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Autore: NoeHP    18/08/2011    5 recensioni
Quando Angelina Johnson, Grifondoro, finì di leggere la lettera trovata sul suo comodino insieme al fiore rosso, gli occhi le si riempirono di dolci lacrime, che man mano, scendevano giù per le guance rigandole il volto. Nessuno aveva mai fatto una cosa così carina per lei...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Titolo: Sweetness

Personaggio scelto: Fred Weasley

Pairing: Fred / Angelina

Rating: Verde

Genere: Romantico

Avvertimenti: One Shot

NdA: La storia è ambientata durante il quarto mentre si svolge il Torneo Tre Maghi, a ridosso del Ballo del Ceppo. Approfitto di questo piccolo spazio per dedicare la storia ad una delle mie due migliori Amiche: Emanuela. Ama i fiori, in particolare l’ibisco… essendo il suo preferito! Voglio anche ringraziare Martina la mia testina a Pinolo per tutto quello che fa per me! …

Spero che la storia sia di vostro gradimento! NoeHP          

 

                                                                                                                             Lunedì 20 Dicembre

 

Sicuramente ho aspettato anche troppo; adesso è giunto il momento di dirtelo e scrivertelo:

Ti Amo…

 proprio così, ti Amo e non mi vergogno assolutamente ad ammetterlo, anzi, te lo ripeterei cento e altre cento volte perché semplicemente è un sentimento vero.

Ti Amo per la volontà che impegni in ogni cosa che fai, Ti Amo quando ti arrabbi con me, quando mi guardi con i tuoi occhi neri come la notte, quando ti aggiusti le trecce e Amo il tuo modo di fare in ogni piccolo gesto quotidiano.

Ora, dopo questa mia confessione, di prego di non giudicarmi pazzo e non credere che io abbia bevuto qualche filtro d’amore, perché non è così. È solo che per una volta, voglio provare ad essere un ragazzo normale  che non cerca di rimorchiarsi le ragazze solo con un semplice filtro d’amore.

Sai, speravo tanto te ne fossi accorta prima del mio interesse per te, ma evidentemente non sono riuscito a fartelo capire come si deve oppure sono stato troppo ingenuo e speranzoso nel pensare,immaginare, che qualunque cosa io facessi per te, era nel vano e inutile tentativo di cercare un punto di inizio tra noi due. Così, adesso mi ritrovo a scriverlo. A dover scrivere su questa pergamena il sentimento che provo per te Angelina…

Un sentimento nato a scuola  per caso, ma sviluppatosi man mano successivamente, il giorno in cui ti sfidai ad una partita agli Scacchi dei Maghi, perché ti ritenevo una schiappa… ma mi dovetti ricredere dopo essere stato sconfitto. Avevi fatto Scacco Matto con la Regina.

 Fu solo allora che me ne resi conto: Capì che quel sentimento per te l’avrei tenuto nascosto dentro di me  facendo finta di niente cercando di esternarlo il meno possibile  e continuando la mia vita da burlone, quello che probabilmente e soprattutto mi riesce meglio. Ma ho sbagliato. Avrei dovuto parlartene fin dall’inizio, però so di non essere bravo con le parole, non riesco ad esprimermi come voglio… Diciamo che anche la timidezza, specialmente in questi casi, ha fatto la sua parte! Ma questo non cambia e non giustifica le cose. Così, ho voluto allegare a questa lettera anche un’altra cosa. Un fiore. Il suo nome?... Ibisco. Questo fiore nasce e cresce principalmente in Cina  e  per quello che ne so, cioè assai poco, esso significa Delicata e Bellezza Fulminea ed è anche metafora di Corteggiamento. Il suo colore rosso invece, è simbolo di Amore Puro. È per questo che ogni volta quando mi trovavo davanti uno di questi fiori, nelle serre di Erbologia oppure in giro per Hogsmeade, te lo regalavo e tu ogni volta continuavi a chiedermene il perché… ora lo sai.

E questo era il mio ultimo segreto.

Perciò è così. È sempre stato così, per te almeno.

Oggi è il primo giorno di vacanze Natalizie. Compiti: Zero, non li farò! Perlomeno per il momento.  Me ne occuperò nei prossimi giorni, ora come ora possono decisamente  aspettare! Per quanto riguarda me, beh, avevo intenzione di fare due passi a Hogsmeade domani nel pomeriggio, magari con mio fratello George. Avevo intenzione di andare al negozio di scherzi di Zonko, da Mielandia e forse anche ai Tre Manici di Scopa per una Burrobirra fumante.

…Non posso far altro che chiederti scusa per la mia stupidità e per il mio comportamento forse troppo infantile.

Sicuramente ho aspettato anche troppo; adesso è giunto il momento di dirtelo e scrivertelo:

Ti Amo.        

Fred Weasley

Martedì 21 Dicembre

 

Quando Angelina Johnson, Grifondoro, finì di leggere la lettera trovata sul suo comodino insieme al fiore rosso, gli occhi le si riempirono di dolci lacrime, che man mano, scendevano giù per le guance rigandole il volto. Nessuno aveva mai fatto una cosa così carina per lei.

Seduta sul letto, nascose la lettera sotto il suo cuscino, mentre posizionò di nuovo il fiore rosso sul comodino. Si asciugò gli occhi bagnati dalle lacrime sopra la manica della maglia color porpora, con lo stemma del Grifondoro in rilievo, poi si avvicinò allo specchio del dormitorio delle ragazze e raccolse i suoi capelli neri in una lunga treccia. La ragazza trasse un profondo respiro emozionato.

“Dopo” pensò ritrovandosi faccia a faccia con se stessa. Per il momento doveva solo accontentarsi di poterlo vedere a pranzo nella Sala Grande. Dopo sarebbe arrivato tutto il resto…

Assolta dai propri pensieri, si avviò verso la Sala Grande (addobbata con decorazioni Natalizie e Abeti)  per pranzare. Ovviamente non ne avrebbe fatto parola con nessuna delle ragazze. Si sedette accanto ad Alicia Spinnet, sua grandissima amica, ma non le proferì parola riguardo alla lettera. Con suo grande stupore, dopo vari sguardi attraverso il tavolo dei Grifondoro, si decise ad ammettere che Fred non fosse li.

La sua mente era otturata dal pensiero del ragazzo, non riusciva a pensare ad altro; se non alla  bellissima lettera che poco prima aveva trovato nel dormitorio. Quel suo comportamento l’aveva notevolmente confusa: certo, Fred e George Weasley erano conosciuti in tutta la scuola per la loro dote scherzosa, artistica diciamo; Erano ragazzi con l’ambizione di diventare, un giorno, proprietari di una gran catena di Empori di scherzi, sparsi per tutto il mondo magico.

 I tiri Vispi Weasley, così avevano l’idea di chiamare il loro futuro negozio.

Aveva pensato che Fred non si fosse fatto tanti scrupoli, quando sarebbe arrivato il momento di dichiarare i suoi sentimenti a qualcuno. Ma mai poteva pensare che si dichiarasse in quel modo. 

Finito il pranzo, Angelina si diresse verso la biblioteca intenzionata a iniziare i compiti delle vacanze di Erbologia che la professoressa Sprite aveva consegnato alla classe. Si mise seduta vicino una libreria dedicata a libri di Erbologia, prese da uno scaffale dei libri, tra i quali “Guida alle Piante e Fiori: come parlarci, studiarne Origini e Significato” iniziando a sfogliarne le pagine oramai ingiallite dal tempo e cominciando a prendere appunti per la ricerca sulle Piante Carnivore nell’Inghilterra Medioevale, da consegnare alla ripresa delle lezioni. Passò qualche ora lì dentro. A volte, si soffermava a guardare immagini di fiori strani, con accanto una scheda informativa  contenente le proprietà del fiore, l’utilità, il significato e ovviamente un’accurata descrizione. Trovava spassosi i fiori più strani che erano raffigurati (alcuni fiori potevano respirare sott’acqua, altri esplodevano al minimo tocco) ma c’erano anche raffigurati fiori incantevoli.

Fu un fiore molto semplice ad attirare la sua attenzione:

 << Lillà >> lesse a bassa voce. Scorse attentamente con gli occhi le informazioni riportate accanto all’illustrazione e si convinse. Era certa che quel fiore si sarebbe rivelato molto utile. Sapeva cosa doveva fare e il pensiero di Fred e della sua lettera non l’abbandonava un minuto.

Avevo intenzione di fare due passi a Hogsmeade domani nel pomeriggio…”

Poi con il sorriso sulle labbra e una strana luce negli occhi raccolse le sue cose, mise in ordine i pesanti volumi che aveva preso dai ripiani del mobile e s’incamminò a grandi passi verso la Sala Comune del Grifondoro. Quando oltrepassò il ritratto della Signora Grassa, corse nel dormitorio delle ragazze. Prese la lettera da sotto il cuscino e la rilesse per l’ennesima volta (da quando le era arrivata). La baciò e la rimise sotto il cuscino. Prese un cappottino beige lungo fino sotto alle ginocchia, un piccolo cappellino di lana e una sciarpa. Si diede un ultimo sguardo allo specchio e infine scomparve di nuovo da dove era arrivata. Uscita dal castello una voce le urlò da dietro:

<< Angelina dove stai andando?! >>

<< Faccio due passi a Hogsmeade! Ci vediamo più tardi!! >>

Alicia Spinnet, la sua migliore amica, le sorrise e dopodichè rientrò a scuola.

La neve abbondava là fuori, le strade erano ricoperte da un manto bianco e per tutto il tragitto che conduceva al paese, Angelina, rimase perplessa e soprattutto tesa. Sinceramente non si era nemmeno preparata un discorso da fare a Fred quando l’avrebbe trovato…

C’era molto movimento, tante persone erano in giro per le compere Natalizie, compresi gli studenti di Hogwarts che quell’anno ospitavano la scuola di Durmstrang e di Beauxbatons per il Torneo Tre Maghi.

Era arrivata a destinazione… che fare a quel punto?

Da dove poteva iniziare a cercare Fred?

Esplorò l’emporio di scherzi di Zonko, ma senza risultati. Il cuore le batteva mille, era sicura che alla fine l’avrebbe trovato… Lui era lì da qualche parte, bisognava solo cercarlo…

Un negozio, due negozi, tre, quattro. Girò quasi tutta Hogsmeade e di Fred nemmeno l’ombra. Si rassegnò. Arrivata fino lì, almeno tanto valeva andare ai Tre Manici di Scopa e bere una Burrobirra, per consolarsi un po’.

Si sentiva strana, non triste però. Come se tutto fino a quel momento fosse stato un sogno. La lettera fosse stata un sogno.

Aveva appena imboccato la stradicciola che portava al pub, quando da Mielandia uscirono due teste rosse: Fred e George. Erano lì, sorridenti, soddisfatti e con un sacco di dolci tra le mani. Farfugliavano qualcosa, ma Angelina li sorpassò senza vederli. Concentratasi sopra i suoi stivali, guardava la neve che al suo passo sprofondava ancora più in basso. Nemmeno i due gemelli sembravano averla notata, poiché presi com’erano dai loro dolciumi che portavano tra mani.

<< … Ehi George, hai visto? La proprietaria mi ha detto che queste caramelle fanno venire le allucinazioni se ne mangi troppe! Dai muoviamoci, Harry, Ron ed Hermione ci aspettano ai Tre Manici di Scopa! >>

Fred e George sembravano diretti ai Tre Manici di Scopa. Erano dietro la ragazza e con tutta quella gente in giro di certo non potevano riconoscerla.

Angelina guardava le vetrine dei negozi. Arrivata vicino al locale fece una sosta davanti ad una vetrata di un chiosco. Fred e George continuarono a camminare, fino a che non entrarono nel pub affollato di gente. Occuparono il posto vicino a Harry, Ron ed Hermione, già lì da dieci minuti e ordinarono due Burrobirra bollenti.

<< Allora Harry… pronto per il Ballo del Ceppo? Chi inviterai? >> gli disse George.

Harry scoccò uno sguardo a Ron e poi imbarazzato rispose :

<< Oh, ehm… con… io e Ron veramente… >>

<< Ma Harry!!! Il ballo è tra quattro giorni, muovetevi o le migliori saranno prese, anzi, scommetto che saranno già state pre…>> replicò Fred.

<< Voi con chi ci andate? ... Fred? >> aggiunse Hermione tempestivamente. Fred rise, poi guardando suo fratello gemello George le rispose.

<< Non ve lo dirò mai! È una sorpresa! >> Fred voleva andarci con Angelina al Ballo del Ceppo. Ma non l’aveva invitata e non sapeva neanche se lei avrebbe accettato all’invito. Una stupida bugia; ecco cosa aveva detto ai ragazzi con lui in quel momento. Solo una piccola bugia.  

Continuarono commentando il Torneo e parlarono ancora del Ballo del Ceppo, l’evento più citato in quel periodo dalle studentesse di tutta Hogwarts.

Angelina riuscì a addentrarsi nel locale. Si diresse al bancone, ma fu chiamata a sedersi ad un tavolo con due ragazze del suo anno e della propria casa. Prese posto accanto a loro e ordinò una Burrobirra.

<< Che ci fai qua a Hogsmeade Angelina? A pranzo mi avevi detto che saresti stata tutto il giorno in biblioteca per fare i compiti! >> le disse una di loro.

<< Si hai ragione, ma sono stata prima in biblioteca, ho preso tutti gli appunti per fare la ricerca. Poi ho deciso di fare due passi, per vedere i negozi…>> mentì la ragazza. Parlarono per un po’ e  dopo aver finito la bevanda, salutò le ragazze e si recò al bancone per pagare.  Dopodichè uscì. Era delusa. Non lo aveva trovato, lo aveva cercato, ma non si era accorta che lui era stato con lei, e lei con lui.

 

 

 

Il tempo era nuvoloso e l’aria ghiacciata.

Erano le sette e mezzo quando Angelina arrivò a scuola. Andò nella Sala Comune dei Grifondoro e dopo essere levata il cappotto la sciarpa e i guanti, si appollaiò sulla poltrona rossa con il camino acceso che emanava calore tenendole compagnia.

Tutto si fece leggero in torno a lei…

Era nella Sala Grande; stava svolgendo i compiti per il professor Piton con un’amica. Più lontano c’era Fred Weasley i suoi fratelli George e Ron, Harry ed Hermione. I ragazzi parlavano tra loro, lei non riusciva a comprendere cosa stessero dicendo, aveva intuito solo che ci sarebbe stato un evento da lì  a pochi giorni. Poi d’un tratto una pallina di carta le arrivò in testa. Si girò e notò che Fred le gesticolava qualcosa. Angelina non riusciva a capire, così il rosso passò alle parole:

<< Angelina vuoi venire al ballo con me? >>. Questo le disse.

<< Al ballo…? Sì  d’accordo!! >> rispose lei con euforia.

Sempre leggerezza di prima…

Una voce.

<< Angelina!? Angelina! >> Si sentiva scossa da qualcuno. Piano piano riuscì a focalizzare l’immagine.

<< Angelina! Svegliati…! >> le disse qualcuno.

La ragazza oramai con visuale nitida, si raddrizzò sulla poltrona e guardò la persona che l’aveva svegliata a furia di strattoni. Era lui: Fred. 

<< Fred! >>  Un tuffo al cuore. Lei si alzò in piedi davanti a lui, aggiustandosi la treccia.

<< Io sono arrivato adesso, ma te che ci fai ancora qua? La cena è iniziata da una mezz’ora buona! Ti sei addormentata… non avrai mica mangiato uno di quei dolcetti-sognitranquilli che io e George abbiamo lasciato sul tavolino stamani vero? >> le domandò lui.

Angelina si guardò in torno ancora assonnata e vide che effettivamente la Sala Comune era vuota se non per loro due. 

<< Io… no, mi devo essere addormentata quando sono ritornata da Hogsmeade… ti ho cercato tutto il pomeriggio nel paese! >>

<<… Come facevi a sapere che ero a Hogsmeade? >> replicò lui.

Angelina sospirò.

<< La lettera… me lo avevi scritto …>> fece la ragazza abbassando la voce. Il volto del ragazzo si tinse immediatamente di rosso.

<< L’hai letta quindi…>>

<< Sì Fred…è bellissima e il fiore è stupendo. Ti stavo cercando per ringraziarti…e poi volevo… >>

<< E poi? >> continuò il rosso con voce tremante. Lei trasse un profondo respiro e cacciò fuori la bacchetta dalla tasca della gonna.

<< Apri la mano… >> gli disse.

Fred fece come gli fu ordinato, in seguito dalla bacchetta di Angelina uscì un piccolo rametto di Lillà viola, avvolto da una polvere violetta profumata, che andò a finire sul palmo della sua mano. Lei gli sorrise.

<< E questo? >> chiese Fred incuriosito e meravigliato.

<< Si chiama Lillà… È un fiore che nasce nei paesi orientali, in Persia mi pare. Per quello che ne so, regalare ad un ragazzo un rametto di Lillà viola significa Innamoramento o anche Emozioni d’Amore… e so anche,che una vecchia credenza racconta che le fate amassero stare tra questi fiori…>> Fred capì all’istante:

<< In altre parole…>> disse lui non riuscendo a finire la frase.

<< Ti Amo anch’io Fred! >> concluse Angelina.

                                                

  
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