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Autore: Crystal_M    13/08/2011    4 recensioni
Devo averla. Non posso continuare così…finirò per impazzire…
Questo, quello che Sirius continuava a pensare guardando i campi tanto familiari scorrergli davanti agli occhi, fuori dal finestrino dell'Espresso per Hogwarts.

Parto con il dire che questa è la mia prima Fanfiction, una cosa del tutto nuova per me. I personaggi principali sono Sirius Black e Crystal Kaine (un personaggio nuovo di mia invenzione), accompagnati da Remus Lupin, James Potter, Lily Evans e Severus Piton, tutti ancora adolescenti. La Fanfiction parla soprattutto di amori impossibili, incomprensioni, segreti e amicizie indissolubili.
Spero vi piaccia!
Crystal_M
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 1
Hogwarts: di nuovo a casa, finalmente

 




Devo averla. Non posso continuare così…finirò per impazzire…
Questo, quello che Sirius continuava a pensare guardando i campi tanto familiari scorrergli davanti agli occhi, fuori dal finestrino dell'Espresso per Hogwarts.
«Felpato…Felpato…Felpato…SIRIUS!»
La voce di James che lo chiamava lo risvegliò dai suoi pensieri. «Vuoi qualcosa dal carrello?» gli chiese.
Lui fece no con la testa. Poi ci ripensò su un secondo. Sicuramente chiacchierare un po' con il suo migliore amico mangiando schifezze lo avrebbe fatto distrarre.
«Ma si, dai, prendimi un po' di Cioccalderoni!» aggiunse allora.
Mangiando, i due amici iniziarono a parlare del più e del meno, di tutti gli scherzi che erano venuti loro in mente durante l'estate - e che, ovviamente, avrebbero messo in atto durante quell'anno - e dei possibili modi di superare i G.U.F.O. facendo il minimo sforzo.
Dopo qualche minuto la porta del loro scompartimento si aprì e una Grifondoro dai bellissimi capelli neri e occhi scuri entrò, saltando in braccio a Sirius.
«Buongiorno bellezza.» disse lui, mettendole un braccio intorno alle spalle.
«Ciao tesoro! Non puoi nemmeno immaginare che casino stia succedendo di la, qualcuno ha ritrasformato le Cioccorane di Piton in rane vere, lo scompartimento dei Serpeverde ne è pieno!» disse, scoppiando in una fragorosa risata, seguita subito da quella dell'altro ragazzo.
Lo scompartimento dei Serpeverde…nonono, non distrarti!
«Hahaha a quanto pare Mocciosus ci è cascato di nuovo! E' troppo facile da prendere in giro, quello li, non so nemmeno come facciamo a divertirci ancora!» disse James sghignazzando.
In quel momento la porta si aprì di nuovo, e Remus entrò, rotolandosi dal ridere.
«Dovreste vederli!» disse. «Altro che treno, il vagone di la assomiglia più che altro ad uno stagno!»
Non riuscendo più a trattenersi, a quel punto anche Sirius scoppiò a ridere, liberando così la mente da ogni altro pensiero.


«Quante volte vi ho detto di smetterla con questi scherzi da bambini? Siete al quinto anno, per la barba di Merlino, crescete un po'! Comunque, ora filate dritti alla vostra Sala Comune, direi che anche questa volta vi meritate di saltare il Banchetto di inizio anno. Via, via!" disse Dippet, il Preside. Poi si smaterializzò, lasciando i tre ragazzi a fissare la statua che portava al suo studio.
James tirò fuori dalla tasca la Mappa del Malandrino e dopo il solito Giuro solennemente di non avere buone intenzioni, si mise ad osservarla. « Ahi, ahi…guarda un po' il puntino di Roxanne…» disse poi, indicando il nome della ragazza, il quale si muoveva avanti e indietro davanti alla scritta Sala Grande. «Andrà fuori di testa quando scoprirà che il suo ragazzo è stato di nuovo punito il primo giorno di scuola…!»
«Lei non è la mia ragazza.» rispose Sirius. «Noi usciamo e basta. Lo volete capire?» aggiunse, quando i due amici si scambiarono uno sguardo divertito. «E poi, se non ricordo male, io ho cominciato ad uscirci per farti conoscere Lily» disse.
«Beh, questo è vero Ramoso!» concordò allora Remus.
«Scusa, ma tu da che parte stai?» gli chiese allora James, sfoderando la bacchetta. Con un sorriso gliela puntò ai piedi.
«Non ci provare nemmeno…» sussurrò l'altro, senza staccare gli occhi da quella.
«Levicorpus!» urlò James, facendo finire il poveretto a testa in giù. «Allora? Adesso da che parte stai?» continuò prendendolo in giro.
Ma Sirius questo non lo aveva sentito. Lui era rimasto all'incantesimo. Levicorpus…la prima volta che lo aveva usato era stato il giorno in cui l'aveva incontrata.
Quante volte aveva ripassato mentalmente quelle ore…poteva ricordarsele come se fossero appena passate.
Successe cinque anni prima, proprio il primo giorno di scuola. Anzi, addirittura prima che iniziasse la scuola, sul treno che portava al castello.
Su di giri, il ragazzo era andato a sedersi in uno dei primo vagoni, non vedendo l'ora di arrivare a destinazione. Il via vai di gente del Binario 9 3/4 aumentava ancora di più la sua eccitazione. In quel momento di gioia più completa, la porta scorrevole si aprì. Sirius si voltò, ansioso di poter conoscere qualcuno di nuovo.
E fu in quel momento che la vide.
Una ragazza bellissima, anche lei del primo anno - poteva capirlo dall'uniforme che indossava, sulla quale non c'era lo stemma di nessuna Casa - stava in piedi davanti alla porta aperta. E lo fissava.
«Ciao! Io sono Sirius Black. Vuoi sederti qui?» le chiese il ragazzo. Era stato sempre una persona molto schietta, soprattutto con le ragazze.
Lei scosse la testa. Aveva i capelli lisci e corti, tagliati a caschetto, e di un biondo dorato che li faceva sembrare color grano maturo. Al suo movimento la frangetta le aveva coperto completamente la fronte, quindi la spostò con la mano.
«Questo è il vagone dei Serpeverde» disse, evitando la domanda appena ricevuta e fissando i suoi occhi azzurri ghiaccio in quelli nerissimi del ragazzo. «Tu sei un Serpeverde?» chiese invece a sua volta.
Sirius era senza parole. Mai una ragazza si era rivolta a lui in quel modo. Non riuscendo a parlare ma solo a fissarla, fece di no con la testa.
«Peccato, mi sarebbe piaciuto conoscere subito qualche mio futuro compagno. A questo punto, credo proprio che non mi siedero' qui. Sai, vorrei evitare di stringere amicizia con i miei rivali.» disse allora lei, con un sorrisetto.
Prima che lui potesse ribattere che neanche lei era una Serpeverde, non avendo neppure ancora lasciato King's Cross, lei continuò: «Fidati, lo sarò.» disse, guardandolo fisso negli occhi.
E poi, così com'era arrivata se ne andò, lasciando Sirius a fissare la porta.
Da quel momento non l'aveva più dimenticata.
Perso nei suoi pensieri, quasi non si accorse di essere arrivato davanti alla signora Grassa. Gli altri due lo seguivano, uno camminando - o meglio, strisciando, visto che dalla risate non riusciva neppure a stare diritto - e l'altro fluttuando per aria a testa in giù.
Girandosi per chiedere quale fosse la parola d'ordine e vedendo Remus ancora appeso come un salame, Sirius scoppiò a ridere. Quanto adorava i suoi amici? Finalmente era di nuovo a Hogwarts.
Entrati nella sala comune, lui e James corsero nella loro stanza a prendere scopa e boccino per andare nel parco a giocare un po' a Quidditch, mentre Remus andava a dormire. Quella notte c'era Luna Piena, meglio se si fosse riposato.
James fu il più rapido a prendere le sue cose e con un «Ci vediamo di sotto, schiappetta!» uscì sulla sua scopa dalla finestra del dormitorio. Sirius lo seguì a ruota.
Arrivati al campo di allenamento, iniziarono così a giocare. James sfrecciava su e giù ad altissima velocità, seguendo il boccino. L'altro invece, essendo un Battitore, aveva liberato un bolide e cercava di tenerlo lontano dall'amico.



Dopo circa un'oretta di gioco - e il recupero del boccino - i due amici scesero dalle scope.
«Amo il Quidditch. Altro che ragazze, io sposerò la mia scopa.» disse James, iniziando a baciare la sua Nimbus 1000.
«A proposito di ragazze…guarda un po' chi arriva, Ramoso!»
In lontananza, si potevano vedere due figure dai lunghi capelli avvicinarsi e la risata acuta di Roxanne arrivava fino a loro.
«Speriamo che la tua ragazza si sia portata dietro la sua migliore amica! Questa volta so che perderà la testa non appena mi vedrà, non sono il tipico atleta rubacuori?» disse allora James, alzando e abbassando le sopracciglia in modo sensuale in direzione dell'amico.
Quest'ultimo scoppiò a ridere. «Oh, certo…sono cinque anni che ti vede giocare, eppure a quanto pare non ha mai notato questo tuo lato conquistatore!» disse.
Le preghiere di James furono esaudite. «Ma ciao tesoro! Come sei sexy tutto sudato!» esordì Roxanne, stampando un passionale bacio sulla bocca di Sirius.
Lui ricambiò, salutandola poi con il solito «Ciao bellezza. Tutto a posto?»
«Si, tutto benissimo! Come al solito voi tre vi siete fatti mettere in punizione il primo giorno, vero? Comunque eravamo sicure di trovarvi qui.» rispose lei.
«Eravamo?» ripeté allora James, il quale non aveva mai staccato gli occhi dall'altra ragazza, la quale si pettinava tranquillamente i capelli rossi con le mani. «Io non sento nessun altro qui a parte te.» continuò.
«Oh, ma piantala tu! Lo so benissimo che non vedevi l'ora di rivedere Lily, smettila di fare il falso menefreghista.» disse Roxanne, sempre attaccata a Sirius. «E tu pure, basta fare l'asociale!» aggiunse, rivolgendosi all'amica.
«Hai ragione, che maleducata che sono.» disse allora Lily. «Ciao, Sirius, mi fa piacere rivederti. Le vacanze come ti sono andate?» chiese, volutamente evitando un qualsiasi accenno all'altro ragazzo, il quale la guardava divertito.
L'amica, invece, alzò gli occhi al cielo. «Siete proprio uguali voi due» disse ridendo. «Non mi stupirei se finiste per sposarvi!»

Dopo una mezz'oretta di pomiciata con Roxanne in Sala Comune, Sirius tornò in camera. James era ancora fuori a provarci, inutilmente, con Lily, mentre Remus dormiva. Rimaneva circa un'ora prima del tramonto, meglio lasciarlo riposare in pace finché poteva.
Ogni anno, la prima sera, faceva le stesse cose. Svuotava la valigia, attaccava al muro affianco al letto il suo poster dei Cannoni di Chudley e poi si sedeva alla finestra, per osservare il silenzioso giardino di quella che lui considerava casa sua.
Fu proprio quando si accingeva a completare quest'ultima fase che un gufo entrò dalla finestra, rischiando di colpirlo in pieno.
«Ma cosa…» iniziò Sirius. Poi, notò il fogliettino con lo stemma di Serpeverde che l'animale teneva tra le zampe.
Quasi trattenendo il fiato, il ragazzo lo prese e lo aprì.

 

Dobbiamo parlare. Vediamoci al tramonto, dove tutto ha avuto inizio.
Crystal. 





 

Non essendo io a casa non posso assicurarvi di aggiornare regolarmente....per ora spero proprio che il capitolo vi piaccia!
Aspetto con ansia le recensioni con qualsiasi consiglio :)
Crystal_M

 
 

  
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