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Autore: emmax5    20/08/2011    1 recensioni
tu due cuori non li ha e a me non basta la metà se tu scegliere non sai scelgo io che male fa? Dopo la fine della II guerra magica finalmente i nostri eroi sono liberi di amarsi soprattutto Ron e Hermione.
Un segreto che Harry e Hermione portano nel cuore, ma che alla fine viene alla luce, Ron non sarà molto contento di scoprire cosa è successo durante la sua assenza nella tenda... una fanfiction a colpi di canzone una per ogni personaggio...
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                                                                                                 SOSPESA
 


Sospesa cercando di non affogare
Mi lascio trasportare
Ho chiuso il mondo fuori
 
Dire che sono in alto mare non rende minimamente quello che sto passando. Dire che sono in alto mare nel bel mezzo di una tempesta mentre imbarco acqua, rende vagamente l’idea.  Merda!
Speravo che con il tempo le cose sarebbero andate meglio.
 Pensavo che entrambi saremmo stati in grado di dimenticare quel…insomma quello che è successo.
 Va bene, devo parlare con Harry, devo assolutamente parlare con Harry. Questa cosa potrebbe distruggerci , spazzare via tutto quello che abbiamo costruito, per cui abbiamo tanto lottato.
In fin dei conti non è successo niente, è stato solo un momento di debolezza, un fottutissimo momento di debolezza! Non posso farmi influenzare così da quello che è successo, non posso farmi trascinare alla deriva, non adesso che finalmente con Ron le cose vanno per il verso giusto!
Ron…mi si stringe il cuore, non riesco nemmeno a pensare a quanto soffrirebbe e Ginny…sono la peggiore amica del mondo! Adesso basta. Adesso esco dal questo bagno, vado da Harry e metto in chiaro questa situazione una volta per tutte.
Non posso rimanere così…sospesa.
 
Sono qui ad un passo dal tuo respiro
Che non mi lascia andare
Che mi tiene ferma qui
 
La Tana non mi è mai sembrata così grande, questo corridoio sembra infinito. I rumori che sento provenire dal piano di sotto mi fanno intuire che tutti sono ancora intenti a consumare la colazione, nonostante la scena pietosa a cui hanno assistito poco fa.
Mi sembra impossibile che nessuno si sia accorto che qualcosa non va, o magari tutto se ne sono accorti ma fanno finta di niente!
Questa elettricità che si crea non appena siamo vicini rischia di farmi impazzire,  è come avere ingoiato una bomba ad orologeria, prima o poi esploderò! Il solo modo che ho per disinnescare questo ordigno è parlare con Harry, parlare di tutto una volta per tutte.
Questa elettricità è solo imbarazzo, senso di colpa, paura di ferire le persone che amiamo e che anche se non lo meritiamo ricambiano il nostro amore, è…
“Hermione!”
Per poco non mi prende un colpo!
Quando lo vedo la bocca mi si asciuga, la lingua diventa improvvisamente un ingombrante pezzo di carne che mi impedisce di respirare.
“Harry!” non riesco neanche a pronunciare il suo nome.
“Scusami. Ti ho spaventata.”
E’ salito a cambiarsi la maglietta, per lavarsi di dosso il succo di zucca, e magari come me, quella sensazione di essere costantemente sporco, impuro. Peccato che acqua e sapone in questo caso servano a poco.
“Non ti devi scusare. Ero distratta stavo pensando a quello che è successo…intendo a quello che è successo poco fa.”
Vorrei mordermi la lingua! Ho appena ammesso di aver pensato a quello che è successo tra di noi! Abbassa la testa, lo sento deglutire.
“Sai Hermione, credo che dovremmo parlare di quello che è successo, e non mi riferisco solamente alla colazione.”
Quando incontro nuovamente i suoi occhi, capisco quanto la situazione sia diventata insostenibile anche per lui. Annuisco a mia volta.
“Dovremmo parlarne.”
 
Sospesa a un passo dal mio destino
Sospesa tra i cambi di gravità
 
Harry lancia un ultimo sguardo lungo il corridoio prima di accostare la porta. Ancora una volta siamo soli nelle stessa stanza. Come se questo pensiero comportasse un’azione, muovo un passo indietro verso il centro della stanza. Harry mi guarda dispiaciuto. Deve aver inteso questo mio gesto come una mossa difensiva mentre in realtà è…ma chi voglio prendere in giro! E’ voglia di scappare! Scappare nel modo più veloce e il più lontano possibile dai suoi occhi che mi tengono inchiodata alle assi del pavimento, scappare dal suo profumo che mi avvolge come una coperta in una notte di pioggia, scappare dalla paura che ho di sentire ancora il calore del suo corpo.
Sento svanire di colpo tutta la risolutezza duramente conquistata davanti allo specchio del bagno. Il silenzio della stanza mi permette di sentire il battito del mio cuore troppo accelerato mentre pulsa nelle orecchie. La bomba ha iniziato a ticchettare.
 
Naufrago cercando di recuperare le cose che ho perduto
Che ho lasciato andare via come se il tempo si fosse arreso
Non mi lascia andare mi tiene ferma qui
 
“Hermione io…se tu....vorrei solo poter tornare ad essere quello che eravamo.”
Muove un passo verso di me e allunga la mano sfiorandomi il braccio.
Una nuova scossa mi pervade. Chiudo gli occhi cercando di imporre ai polmoni di respirare regolarmente. Quando riapro gli occhi lui è ancora più vicino, troppo vicino. Prima ancora che possa controllarmi la mia mano si posa sul suo petto stringendo tra le dita la maglia “pulita”.
“Non sai quanto vorrei che tutto tornasse come prima Harry.”
Sospira sommessamente posando la fronte alla mia.
“Questa situazione è così assurda, così pesante!”
Annuisce, e nel far questo i nostri visi si avvicinano ancora di più. Avverto il pericolo imminente, sento quello che sta per succedere ma non riesco a reagire. Il ticchettio della bomba diventa sempre più insistente. Il suo respiro è spezzato, proprio come il mio. Quando le nostre labbra si sfiorano tutte le barriere crollano…un tonfo! Non quello delle barriere crollate, un tonfo proveniente dal corridoio!
Io e Harry ci stacchiamo quasi avessimo toccato un tizzone ardente, volando dalle parti opposte della stanza. Harry fa nuovamente capolino dalla porta poi mi guarda.
“Non c’è nessuno.”
Solo adesso mi rendo conto del rischio che abbiamo corso, essere scoperti mentre ci scivoliamo tra le braccia. Per i miei nervi è davvero troppo, non è da me cedere in questo modo, mentire comportarmi da adultera!
“Qualsiasi cosa sia successa nella tenda deve essere dimenticata deve sparire dai nostri ricordi! Harry eravamo impauriti, stanchi, delusi non eravamo in noi! Dimentichiamo quello che è successo ed eliminiamo questo imbarazzo che ci impedisce di vivere serenamente! Dobbiamo farlo Harry! Per me, per te ma soprattutto per Ron e Ginny. Dimentichiamo tutto per sempre!”
Sputo parole come un fiume in piena, non so neanche cosa sto dicendo esattamente, so soltanto che non voglio più sentirmi così...sospesa.
Esco dalla stanza quasi di corsa senza neanche guardarlo in faccia, non ho il coraggio,  non ho la forza per farlo.
 
Sospesa ad un passo dal mio destino
Sospesa tra i cambi di gravità
Sospesa.
 
Scendo le scale mentre cerco di impedire alle lacrime di scendere a saccheggiarmi il viso, quando arrivo in cucina mi basta una veloce occhiata per rendermi conto dell’assenza di Ron. I miei occhi viaggiano frenetici per tutta la stanza, alla fine lo scorgo attraverso la finestra, si dirige a passo svelto verso il bosco, poco dopo lo vedo smaterializzarsi insieme alla speranza di eliminare la parola “sospesa” dal mio vocabolario.
 
  
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