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Autore: Wry_berry95    21/08/2011    1 recensioni
Due ragazzi da un passato difficile sperano in un futuro migliore,fondando un'amicizia che cambierà col tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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il ritorno del purosangue

IL RITORNO DEL PUROSANGUE.

Indossavamo ancora gli abiti del ballo quando uscimmo dalla mia camera per mangiare qualcosa. Ci fermammo prima di mettere piede fuori. Nel corridoio c’era gente che non avevamo mai visto. Strinsi forte la mano di Zero.

-V … voi chi siete?

Li osservavo cercando di capire se avevano un aspetto familiare,magari in passato conoscevo almeno uno di loro,ma niente.

-Loro sono Akatsuki Kain e Senri Shiki,io mi chiamo Hanabusa Aido. Ci hanno ordinato di tenerla d’occhio e non dar fastidio al Signor Cross.

-Ma è un’assurdità! IL direttore è mio padre!

-In questo momento è in riunione e non riceve nessuno.

Zero stringeva forte la mia mano,sapevo che stava per reagire male,lo sentivo.

-Chi sarebbe questa persona così importante con cui sta parlando Cross?!- Zero era furioso.

-Non credo che tu possa conoscerlo,o forse si.

Stuzzicavano Zero? Forse si,dato che stava per perdere il controllo come non aveva mai fatto prima. Passò davanti a me e mi trascinò fuori dalla stanza correndo,stava andando dal direttore. Quei ragazzi ci seguirono,ma eravamo arrivati. Spalancammo la porta ed entrammo. Papà era dietro la sua scrivania ed era serio. Davanti a lui era seduto un uomo alto,dai capelli neri e lunghi. Zero mi stringeva la mano,ma aveva una strana espressione,paura e rabbia messe insieme. Arrivarono anche quei tre.

-Ci dispiace,ma hanno cominciato a correre e non avevamo capito dove stessero andando dato che non conosciamo la casa.

Avevano le teste basse in presenza di quell’uomo. Doveva essere un dittatore? Zero lo conosceva?

-Non importa.

La sua voce era profonda,triste,l’avevo già sentita. Si alzò,sistemò la sedia dov’era seduto e si voltò. Era …

-Non sei cambiata Yuuki,sei cresciuta benissimo.

Ero scioccata. Non riuscivo a parlare,ero paralizzata,proprio come Zero,che stringeva ancora la mia mano.

-Tu … - Dovevo dire qualcosa,ma cosa? Avevo promesso che se l’avrei rivisto non gli avrei rivolto la parola,neanche salutato. Ora non parlavo proprio. Tutti quegli inchini, lo chiamavano “signore”,era una persona importante. Chi era in realtà? Era sempre stato così o era questo il motivo per cui non si è fatto né sentire né vedere per tutti questi anni? Chi era ora Kaname? – Che … fai qui?

-Ero passato per parlare con tuo padre e conte,ma vedo che sei arrivata prima del previsto,sei sempre la stessa,sempre curiosa. Ti hanno spaventata?

- Cosa vuoi?!- Zero lo conosceva,ormai era sicuro,ma c’era un odio profondo tra quei due.

-Vedo che ti sei ripreso bene Kiryu,complimenti.

Dovetti bloccare Zero,stava per reagire in modo violento. Ero davanti a lui e guardavo Kaname quasi con odio.

-Non intrometterti Yuuki,non sai niente.

-Non devi fargli del male- era cambiato qualcosa in Kaname,lo sguardo ancora più triste e malinconico,quell’aria da duro verso Zero,gli atteggiamenti da grande signore. Non era più lui.

Zero poggiò una mano sulla mia spalla- Sta tranquilla è una lunga storia,poi ti spiego- mi disse piano all’orecchio. Papà non parlava,era pensieroso,troppo.

-Potrei restare un attimo solo con Yuuki signor Cross?

Papà guardò Kaname e cercava di comunicargli qualcosa- andiamo … - si avvicinò a Zero e poggiò la mano sulla sua spalla.

-Ma Cross … - non volevo che andassero via

-Ti prego vieni con me Zero … -era troppo triste.

-Per qualsiasi cosa chiama Yuuki – mi guardò preoccupato e mi accarezzò,poi seguì papà.

Ero sola con Kaname e la cosa mi dava leggermente fastidio. Avevo tante cose da chiedergli,ma ero troppo arrabbiata,incazzata nera. Aveva trattato male Zero,papà per causa sua ora era triste e pensieroso e in più aveva quei ragazzi che lo seguivano ovunque e facevano tutto quello che gli ordinava.

-Non sei contenta di vedermi.

-Per niente- ero fredda. Dovevo esserlo.

-Un tempo non era così,eri felice quando passavo di qui tutte le sere.

-Poi sei sparito,né una telefonata o altro e ora pretendi che sia felice? Felice se intristisci per qualche assurdo motivo mio padre,se stuzzichi Zero su qualcosa che non so? Spiegami perché sei cambiato in peggio e non in meglio.

Si sedette sulla poltrona in pelle bordeaux e mi invitò ad andare vicino a lui. Rifiutai.

-Dovevo fare altro e poi,Zero lo conosco da un po’ ,o meglio conoscevo la sua famiglia e non mi andava di vedere te che lentamente ti innamoravi di lui.

Aveva capito tutto in un solo minuto? Magari lo sapeva da tempo.

-E allora perché sei tornato?

-Perché è arrivato il momento che tu mi segua,dato che solo io conosco il tuo passato e per conoscerlo devi venire con me,abbandonare tutti i tuoi amici,tuo padre,il tuo caro Zero.

Lasciare tutti?! No,non volevo! E del mio passato non mi è mai importato nulla alla fine,mio padre era la mia famiglia,solo lui,non volevo altri.

-Non credo che questo sia possibile.

-Devi seguirmi Yuuki.

-Conoscere il passato non mi importa,l’importante ormai è il presente e il futuro.

-Importa a me però.

Non ero mai stata così cattiva con nessuno in vita mia,ma ora stava esagerando ed era quello che si meritava.

-Non puoi obbligarmi a fare qualcosa che non voglio.

-Invece si mia cara.

Si alzò e mi venne vicino,voleva accarezzarmi,ma mi scansai. Aprì la porta e se ne andò.

La sera dormì da noi. Papà lo sistemò in camera di Zero,che venne a stare da me. Riguardo ai tre ragazzi,che non si lamentavano di niente,ma eseguivano solo gli ordini di Kaname,dormirono sul divano e le poltrone del salotto.

Papà e Zero erano sempre preoccupati. E la sera parlammo,visto che non riuscivamo a dormire.

Eravamo seduti sul mio letto.

-Cosa ti ha detto?

-Che lui mi mostrerà il mio passato se lo seguo,lasciando te e papà per sempre.

-Lo farai?

-Sai che il passato non m’interessa.

Arrivo un po’ di silenzio e Zero aveva lasciato un po’ di paura,quella che me ne andassi via per sempre.

-Ti potrebbe portare via con la forza lo sai?

-Si,ma so che tu e papà non lo permetterete.

-Già- sorrise leggermente.

-Chi è Kaname?

-Meglio dire cos’è … - Cos’è?! Perché? Non sembrava un mostro. Cosa non sapevo? Che mi avevano nascosto?- Yuuki vedi … c’è una cosa che tuo padre ti ha nascosto e ha ordinato a me di non dirti niente fino ad oggi. L’essere che ha ucciso la mia famiglia era un vampiro,so che è assurdo,ma è vero,loro esistono ed hanno forma umana,ma possono uccidere. Sei io sono vivo lo devo a tuo padre. I miei erano cacciatori di vampiri e lo sono anche io,per questo conosco Kaname. Lui è un vampiro,un sangue puro,per questo tutti stanno ai suoi ordini,perché i sangue puro hanno il potere assoluto e sono pochi.

Kaname è … un vampiro … La cosa era già strana,ma Kaname vampiro,signore dei vampiri,era troppo. Però non fermai Zero.

-Vedi esiste una scala sociale, dove in cima ci sono quelli come Kaname,poi ci sono i nobili,i vampiri comuni e i livello E,cioè umani trasformati in vampiri,destinati a morire. Se sulla lista dei cacciatori appare un nome di un vampiro,il cacciatore deve ucciderlo,è questo il suo compito. So che è brutto,ma possono essere pericolosi,molto. Ormai la donna che ha ucciso i miei è morta. L’ha uccisa un sangue puro. Un sangue puro che sta uccidendo tutti i suoi simili per avere il potere assoluto.

Poteva essere Kaname. Era cambiato tanto e poteva essere per questo motivo. Arrivò nuovamente il silenzio. Ora capivo tante cose.

-Mi odi ora Yuuki?-la voce di Zero tremava. Stava per piangere?

-Perché dovrei?

-Ti ho tenuto nascosto tutto questo per così tanto tempo.

-Non potrei mai odiarti- lo guardai negli occhi e sorrisi- non mi hai detto niente per proteggermi e ti ripeto che non potrei odiare mai la persona a cui tengo di più.- Sorrise. Poggiai la testa sulla sua spalla,lui mi strinse a se.

-Continuerò a proteggerti da qualsiasi cosa ti possa far del male. Non ti tradirò mai.

-Lo so.

-Yuuki io … Ti amo.

Spalancai per un secondo gli occhi,poi sorrisi dolcemente,alzai lo sguardo e notai che anche Zero era arrossito.

-Ti amo anche io Zero.

Lo abbracciai forte e mi rannicchiai con la testa sul suo petto.

  
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