Cominciai a piangere anche io. Non avrei mai voluto rifiutarlo, sapendo tutto ciò che ha patito, tutto quello che ha passato. Sarebbe bastato avermi, nella consapevolezza che poteva avermi, per sigillare anche in parte quel dolore che straziava la sua vita, il suo cuore, i suoi occhi ogni giorno.
"Nagato, smettila di piangere, ti prego"-dissi con freddezza.
"Tu mi ami, poco o tanto che sia il tempo passato fra noi, c'è amore... L'amore è un valore che non conosco. Ma con te lo sto scoprendo. Il Rinnegan mi sta dicendo cos'è, sta chiamando per nome ciò che provo io per te.."- Nagato alzò la testa dal pavimento e si asciugò le lacrime. Non riusciva più a muovere le labbra, nè a riaprire completamente gli occhi.
"Dimmelo col cuore, non con il Rinnegan..."
"Ti amo Konan."

Come il ghiaccio si sciogle celermente ai primi raggi di sole all'alba, così anche io non resistetti più.  E mi lasciai andare. Non mi interessava più niente, volevo lui.  Ora, e per sempre.

Cominciammo a baciarci ancora con più passione, durò quasi mezz'ora, furono baci continui, veloci e lenti. Le nostre labbra si intrecciavano e si piegavano, si attorcigliavano fra loro, formavano un vero e proprio origami passionale. Fu in quell'istante, che sentii una sensazione di bagnato fra le mie cosce, brividi lungo la schiena. Mi muovevo in modo accellerato, la passione bruciava.
Cominciammo a strusciare i nostri corpi, a sentire che qualcosa si muoveva. Sobbalzammo insieme, dalla mia bocca uscì una voce di piacere immenso, ne avrei voluto all'infinito.
Mi spogliò. Lo spogliai.

Sentivo il suo piacere fondersi col mio, lo sentii urlare, lo sentii godere davanti a me. Io non avevo mai provato tutto ciò. 

(LA PARTE PORNOGRAFICA IN CUI SI SPIEGA LA SCENA DI SESSO SELVAGGIO XD FRA I DUE, SI TROVERA' NEI CAPITOLI FINALI INTITOLATI: SCENE CENSURATE)

Era sera tardi, avevamo passato tre ore continue di piacere infinito.
Era mio, mi sentivo legatissima a lui ora. Avevamo perduto l'innocenza insieme, nella nostra casa.
Io lo amavo adesso. Ne ero sicura, sarei arrivata alla fine del viaggio con lui, insieme a lui. Per sempre.
*****
Dopo due ore di baci e coccole, Yahiko rientrò.
Ci dividemmo e andai correndo nuda nella mia stanza. Mi rivestii in un attimo e andai nel salone, dove Yahiko e Nagato mi aspettavano.
"Domani partiamo. Ho bisogno che vi prepariate durante la notte. Hanzo è sulla schiera nord del villaggio, delle voci mi hanno riferito che ha paura di noi. Ha terrore del Rinnegan. Si dice che tema di essere usurpato dal comando."- disse serio Yahiko.
"Nagato, tu e Konan dovete tenere nascosta la vostra relazione, perchè Hanzo è un uomo fin troppo astuto, conosce le debolezze della gente e le può sfruttare a suo piacimento."
Yahiko sapeva?
"Ok"- dissi.
*****
La partenza sarebbe significata la fine di Nagato e il principio di Pain.
Tutti conoscono ciò che accadde quella notte in cui Nagato perse la ragione. Il secondo grande dolore per importanza.
Ma i ricordi dell'angelo di carta preferivano andare lentamente e con ordine. 
Konan guardò il viso spento di Nagato e non resistette più, quei ricordi erano troppo forti.
Si avvicinò al cadavere tremando, piangeva troppo per essere lucida. Lo baciò ancora. Baciava quelle labbra spente, asciutte, inodori. Morte.
Konan cadde. Aveva finito le energie, il dolore l'aveva distrutta. 
Ma mentre era svenuta, ritrovò la forza di ricordare nel sonno. 

Poco prima di Hanzo e la morte di Yahiko, Nagato e Konan, vissero momenti stupendi, che racconterò nei capitoli seguenti :D rimanete sintonizzati :D