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Autore: TheCristopher94    20/08/2011    3 recensioni
Ho iniziato questa mia piccola raccolta 19/08/2011, spero che la seguiate in tanti e che vi piaccia l'idea dei chack-paring, ma non saranno i soliti chack, ma saranno ancor più bizzarri! Ed ecco alcuni esempi di parign bizzarri, e ne farò ancora molti altri!
Coppie:
NejiSaku
RockIno
NaruTen
ChojiTem
SuiHina
KillerHana
HidanAnko
[...x...] chi saranno i prossimi seguite per scoprirlo!
P.S. se volete posso scrivere dei chack-paring su richiesta, a condizione che siano poco usati su Efp, vi lascio alla mia piccola raccolta. . .
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 Rock Lee e Ino: il brutto anatroccolo

 

”Mi sono innamorato di lei ai tempi del liceo, ma il sentimento non è mai stato reciproco: e ci credo, chi potrebbe innamorarsi di uno sgorbio come me? Ho le sopracciglia folte, capelli a caschetto e sono pieno di brufoli. Il mio nome è Rock Lee, preso in giro da tutti con tanti nomignoli, come ad esempio “Mister Sopracciglia” o “Brufolone”, ma a me non fanno impressione. L’unico soprannome che non riesco a sopportare è “Il brutto anatroccolo” per un semplice motivo: quella, fin da piccolo, è stata una delle mie favole preferite dove il brutto anatroccolo, dopo essere stato deriso per il suo aspetto, verso la fine della favola diventa un bellissimo cigno, ma come abbiamo detto è una favola e queste cose non succedono nella vita vera.”
 


* * *

Ormai erano passati tre anni da quando Rock Lee si era diplomato, e adesso stava studiando al college nel ramo di ingegneria informatica. Stava rientrando in casa quando notò che nella buca delle lettere c’era qualcosa: era una lettera del suo liceo, di sicuro era la solita rimpatriata tra vecchi compagni. Cosa fare? Andare o no? Guardò la foto del diploma e gli vennero in mente un sacco di ricordi brutti, di come lo trattavano, e poi vide in quella stessa foto lei, perchè non si sarebbe mai dimenticato di lei, Ino Yamanaka il suo primo amore o per meglio dire il suo unico. Per quanto si fosse rassegnato, il suo amore per lei era eterno perché sapeva benissimo di non poterla conquistare. Chi si sarebbe messo con lui “il brutto anatroccolo”? Però il pensiero di rivederla ancora una volta riuscì a convincerlo: ci sarebbe andato.
“Chi se ne frega degli altri? Li ho sopportati cinque anni, che mai potrebbe succedermi in una sera? E, poi, per rivedere lei posso fare questo sforzo” pensò tra sé e sé.

Era pronto per la sera che lo attendeva, si era messo un vestito casual, con pantaloni neri e una camicetta bianca con un maglioncino sopra le spalle, con delle scarpe sportive nere. Adesso toccava fare la cosa più difficile: entrare nella palestra ch’era stata allestita proprio per quella serata.
“Dai andiamo Rock Lee ce la puoi fare, non hai nulla da temere!”, si ripeté quelle parole così tante volte che non ci credeva più neanche lui, fece un grosso respiro ed entrò.

L’ennesima rimpatriata a scuola con festa e questa ancora più noiosa di quella dell'anno scorso, con i soliti idioti che tentavano di provarci, ma con lei che non li degnava di uno sguardo per il loro comportamento infantile che dimostravano in qualunque momento. A un certo punto, però, qualcosa, o meglio qualcuno, di più interessante attirò la sua attenzione: era la prima volta che lo vedeva alle riunioni di ex-allievi, chi mai poteva essere? E pure lei aveva una buona memoria! Tutta presa di dubbi, con tutti i suoi se e i suoi ma, si fiondò dal ragazzo fino a raggiungerlo.
-Ciao, io sono Ino, tu chi sei?- chiese la ragazza curiosa. In quel momento Rock Lee si girò, sorpreso che non l’avesse riconosciuto, ma d’altro canto lui era molto cambiato dai tempi del liceo: ora aveva un fisico più statuario, lo sfogo di brufoli che aveva era passato e anche la fase "Gai-sensei è il mio mito" - infatti ora aveva sopracciglia normali e adesso il suo taglio di capelli era a spazzola, non più a caschetto -. Poi, la ragazza lo squadrò bene e dovette ammettere che era anche molto carino, e gli ripeté la domanda.
- Allora mi dici ch…- si interruppe perché lesse il nome nel cartellino. Non ci poteva credere: si trattava di Rock Lee, ma era cambiato.
- Rock Lee, sei proprio tu? Non ti riconoscevo! Sei cambiato moltissimo! Ti trovo in forma e devo ammettere che sei più carino.- disse la ragazza, molto imbarazzata, cercando, però, di non farlo notare. D’altro canto, il ragazzo era felice di aver ritrovato davanti a sé la ragazza che amava.
Dopo un silenzio un po’ imbarazzante, neanche a farlo a posta, il dj della scuola mise una canzone romantica lenta e Rock Lee, preso di coraggio, le parlò.
- Mi concedi l’onore di questo ballo?- con fare educato da gentiluomo qual era.
Ino riuscì solo ad annuire: era tremendamente imbarazzata, non sapeva che dire o come comportarsi e, per la prima volta nella sua vita, aveva le idee confuse.
“No, non è possibile, ma allora perché mi sento così accanto a lui? Che sia questo il famoso colpo di fulmine?” la ragazza era sorpresa dai suoi pensieri, finché, a un certo punto, smisero di ballare, la canzone era appena finita e il ragazzo senza dare spiegazioni usci fuori.
Si sentiva felice, aveva ballato con la ragazza che amava, però proprio in quel momento fu preso dalla malinconia. I suoi pensieri lo tormentavano: “potrei dichiarare i miei sentimenti! Ma che sto dicendo, mi respingerebbe subito! Ma è vero anche che non avrebbe accettato di ballare, se non provasse qualcosa per me. Ma che sto dicendo, d’altronde è solo un ballo... e poi potrebbe essere che gli facessi pena. Perché l’amore e così, com…” fu interrotto dai suoi pensieri da una voce delicata, la stessa voce che lui adorava, che veramente adorava, alla quale pensava sempre. Adorava tutto di quella ragazza.
- Rock Lee ti senti bene?- chiese la ragazza con fare preoccupato. Lui si voltò con un sorriso e si avvicinò alla ragazza. Stava per dirle che era tutto ok, quando sentì due dolci e morbide labbra toccare le sue. Non ci poteva credere: Ino lo stava baciando! Era un sogno che diventava realtà. Come nella favola dell’anatroccolo, anche lui era diventato un cigno. I due, presi un po’ dall’euforia, iniziarono ad approfondire quel bacio, il primo di una lunga lista.

   
 
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