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Autore: AmhranNaFarraige    20/08/2011    2 recensioni
Per ogni persona che ama ce n'e' sempre un'altra che soffre a causa di questo amore. Non tutto e' rose e fiori e Sakura lo sa, offrendo cosi' la storia della coppia piu' amata e ammirata (SasuNaru) dal punto di vista di chi ama/odia.
Sakura e' pazzamente innamorata di Sasuke, lo e' da sempre e difficilmente si dimnetichera' di lui. Anche dopo un suo rifiuto. Anche dopo avvenimenti per lei tristi e demoralizzanti. Ma sempre al suo fianco ci sara' il fedele Naruto. Sempre la sapra' consolare e farle forza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Trascorsero piu’ o meno due giorni, ora non ricordo bene, da quando Naruto aveva avuto la malsana idea di venirmi a trovare. Beh, in effetti potrebbe sembrare un pensiero carino da parte sua, si’, ma io so che aveva solo doppi fini, cercava di entrare nelle mie grazie, ma non e’ cosi’ facile, sai? Tolto questo particolare devo ammettere che poi m’ero sentita davvero meglio, non per merito suo, sia chiaro, ma a volte raccontare a qualcuno dei propri mali, scaricare cosi’ il dolore sugli altri, permettere loro di portare le proprie croci, puo’ essere davvero utile. Io l’avevo scoperto solamente quel giorno. Forse un po’ devo concederglielo, quella conversazione per me era stata davvero liberatoria. E non che ci tenga un granche’, ma avevo trovato in lui delle orecchie pronte ad ascoltare qualsiasi lamentela di una ragazzina capricciosa. Oh, okok, come volete, lo ammetto, mi dovetti decisamente ricredere sul biondino! La mia crisi era momentaneamente passata, ma non era detto che non avessi avuto bisogno ancora una volta –o magari piu’ d’una… Si’, cosi’ e’ verosimile- di quegli occhi cosi’ comprensivi, di quella bocca cosi’ capace di starsene ben serrata quando dovuto – specificando SOLO quando dovuto-. Era difficile per me all’epoca riuscire a vedere Naruto come amico, lo e’ anche tutt’ora, ma per una ragione ben diversa. Tuttavia era una cosa fattibile, almeno potevo provarci. Ed in effetti ci provai eccome! Ero tornata a scuola –la mia carriera immacolata era stata deturpata da un giorno di assenza… Non potevo crederci!- e tutto sembrava essere tornato alla normalita’. Almeno finche’ Sasuke non fece il suo ingresso nell’aula.

Le mie compagne mi avevano accolta rincuorate, vedendo che effettivamente stavo benone. Mi tempestarono di domande che liquidai in fretta con una scusa che non reggeva molto, ma nessuno oso’ contestare. Dissi loro che avevo avuto un mal di testa davvero fortissimo e che preferivo liberarmene in un giorno di riposo piuttosto che portarmelo appresso fino agli esami. Detta questa balla effettiva rivolsi lo sguardo al mio ex-compagno-piu’-odiato e lo vidi stamparmi di fronte un sorriso che andava da un orecchio all’altro, seguito da un “Sono felice che tu ti sia rimessa”. Non lo dissi, almeno non volevo farlo sembrare in pubblico, ma anche io ero felice di tutto quello che lui aveva fatto per me. Sperai solo che lui sapesse mantenere il segreto, ma ce lo vedevo troppo bene a vantarsi con i suoi amici dicendo che avevamo passato un pomeriggio insieme noi due soli e chi-sa-che-altro-era-capace-di-inventare. Dio, no! Che ribrezzo, non voglio nemmeno pensarci! Ok, potevo non odiarlo piu’ cosi’ tanto, ma questo sarebbe stato davvero troppo! Oddio, dov’ero rimasta? Non riesco a concentrarmi con idee simili che aleggiano per la mia povera mente… Ricambiai tuttavia il sorriso, curandomi che nessuno potesse in alcun modo farci caso, e bisbigliai un “Grazie” che parve non comprendere. Decisi allora di lasciar perdere e tornai a conversare amichevolmente con la timida Hinata che aveva tenuto da parte per me gli appunti delle lezioni del giorno precedente. Stavo chiedendo qualche chiarimento alla mia compagna quando uno spavaldo Sasuke scavalco’ a passi lenti la soglia. Isolai automaticamente il vociare caotico dei ragazzi e le risposte delle ragazze ali miei quesiti e concentrai tutta me stessa sulla figura entrante. Lo fissai con gli occhi piu’ crudeli con cui avrei potuto farlo, verso di lui –quindi neanche piu’ di tanto- e non notai alcuna espressione di stupore quando si volse verso la mia presenza. Inizialmente ci rimasi un po’ male, ma qualche tempo dopo avrei capito. Dopotutto allora non potevo saperlo. E pensate un po’ voi, figurarsi che il signorino si degnasse anche solo di rivolgermi la parola! Chiedimi almeno come mi sento, mostrami di essere almeno un pochino dispiaciuto… No, nulla! Tuttavia ne fui sollevata, proprio non mi andava di parlare con lui. Se proprio avessi dovuto far conversazione con qualcuno ora come ora avrei scelto Naruto, ma… Ehi, guarda un po’ il bastardino, fa tutto l’amicone con Sasuke! Che diavolo avranno avuto da parlare cosi’ tanto?! Toh, ridono anche… ‘Fanculo, non m’importava proprio. Avevo ben altro da fare: addirittura un giorno intero di assenza da recuperare!

La lezione procedette in modo piuttosto tranquillo, se tralasciamo svariate mie occhiate a quel ragazzo esageratamente figo che s’era impossessato del mio cuore cosi’ tristemente e qualche gomitata ben serrata nello stomaco a quel demente che non faceva altro che ronzargli attorno, manco fossero migliori amici. Beh, anche Sasuke ci dava dentro con le conversazioni, quel giorno. Mmm, piuttosto strano, che in fondo il mio bacio avesse scatenato in lui qualche strana reazione chimica rendendolo improvvisamente sociale? Mah… Crediamoci, cosi’ almeno un po’ mi sento piu’ tranquilla. Vabbe’ vabbe’, lasciamo le cose cosi’ come sono, potrei sembrarvi pazza da legare a raccontarvi di solo qui due! Oddio, non e’ che gia’ mi avete preso per una fissata, spero! Vi dimostrero’ ora che per almeno un paragrafo non pronuncero’ quel nome. Ed il paragrafo in questione…

Inizia ora. Dunque, saltiamo una bella manciata di giorni che proseguirono tutti piu’ o meno come questo. La mattina andavo a scuola e me ne stavo con le mie amichette a spettegolare su chiunque, il pomeriggio andavo a casa a studiare e… Beh, vi devo confessare che avevo iniziato ad uscire con Naruto. Non come coppietta, per l’amor di Dio, no! Diciamo solo che stavamo imparando entrambi ad essere buoni amici. Era iniziato tutto quando s’era intrufolato da me, proseguendo poi il giorno che ci rincontrammo a scuola, quando fu cosi’ intelligente dal capire che doveva assecondare le mie parole. Poi una cosa aveva preso l’altra ed eccoci seduti sulla panchina del parco dietro alla scuola, dopo le lezioni. Ero un po’ infastidita in effetti a quella richiesta cosi’ assordante del passare un po’ di tempo insieme. Mi aveva davvero annoiata questa storia. Va bene che mi sei servito un pomeriggio per riprendermi da una crisi che verra’ annotata nei libri di scuola, ma non significa affatto che ti mi piaccia, comprendi? Suvvia, alla fine mi arresi, d’altronde un po’ con me era stato carino, percio’ accettai, solo perche’ mi sentivo in debito, pero’. Mi accasciai sul legno alla distanza dovuta –su e giu’ mezzo metro- e parlai seccata.

-Su, sentiamo. Che diamine vuoi sta volta? Non e’ possibile che tu debba sempre infastidirmi cosi’ e bla bla bla…- Naruto non mi stava ascoltando, infatti m’interruppe presto, senza lasciarmi finire la frase.

-Sakura, ti prego. E’ importante!- Era stranamente serio. Decisi di fermare le mie lamentele e di provare a starlo a santire.

-D-d’accordo… Dimmi pure.

-Senti… Tu l’altro giorno mi hai aperto cosi’ tanto il tuo cuore da raccontarmi addirittura una cosa cosi’ riservata per te, cosi’ importante! Ecco, io mi sento in qualche modo in debito. Voglio darti motivo di fidarti di me, cosi’ che tu possa sapere che nessuno verra’ mai a conoscenza delle tue parole. Pertanto ti diro’ un mio segreto, una cosa che solo pochi altri sanno e di cui davvero ho bisogno di liberarmi. Pensi che potremmo fare questo patto? Un segreto per un altro segreto, cosi’ da creare fiducia reciproca?

-Ok, non ce n’era bisogno, sul serio, ma se senti il bisogno di parlarne io ci sono!

-Grazie davvero, sei una grande amica, sai?! Quello che volevo dirti e’ che… Ecco, non ti devi preoccupare per me, per quello che potrei fare e tutto il resto. Dio, non e’ per niente facile dirlo, ma vorrei che tu sapessi che non ci provo affatto con te. Non che tu non sia una bella ragazza, non e’ questo il punto, ma il problema e’ mio… Vedi… Penso che a me piacciaono gli uomini… Non pensare male di me, lo so che e' stano. Ma ci tengo tanto alla tua comprensione!

Rivelazione shock -so che per voi non lo e' stata affatto, ma io ero solo una ragazzina ingenua-. Rimasi li’ imbambolata a meta’ tra lo stupore per la notizia e la felicita’ per la fiducia che quel ragazzo cosi’ impacciato riponeva in me, e' sempre bello essere speciali per qualcuno. Era ovvio che quuel ragazzo provasse da parecchio tempo ormai qualcosa di importante per me, ma evidentemente non era amore, un particolare interesse che tuttavia non sfociava nel desiderio, solo un grande senso di limpida amicizia. Mi ero sempre sbagliata sul suo conto. Pensavo di essere tanto intelligente, eppure allora non capii. Non capii che quelle parole mi avrebbero dovuto fare davvero molto male, anzi, ero anche quasi felice che me le avesse dette. Non mi sentii mai vicino a qualcuno veramente fino a quel giorno. Avevo sbagliato ed ero intenzionata piu' che mai a riparare ad ogni mio errore. Dopo qualche istante si alzo’ e mi sorrise di nuovo, dopodiche’ ando’. Dopo quella volta lo vidi ogni pomeriggio, ma le nostre conversazioni non toccarono piu’ argomenti tanto profondi e personali. Ci limitavamo a chiacchierare amichevolmente del piu’ e del meno, io non avevo piu’ alcun timore a mostrarmi in giro con lui e mi fidavo cecamente. Una sera, infine, mi propose di andare assieme, anche con *** -vi ho promesso che non l’avrei pronunciato- alla festa per la raccolta del grano del giorno seguente. Avevo gia’ intenzione di andarci, e il pensiero di essere ancora una volta accanto a *** un po’ mi spaventava, ma c’era Naruto al mio fianco che mi faceva sentire piu’ tranquilla, cosi’ accettai la loro compagnia.

-Na-chan, penso che tu sia il mio migliore amico, grazie!

-Sakura, io penso lo stesso di te. Non mi devi ringraziare affatto.

Ho mantenuto la mia promessa ed ora che ho finalmente cambiato paragrafo lo dico: Ero terrorizzata al pensiero di uscire con Sasuke! Come mi sarei dovuta comportare? Il notro rapporto era definitivamente cambiato, questo e’ certo, ma sembrava essere cosi’ tanto amico di Naruto… Solo che lui riteneva me la migliore, me l’aveva detto e dopo quel discorso nel parco mi fidavo davvero delle sue parole. Che ingenua, mi direste… Ed avreste ragione. Tuttavia non ricordavo che ci potesse essere un qualche sentimento piu’ forte dell’amicizia sentita, in quel momento. Ed allora andai a quella dannatissima festa con il mio migliore amico e col ragazzo che tanto avevo amato, persa nell’idea splendida del poter essere ricambiata un qualche giorno.
  
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