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Autore: EaterOfCarrots    12/08/2011    0 recensioni
Storia d'amore tra una ragazza apparentemente normale e un ragazzo dai capelli rossi e dalla simpatia contagiosa.
Un amore complicato e anche un po' folle.
La ragazza dagli occhi blu cobalto riuscirà ad amare il suo principe azzurro arrivato a cavallo di una scopa?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Fred Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione se ne era già andata. Mi aveva lasciata davanti allo specchio del bagno  Guardavo il mio volto riflesso in quel piccolo quadratino appeso sopra al lavandino, in quell’occasione i miei liscissimi capelli castani erano diventati degli splendidi boccoli, un velo di fard copriva le mie guancie e i miei occhi azzurri erano delineati da un leggero filo di matita nera.
La stanza era deserta, buia e silenziosa si sentiva solo frequentemente il ticchettio dei miei tacchi contro le tavole di legno del pavimento. Scesi le scale, facendo attenzione a non inciampare. Nella sala comune, appoggiato al divanetto c’era una figura slanciata, vestita molto elegantemente e tralasciando il fatto che avesse la camicia bianca fuori dai pantaloni, stava veramente bene.
<< George >>
<< Ohhh, Charlotte >>
<< Dove sono gli altri? >>
<< Sono già andati, ci stanno aspettando >>
Mi avvicinai a lui e mi prese la mano molto delicatamente. Onestamente non sapevo se aspettarmi altri suoi comportamenti strani, la cosa mi rendeva un po’ nervosa ma inaspettatamente felice.
<< Su andiamo >>
Camminammo per un po’, tanto che, non abituata a portare scarpe con il tacco, iniziarono a farmi male i piedi.
<< Eccoci arrivati >> si fermò davanti ad un muro apparentemente vuoto, solo i grossi mattoni  rendevano la superficie irregolare.
All’improvviso, dal nulla, apparve la porta.,un enorme porta contornata da diversi ghirigori. 
Guardai George, rideva. Lo sapevo che non mi dovevo fidare, avevo, ormai da diversi giorni, il sospetto che stavano tramando qualcosa alle mie spalle, quando passavo ridevano e a qualsiasi ora del giorno si riunivano e confabulavano qualcosa ed io avevo il diritto di non sapere niente.
Spalancai la porta velocemente. Un gruppo di una decina di persona occupava il centro della stanza e ai lati c’era un tavolo pieno di regali.
<< Auguriii >>  urlarono al unisono. Avevano tutti un bicchiere di burrobirra in mano e lo alzarono.
Inizia a ridere. << Ma il mio compleanno è stato la settimana scorsa >>
Ron fece un passo avanti. << Lo sappiamo, ma abbiamo avuto dei problemi e quindi abbiamo deciso di farlo sta sera >>
<< Grazie ragazzi. Vi voglio bene >> andai dritta subito da Hermione, dopotutto era la mia migliore amica e probabilmente era stata proprio lei ad ideare il tutto, la abbracciai e la ringraziai poi feci la stessa cosa con gli altri. 
Scartai ogni pacchetto preso dalla pila che era sul tavolo. Regali di ogni tipo, e andavano da quello più strano ad esempio quello di Luna a quello più tradizionale, da Hermione.
<< Ma dovevate fare tutta questa scena? L’invito da George, il professore nuovo e.. >>
Intervenne Fred sogghignando << Hermione ci ha svelato che hai un debole per i rossi >>
Sentii le mie guancie avvampare. << E allora abbiamo pensato a George >>
<< Visto che Fred è occupato! >> questa volta la voce che subentrò era molto più delicata, Ginny sorridendo iniziò a guardare Fred.  << Vero Fred? >>
Anche il suo viso cambiò lievemente colore. << Ginny >>
<< Fred, come ti ho visto io ti potrebbero vedere anche loro… >> allargò le braccia e indicò il gruppo << fate tutte le smancerie in pubblico >>  Fred fece un ghigno e si sedette sulla sedia più vicina.
Rimanemmo tutti perplessi e in silenzio. << Angelina >> disse George guardando prima il fratello e poi noi.
Nessuno proseguì quel discorso, solo tutti i maschi del gruppo andarono intorno a Fred a chiacchierare, sembravano quelle vecchiette babbane in cerca di pettegolezzi.
Io ritornai da Hermione che seduta ad un tavolino si contemplava le dita. Mi sedetti accanto a lei. Alzò gradualmente lo sguardo, fino a quando i suoi occhi scuri e i miei chiari si incrociarono.
<< Hai visto, ti ho portato Fred e George! >> 
Mi scappò una risata. << Tranquilla, non mi sono fatta scappare niente, tu lo sapevi di Fred e Angelina? >>
<< No, ci credi che ci sono rimasta male!? >>
<< Ci credo eccome, dopotutto tu hai un debole per i rossi >> questa volta anche lei sorrise subito dopo ci fu qualche attimo di silenzio.
<< Hermi perché avete fatto tutto questo? Non abbiamo mai fatto una cosa del genere per gli altri! >>
<< Su Chà lo sappiamo tutti che non è un bel momento per te. Insomma, hai scoperto qual è la tu famiglia, la Umbridge ti odia e so benissimo che stai male. Anche io mi sentirei un po’ giù portando quel cognome “ importante” >>
Mi asciugò una lacrima piena di dolore. Aveva ragione, erano stati i mesi più brutti della vita lì a Hogwarts, andare in giro e sentire le critiche degli altri era doloroso ma non sentirsi più chiamare dai professori ‘ Charlotte Hall ‘ ma ‘ Charlotte Riddle ’ lo era ancora di più. 
   
 
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