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Autore: DropDead    20/08/2011    2 recensioni
Non è facile vivere una guerra,non è facile nemmeno ricominciare dopo di essa.
[La canzone in questione è dei The Fray,non del bambino (:]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Never say never

4. All is crumbling;

Melbourne

Caro Ron,
puoi pure riprendere a respirare,sono arrivata sana e salva. Il viaggio è andato bene,anche se sono ancora un po' intontita per via del fuso orario.. ma non preoccuparti,niente di grave. Mi ci vuole una bella dormita,decisamente.
Melbourne è fantastica,per quel poco che ho potuto vedere. Sarebbe bello tornarci un giorno tranquillamente,per vacanza.. cioè,con anche Ginny e Harry,intendo.
Ho fatto alcune ricerche e ci sono solamente due studi dentistici Wilkins quindi se tutto va bene non dovrei impiegare troppo tempo. E poi...


La lettera divenne velocemente una pallina accartocciata che volò sul pavimento finendo di fianco ad altre due simili.
Hermione sbuffò; si trovava seduta sul letto circondata da lettere e buste ed era già la terza lettera che tentava di scrivere,ma non sapeva nemmeno lei come trovare le parole. Non sapeva cosa dire,le succedeva spesso con Ron di sentirsi così.. senza parole.
Era arrivata in Australia solo da qualche ora. L'albergo fortunatamente era vicino all'aereoporto,mezz'oretta di taxi le bastò,e non era neanche un albergo tanto brutto tutto sommato; aveva scelto un piccolo due stelle sconfinato in periferia per evitare di pagare troppo,ma la stanzetta in cui alloggiava era accogliente,con quel piccolo letto in mogano accompagnato da un comodino con una simpatica abat-jour verdina.
Ma ciò che importava era che finalmente si sentiva più vicina ai suoi genitori. Presto avrebbe potuto riabbracciarli,presto sarebbero tornati ad essere una famiglia.
Hermione sorrise e una piccola lacrima le scivolò lungo la guancia. Era ormai un anno che non li vedeva e il pensiero che loro non sapessero neanche della sua esistenza l'aveva fatta soffrire per tutto quel tempo. Inutile dire che le mancavano,le mancavano tantissimo.
Come Ron..
A quel pensiero il sorriso si spense,come se improvvisamente si fosse ricordata di essere da sola in Australia,a chilometri e chilometri di distanza dalla Tana,da lui.
Anche Ron le mancava. Troppo.
Non era la prima volta che stavano distanti,però beh.. ora le cose erano cambiate,no?
Cercando di non farsi dominare dalla tristezza,Hermione estrasse l'ennesimo foglio di pergamena lasciandolo lì sul letto davanti a lei e sospirò lievemente.
Poi intinse la piuma nel calamaio e iniziò a scrivere.

 

La Tana

«Ron! Potresti gentilmente venire qui ad aiutarmi?» urlò la signora Weasley con una punta di irritazione rivolta verso le scale.
La testa arruffata di Ron,segno che probabilmente si era appena alzato dal letto,spuntò fuori da una delle porte del piano superiore. «A fare cosa?» grugnì pigramente con la voce impastata dal sonno.
Molly sbuffò. «Tuo fratello arriverà in serata,l'hai già dimenticato? O preferisci accoglierlo in una caotica e confusionaria casa?» rispose irata e presto sparì nuovamente in cucina,ad armeggiare con i fornelli. Aveva intenzione di preparare una bella cenetta coi fiocchi perciò,nonostante fossero solo le nove del mattino,non aveva nemmeno un minuto da perdere.
Questa volta fu Ron a sbuffare. «Questa caotica e confusionaria casa era anche sua» ribattè ad alta voce,ma la madre ormai non poteva più udirlo. Sbuffando nuovamente,si trascinò a passi lenti davanti alla camera della sorella e picchiò contro la sua porta un paio di volte.
Dopo qualche secondo,vedendo che la porta rimaneva chiusa,l'aprì di qualche centimetro borbottando: «Ginny,andiamo svegliati,mamma vuole che sia tutto pronto per l'ar.. Harry!»
Forse l'ultima parola gli uscì un po' troppo forte,data la sorpresa,perchè infatti il maghetto davanti a lui gli fece segno di non urlare. «Ehm,ciao Ron»
Ron era dello stesso colore dei suoi capelli,gli occhi ormai totalmente fuori dalle orbite oculari. «Perchè tu.. non eri mica di sotto.. cosa stavate..» balbettò continuando a fissarlo come se fosse un fantasma.
Harry,che aveva raggiunto il suo stesso tono di colorito facciale,si grattò imbarazzato la testa,non sapendo a quale di quei tentativi di domanda era meglio rispondere. «Ehm..» iniziò,ma Ron lo interruppe.
«No anzi,non lo voglio sapere» disse riprendendo fiato e si allontanò scuotendo la testa,lasciandosi alle spalle un Harry attonito ma piacevolmente sorpreso.
"Non ha nemmeno diciotto anni,è una ragazzina!" pensò sconsolato Ron,una volta raggiunto il piano terra. Ma decise di lasciar perdere la questione,d'altronde si fidava di Harry e preferiva di gran lunga che fosse stato lui piuttosto che Dean o chiunque altro.
Si diresse verso la cucina a sentire quali simpatici compiti sarebbero toccati a lui quella mattina,ma un leggero ticchettio proveniente dalla finestra lo fece voltare. «Errol!» esclamò precipitandosi verso il gufo. Aprì la finestra,prendendo in mano la piccola busta che Errol gli tendeva con il becco e sorrise; il suo nome e cognome erano scritti sopra di essa ordinatamente e elegantemente,come solo la grafia di Hermione sapeva fare.
Fece per aprire la busta,ma in quel momento la madre si accorse della sua presenza. «Oh eccoti finalmente! Tieni» esclamò raggiungendolo e prima che Ron potesse rendersene conto,si ritrovò le braccia piene di un mucchio di vestiti ancora leggermente umidi.
«Cosa devo farmene?» disse confuso e infastidito per non aver ancora potuto leggere la prima lettera della sua Hermione.
«Tu cosa pensi di farne,una torta?» ribattè la signora Weasley sarcastica. «Sono tuoi e di Harry,portali di sopra mentre io vado a svegliare George»
Ron scosse la testa. «Se devi salire anche tu,perchè non puoi portarli te?» borbottò porgendo il mucchio di vestiti verso la madre,la quale in tutta risposta girò sui tacchi lamentandosi di quanto i suoi figli fossero diventati pigri.
Il rosso sbuffò,buttando senza minima grazia i vestiti sul divano. Si sedette di fianco ad essi,non avendo assolutamente intenzione di portarli subito di sopra,e strinse la busta di Hermione tra le mani. «Miseriaccia,quanto mi manchi..» mormorò con un flebile sorriso triste.
Aprì la busta ed estrasse la lettera,ma proprio quando i suoi occhi avevano appena afferrato le prime due parole..
«Ron! Vieni subito!» urlò la signora Weasley dal piano di sopra. Ron sospirò abbattuto. Non c'era proprio niente da fare: quando Bill decideva di venire a salutarli,Molly impazziva letteralmente e non lasciava respirare nessuno. "Harry e Ginny fanno tutto quello che vogliono e io non riesco nemmeno a leggere una lettera" pensò arrabbiato il rosso mentre saliva le scale raggiungendo sua madre.
Quando la vide,Molly si trovava davanti alla camera di George e si teneva le mani davanti alla bocca. Appena si rese conto della presenza del figlio,si voltò di scatto e tirando su col naso mormorò: «Manda una lettera a Bill. Digli che la nostra cena dovrà rimandare»
«Io? Ma perchè..» balbettò Ron confuso,avvicinandosi alla porta spalancata.
«Oh va bene,la manderò io!» sbottò la signora Weasley precipitandosi verso le scale e quando gli passò di fianco Ron notò che aveva gli occhi pieni di lacrime.
Incerto,entrò nella camera di George che nell'ultimo mese era totalmente cambiata; non c'erano più poster,foto divertenti,lettere accartocciate a terra. L'unica cosa che addobbava la stanza era una piccola foto,appoggiata sul letto di Fred,in cui lui e il gemello sorridevano radiosi davanti al loro negozio.
Per il resto non c'era più niente. E in quel momento non c'era neanche George. Al suo posto,sul letto,un piccolo cartoncino verde spiccava in risalto con le lenzuola arancioni.
Ron si avvicinò,in modo da poterlo leggere. C'erano poche parole,giusto tre,scritte velocemente e in modo disordinato.
Non appena raggiunsero il cervello di Ron,la lettera di Hermione gli scivolò via dalle mani,finendo a terra.
Tutto sta crollando.




Aggiornamenti rallentati; causa: non ho fatto niente durante le vacanze e tra meno di un mese inizia la scuola. :S
Detto questo,salve a tutti!
Questo credo sia stato il capitolo più indeciso che io abbia mai prodotto. Avevo circa dieci idee diverse su come proseguire la storia e alla fine ho optato per questa,non so nemmeno io perchè,ma spero vi sia piaciuta.
Come sempre,le recensioni sono molto gradite :)
Un saluto a tutti e grazie a chi mi segue sempre!
Alla prossima^^

P.S.: l'ho scritto anche nella descrizione che non si tratta della canzone di Justin Bieber.. sapete com'è,qualcuno potrebbe esser scoraggiato ad aprirla o pensar male u.u

  
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