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Autore: sakuratvb    11/08/2011    1 recensioni
-Nella Stanza delle Necessità poi...- continua a borbottare mio fratello, ma ad un occhiataccia di Hermione abbassa la voce.
Certo, che ci farà mai Malfoy nella Stanza... aspetta un momento..
-Che cavolo c'è Weasley? Hai guardato nella mia direzione poi sei schizzata come se avessi visto un morto, sei più idiota del solito o cosa!?-
piccola one-shot,scritta per il mio primo Contest.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Titolo:Solo un sogno


Sento un grande silenzio, c'è qualcosa che non va... continuo a girarmi, come se sentissi dei passi dietro di me, come se fossi seguita da qualcuno che non vuol farsi vedere; eppure io so che c'è, lo percepisco. Stringo forte la bacchetta, è la mia unica difesa; ma sono talmente spaventata che non riesco davvero a credere di potermela cavare.

Vedo un movimento: qualcosa si dirige verso il fondo del corridoio. Non posso fare altro che seguirlo, mentre sento scendere un brivido lungo la schiena. Sembra tutto completamente assurdo.


Arrivo in fondo al corridoio, mi appoggio contro il muro per non farmi vedere e cerco di scorgere qualcosa.

Mi si gela il sangue nelle vene sentendo una voce chiara e decisa pronunciare solo poche parole...

-Non ci stai riuscendo Malfoy? Sei così inutile...-

La voce sembra soddisfatta, come se il suo vero scopo fosse far fallire Draco; cerco di sentire la sua risposta, ma non riesco.

L'unica cosa che mi rimane da fare è uscire dal mio precario nascondiglio e vedere cosa succede.

Lo faccio piano piano ma la voce parla di nuovo, fermandomi...


-Allora, non rispondi al tuo Signore? Eppure, dovresti essere sempre in grado di parlare-

Solo un sibilo arriva in risposta, mentre la risata crudele dell'Oscuro Signore riempie il corridoio.

Non ci posso credere, è riuscito a entrare a scuola e non c'è nessuno in giro! Solo io e Malfoy... Ma cosa sta succedendo?


Come se non potessi fare altrimenti, i miei piedi si muovono da soli, e svoltano a sinistra in fondo al corridoio; la mano della bacchetta si alza, davanti a me c'è un' ombra nera che si muove, sembra fluttuare... Faccio un movimento, e devo fare anche rumore, perché l'ombra si gira.

-Ma chi abbiamo qua? Oh, la piccola confidente..come sta Potter?- sibila.

-Non la toccare!-

L'Oscuro Signore si volta verso Malfoy.

-Perchè ti interessa? Voglio ucciderla e lasciarla nel corridoio, così domani il primo che passa di qua la troverà e...-

-Non la toccare -ripete, più minaccioso, Draco .

-E sarai tu ad impedirmelo? Ridotto così? Suvvia, non ci crede nessuno- risponde tagliente Voldemort.


-Fosse l'ultima cosa che faccio...- ribattè, alzando la bacchetta, pronto a colpire.

-Inutile Malfoy, sei come tutti gli altri– risponde l'Oscuro Signore, alzando anche lui la sua arma.

Succede tutto in una frazione di secondo; non posso quasi crederci, eppure eccolo lì, Draco, che mi guarda con lo stesso sguardo di qualche tempo prima, quando ci siamo incontrati sulla riva del lago sotto la neve.

La stessa dolcezza e decisione leggo nel suo sguardo, prima di vederlo andare all' indietro, colpito da una luce verde che gli porta via la vita in un piccolo soffio.



Sento la mia voce urlare, mescolarsi alla risata che viene dall'ombra, poi tutto si fa buio.

Mi sento risucchiare e muovere, qualcuno mi chiama. Apro alla fine gli occhi , sono nel mio letto, nel dormitorio. Era tutto un sogno.

Non riesco a crederci.

Mi ritrovo in lacrime, interrotte da singhiozzi e brividi; mentre cerco di riprendermi, Hermione mi accarezza la schiena e mi parla per di calmarmi.


Ancora non credo sia possibile il sogno che ho fatto questa notte fosse solo questo, un sogno.

Dal momento in cui mi hanno svegliata, non ho più voluto dormire e ora sono stravolta. Hermione era quasi più spaventata di me: le mie compagne di stanza l'hanno chiamata per cercare di svegliarmi, loro non ci riuscivano. Dicono che ho cominciato ad agitarmi a piangere e poi a urlare, e quando lei è arrivata ci ha messo più di dieci minuti per riuscire a svegliarmi.

Quando mi ha chiesto cosa sognavo, ho risposto solo che non ricordavo, ma non so se ci ha creduto. Stamattina, poi, è scesa prima per parlare con mio fratello e con Harry.


Eccoli lì, seduti vicino al camino, che parlottano tra loro, mai sottovoce.

Come vorrei prima o poi dirgli che si sente benissimo cosa dicono; come ora, Ron e Hermione cercano di calmare Harry, è convinto che Malfoy stia facendo qualcosa di pericoloso.

-Vi dico che è vero! Ieri si è infilato nella Stanza delle Necessità, ed è uscito solo dopo cena. Sono rimasto là fino al coprifuoco- dice, convinto.


Sento gli altri che stanno per sbuffare, quando si accorgono di me e cercano di cambiare argomento. Non riuscirò mai a capire se mi considerano stupida o altro ,ma non importa. Sorrido, e scendo con loro; una bella colazione è proprio quello che mi serve. Ci sediamo al nostro tavolo, e il brusio generale di tutti gli altri ci accoglie, permettendomi di isolarmi nei miei pensieri.


Mentre passo,lancio uno sguardo verso la tavolata dei Serpeverde, per vedere se lui era lì.

Eccolo lì, che spezzetta una fetta di pane. Lascio vagare i miei pensieri, quando la voce di Ron mi riporta alla realtà.

-E allora diccelo tu cosa ci faceva là!-. Devono aver ripreso il discorso di prima, Harry quando si mette in testa di aver ragione diventa davvero testardo.

-Nella Stanza delle Necessità poi...- continua a borbottare mio fratello, ma ad un occhiataccia di Hermione abbassa la voce.

Certo, che ci farà mai Malfoy nella Stanza... aspetta un momento..


La stanza delle Necessità... Nel mio sogno eravamo proprio lì davanti, ecco perché ho girato a sinistra in fondo al corridoio: stavo andando là!

Mi alzo di scatto, facendo cadere tutto quello che ho davanti, tazza, vassoio, e sbianco totalmente.

Harry aveva ragione, Malfoy va sempre là e nel mio sogno doveva esserne appena uscito.

-Ginny tutto bene?- mi chiede Hermione.

-Si, si, scusa devo tornare in camera, ho fatto un pasticcio- rispondo, cercando di sorridere e avviandomi verso l'uscita della Sala Grande.


In realtà non ne avrei bisogno, basterebbe un incantesimo e la mia divisa tornerebbe pulita, ma ho bisogno di aria. Aumento il passo, fino ad arrivare al portone; sto per uscire, quando vengo trascinata in un angolo. La sua voce mi blocca.


-Che cavolo c'è Weasley? Hai guardato nella mia direzione poi sei schizzata come se avessi visto un morto, sei più idiota del solito o cosa!?-

Di regola mi arrabbierei, e cominceremmo ad insultarci come facciamo sempre, ma stavolta non ho tempo per tutte quelle stupidaggini: mi alzo sulle punte e lo abbraccio forte, bagnandoli il collo di lacrime.

-Ho sognato che morivi per colpa mia e l'ultima cosa che facevi era guardarmi. Poi stamani Harry parlava di te che combini qualcosa nella Stanza delle Necessità...-

Lo sento irrigidirsi, Harry ci aveva visto giusto. -E ho collegato che eri morto proprio li davanti-

Mi stringe maggiormente a sé .

-E a quel punto hai avuto bisogno d'aria- mormora. Annuisco non lasciando il mio posto nel suo abbraccio.

-Lo sai vero che quando sogni la morte di qualcuno in realtà gli allunghi la vita?- mi dice piano in un orecchio.

-Vuoi dire che dovrei essere felice di vederti morto tutte le sere?-

Mi sorride.

-Già, e visto che ci sei ti conviene mettere dei fiori sul tuo comodino tutti i giorni, perché se mai dovessi davvero morire non troveresti mai il mio corpo..-

Me lo dice cose se fosse la cosa più normale del mondo, e io rimango a fissarlo come se fosse impazzito.

-Chiudi la bocca - gli intimo minacciosa, ma lui continua a sorridere. Se l'è proprio cercata, gli pesto un piede e mi libero dal suo abbraccio, andandomene.

Ma guarda se si può essere più insensibili, o idioti fino a questo punto.


La risata di quella volta ce l'ho ancora nelle orecchie, ma, inutile a dirsi, tutti i giorni sul mio comodino c'è un bicchiere con dentro un fiore diverso, non importa quale: rose ,tulipani, non ti scordar di me, anche se quelli in assoluto che preferisco sono dei piccoli fiorellini bianchi che crescono qua intorno, mi ricordano noi.

Non ci siamo mai detti nulla di compromettente, non ci siamo mai imposti nulla o fatto dichiarazioni disarmanti; abbiamo imparato a leggere tra le righe dei nostri battibecchi.

Ho talmente tanti ricordi che potrei ricoprire una collina con questi piccoli fiori, ma per il momento li lascio lì, finché non seccano, e poi li tolgo.


Finita la scuola e tornata alla Tana, non ho perso la mia pazza abitudine, anche se ora le cose sono cambiate: dovrei odiarlo, insultarlo, disprezzarlo... ma non ci riesco.

Continuo a mettere fiori per lui, per allungargli la vita, nella speranza di non dover mai smettere, e ogni giorno mi siedo per terra e fisso quei fiori, ricordando un piccolo attimo di felicità .




Questa storia ha partecipato al Contest “Da un'immagine” di Fabi Fabi ed è arrivata settima.

Avevamo un'immagine su cui basare la storia.

È la mia prima Draco/Ginny in assoluto!

Ringrazio tutti quelli che lasceranno una recensione e chi passerà soltanto a leggerla.

Seguendo il commento che mi è stato fatto ho provato a cambiare alcune cose,ma poi alla fine ho preferito lasciarla così.



Grammatica e sintassi: 7.1/10 
Lessico e stile: 7.4/10 
Originalità: 9.9/10 
Caratterizzazione dei personaggi: 12/15 
Gradimento personale: 8/10 
Inserimento dell'immagine:10/ 10 
Personaggio casuale: 3/3 punti 

Per un totale di: 57.4/68 punti


Hai scelto di usare una coppia sulla quale non ho mai avuto occasione di leggere prima di oggi.


Mi sono piaciuti il tuo Draco e la tua Ginny, anche se ammetto che per quanto riguarda la caratterizzazione soltanto lei è effettivamente presente, Draco infatti è soltanto di contorno ai sogni e all’introspezione di Ginny.


La caratterizzazione è buona, anche se ho trovato Ginny un po’ troppo ingenua nei confronti di Draco, e non credo che avrebbe fatto le considerazioni riguardo a Harry, Ron e Hermione e al loro parlare troppo forte.


In ogni caso la storia risulta abbastanza originale, a partire dalla coppia che hai scelto fino ad arrivare al contesto nel quale li hai fatti muovere, che vede praticamente i sogni di Ginny al centro del racconto. I fiori ti hanno sicuramente aiutata a rendere più personale la trama, hai saputo sfruttarli a tuo vantaggio, l’inserimento dell’immagine è efficace e centrale ai fini della storia.


Lo stile è buono ma la grammatica invece presenta qualche errore: hai pasticciato un po’ coi tempi verbali, utilizzando alcune volte l’imperfetto dove invece sarebbe stato richiesto il presente, ti faccio un paio di esempi
: Passando, ho lanciato uno sguardo verso la tavolata dei Serpeverde, per vedere se lui era lì. In questo caso avresti dovuto usare il presente in entrambe le parti della frase. Poi c’è qualche errore di battitura: ‘Finta la scuola’, ‘ribatte,,’; Il sì affermativo vuole l’accento; hai dimenticato anche un paio di apostrofi: c'è un ombra nera; ad un occhiataccia, qui tra l’altro la ‘d’ eufonica non sarebbe da mettere. Li davanti, manca l’accento su ‘lì’.


Il lessico è abbastanza buono, ma alcune espressioni non sono proprio ben poste, ad esempio queste:
‘non ci siamo mai imposti nulla o fatto dichiarazioni disarmanti’; Annuisco non lasciando il mio posto nel suo abbraccio; c'è un bicchiere con ogni giorno un fiore diverso.


Sono tutte frasi che poste in modo differente avrebbero reso lo stile meno grezzo: ‘Annuisco restando abbracciata a lui’, oppure ‘annuisco mantenendomi stretta nel suo abbraccio’, per fare un paio di esempi, sono espressioni che sicuramente suonano meglio. ‘C’è un bicchiere che ogni giorno ha dentro un fiore diverso’.


In ogni caso la storia è molto carina e presenta una visione originale e allo stesso tempo canonica di Ginny. Ti mancherebbe giusto una breve revisione stilistica per ottenere un ottima resa.


Complimenti.




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