Tredici anni dopo.

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Giornata assolata di fine agosto a Diagon Alley, le strade erano affollate più che mai. 
A destra e a manca gruppetti di ragazzini si riunivano per contemplare un nuovo modello di scopa, divisa da Quidditch o dolciumi vari.
Allegre famigliole gironzolavano per le vetrine, comprando gli ultimi utensili prima di iniziare la scuola.
-Mamma, mamma! Quel gufo è bellissimo, me lo prendi?-
Esclamò qualcuno, intento a sbracciarsi di fronte alla vetrina.
Tutti i negozi erano tremendamente affollati, in particolar modo Olivander; dopotutto si sa, forniva le bacchette migliori di tutto il mondo magico.
Stranamente, anche la Gringott era stracolma di persone, che si accingevano a prelevare gli ultimi risparmi per un nuovo, giovane maghetto che avrebbe iniziato Hogwarts.
-Oh, meno male che non ci toccherà ancora questa sorte, Jasmaya.-
-Ma tra qualche anno,quando Molly e Charlotte riceveranno la lettera...Beh,sarà tutta da ridere!-
-Beh, ma le bambine sono piccolissime...-
Kate ammiccò verso la bambina, che sognava ad occhi aperti tra le sue braccia.
-Charlotte,non allontanarti!- Jasmaya fermò, prendendola con la manina, sua figlia: quest'ultima si voltò verso Kate, che rabbrividì all'istante. 
-Merlino, Jas, ma è uguale a te!-
-Beh, modestie a parte, è proprio una bella bambina.-

Charlotte Weasley, figlia di George e Jasmaya, era una bella bambina di quattro anni. I capelli scuri, come quelli della mamma, le incorniciavano delicatamente il volto; gli occhi, grandi e castani come quelli del papà, erano letteralmente da invidiare.

-Invece la tua Molly è decisamente una Weasley: guardala,che bei capelli rossi!-
-Spero che non sia una peste come il papà!-
Esordì Kate scoppiando a ridere, mentre la bambina la fissava, felice.

Molly Weasley era il piccolo gioiello di Fred e Kate. Aveva soli due anni, capelli rigorosamente color carota e grandi, grandi occhi azzurri.

Le due ragazze, passeggiando, si ritrovarono davanti ad un negozio molto diverso dagli altri: traboccava di giochi, scherzi e dolciumi strani.
Già dalla descrizione, non si hanno dubbi che il negozio fosse il magico Tiri Vispi Weasley.
Entrambe entrarono, meravigliate come mai: non capitava spesso di entrare in quel negozio, ed ogni volta era una meraviglia assoluta.
Aperta la porta, suonò un campanellino.
Uno di quegli oggettini babbani da appendere alle porte, per intenderci.
Ma invece di comuni sonagli, c'erano due grandi "W" appese a due fili dorati.
-Ci dispiace...-
-...Ma siamo chiusi per la pausa pranz... Oh!-
Un meravigliato Fred fece capolino da dietro gli scaffali.
-Amore!- Esclamò, prima di dirigersi dalla moglie e la figlia.
-Oh, ciao, piccolina!- Diede un lieve bacio alla figlia, osservandola sorridente. 
La piccola gli sorrise, tendendo le braccia verso di lui. -Papà!- Sillabò lentamente.
Fred la prese in braccio, e iniziò a fare facce stupide per la sola soddisfazione di vederla ridere.
-Ma che allegra famigliola!- Esclamò il gemello, intento ad abbracciare la moglie, mentre la piccola Charlotte si avvicinava a degli scatoloni.
-Ehi, peste! Non si saluta il papà?- La bambina si girò tutta contenta, e corse tra le braccia del padre, mentre Jasmaya osservava compiaciuta.
-Che bella sorpresa! Cosa ci fate qui?- Chiese Fred, sedendo si sul bancone con la figlia tra le braccia.
-Stavamo facendo un giro, e abbiamo pensato di farvi una visitina...- Rispose Kate, guardandosi intorno.
-George... e queste cosa sono?- Esclamò la mora, prendendo tra le mani un pacchetto di Merendine Marinare.
-Oh, beh...sai com'è...I bambini al giorno d'oggi...ehm...-Un imbarazzato George stava grattandosi la nuca-...Te l'ho già detto che sei bellissima?-
Kate, Fred e Jasmaya scoppiarono a ridere,mentre quest'ultima gettò le braccia al collo del marito baciandolo come se fosse la prima volta, mentre Molly e Charlotte si fissavano con aria complice: erano destinate a diventare amiche, proprio come le loro madri. Ma, si spera, in modo un pò meno doloroso.

Così, si concludono le pestifere vicende di Jasmaya Greengrass, Kate Nott, Fred Weasley e il suo gemello George.
Dunque, come nelle migliori favole, Vissero Tutti Felici e Contenti -tranne Malfoy e la sua combriccola, che rosicavano da dietro le quinte-.

"Quando rivolgi lo sguardo alla tua vita, le più grandi gioie sono quelle della famiglia."
(J.Brothers)
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