La nottata la passai abbracciata al mio Jake, non mi importava di sentire
caldo, l’importante era che lui era lì, di nuovo mio, solo mio. La mattina mi
svegliai e lui era lì di fianco a me, era una giornata di sole, strano, qualche
raggio riusciva a passare dalla mia finestra, e colpivano i nostri corpi, la
mia pelle brillava debolmente, non come quella dei miei genitori, ma quella di
Jake era stupenda, non trovavo parole che potessero quantificare la sua
bellezza, risalii con gli occhi fino al suo viso, sereno rilassato, si vedeva
che stava dormendo profondamente, gli diedi un bacio leggero sulle labbra, e lo
vidi sorridere,
‘ti amo Nessie’ disse,
ma quanto era dolce? Cercai di liberarmi
senza svegliarlo tentativo inutile perché mi strinse ancora di più a se e
quando mi voltai vidi che mi guardava sorridendo,
‘buon giorno amore mio, dove
pensavi di andare?’ ,
‘al bagno..’ la sua risata adorabile riempì la stanza, il
suo stomaco brontolò,
‘hai fame?’ ,
‘si.. di te!’ e mi baciò,
mi fece stendere
su di lui e la passione ci travolse ancora una volta. E avevo dimenticato che
giù c’erano i miei genitori, si sentì un ringhio, mi staccai velocemente e
scesi giù, merda pensai!
‘Nessie!’ Era mio padre,
‘ti sembra questo il modo di
parlare?’ ,
‘veramente stavo pensando’ lo corressi,
‘ non sono modi che si
addicono ad una signorina, dovresti vergognarti!’
scese Jake, ancora un po’
assonnato mentre con una mano tra i capelli diede il buon giorno, mio padre si
voltò verso di lui,
‘esci! Dobbiamo parlare! SUBITO JACOB!’
e uscì Jake
passando mi diede un bacetto sulla guancia e andò fuori ad affrontare mio
padre. Stavo per seguirli anche io ma mia madre mi fermò,
‘lasciali soli
Nessie.’
Come potevo lasciarli soli?!? C’era il pericolo che mio padre
staccasse la testa a Jake o il contrario! ‘mamma ma non so cosa succede, e se lottano?
'tranquilla se sarà necessario li fermeremo, ora parliamo io e te. ’
mi sedetti
sul tavolo a bere la mia tazza di latte, ero tesa come una corda di violino,
‘allora Nessie come va con Jacob?’ ,
‘tutto bene, adesso siamo fidanzati e sono felicissima, o
meglio lo ero finché papà non ha deciso che voleva intromettersi nella mia
vita..’ ,
‘Nessie! Ma cosa dici?!? Ti sembra modo di parlare di tuo padre?
Ammetto che esagera ma lo fa per il tuo bene’,
‘lo so, ma sono abbastanza
grande..’,
‘ lo so piccola mia lo so, neanche tuo nonno Charlie accettava
Edward, ma poi se ne fece una ragione, è solo questione di tempo’,
adoravo mia
madre, sapeva capirmi, invece mio padre era tutt’altro, ed era anche
avvantaggiato dal suo dono, l’abbracciai, sul tavolo c’era due libri,
‘mamma
cosa sono quelli?’,
‘ah, solo i miei due libri preferiti , Cime Tempestose e
Romeo e Giulietta..’ me li passò
‘Cime tempestose l’ho letto tante di quelle
volte che te lo saprei recitare a memoria, mi sono rispecchia molto quel libro,
più che altro me e tuo padre..’ ,
‘posso prenderli?’ chiesi, lei annuì,
‘tu,
non potrai impedirmi di vederla!’ era Jake,
entrò mio padre infuriato, mi fissò
furente, notò anche l’anello che portavo alla mano sinistra, la situazione
peggiorò, avrei quasi detto che gli usciva il fumo dalle orecchie, avevo paura
di mio padre per la prima volta in vita mia,
‘tu non vedrai mai più quel cane,
sono stato chiaro? MAI!’
lacrime di rabbia scendevano sul mio viso,
‘non puoi
impedirmelo!’ dissi furente ,
‘oh si che posso! Se serve ti chiuderò in casa, ma lui non lo
vedrai!’ disse sorridendo amaro,
‘perché mi fai questo?’,
‘Ed caro non credi
che sati esagerando?’ intervenne mia madre,
‘Bella non puoi immaginare che
pensieri stava avendo quel cane bastardo su di lei..’disse mio padre,
‘se tu fossi un vampiro,
no un padre normale rispetteresti la privacy delle persone e capiresti che non
ti devi intromettere in fatti che non ti riguardano!non ci voglio stare con te
in questa casa, vado da nonna Charlie, o dai nonni o forse vado da Jacob non lo
so, ma lontano da te..’ ,
corsi in camera mia con i libri ancora in mano, presi
uno zaino infila dentro due vestiti mentre mia madre cercava di farlo
ragionare, avevo smesso di piangere, ora ero solo arrabbiata, mortificata e
delusa, era questa la fiducia che aveva nei miei confronti?!? Perfetto! Scesi le scale, e uscì, anche mio padre mi
seguì,
‘dove pensi di andare?’,
‘ non mi hai sentita? Vado via lontana da te!
Ti odio!’
cominciai a correre diretta da nonno Charlie, perché mi faceva
scegliere? Perché? Lo odiavo, profondamente..