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Autore: Val2910    15/08/2011    6 recensioni
Raccolta di One-Shoot fra l'accoppiata dei miei due Marines preferiti: Smoker e Tashigi.
Due bravi colleghi che si danno da fare nelle loro giornate di lavoro...
Ed è qui che entra in gioco la mia mente pericolosamente in agguato...
divertirevi!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Smoker, Tashiji
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Tutto qui?

Attraccata al porto di un paesino del Nuovo Mondo, sulla Sunny era appena tornato Sanji “Gamba Nera” dal suo giro di acquisti per fare rifornimento di cibo, e con lui sulla nave erano rimasti Monkey D. Rufy, detto “Cappello di Paglia”, e Roronoa Zoro, “Il Cacciatore di Pirati”.
Il biondo e il capitano avevano appena cominciato un litigio perché quest’ultimo voleva divorare il cibo appena acquistato (come sempre, d’altronde).
Mentre ancora discutevano, del fumo cominciò a materializzarsi sul ponte della nave, facendo comparire la sagoma di un uomo alto e robusto. Il cacciatore bianco era lì con loro.
In pochi e veloci passi, si avventò su Cappello di Paglia e Gamba Nera, colpendo il primo e facendolo cadere a terra.
Zoro si affrettò ad afferrare le else delle sue tre spade, ma non ebbe il tempo di sfoderarle del tutto perché rimase allibito dalla scena che gli si parò davanti.
Il cuoco era immobile e rigido, la sigaretta accesa che a momenti cadeva dalla bocca semiaperta per lo stupore, e Smoker inginocchiato di fronte a lui con la testa china, e le sue grandi mani che cingevano quella più piccola e delicata del biondo.
«Sanji “Gamba Nera”... » disse con voce autoritaria il commodoro «... mi vorresti... »
«NON TE LO VORRAI SPOSARE, VERO?!?»
Smoker si voltò verso il ragazzo dai capelli verdi, che fissava in modo sconcertato i due.
L’albino assottigliò gli occhi: «Certo che no! Ti sembra una proposta di matrimonio, per caso?».
Poi guardò la mano del cuoco nelle sue, le sue stesse gambe messe in ginocchio e infine Rufy, svenuto per il brutto colpo ricevuto, che nel sonno cantava l’inno matrimoniale a quattro voci.
«Beh, forse un po’» ammise a mezza voce il commodoro.
In quel momento la bolla nasale del ragazzo di gomma scoppiò, facendolo svegliare. Questo si rimise in piedi, si stiracchiò, sbadigliò e infine disse testuali parole: «Ehilà, fumoso! Non sapevo che eri da queste parti!».
Sanji ritirò la mano ed esclamò: «Si può sapere che diamine vuoi, tu?»
«Una sigaretta. Due, possibilmente»
Tutti i presenti sulla nave inclinarono la testa da un lato.
«Tashigi ci è riuscita: mi ha fregato tutte le scorte di sigari che avevo! E’ da troppo tempo che non ho un po’ di nicotina in bocca, aiutami!»
Certo, lo Smoker in stato “astinenza” era ben diverso da quello in stato “libero fumatore”.
«Ma quel Tashigi è un sadico! Aspetta che te ne vado a prendere un pacchetto»
Mentre Sanji si voltava per andare alla ricerca delle sigarette, Smoker lo corresse.
«A dirla tutta non è proprio “un sadico”, ma “una-»
Fu interrotto dal rumore delle lame che si conficcavano nelle travi di legno. Una figura aveva appena infilzato la manica del biondo contro il muro.
Il commodoro alzò un po’ la testa all’indietro, mantenendo lo sguardo fisso sul nuovo arrivato: «Ci rincontriamo, Tashigi... »
«La sua vendetta è andata oltre ogni limite, commodoro. Dove ha nascosto le mie spade?»
«E tu dove diamine hai messo i miei sigari?»
La mora sbruffò: «Non si preoccupi, signore. Li ho portati ben lontani da lei e dai suoi polmoni che reclamano un po’ di aria pulita. Non li troverà mai».
«Tashigiii! Che me ne faccio di questi sigari che mi hai dato?».
La voce femminile che aveva appena gridato fece diventare rossa la guardiamarina, e inarcare il sopracciglio al commodoro.
«Scusi un momento» e dopo essersi congedata, la spadaccina si affacciò alla balaustra della nave.
«Hina! Ti ho detto di nasconderli, non di fumarli!»
«Andiamo, sono ottimi! Ora capisco perché Smoker ne ha sempre due in bocca»
«HINA!»
«Va bene! Vado, vado...»
Un secondo dopo, Tashigi tornò davanti al commodoro.
«Ecco fatto, ora mi dica dove sono finite le spade!»
«Solo quando andrai da Hina e ti farai restituire i miei sigari»
«Ma commodoro, cosa le fa pensare che Hina abbia i suoi sigari?»
La voce squillante risuonò di nuovo: «Tashigiiiii, sei proprio sicura che non posso fumarli? »
«SI!» le gridò Tashigi «Stava dicendo, commodoro?»
Smoker prese un lungo respiro: «Biondino, potresti portarmi in fretta quelle sigarette? Sento di averne sempre più bisogno».
Ma non ci fu alcuna risposta, perché Sanji era svenuto con i cuoricini al posto degli occhi e una fontana di apparente sugo di pomodoro sgorgante dal naso.
La mora guardò verso gli altri due pirati in cerca di una risposta.
«Ti trova sexy» tagliò corto Zoro.
Inutile dire che la faccia della spadaccina aveva un ché di sconcertato.
«Allora, mi farai riavere i miei sigari o no?» continuò più duro l’albino.
Tashigi lo guardò male, poi roteò gli occhi e si affacciò nuovamente dalla balaustra della Sunny.
«Hina, vieni qui!»
La donna salì sulla nave.
«Hina, i sigari» fece Tashigi, indicando il cacciatore bianco.
La donna sospirò e consegnò il pacco all’albino.
«Ora, signor Smoker, gradirei che lei mi restituisse le mie spade» replicò la mora.
Il commodoro si affrettò ad accendere due sigari e ad inspirarli profondamente, tornando ad avere la solita espressione da duro in volto.
Solo dopo si occupò di dare ascolto alla richiesta della subordinata.
«Certamente» fece un cenno che doveva stare a indicare la guardiamarina «Hina, le spade».
La donna, sbruffando, consegnò una tracolla piena di spade alla spadaccina.
Questa rimase paralizzata per un bel pezzo.
«Tutto qui? Il grande nascondiglio che mi sono messa a cercare in lungo e in largo... in realtà era lo stesso che avevo scelto io?».
Hina e Smoker si guardarono negli occhi per qualche istante, poi si rigirarono verso la spadaccina: «Si».
Tashigi era molto, molto tentata di dare le spalle e dire “Ma andate a quel paese...”, ma siccome lei era una brava e dolce bambina si limitò a dire: «Va bene signor Smoker, per la prossima volta la mia vendetta sarà ancora più cruenta...».

E dopo intere giornate di vacanze ho approfittato dei  minuti di internet per pubblicare... non è un granchè, ma credo che stavolta non cancellerò il capitolo. Alla prossima!! C;
  
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