Faccio una cosa che volevo fare da un po' di tempo.
Dedico questo capitolo alla mia cara Ceci, ovvero Bethpotter, meglio conosciuta, dopo un cambio di nickname, come Misshoara. (Perdonami se ho sbagliato a scrivere il nick!) Perché a lei piace molto il personaggio che ho scelto per il capitolo, sissì.ù.ù
Nella speranza che trovi il tempo di leggere...

-Titolo: Un angelo fulvo.
-Personaggio: Eileen Prince.
-Tematica: Felicità.

Eileen si passò una mano tra i sottili capelli neri, spostò una ciocca dietro l'orecchio e sospirò, stanca.
Aveva passato l'intero pomeriggio a riordinare e pulire la casa. Tobias le aveva di nuovo urlato contro, per poco non le aveva tirato uno schiaffo. Adesso era uscito, e lei poteva finalmente godere di un po' di tranquillità e riposo.
Chissà dov'è Severus. Dovrebbe essere tornato da un po'...
Lanciò un'occhiata alla finestra aperta. Fuori, si vedevano un cielo grigiastro e una strada altrettanto grigia, le case dalle pareti scrostate, incolori, le finestre chiuse.
Una risata cristallina la colse di sorpresa, facendole sbattere le palpebre. Di chi era, quella dolce risata di bambina?
Si diresse alla finestra e notò due figure che camminavano lungo la strada, fianco e fianco.
Una delle due figure era il suo Severus, avvolto in un cappotto nero e lungo. Il viso pallido era aperto in un sorriso, rivolto alla bambina che lo accompagnava.
Una bella bambina di circa dieci anni, i lunghi capelli rosso scuro che andavano a incorniciare un viso dolce.
Era lei che rideva, gli occhi verdi luminosi. Rideva e parlava con Severus, e suo figlio... suo figlio la guardava con un'aria felice, quasi beata.
Severus non aveva più il suo solito broncio, l'aria scontrosa. Le sue guance pallide avevano ripreso un po' di colore. Finalmente sorrideva, dopo tutto quel tempo in cui le sue labbra erano rimaste così ostinatamente serrate.
-Severus!- lo chiamò Eileen, facendo voltare i due bambini, che erano ormai arrivati davanti alla casa.
-Mamma...- la salutò Severus, di colpo imbarazzato.
-Salve, signora Piton.- disse la bambina, in tono dolce. -Mi chiamo Lily e sono un'amica di Severus.
Amica.
Suo figlio aveva un'amica con cui ridere, scherzare e divertirsi.
Eileen sgranò gli occhi, poi anche lei si aprì in un sorriso rivolto a Lily. Il pensiero che suo figlio avesse finalmente trovato una persona con cui stare bene la faceva sentire felice, diffondeva un piacevole calore sul suo viso.
Fino al giorno della sua morte, Eileen non avrebbe mai dimenticato quell'angelo dalla chioma fulva che, essendo amica di Severus, aveva reso felice anche lei.