quando sentì la voce del biondino si fermò “ Scusami Naruto, ma vedi…” “C’è qualcosa che non va?” fece serio, guardandola dritto  negli occhi “ … sì tratta di Sasuke. Da quando è tornato al villaggio sembra molto triste, è come se non fosse contento di stare con noi…” ma Naruto le mise le mani sulle spalle, sorridendo “Vedrai che tutto si sistemerà, lo sai come è fatto,no?”. Anche questa volta era stato lui a tranquillizzarla, sicuro di sé e  ottimista, come aveva fatto sempre, del resto. Sakura sembrava più serena dopo quelle parole che l’avevano rassicurata, e gli sorrise. All’improvviso Naruto, che si era messo a cercare qualcosa lì intorno, la chiamò “Sakura, guarda!” aveva trovato qualcosa tra l’erba e voleva raccoglierla, ma il suo corpo si sbilanciò troppo e cadde addosso a lei, toccando le labbra con le sue; Hinata, che era venuta a chiamare i ragazzi, stava per pronunciare qualcosa che però le si bloccò in gola. Assistette ad una scena che non avrebbe mai voluto vedere; ebbe la sensazione di un grande colpo al cuore, rimase lì impietrita,  (loro non l’avevano vista) le gambe le tremavano e le lacrime scendevano silenziosamente dagli occhi spalancati e increduli, rigando il suo viso pallido. In quel momento non sapeva cosa pensare, l’unica cosa certa è che il suo corpo iniziò a muoversi, e le sue gambe, anche se deboli, correvano senza sosta nel bosco ormai buio.
 Improvvisamente si fermò: vide un’ombra davanti a lei: era qualcuno che si avvicinava; non riusciva a distinguerla chiaramente, ma essa continuava ad avvicinarsi sempre di più. Hinata rimase ferma, come paralizzata, e con un rapido e impercettibile  movimento l’ombra le sferrò un forte colpo sulla nuca che la fece cadere a terra, priva di sensi.
Intanto Sakura e Naruto, anche se confusi da quel bacio rimasero in silenzio e presero comunque l’occorrente per la cena, poi tornarono dagli altri, che nel frattempo si erano sistemati seduti intorno al fuoco appena acceso. Videro subito Neji, seduto anche lui, che con sguardo indagatore  domandò “Sakura,Naruto…ma Hinata non è con voi?” “Perché dovrebbe essere con noi?” rispose Naruto con aria confusa, mentre sistemava quello che aveva raccolto “ Era venuta a chiamarvi, se non l’avete incontrata deve esserle successo qualcosa!” disse con tono agitato. Si alzò di scatto da dove era seduto e gridò a tutti “ Presto, andiamo a cercarla!” ma appena finì di pronunciare questa frase un kunai velocissimo con attaccato un bigliettino si conficcò in un albero a pochi metri da loro “Cos’è stato?” si chiedevano. Sasuke si diresse in quella direzione e raccolse il kunai, poi tolse il pezzo di carta: i suoi occhi si dilatarono “ Qui c’è scritto che se vogliamo rivedere Hinata viva dobbiamo consegnare il Rotolo Proibito del nostro villaggio tra un’ora a pochi metri da qui, vicino la riva.”

Ognuno di loro si era fermato per ascoltare con attenzione quelle parole: dovevano fare qualcosa.
  
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