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Autore: SereILU    11/08/2011    3 recensioni
Questa raccolta partecipa alla Alphabet!Challenge {HP version} - 26 lettere per dire "Harry Potter" indetta da Only_Me sul Forum di EFP.
26 lettere per raccontare altrettante storie.
Ogni storia comincerà con una lettera dell'alfabeto, in ordine.
Lettera A: And it seems so right. (Dumbledore/Grindelwald)
Lettera B: Blue. (James/Lily)
Lettera C: Cake and candle. (George Weasley)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Albus/Gellert, James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Questa Raccolta partecipa all’

 Alphabet!Challenge {HP version} - 26 lettere per dire "Harry Potter"

indetto da Only_Me sul forum di EFP.

Ogni Drabble/FlashFic/OneShot comincerà con una lettera, in ordine.

 

 

 

 

 

Just a Letter to tell a Story

 

 

 

Lettera: B

Titolo: Blue.

Personaggi: James Potter/Lily Evans

Genere: Romantico, Commedia

Avvertimenti: What If?, Missing Moment

Rating: Verde

Note: Poco da dire su questa seconda flash. James e Lily ormai hanno finito Hogwarts e vivono insieme felici, contenti e sposati. Ma come reagirà James alla scoperta che presto sarà padre?

 

 

 

 

Blue.

 

 

 

 

 

“Beh, poteva andare peggio…” sospirò Lily Evans mentre finiva di sistemare il corpo del marito, svenuto, sul divano, con un colpo di bacchetta.

Ma cosa aveva provocato lo svenimento di James Potter?

Semplice: una notizia inaspettata.

Beh, non solo inaspettata. Ma anche incredibile, importantissima e shockante.

 

Tutto era cominciato quella gelida mattina di gennaio; Lily era uscita dal bagno in accappatoio,  in mano un piccolo oggetto bianco.

James aveva subito colto qualcosa di strano nella sua espressione, così si era allontanato dai fornelli, sopra i quali era impegnato a preparare la colazione, e le si era avvicinato.

“Lily, tutto bene?” le aveva chiesto, premuroso.

Lei aveva alzato gli occhi su di lui e aveva annuito, poi era tornata a fissare il piccolo oggetto bianco.

“Tesoro?” , ora James cominciava davvero a preoccuparsi.

Lily aveva sollevato di nuovo lo sguardo e gli aveva passato quel curioso oggetto.

Era bianco, di forma allungata, con un tappo lilla su una delle estremità. C’erano anche una piccola scritta, E-PT, e un piccolissimo schermino, come una minuscola televisione babbana.

Lily… cosa…?”

“È un test…” aveva mormorato lei.

“Un test?”

Lily aveva annuito.

James era sempre più confuso. Continuava a fissare quella specie di stick, senza capire.

Lily aveva sbuffato, per un attimo dimentica dei suoi problemi. James Potter, l’abile cacciatore di Grifondoro e marito ideale, non aveva idea di cosa fosse un semplicissimo test di gravidanza babbano.

“È un test di gravidanza” gli aveva spiegato.

Per un attimo, James aveva continuato a fissarla senza capire, poi quelle parole erano riuscite ad attraversare il suo cervello e qualche piccolo neurone aveva risposto allo stimolo.

Test. Gravidanza.

Aveva stretto con più forza il piccolo coso di plastica e lo aveva avvicinato agli occhi. A lato dello schermino, c’era una specie di legenda: una riga rossa significava che il test era negativo e una riga blu significava invece che era positivo.

E, nel bel mezzo di quello strano strumento, campeggiava una sfocata, ma chiara, linea blu.

Lily…” aveva esclamato James, una volta recuperato l’uso della parola, “ne sei assolutamente certa?”

Lei aveva annuito.

“Sì. Ho ripetuto il test due volte nelle ultime due settimane. In più ho un ritardo piuttosto lungo”

Il ragazzo si era passato una mano tra i capelli, un gesto che fece sorridere Lily. Le ricordava la scuola, l’innocenza e la spensieratezza.

“Questo significa che…” aveva cominciato James, incapace però di terminare la frase.

Lily aveva preso fiato, poi si era aperta in un sorriso radioso.

“Che sono incinta” concluse per lui.

James aveva posato lo sguardo sui suoi occhi color smeraldo. Splendevano di quella gioia nascosta che solo le madri possono vivere.

Io… diventerò padre?”

Lily aveva riso.

“Già”

Stavolta James si era passato entrambe le mani, tra i capelli.

Poi, inaspettatamente, era scoppiato a ridere e aveva abbracciato Lily con tanto slancio da sollevarla da terra.

“Diventerò padre!” continuava a ripetere, posando leggeri baci sul viso della moglie. Sulle labbra, sul naso, sulle palpebre.

Lily rideva. Era felice come non le capitava da tantissimo tempo. Sarebbe diventata mamma. Questo avrebbe davvero completato la sua vita.

Poi James l’aveva lasciata andare e le aveva dato un bacio, ma uno vero. Un bacio che sapeva di casa, di famiglia, di protezione. Negli occhi di lui riusciva a vedere qualcosa di luminoso e puro, qualcosa che lo avrebbe reso un padre assolutamente incredibile.

Comunque James non aveva l’aria di volersi calmare. La notizia sembrava averlo eccitato talmente tanto che gli era diventato impossibile stare fermo.

“Devo subito avvertire Sirius e Remus e Peter! E anche Silente e tutti gli altri!” continuava a ripetere mentre girava per la stanza, alla ricerca di Godric sapeva cosa.

“Tesoro, calmati…” gli aveva detto Lily, certa che tutta quella sovreccitazione non gli avrebbe fatto bene.

“Saranno così felici! Un figlio! Io? Non ci crederanno mai!”

“James, calmati…

“Ma poi come faremo? Siamo sicuri che la casa sia grande abbastanza?”

Amore…

“Spero sia un maschio… no, una femmina!”

James…

“Sì, la camera degli ospiti sarà perfetta!”

“James!”

Finalmente, dopo quelle che erano parse ore di frasi insensate, James Potter si era voltato verso sua moglie, ma senza smettere di camminare.

Sfortuna volle che, in quel momento, Godric, il gatto di famiglia, passasse proprio davanti a James. Si sa, i gatti sono piuttosto permalosi, quando si tratta delle loro code, e così al felino non era andato giù il fatto che la scarpa del suo padrone si fosse inavvertitamente poggiata, con tutto il peso dell’uomo, sulla sua coda.

Ora, se James fosse stato un po’ meno su di giri, non avrebbe avuto problemi a mantenersi in equilibrio. Ma la bella notizia lo aveva scombussolato oltre l’immaginabile. E, per una strana combinazione di gravità, inerzia e colpi di scena, il povero ragazzo si era ritrovato a terra, svenuto, con un bernoccolo in fronte grosso quanto una boccino. La libreria di mogano, posizionata a pochi passi dal divano, invece, non aveva riportato danni visibili, anche se non avrebbe mai dimenticato l’immagine di James Potter che perde l’equilibrio dopo aver pestato il suo gatto e che si schianta contro il legno massiccio, provocando la caduta di diversi libri.

 

In tutti quegli istanti Lily rimase immobile, probabilmente indecisa se preoccuparsi o mettersi a ridere. Alla fine aveva optato per la seconda.

“Beh, poteva andare decisamente peggio”

 

 

 

 

Writer’s Corner:

Anche la lettera B è stata archiviata. Anche questa è stata una bella sfida, perché non avevo mai scritto di James e Lily. Perciò, se volete consigliarmi qualcosa, o semplicemente dirmi se vi è piaciuta o se vi ha fatto schifo, sapete dove trovarmi!

SereILU

   
 
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