first guess
{ prompt #08: take a
gamble }
How can you see into my eyes like open doors?
- Evanescence, ‘Bring me to life’ -
ottobre 1995
Harry era un bravo
insegnante; ma, come tutti i bravi insegnanti, ogni tanto perdeva la pazienza.
« Penso che stiate
approfittando un po’ troppo del vantaggio di conoscere il vostro avversario. Michael, è evidente che non
vuoi fare male a Ginny, e per questo non ti impegni
abbastanza, mentre lei è libera di scagliarti addosso qualunque fattura
voglia. » Risatine dalle ragazze. « Calì,
Padma, conoscete troppo bene il punto debole
dell’altra, il che può essere un limite: non sarà tra di
voi che combatterete fuori di qui. Lo stesso vale per voi due » e
così dicendo, camminando tra le file, indicava Fred e George.
« Non ha tutti i
torti » osservò Fred, strizzando l’occhio al gemello.
« Continuiamo a colpirci nello stesso momento invece di schivare i
reciprochi attacchi. »
« Effetti
collaterali del pensare allo stesso modo » annuì George compunto.
« Sì,
è proprio questo che intendevo » riprese Harry, evidentemente
sollevato di esser riuscito a spiegarsi tanto in fretta; « dovreste
provare gli incantesimi con più avversari possibili se volete essere
davvero certi di padroneggiarli. Proviamo a mescolare le coppie,
d’accordo? »
« Sei tu il capo.
»
Ci fu un tramestio
generale. Harry si aggirò ancora un po’ nella Stanza per
assicurarsi che le nuove coppie di duellanti fossero formate da poco più
che estranei; due che si affrettò a separare furono Ernie Macmillan e Hannah Abbott.
« Hannah, che ne dici di provare con Neville? Ernie... Ah,
perfetto. Vieni qui, George! »
George fece una mezza
smorfia che Harry non notò; Fred lo guardò allontanarsi a braccia
incrociate e aspettò che Harry venisse a trovare un nuovo compagno anche
a lui.
Provò una strana
quanto familiare stretta allo stomaco quando lo vide soffiare Hermione a Ron e poi condurla con sé.
« Trattala bene,
ok? » lo ammonì. Alle sue spalle Hermione
tentò un sorriso che Fred ricambiò con sessantaquattro denti.
Perché Harry
avesse deciso di farli esercitare insieme anche se – decisamente –
erano ben più che estranei fu
chiaro quando lui si diresse verso Cho Chang, l’unica rimasta senza un compagno. Fred risucchiò
nel naso una risata e preferì inchinarsi cerimoniosamente
all’indirizzo di Hermione.
« Onoratissimo,
signorina Granger » ammiccò; lei rise.
« Tutti pronti?
» fece Harry con gli occhi fissi sulla Chang.
« Non darti tante
arie, Weasley, e preparati. »
Fred le sorrise ancora. Adorava quando Hermione
partecipava ai suoi scherzi. Non sapeva spiegarselo, o forse sì, ma
c’era un che di esaltante nel riuscire a far ridere lei piuttosto che una
qualunque altra persona.
« Bene, al tre.
Uno... »
« Tremo di paura! Pfft. Come se avessi qualche speranza contro di me. »
« Oh? E, sentiamo,
cosa ti fa pensare di potermi battere? »
Harry alzò la
voce. « Due... »
Fred abbassò la
sua, gli occhi sempre puntati su Hermione, più
fermi della bacchetta. Esibì la sua migliore faccia tosta.
« Il fatto che tu
mi trovi adorabile. »
« TRE! »
« Expelliarmus! » gridarono almeno venti voci.
Fred sogghignò.
Come previsto, il Sortilegio Scudo di Hermione era
stato troppo debole, e la bacchetta le era volata via. Si prese il tempo di
contemplare la sua espressione furiosamente
sconcertata e seppe di aver vinto sul nascere una tacita scommessa.
[ 505 parole ]
Spazio dell’autrice
Avete notato questa cosa? Voglio dire, è così scontato da parte della Rowling far
esercitare Ron e Hermione insieme, così come Ginny e Michael Corner, così come Cho e Marietta Edgecombe – e far immancabilmente restare Neville da
solo -.- – durante le prime riunioni dell’ES. Al posto di Harry, io
mi sarei incavolata parecchio. Ma come si aspettavano di imparare se conoscevano il proprio avversario abbastanza bene da
poter definire il suo punto debole o comunque trovare il modo di distrarlo? Se
si fossero trovati davanti a un Mangiamorte non
avrebbero certo potuto dire “va bene, adesso io Disarmo te e poi te
Disarmi me così siamo pari da bravi compagni di banco”.
E poi, Fred che Disarma Hermione
è un sogno, un autentico sogno.
Aya ~