Questa Raccolta
partecipa all’
Alphabet!Challenge {HP version} - 26 lettere
per dire "Harry Potter"
indetto da Only_Me sul forum di EFP.
Ogni Drabble/FlashFic/OneShot comincerà con una lettera, in ordine.
Just a Letter to tell a Story
Lettera: B
Titolo: Blue.
Personaggi: James
Potter/Lily Evans
Genere: Romantico,
Commedia
Avvertimenti: What If?,
Missing Moment
Rating: Verde
Note:
Poco da dire su questa seconda flash. James e Lily ormai hanno finito Hogwarts
e vivono insieme felici, contenti e sposati. Ma come reagirà James alla
scoperta che presto sarà padre?
Blue.
“Beh, poteva andare peggio…”
sospirò Lily Evans mentre finiva di sistemare il corpo del marito, svenuto, sul
divano, con un colpo di bacchetta.
Ma cosa aveva provocato lo svenimento di
James Potter?
Semplice: una notizia inaspettata.
Beh, non solo inaspettata. Ma anche
incredibile, importantissima e shockante.
Tutto era cominciato quella gelida mattina
di gennaio; Lily era uscita dal bagno in accappatoio, in mano un piccolo oggetto bianco.
James aveva subito colto qualcosa di
strano nella sua espressione, così si era allontanato dai fornelli, sopra i
quali era impegnato a preparare la colazione, e le si era avvicinato.
“Lily, tutto bene?” le aveva chiesto,
premuroso.
Lei aveva alzato gli occhi su di lui e aveva
annuito, poi era tornata a fissare il piccolo oggetto bianco.
“Tesoro?” , ora James cominciava davvero
a preoccuparsi.
Lily aveva sollevato di nuovo lo sguardo
e gli aveva passato quel curioso oggetto.
Era bianco, di forma allungata, con un
tappo lilla su una delle estremità. C’erano anche una piccola scritta, E-PT, e
un piccolissimo schermino, come una minuscola televisione babbana.
“Lily… cosa…?”
“È un test…” aveva mormorato lei.
“Un test?”
Lily aveva annuito.
James era sempre più confuso. Continuava
a fissare quella specie di stick, senza capire.
Lily aveva sbuffato, per un attimo
dimentica dei suoi problemi. James Potter, l’abile cacciatore di Grifondoro e
marito ideale, non aveva idea di cosa fosse un semplicissimo test di gravidanza
babbano.
“È un test di gravidanza” gli aveva
spiegato.
Per un attimo, James aveva continuato a
fissarla senza capire, poi quelle parole erano riuscite ad attraversare il suo
cervello e qualche piccolo neurone aveva risposto allo stimolo.
Test.
Gravidanza.
Aveva stretto con più forza il piccolo
coso di plastica e lo aveva avvicinato agli occhi. A lato dello schermino,
c’era una specie di legenda: una riga rossa
significava che il test era negativo e una riga blu significava invece che era positivo.
E, nel bel mezzo di quello strano
strumento, campeggiava una sfocata, ma chiara, linea blu.
“Lily…” aveva
esclamato James, una volta recuperato l’uso della parola, “ne sei assolutamente
certa?”
Lei aveva annuito.
“Sì. Ho ripetuto il test due volte nelle
ultime due settimane. In più ho un ritardo piuttosto lungo”
Il ragazzo si era passato una mano tra i
capelli, un gesto che fece sorridere Lily. Le ricordava la scuola, l’innocenza
e la spensieratezza.
“Questo significa che…”
aveva cominciato James, incapace però di terminare la frase.
Lily aveva preso fiato, poi si era
aperta in un sorriso radioso.
“Che sono incinta” concluse per lui.
James aveva posato lo sguardo sui suoi
occhi color smeraldo. Splendevano di quella gioia nascosta che solo le madri
possono vivere.
“Io… diventerò
padre?”
Lily aveva riso.
“Già”
Stavolta James si era passato entrambe le mani, tra i capelli.
Poi, inaspettatamente, era scoppiato a
ridere e aveva abbracciato Lily con tanto slancio da sollevarla da terra.
“Diventerò padre!” continuava a
ripetere, posando leggeri baci sul viso della moglie. Sulle labbra, sul naso,
sulle palpebre.
Lily rideva. Era felice come non le
capitava da tantissimo tempo. Sarebbe diventata mamma. Questo avrebbe davvero completato la sua vita.
Poi James l’aveva lasciata andare e le
aveva dato un bacio, ma uno vero. Un bacio che sapeva di casa, di famiglia, di
protezione. Negli occhi di lui riusciva a vedere qualcosa di luminoso e puro,
qualcosa che lo avrebbe reso un padre assolutamente incredibile.
Comunque James non aveva l’aria di
volersi calmare. La notizia sembrava averlo eccitato talmente tanto che gli era
diventato impossibile stare fermo.
“Devo subito avvertire Sirius e Remus e
Peter! E anche Silente e tutti gli altri!” continuava a ripetere mentre girava
per la stanza, alla ricerca di Godric sapeva cosa.
“Tesoro, calmati…”
gli aveva detto Lily, certa che tutta quella sovreccitazione non gli avrebbe
fatto bene.
“Saranno così felici! Un figlio! Io? Non
ci crederanno mai!”
“James, calmati…”
“Ma poi come faremo? Siamo sicuri che la
casa sia grande abbastanza?”
“Amore…”
“Spero sia un maschio…
no, una femmina!”
“James…”
“Sì, la camera degli ospiti sarà
perfetta!”
“James!”
Finalmente, dopo quelle che erano parse
ore di frasi insensate, James Potter si era voltato verso sua moglie, ma senza
smettere di camminare.
Sfortuna volle che, in quel momento, Godric, il gatto di famiglia, passasse proprio davanti a
James. Si sa, i gatti sono piuttosto permalosi, quando si tratta delle loro code,
e così al felino non era andato giù il fatto che la scarpa del suo padrone si
fosse inavvertitamente poggiata, con tutto il peso dell’uomo, sulla sua coda.
Ora, se James fosse stato un po’ meno su
di giri, non avrebbe avuto problemi a mantenersi in equilibrio. Ma la bella
notizia lo aveva scombussolato oltre l’immaginabile. E, per una strana
combinazione di gravità, inerzia e colpi di scena, il povero ragazzo si era
ritrovato a terra, svenuto, con un bernoccolo in fronte grosso quanto una boccino.
La libreria di mogano, posizionata a pochi passi dal divano, invece, non aveva
riportato danni visibili, anche se non avrebbe mai dimenticato l’immagine di
James Potter che perde l’equilibrio dopo aver pestato il suo gatto e che si
schianta contro il legno massiccio, provocando la caduta di diversi libri.
In tutti quegli istanti Lily rimase
immobile, probabilmente indecisa se preoccuparsi o mettersi a ridere. Alla fine
aveva optato per la seconda.
“Beh, poteva andare decisamente peggio”
Writer’s
Corner:
Anche la lettera B è stata archiviata. Anche questa
è stata una bella sfida, perché non avevo mai scritto di James e Lily. Perciò,
se volete consigliarmi qualcosa, o semplicemente dirmi se vi è piaciuta o se vi
ha fatto schifo, sapete dove trovarmi!
SereILU