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Autore: Red_Spider_Girl    20/08/2011    2 recensioni
Roger ed io siamo cresciuti insieme e lui è il mio migliore amico.Ma ultimamente sento che i miei sentimenti per lui stanno cambiando: è possibile innamorarsi del proprio migliore amico?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Memories

 

Sono distesa sul letto ad osservare il soffitto. Non riesco a smettere di pensare alla "recita" che abbiamo fatto io e Roger ieri, siamo stati bravissimi, ma è stato assolutamente imbarazzante! Oh, mio Dio e la clientela della caffetteria che cosa avrà pensato di noi? Insomma! Questi non sono i pensieri che faccio di solito: dov'è finita la Judith a cui non importa cosa pensa la gente? Anche se a volte mi piacerebbe essere più sensibile e dolce magari anche un po' più femminile. Sono un maschiaccio ecco perchè non ho mai avuto successo con i ragazzi! "Però un ragazzo che ti è sempre stato vicino c'è!" Esclamò la vocina dentro di me con l'aria di chi la sa lunga "Rifletti Judith, hai molti ricordi di lui..."

-Stai zitta!- Mi dico da sola, fortuna che mia madre non è a casa altrimenti chissà cosa penserebbe.Aspetta, forse quella vocina ha ragione, mi viene in mente il mio primo bacio...

...FLASH BACK...

Nel giardino della scuola materna c'erano tantissimi bambini che correvano e si divertivano, mentre i genitori stavano seduti sulle panchine a chiacchierare tra di loro. Era finito un altro anno scolastico ed io e Roger l'anno dopo saremmo andati alle scuole elementari.Noi due eravamo sempre stati inseparabili fin da piccoli. Lui mi era sempre stato accanto. Ci stavamo rincorrendo quando in nostri genitori ci chiamarono.

-Su bambini, mettetevi in posa!- Disse mia madre,impugnando la macchina fotografica, mentre io stavo già scuotendo la testa

-Immortaliamo questo momento!-Agiunse sorridente la madre di Roger che era d'accordo con lui

-Non voglio!- Esclamai -Odio le foto!- Lui mi prese per mano e mi guardò con i suoi occhioni azzurri

-Dai! Per favore- Così mi trascinò su una panchina, dove ci mettemmo in posa insieme ai nostri amici. Scattata la foto gli altri bambini tornarono ai loro giochi mentre noi restammo seduti lì.Non so cosa passò per la testa di Roger, fatto sta che mi prese e mi  diede un bacio a stampo e mi madre riuscì a fare una foto. Io e il piccolo Roger cominiciammo a ridere seguiti dalle nostre madri

...FINE FLASH BACK...

-Che cazzata, avevo solo 6 anni... Non è detto che devo piacergli solo perchè alla scuola materna mi ha baciata!- Anche se questo dimostra che siamo sempre stati insieme. Mi tocco la guancia e per un attimo risento il calore delle labbra di Roger, arrossisco subito anche se non capisco il perchè. A proposito di ricordi, mi è venuto in mente un momento in cui mi sono davvero arrabbiata

con Roger...

...FLASH BACK...

-Fermati! Non ce la faccio più! Roggie!- Urlai al bambino davanti a me. Era da un sacco di tempo che lo rincorrevo nel malandato campo sportivo per prenderlo, ma lui andava molto più veloce, allora escogitai un sistema per farlo venire da me

-Che c'è? Ti sei già arresa?- Chiese lui spavaldo, girandosi verso di me -Che ti sei fatta?- Mi corse in contro, mentre io simulavo una smorfia di dolore, ma sotto sotto ghignavo malefica e,allo stesso tempo, mi riposavo.

-Ohi ohi, sono sempre la solita!- Quando fu abbastanza vicino gli diedi una pacca sul braccio -Ah! Adesso tocca a te prendermi!- Esclamai alzandomi di scatto, pronta a scappare. Lui rimase con gli occhi spalancati, ma poco dopo sul suo viso si fece strada un'espressione seria

-Scema! Mi ero preoccupato veramente!- Ridusse gli occhi a due fessure, ma poi mi sorrise -Adesso me la paghi!- Così cominciò ad inseguirmi, decisi che forse per depistarlo era meglio spostarsi su un terreno che conoscevo di più. I confini del campo sportivo erano formati da delle alte siepi ,noi bambini scoprimmo subito che potevamo attraversarle al di là di esse c'era un canaletto con l'acqua che scorreva sempre impetuosa, proprio per questo Roger non aveva mai voluto venirci, era terrorizzato dal caderci dentro. Riconobbi subito il varco che noi bambini ci eravamo aperti tra la siepe e mi ci infilai.

-Non mi prendi!- Lo stuzzicai ridacchiando

-Torniamo sul campo! Sai che non mi piace questo posto!- Strillò lui, ad un certo punto sentii la sua voce più vicina -Ferma!- Mi strattonò per la collana che avevo al collo, la quale cedette e si ruppe sparlagliando tutte le perle che la componevano sul prato non notai che molte di queste finirono nel canaletto, che le trasportò via. Mi bloccai immediatamente come se qualcuno mi avesse pugnalata al cuore, caddi sulle ginocchia con un sonoro tonfo. Misi le mani tra i ciuffi d'erba e raccattai tutte le perle che riuscii a trovare, mentre le acrime mi offuscavano la vista.

-Mi... Mi dispiace Judith! Non volevo!- Disse Roger rattristato. Era immobile con le mani sollevate a mezz'aria.Già, lui sapeva benissimo cosa significava quella collana, era l'unico ricordo di mio padre che avevo, lui era morto alcuni anni prima, al lavoro: un carico pesante che un suo collega stava trasportando gli è caduto addosso. -Ti... Ti aiuto a trovarle!- Si offrì di aiutarmi e cominciò ad osservare il prato per poi raccoglierle

-Alcune sono finite nel canaletto...- Osservò dispiaciuto, a quella frase venni scossa da un singhiozzo

-Dammele!- Gli ordinai con voce tremante, alzando il viso e rivelando le lacrime che mi scorrevano sulle guance

-Scusa non volevo farti piangere! Io... io...-

-Dammele!- Urlai tendendo la mano verso di lui, Roger me le riversò nella mano senza fiatare, anche se era molto sconvolto dal mio comportamento -Sei un cretino!- Lo rimproverai, sistemando le perle in una tasca dei miei pantaloncini rosa

-Ti ho già detto che non volevo!- Rispose alzando il tono della voce -E poi è stata colpa tua! Questo posto è pericoloso!- Mi rinfacciò

-Non dovevi afferrarmi per la collana... NON DOVEVI!- Il pensiero che feci in quel momento fu " Sarebbe stato meglio se mi avesse afferrata per la coda!" Ero piccola ( avevo sette anni circa ) ed i capelli mi arrivavano fino a metà schiena, di solito li tenevo legati in una coda. Fu un pensiero stupido, ma dimostrò quanto ero legata a quellla collana che simboleggiava il ricordo di mio padre.

-Ti ho già detto che mi dispiace!-

-Non ti voglio più vedere! Questo era un ricordo del mio papà! TI ODIO! NON TI PARLERÒ MAI PIÙ!- Urlai in preda alla rabbia. Lui sussultò e mi guardò triste, subito dopo abbassò lo sguardo. Cominciai a correre e ,in men che non si dica, ero tornata a casa, venni accolta da mia madre:

-Tesoro, sei tornata!- Mi salutò sorridendomi, poi mi chiese -Dov'è Roger?-

-Non voglio più sentire parlare di quello là! E non vogio neanche più vederlo!- Esclamai arrabbiata. Anche se , considerando il fatto che eravamo vicini di casa, i miei desideri non sarebbero stati facili da accontentare

-Ma stai piangendo! Cosa è successo? Ti sei fatta male?- Mi domandò preoccupata. Non dissi nulla, le mostrai semplicemente le perle -Sono le perle della collana di papà!- Osservò mia madre sorpresa.

-Roger...L'ha... Rotta!- Esclamai fra i singhiozzi -Stavamo giocando... Per fermarmi... Mi ha preso per la collana... Ma... Ma si è rotta!- E scoppiai a piangere

-Piccola mia, scommetto che non l'ha fatto volendo!- Lo difese lei, prendendo le perle e sistemandole in una scatolina, in modo da non perderle

-Non doveva!-

-Non ti preoccupare, domani andremo a cercarle insieme, ne mancano alcune, ma noi le troveremo tutte!- Mi disse ottimista, ci sedemmo sul divano  e io mi sistemai fra le braccia di mia madre. Lei mi coccolò così, quando smisi di piangere andai in camera mia a giocare, anche se il pensiero delle mie perle che si riversavano nel canaletto e finivano chissà dove non mi lasciò. Purtroppo prima di cena fui costretta ad interrompere i giochi. Mentre scendevo le scale sentii suonare il campanello, aprii la porta e mi trovai davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento: Roger.

-C...Ciao!- Mi disse incerto. Lo osservai e notai che i suoi pantaloni erano tutti bagnati, lo erano anche il bordo e le maniche della maglia verde che indossava.

-Che vuoi?- Gli chiesi bruscamente, lui si rattristò ed abbassò i suoi occhioni azzurri

-Dovevo mostrarti una cosa- Così la sua espressione diventò soddisfatta e felice

-Non mi interessa!- Gli risposi, voltandomi dall'altra parte, lo vidi frugare nelle tasche per poi tirare fuori un sacchettino

-Le ho trovate! Spero siano tutte!- Esclamò raggiante

-Sono... Le mie perle!- Osservai contenta afferrandole -Sei entrato nel canaletto per riprenderle! Grazie!- Lo abbracciai immediatamente -Grazie,grazie,grazie! Come hai fatto?-

-Non importa, l'importante è che tu bbia le tue perle!- Lo strattonai dentro casa e corsi in cucina da mia madre:

-Mamma! Roger ha trovato le perle!- La informai

-Fantastico!- Esclamò lei, indaffarata ai fornelli -Che ne dici di invitare Roger a cena, per ringraziarlo?-

-Resta a cena dai!-

Mi ricordo che quella sera Roger rimase a cena da noi e subito dopo aver sparecchiato il tavolo ci mettemmo all'opera per ricomporre la mia collana.

...FINE FLASH BACK...

Sorrido e mi tocco il collo. La collana è ancora qui con me, insieme al ricordo di mio padre.

  
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