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Autore: Kiasan    18/08/2011    1 recensioni
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione. << Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7. Le doti

<< Penso di doverti delle scuse >>, dissi, sedendomi sul letto di Sam.
La stanza era piccola, ma vi era tutto ciò che una camera potesse possedere: dall’armadio di legno scuro, al letto dalle coperte arancioni, che rispecchiavano le pareti. Una piccola televisione era posta sopra un tavolo davanti al letto, mentre nell’angolo in fondo alla stanza c’era una porta, che probabilmente conduceva al bagno.
<< Direi che quello che si deve scusare sono io >>, confutò lui risentito. << Sei un vampiro da neanche un giorno, Daila! Io da due anni e guarda che ho combinato!! >>.
Mi morsi il labbro, ma poi mi riscossi: << Sarà così difficile? >>, cominciavo a preoccuparmi: avrei avuto in prima linea per due interi anni il pensiero del sangue?
<< Bhe, per ognuno è diverso, ma ti posso dire che è una vera e propria sfida contro il mostro dentro di te… devi vincerla, Daila >>.
<< Detto così mi sembra qualcosa di impossibile >>, borbottai.
<< Non posso dirti che sia facile, ma ci si riesce: guarda Rick o Alisa, loro ormai non hanno più problemi >>.
<< Ma tutt’ora devono combattere, no? >>.
<< Si, ma per Rick diventa sempre più facile e arriverà il giorno in cui non avrà più bisogno di prevalere sulla bestia; mentre Alisa ha ancora un po’ di strada da fare >>, spiegò paziente.
<< Capito >>, enunciai, sfoderando il più bel sorriso che potessi realizzare in quel momento: lo vedevo tanto abbattuto.
<< Come sta Rian? Deve averlo sconvolto la morte di sua madre >>, domandò, dopo un lungo silenzio imbarazzante. Ciò che pose in quesito mi stupì leggermente: l’argomento Rian era l’ultimo che mi aspettavo di tenere.
<< E’ abbastanza abbattuto, non so se lo sai ma ha perso anche il padre… insomma fa così tenerezza!! >>, feci uno strano sorriso alla vista della suo viso cambiare in una smorfia alle mie ultime parole.
<< Ti interessa >>, la sua non era una domanda. << Non me lo stai chiedendo… >>, bofonchiai.
<< E tu non lo stai negando >>, abbassò lo sguardo, giocando con il bordo del suo cuscino.
<< Perché hai aperto questo argomento? >>, chiesi, rompendo il silenzio e aumentando la tensione.
<< Perché vedo come lo guardi… i tuoi occhi si illuminano, come se volessero vedere solo lui: ogni giorno, ogni ora… >>, cavoletti, non me ne ero mica accorta!!
Alzò lo sguardo, analizzandomi intensamente: << C’è qualcosa tra voi >>.
<< Nemmeno questa è una domanda e, comunque, no… non c’è niente tra noi >>, odiavo questi discorsi.
<< Come vuoi, ora dovremmo scendere: Rick vi vuole parlare delle doti di tutti noi oggi… dopodichè ci concentreremo sul Faraone e sul fatto che tu sei in pericolo, credo >>, detto ciò si alzò e si diresse verso al porta.
Corsi verso di lui e gli presi il braccio: << Che c’è? Che ti ho fatto? >>, si comportava in modo eccessivamente strano.
<< A parte volermi sbranare? >>, chiese sarcastico.
Alzai un sopracciglio: << Sii serio >>, ordinai con ben poca autorità.
<< Questo >>, detto ciò mi baciò. Non fu un bacio intenso, furono semplicemente le sue labbra che si posarono sulle mie, per poi staccarsi. Oh, no!
Prima che potessi proferir parola, mormorò: << Rispetterò ogni tua scelta… sembra stupido da parte mia dato che ci conosciamo da tre giorni, ma non ne ho potuto fare a meno… >>.
<< Io… >>, ma prima che potessi realizzare una qualsiasi frase, lui se ne andò, lasciandomi li, spiazzata.

Nel salotto, per una nuova “lezione”, Sam ed io ci sedemmo lontani: lui accanto ad Alisa ed io accanto a Penelope.
Ciò che più mi torturava era il pensiero che alla semplice carezza sul viso di Rian, il mio cuore era quasi esploso; mentre il bacio di Sam non aveva suscitato nulla in me.
Presi un profondo respiro quando vidi entrare nella stanza anche Rick, che ci salutò con un sorriso a trentadue denti.
<< So che la storia di Kangal Rae sta precipitando, sopratutto dopo l’altra sera, quando ha cercato di sbranare Daila, tuttavia dovete sapere altre nozioni prima di cominciare a parlare del Faraone >>, cominciò Rick, guardandoci uno ad uno.
<< Indi per cui, iniziamo. Come già sapete Alisa ha il dono della Materializzazione >>, detto ciò ammiccò a quest’ultima. << Lily, invece, ha un altro dono, quello della Serenità>>, Lily si alzò dal divano di pelle per andare saltellando da Rick, che continuò: << Per spiegarmi meglio vi faccio un esempio: se voi siete in questo momento tristi o frustrati, lei vi irradierà un raggio della sua lucente felicità, in modo da rendervi più spensierati e sereni. Tuttavia non può arrivare al punto di riuscire a controllare l’umore di una persona, semplicemente allevia il dolore >>, detto questo, Lily prese in possesso la “cattedra”.
<< Rian, vieni >>, lui la guardò accigliato, ma si avvicinò comunque.
<< Pensa a ciò che di più cupo ti viene in mente >>, ordinò. Rian si concentrò un secondo, ma poi trovò, era evidente dalla sua faccia, ciò che cercava.
In quel momento la vampiretta prese un profondo respiro e, senza raggi magici o l’apparizione di un sole sorridente, infuse felicità al ragazzo. Si vedeva chiaramente che lo stava facendo: il viso dell’“oggetto di esperimento” si illuminò con un grande sorriso, come se tutte le pene potessero essere alleviate e lenite grazie alla forza di Lily.
<< Fico, è? >>, la voce di Penelope fu l’unica ad emergere in quel dolce silenzio: tutti eravamo affascinati dal ristoro che Lily stava offrendo a Rian.
<< Lo so, lo so! Grazie per la pazienza, signori >>, scherzò la piccola ragazza, tornando al suo posto con un sorriso radioso sul volto.
<< Wow >>, fu il quieto commento della fortunata cavia.
<< Passiamo a Sam >>, Rick riprese il controllo sulla lezione, continuando con i suoi ampi ma interessanti discorsi. << Sam ha il potere della Persuasione >>, si fermò un istante per scambiare uno sguardo con il diretto interessato, per poi continuare: << Tuttavia non usa il suo potere per scopi personali, bensì per prestare aiuto ed evitare pericoli >>.
<< Una volta spiegatamela, cinque anni fa, chiesi a Sam se quando usava questi poteri gli occhi gli diventavano gialli >>, intervenne Penelope ridendo. Il vampiro in questione si districò dai suoi pensieri (che rimuginasse su noi due nella sua camera?) per sorridere alla vampira bionda: << Non ti si dimentica Penny >>.
<< La finisci di chiamarmi in quel modo?? Non sono una moneta, Sammy >>.
<< Smetto io se anche tu la fai finita >>, compromise Sam.
<< Emm… Ragazzi >>, la voce di Alisa non premetteva molto bene, tanto da zittirli entrambi.
<< Comunque non mi diventano gli occhi gialli>>, convenne il vampiro, assumendo un’aria più responsabile. << L’unico motivo perché gli occhi di un vampiro cambiano è il sangue, all’odore di quest’ultimo diventano scarlatti, anche se la sete è minima >>.
<< Vogliamo fare un prova anche qui? >>, propose Alisa.
<< Vengo io, ti prego! >>, ancora una volta fu Penelope a parlare, per proporsi volontaria: io di certo non lo avrei fatto, non perché non mi fidassi di Sam, ma ero troppo imbarazzata per quello che era successo in camera sua. << Direi che è meglio far provare ai principianti >>, intervenne Lily.
<< Ok, d’accordo, vengo… ma se mi fai fare qualcosa di poco carino vedi >>, dissi scherzando rivolta a Sam. Cercavo di essere cordiale, di dimenticare e fargli obliare ciò che era successo al piano di sopra, per non perdere la sua amicizia, sebbene era agli inizi.
Nonostante i miei sforzi, lui non rispose; così mi avvicinai, guardandolo negli occhi.
<< Bene, si comincia >>, furono quelle di Sam le ultime parole che udii.
Infatti nulla aveva importanza ormai che avevo visto gli occhi di Sam brillare: tutto attorno a me diventò troppo buio e allo stesso tempo troppo abbagliante per poter essere visto salvo gli occhi di Sam; ogni cosa divenne smisuratamente silenziosa ed eccessivamente rumorosa poiché potessi udirla, eccezion fatta per la voce del ragazzo, che sentivo risuonare nella mia mente.
“Ascoltami”, diceva la voce. Tuttavia non era molto sicuro di quello avrebbe dovuto dire: gli occhi grandi incontrarono un momento di incertezza ma, superatolo, mi fissarono intensamente e la sua voce esortante mi colpì nuovamente la mente.
“Fai tutto ciò che è in tuo potere per prevalere nella sfida contro il vampiro… prendi il sopravvento sull’uomo e avrai un’esistenza bellissima”, non era un ordine, ma piuttosto un consiglio affettuoso.
“E ora, giusto per fare scena, “ continuò, spalancando ancora più i suoi occhi azzurri. “Vai in cucina e prendi un pezzo di torta alla cioccolata, per poi tornare qui e mangiarla”.
Quegli occhi avevano una potenza sovrumana e non potei resistergli: poco dopo, infatti, mi ritrovai in mezzo ai miei amici divertiti a mangiare un pezzo di torta al cioccolato. Compiuta quell’azione, quando guardai Sam negli occhi, non mi facevano più nessun effetto; l’opera “persuasione” era giunta al termine.
<< E tu che dote hai? >>, chiese Rian, rivolgendosi a Rick.
<< La forza… tutti i vampiri possiedono più forza di un umano, ma se un vampiro come Sam sa alzare un tavolo, io so trattenere con sole due mani decine di macchine >>, si, era un esempio che rendeva l’idea.
La mia mente, tuttavia, non era concentrata su Rick: se Sam voleva che io contraccambiassi il suo amore, gli bastava incantarmi e invece mi aveva garantito un perfetto equilibrio tra parte umana e parte vampira… chissà da quanto aspettava quel momento!
<< Mentre io >>, entrò in scena Penelope con un gesto teatrale. << Diciamo che vengo ascoltata dal vento >>. La guardai confusa, tornando con i piedi per terra.
<< E voi due non fate quelle facce da idioti!! >>, sbottò rivolta a Rian e me.
<< E tu non usare quel tono, Penny >>, intervenne Lily.
<< Ok, ok >>, continuò. << Comunque posso coordinare il vento… mi spiego meglio: con un po’ di concentrazione posso creare mulinelli, dolci brezze o spegnere del tutto il soffio del vento… diciamo che sono abbastanza affiatata con questo elemento della natura >>, questa si che era una qualità bella!!
<< Per quanto riguarda te, Daila, scopriremo fra poco quale dono ti è stato dato… e cosa ti ha trasmesso il Faraone… sono molto curioso di saperlo >>, convenne Rick, per poi concentrarsi su Rian: << Per te lo stesso discorso; ma prima devi compiere la Trasformazione >>.
<< Direi che per oggi basta >>, concluse Alisa, sorridendo a Rick in maniera abbastanza intima. Guardai Sam alzarsi, incontrare il mio sguardo e andare in cucina. Persi un profondo respiro: ci avrei dovuto paralre il prima possibile.
<< Hei… >>, la voce di Rian mi scosse dai miei pensieri. << Sei strana oggi… sei sicura che il Faraone non ti abbia fatto un altro attacco a sorpresa? >>.
Scossi la testa, sforzandomi di sorridergli: << No, tranquillo… lo avrei già detto, se fosse successo >>.
<< D’accordo… >>, con un sorriso mi sfiorò di nuovo il viso, una carezza breve ma intensa, dolce e premurosa, ma anche grintosa e determinata. Mi sentì così in colpa: solo poco prima mi aveva baciato un ragazzo ed ora un altro mi accarezza il viso in modo così profondo!!
Avrei dovuto chiarirmi le idee da sola e, solo dopo, ne avrei parlato con i diretti interessati.

Spazio autrice:
Non so, sono perplessa... Continuo a postare? Che dite? Ciao ciao :)
  
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