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Autore: Shannonwriter    21/08/2011    1 recensioni
Allora, mettiamola così: questo è una specie di spin-off di un'altra fan fiction che ho scritto, Io New York e..tu. Se non l'avete letta, non vi preoccupate, non è essenziale. In questa qui i protagonisti sono Luke e Lorelai due anni dopo la fine della serie, insieme e in attesa di un bambino, mentre Rory lavora a New York per un giornale. Luke si comporta in modo misterioso, che cosa starà combinando? Leggete e scopritelo!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lorelai Gilmore, Luke Danes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la chiusura del locale, Luke era tornato a casa piuttosto di buon umore e si era messo a cucinare la cena come se nulla fosse. Intanto Lorelai lo osservava con sospetto cercando di ricordare come aveva fatto Horatio Caine nell’ultimo episodio di CSI Miami a scoprire che il sospettato stava mentendo e che era stato lui ad uccidere la moglie. Per fortuna Luke non sembrava proprio il tipo che fa fuori la gente (anche se a volte con Taylor e Kirk ci era andato vicino..) ma sicuramente qualcosa di losco lo nascondeva.

 “Bistecca o insalata di pollo?” chiese Luke. Lorelai sovrappensiero continuava solo a vedere e rivedere nella sua testa Horatio Caine che si toglieva gli occhiali da sole scrutando l’orizzonte finchè non si rese conto che alla fin fine valeva la pena guardare CSI solo per quella scena. Dopo la sigla faceva zapping.

 “Lorelai? Ci sei?” chiese ancora Luke passandole una mano davanti alla faccia.

 “Eh? Che c’è?” Lorelai tornò rapidamente in sé.

 “Vuoi la bistecca o l’insalata di pollo?” ripetè lui.

Lorelai lo guardò strano. “Insalata di pollo? Vuoi dire che hai preso l’insalata e ci hai messo dentro il pollo?” chiese scettica.

 “No, niente insalata.”

 “Beh ma..allora perché hai detto insalata di pollo se l’insalata non c’è?”

Luke si armò di pazienza e gli e lo spiegò. “Si chiama così, prendi delle verdure come le carote, i cetrioli e i peperoni li tagli a fettine e metti tutto insieme. Poi aggiungi il pollo.”

 “Quindi tu credi che chiedendomi se voglio mangiare bistecca o insalata di pollo dove l’insalata di fatto non c’è ma ci sono un 90% di verdure e un 10% di carne io ti dirò ti prego dammi l’insalata?” chiese Lorelai a mitraglietta sicura di essersi portata a casa la vittoria per quella discussione.

 “Ma sei incinta.” Contestò Luke rimasto senza altri argomenti.

 “Si, avevo notato che la mia pancia si stava ingrandendo, infatti non mi sembrava tanto normale. Grazie per avermi illuminato!” rispose prontamente Lorelai con un gran sorriso stampato in faccia. Si, aveva decisamente vinto.

 “Bene, come vuoi, arriva la bistecca. Ma ti mangi almeno un po’ di olive.”

 “Siiii alla Lorelai incinta piacciono le olive!” esultò felice.

 “Almeno quelle” commentò Luke mettendo la bistecca sul piatto.

Quando entrambi si furono seduti a tavola, Lorelai colse subito l’occasione per scoprire qualcosa.

 “Allora, com’è andata la giornata?” buttò lì volendo sembrare casuale.

 “Bene, nessuno sconvolgimento.” Rispose Luke senza fare una piega tenendo gli occhi sulla sua insalata di pollo.

 “Mmh. Davvero?”

 “Si, perché?”

 “No, niente…mi stavo solo chiedendo se avessi avuto qualche problema con Taylor stamattina.”

Luke la guardò di colpo negli occhi. “No, quale problema?” si difese.

 “Non lo so, ti ha preso da parte e sembrava che ve la intendeste.”

 “Chi? Io e Taylor? Non credo che saremo mai d’accordo su qualcosa.”e non fu difficile rispondere in quel modo perché tutti sapevano che era la verità.

 “Ok, ma ti ha chiesto qualcosa, cos’era? Una delle sue solite stranezze?” Lorelai non mollava l’osso.

 “Ah, beh si..certo. Una delle sue stranezze.” Disse vago mentre masticava una forchettata di carote e peperoni.

Lorelai cominciava ad essere un po’ stanca di girare intorno alla questione. “E cos’era?”

Luke bevve un lungo sorso d’acqua prima di rispondere. Prendeva tempo, Lorelai ne era certa.

 “Voleva sapere…se ero d’accordo con la sua idea di allestire un baracchino che vende i miei panini fuori dal locale, in piazza. Io gli ho detto che se la gente voleva mangiare poteva benissimo entrare e che una cosa del genere non mi serviva.” L’uomo sembrò perfettamente a suo agio nel raccontare ciò che gli aveva chiesto Taylor, tuttavia Lorelai non era affatto convinta che fosse tutto lì o che fosse la verità. In ogni caso decise di far buon viso a cattivo gioco e fingere di credere alla versione di Luke. Rory avrebbe comunque scoperto tutto per lei, forse l’aveva già fatto e le sarebbe bastato chiamarla per sapere qualcosa.

 

-

 

New York, notte

 

Il cellulare di Rory prese a squillare mentre lei dormiva profondamente nel suo letto, nel piccolo appartamento in affitto dove viveva da un po’. Il suono, o meglio il rumore della suoneria le stava sfondando i timpani e si pentì di averla impostata così alta. Allungò un braccio verso il comodino finché non raggiunse con fatica il cellulare e lo aprì con un gesto senza nemmeno guardare chi era.

 “Pronto?” disse con la voce ancora impastata dal sonno e la testa schiacciata contro il cuscino.

 “Ti ho svegliata?” chiese Lorelai dall’altra parte, fresca come una rosa.

Rory si tirò su di colpo sentendo la voce della madre. “Mamma! Che è successo? Stai bene? Il bambino?” le chiese preoccupata che fosse successo qualcosa.

 “No, sto benissimo.”

 “E allora perché mi chiami a quest’ora? sono le…” Rory allontanò il cellulare dall’orecchio per vedere l’ora sul display. “le 2 del mattino! Che è successo?”

 “Vedi, non potevo chiamarti prima perché c’era Luke e non volevo che sentisse mentre ti parlavo. Poi siamo andati a dormire e ho pensato la chiamo domani…”

 “E poi cos’è successo?” chiese Rory prima che potesse finire la frase, rimpiangendo il suo sonno perduto.

 “Poi non sono riuscita a dormire e mi giravo e rigiravo finché non mi sono detta hey! perchè aspettare? Ed eccomi qui, accucciata sul pavimento della cucina a parlare con la mia cara figlia!” spiegò entusiasta.

 “Che bello…” rispose la cara figlia per nulla emozionata.

 “Allora? Novità?”

 “Riguardo?”

 “Dai, il segreto di Luke!”

 “Ah, quello.”

 “Si, quello! L’hai chiamato? Hai sguinzagliato i tuoi scagnozzi, i paparazzi, gli investigatori privati?”

 “L’ho solo chiamato, le mie risorse non sono proprio così vaste.”

 “E….?”

 “E niente.”

Lorelai non era sicura di aver capito. “Come niente? Che vuol dire niente?”

 “Non mi ha detto niente, mi ha detto che…che sei paranoica e..beh, si lo penso anch’io.”

 “Rory!” la riprese Lorelai offesa.

 “Ti dico che non c’è niente, forse è..la gravidanza che ti fa vedere cose strane…” buttò lì la ragazza.

 “Incredibile!”

 “Dai, non te la prendere. Sookie vedeva sosia di personaggi famosi durante le sue gravidanze, ricordi? Eppure nessun fotografo è mai venuto a Stars Hollow a scattare una foto a Sheryl Crow.”

 “Forse era veramente Sheryl Crow!” tentò di difendersi Lorelai.

 “Mamma…?”

 “Ok, non era lei ma resta il fatto che non ho le allucinazioni, c’è qualcosa di losco! Losco, losco, losco!” ripetè come una bambina testarda.

Rory alzò gli occhi al cielo mentre tracciava degli otto col dito sulle lenzuola. “Se avessi scoperto qualcosa te l’avrei detto, giusto?”

 “Si…credo.” Iniziò a cedere la donna.

 “Bene, allora mettiti tranquilla e torna a dormire. Ci sentiamo.”

 “Ok…notte piccola.” La salutò delusa Lorelai.

 “Notte.” E Rory mise giù. Non appena conclusa la conversazione la ragazza trasse un gran sospiro di sollievo. Non era brava a mantenere i segreti.



   
 
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