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Autore: Floramoss    12/08/2011    23 recensioni
La storia si svolge a cominciare dall'inizio del 5 anno. Non ho tenuto conto di tutti gli avvenimenti originali che appartengono come i personaggi all'autrice. La vicenda ruota attorno alla relazione tra Piton ed Harry dopo la scoperta di un diario appartenuto a Lily. Il resto degli avvenimenti sono molto semplificati ovviamente rispetto alla saga. e' la mia prima pubblicazione. Ho letto molto riguardo questo tema e mi auguro che chi lo ama come me possa apprezzare anche il mio tentativo. Se in qualche occasione sono scaduto nel troppo sentimentale per la situazione trattata vorrei che mi venisse segnalato. Grazie a tutti quelli che mi leggeranno.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I GIGLI

I GIGLI

Terminata la scuola Harry e gli amici si trasferirono nella dimora di campagna del nuovo preside. Li seguirono anche Tonks e Lupin perché era meglio che ci fossero due adulti a controllare la situazione. E poi Tonks aveva avuto da poco il bambino e in quella casa sarebbe stata bene. La villa adesso era aperta e risuonava di voci. Le vacanze lì sarebbero state fantastiche. In attesa che Severus chiudesse col lavoro e lasciasse Hogwarts per raggiungerli i ragazzi si erano dati da fare per svecchiare un po’ gli ambienti. Unica cosa da non toccare, ovviamente, la biblioteca e l’armadio delle pozioni.

-Chissà chi insegnerà pozioni l’anno prossimo.-

-Ho sentito parlare di Lumacorno.-

-Ma non è in pensione da un po’!?-

-Beh se lo dice Harry che dorme in presidenza penso che ci sia da crederci.-

-Io non dormo in presidenza.-

-Dormi col preside, che differenza fa?>

-Detto così Ron suona davvero male…- Hermione rise.

-E tu saresti mio amico?-

-Certo, fa sempre comodo un amico ai piani superiori!- e mise un punto alla frase colpendo Harry con un fraterno pugno sulla spalla.

Non erano mai stati tanto sereni. E quella era la più bella estate che si apprestavano a vivere dopo tanto tempo. Harry e Ron si sarebbero presi cura del giardino. Non che Ron ne fosse entusiasta ma le donne della casa preferivano averlo fuori dai piedi.

Piton li raggiunse un pomeriggio di metà giugno. Arrivò dal camino e ad accoglierlo trovò Hermione.

-Ben arrivato professore… ma la aspettavamo domani…-

Piton vide subito che la biblioteca era integra e ne fu sollevato. -Ero stufo.-

-Beh, giusto, ha chiuso libri, registri, schedari e formulari finalmente, una vacanza spetta anche a lei-.

-Mi sono portato del lavoro a casa signorina Granger. E’ il Ministero quello che mi dà più da fare, non la scuola. Le maledette pratiche ministeriali...tempo portato via all’educazione.-

Ron entrò di corsa ma si fermò all’istante appena vide Piton.

-Hermione vieni a ….Buo… buonasera professore… Non l’aspettavamo che domani.-

-Già detto signor Weasley. Sembra che la mia venuta stia creando dell’ansia e dalla sua faccia deduco di aver interrotto qualcosa di importante. Cosa state combinando…-

-Nie… niente.-

-Weasley lei balbetta il che significa che sta mentendo.- Ron venne risparmiato dal rispondere perché entrò Harry. Era sporco di terra, come Ron del resto, e in mano teneva un piccolo rastrello.

-Pro..Severus…- ancora faticava a chiamarlo per nome.

-Sì, voi state combinando qualcosa. Da dove devo cominciare a preoccuparmi? Non dalla biblioteca almeno.- la classica smorfia di disappunto della sua bocca non era per nulla cambiata. Ron guardò Harry.

-Tanto ormai il più è fatto Harry. Giorno più giorno meno…-

Lo sguardo interrogativo di Piton poteva diventare inquisitorio da un momento all’altro. Il sopracciglio si  stava già sollevando pericolosamente. Harry lo precedette.

-Doveva essere una sorpresa… ma lo sarà comunque. Vieni alla finestra.- Harry guidò Piton davanti alla grande finestra della biblioteca. Era ancora giorno. Sotto di loro, nel giardino, una macchia di gigli bianchi impreziosiva il prato.

-Ho usati quei semi, ti ricordi? Quelli dello scorso Natale. Raccoglieremo altri semi da questa fioritura così la prossima primavera saranno ancora di più. Speravamo che i gigli fossero un po’ più grandi ma sei arrivato prima del previsto…-

Stavolta era Piton a tacere. Guardava quei fiori che avrebbero dovuto riempire il giardino di Lily. E che lui non credeva che avrebbe mai visto fiorire. E per la prima volta, dopo i tragici avvenimenti che gli avevano portato via la sola donna che avesse mai amato, Piton pianse. In silenzio. Solo Harry se ne accorse e non sapeva se essere triste o felice. Decise di essere felice.  Accennò agli altri con la testa di lasciarlo solo e tutti uscirono dalla stanza.

-Finalmente è primavera Severus.- Harry strinse per qualche secondo la mano di Piton, diede un’altra occhiata al giardino, poi si allontanò, chiuse la porta e lasciò che l’uomo più importante della sua vita rimettesse a posto, in intimità, anche l’ultimo pezzo della propria esistenza.

 

 

E con questo capitolo chiudo la mia ff. La mia prima ff che abbia avuto il coraggio di pubblicare… Sono contenta di aver condiviso con voi la mia passione. Volevo dirvi, ora che sono in chiusura, che l’idea del titolo mi è venuta da un romanzo di Proust. I gigli volevo che fossero il segno distintivo della ff.  Buona fine estate e come disse un altro grande vecchio che adoro “Al prossimo incontro”. Flora Moss

  
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