Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Crystal_M    16/08/2011    2 recensioni
Devo averla. Non posso continuare così…finirò per impazzire…
Questo, quello che Sirius continuava a pensare guardando i campi tanto familiari scorrergli davanti agli occhi, fuori dal finestrino dell'Espresso per Hogwarts.

Parto con il dire che questa è la mia prima Fanfiction, una cosa del tutto nuova per me. I personaggi principali sono Sirius Black e Crystal Kaine (un personaggio nuovo di mia invenzione), accompagnati da Remus Lupin, James Potter, Lily Evans e Severus Piton, tutti ancora adolescenti. La Fanfiction parla soprattutto di amori impossibili, incomprensioni, segreti e amicizie indissolubili.
Spero vi piaccia!
Crystal_M
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2
Dove tutto ha avuto inizio



All'inizio, sinceramente, continuava a pensare a lei soprattutto per come lo aveva trattato. Nessuno poteva ignorarlo in quel modo, tanto meno una ragazzina!
Ovviamente Serpeverde, Crystal Kaine era subito entrata nella squadra di Quidditch della sua casa, proprio come Sirius aveva fatto a Grifondoro.
Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, sentiva l'orgoglio dentro di lui che si lamentava in ricordo di quell'unico loro discorso. Era anche per questo che odiava tanto le Serpi.
Poi, all'inizio del quarto anno, tutto era cambiato. Stava per iniziare la prima partita di Quidditch del campionato quando, proprio mentre Sirius si dirigeva allo stadio, le loro strade si incrociarono di nuovo.
Passandogli davanti, lei lo guardò. E, cosa che non succedeva da quattro anni, gli rivolse la parola.
«Ciao, Sirius.» gli aveva detto con un sorriso, continuando poi per la sua strada.
Sarà stato il suono della sua voce, sarà stato il fatto che lei gli avesse rivolto la parola così gentilmente, saranno stati i suoi occhi azzurri come il ghiaccio, questo Sirius non lo sa; l'unica cosa di cui era certo è che in quel momento si innamorò irrimediabilmente di lei.



Ecco dove tutto aveva realmente avuto inizio! Quanto era stupido. Ovviamente doveva andare al campo di Quidditch.
Arrivato a questa conclusione - e accertatosi che Remus stesse ancora dormendo - il ragazzo prese dall'armadio il suo mantello con cappuccio e uscì dalla stanza camminando a testa bassa.
«Sirius, dove pensi di andare?»
Ancora James…non doveva essere distratto da Lily?
«Io inizio ad uscire.» rispose Sirius. «Ti aspetto al limitare della Foresta Proibita. Ricorda, in caso tu fossi troppo occupato qui per accorgertene, che la Luna sta sorgendo. E in fretta.»
«Cavolo, hai perfettamente ragione!» esclamò allora l'altro ragazzo. Poi, voltandosi verso Lily, la quale stava ancora seduta sulla sua poltrona con gli occhi fissi sul libro, aggiunse: «Mia cara, ci vediamo domani!» correndo poi in stanza.
Dai…almeno questa l'ho scampata pensò Sirius, uscendo dal buco del ritratto.
Mentre lentamente si avviava verso il campo da Quidditch - gli rimanevano ancora circa tre quarti d'ora al tramonto -, lasciò la sua mente viaggiare liberamente.
Cosa avrebbe voluto dirgli Crystal? Era possibile che si fosse accorta di come lui la guardava? Sicuramente almeno un paio di volte i loro sguardi si erano incrociati e Sirius era certo che anche lei lo guardasse diversamente da come guardava chiunque altro.
Ma com'era possibile? Lei era una Serpeverde, altezzosa e insolente come tutti quelli della sua razza. E sicuramente sarà stata una Purosangue conservatrice della "purezza di spirito che scorre nelle vene".
Cosa mai avrebbe potuto avere a che fare lei con uno come lui, rinnegatore della sua stessa famiglia? Non riusciva proprio a capirlo.
Arrivato al luogo dell'incontro, il ragazzo si sedette, aspettando pazientemente l'ora prestabilita.



Il tramonto arrivò più lentamente che mai. Sirius iniziava ad essere agitato e a farsi i viaggi mentali tipici dei ragazzi prima di un appuntamento.
E se fosse tutto uno scherzo? E se in realtà il bigliettino l'hanno scritto Ramoso e Lunastorta, per mostrarmi di aver scoperto il mio piccolo segreto? E se invece fosse davvero stata Crystal a mandarmelo, ma avesse cambiato idea e non volesse più incontrarmi? E se…
Stava per porsi un'altra domanda, quando qualcosa di luminescente appena apparso accanto a lui colse la sua attenzione.
Un patronus con le sembianze di un bellissimo gatto, probabilmente un soriano, gli stava passando affianco, osservandolo.
Un gatto? Non conosco nessuno che abbia un soriano come patronus e soprattutto non mi sembra l'orario adatto per esercitarsi con gli incantesimo, per di più qui.
L'animale continuò a muoversi elegantemente, fino ad arrivare esattamente di fronte al ragazzo. A quel punto, lo fissò dritto negli occhi, e scomparve.
Facendo appena in tempo ad alzare lo sguardo, il ragazzo vide una figura avanzare in modo leggiadro ma sicuro verso di lui.
«Crystal.» La voce di Sirius risuonò nel silenzio che li circondava. «Il gatto…»
«Sì, è il mio patronus. Giusto per precauzione.» rispose lei.
La sua voce, la sua semplice voce era in grado di scatenare in lui una valanga di emozioni, uguali e contrarie: orgoglio ferito in ricordo del loro primo incontro, desiderio di poterla sentire di nuovo, fastidio al fatto che a parlare fosse una Serpeverde, felicità al sapere che non fosse una semplice Serpeverde, ma lei.
Continuando a camminare in silenzio, si fermò davanti a lui, circa a un metro di distanza.
«Spero non sia stato un problema per te arrivare fin qui senza dare troppo nell'occhio.» disse, dopo qualche minuto. Sirius fece no con la testa.
Poi, sentendo una voce di ragazza arrivare da li vicino, aggiunse: «Meglio se andiamo sugli spalti dello stadio, non credo sia una buona idea farci vedere insieme.»
«Concordo. Andiamo.»
Così, silenziosamente, entrarono nell'immenso e vuoto stadio di Quidditch, luogo dove tante volte si erano incontrati, l'uno contro l'altro, decisi a battersi a vicenda.
Senza dire niente, Sirius si diresse verso gli spalti più alti, in quel modo avrebbe potuto anche controllare chi usciva dal castello: era si con Crystal, ma era anche notte di Luna Piena e lui aveva fatto una promessa ai suoi amici.
«Io…avevo bisogno di parlarti» disse la ragazza, non appena si furono seduti. I suoi occhi azzurri facevano trasparire una sorta di timore, un timore che non le si addiceva per nulla. Lui non disse niente, si limitò solo a guardarla in silenzio, aspettando che continuasse.
Spostandosi nervosamente la frangetta dagli occhi, Crystal parlò ancora. «Io…conosco il tuo segreto. E…mi dispiace.»
No.
Sirius si alzò di scatto, dandole le spalle. Non poteva farsi svergognare di nuovo, soprattutto non da lei!
Ha capito quello che provo per lei. Lo ha capito e non ricambia, voleva metterlo in chiaro prima che io facessi qualche pazzia e la mettessi nei casini con il resto dei Serpeverde. Lo sapevo, lo sapevo…
Stava per trasformarsi nel grosso cane nero che lo confortava tanto, quando l'unica voce in grado di fermarlo parlò di nuovo.
«Il tuo amico…io vi ho visti.»
Il tuo amico? Ma di cosa stava parlando?
Il ragazzo si bloccò. Voltandosi, la guardò senza sapere bene cosa dire né cosa fare. Così, si sedette semplicemente, lo sguardo fisso su di lei.
«Lo so che non avrei dovuto seguirvi, lo so che non erano affatto affari miei, ma appena l'anno scorso ho visto te e i tuoi due amici correre verso la Foresta Proibita, quella notte di Luna Piena, non sono riuscita a trattenermi. Dovevo assolutamente scoprire cosa steste tramando, in modo da poter usare quell'informazione contro di voi."
Però, guarda te che stronza! 
 
Fu il primo pensiero che attraversò la mente di Sirius. Poi, ripensando a ciò che lei gli stava dicendo, la preoccupazione lo invase, cambiando quelle parole in Remus!
Muovendo rapidamente la mano verso la bacchetta, pronto ad usare Oblivion se fosse stato necessario, il ragazzo esclamò: «Farei di tutto per proteggere Lunastorta dalla diffusione del suo segreto, anche se questo volesse dire essere espulso da Hogwarts per aver usato la forza contro un altro studente. Anche se questo volesse dire usarla contro di te
Crystal stava per ribattere, quando l'ultima frase di lui la bloccò. L'aveva pronunciata in modo così pieno di rammarico e insieme di passione che era rimasta senza parole.
Sirius si accorse solo troppo tardi di aver parlato troppo. Così, si bloccò anche lui, la mano sul fianco dove teneva la bacchetta, gli occhi fissi in quelli di lei.
Poi, inaspettatamente, Crystal sorrise e gli spostò la mano lontano dalla bacchetta.
Non era il solito sorriso di scherno o di soddisfazione che era solita portare. No, quello era un sorriso totalmente diverso.
Allora, con voce dolce, disse: «Non ti devi preoccupare, Sirius. Non tradirei mai il segreto del tuo amico, tantomeno sapendo quanto questo è importante per te.»
Lui stava per interromperla, non riuscendo più a trattenersi dal chiedergli da quando in qua le importasse ciò che a lui stava a cuore, ma lei lo zittì con un dito.
«E' stata proprio quella sera.» continuò. «Seguendovi, ho visto come tu e James Potter vi siate occupati dell'altro ragazzo, subito dopo la sua trasformazione. Il mio odio verso di te era immenso, eppure in quel momento mi chiesi se non fosse stata solo gelosia, gelosia del fatto che tu fossi un purosangue di discendenza nobile - per lo più proveniente da una stirpe di Serpeverde - mentre io…» a quel punto si bloccò.
Aveva lo sguardo fisso nel vuoto, come se si fosse persa nel ricordo di ciò che stava raccontando. Scosse la testa, tornando in qualche modo al presente, poi continuò.
«Fatto sta è che io so cosa vuol dire avere a che fare con un lupo mannaro. So quanto può essere difficile trattare con uno di loro, soprattutto se giovane. E quando ho visto con che amore quella notte tu e Potter aiutavate il vostro amico…beh, credo di essere stata colpita dalla stesso malanno. Solo che in questo caso io lo provavo per te.»
Lui era senza parole. Guardandola negli occhi, capì che tutto quello che diceva era vero, non stava inventando nulla.
E senza pensare a quanto fosse sbagliato quello che stava per fare, senza pensare cosa sarebbe potuto accadere in seguito, Sirius la baciò.




*****************************************************************************************************************************************************

Eccomi di nuovo!
Innanzitutto mi scuso per la "compattezza" del capitolo, i discorsi sono, di nuovo, tutti attaccati tra loro...come scusante ho solo il fatto di non aver ancora completamente capito come funziona questa cosa, prometto che presto li modifichero´ :)
Ringrazio Morgan_Snape e Lulu 96 per aver recensito il primo capitolo, spero che anche questo sia di vostro gradimento!
A presto,
Crystal_M
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Crystal_M