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Autore: Vincy95    21/08/2011    4 recensioni
“Perché sta facendo questo?” pensò Hermione
“Perché sto facendo questo?” pensò Draco.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 15 (Epilogo)

 

Iniziò a piovere. Era comune durante le notti di novembre. Si strinse nel suo impermeabile nero come la notte che lo circondava. Nascose il piccolo fiore rosa che teneva tra le mani sotto al giaccone pesante, avendo cura che non si rovinasse. Attraversò la strada e si rifugiò sotto a una tettoia. Si scrollò di dosso un po’ d’acqua e si passo la mano tra i capelli biondi, facendo cadere l’acqua. Si strinse il colletto del impermeabile si rituffò in strada, in mezzo alla gente che correva in cerca di un riparo, al contrario di lui, che camminava normalmente. Arrivato davanti a un cancello, tirò fuori dalla tasca una bacchetta, e senza parlare aprì la porta, che era chiusa con un lucchetto enorme, il quale cadde in una pozza, facendo un tonfo sordo. L’uomo passò decine di tombe e arrivato di fronte a una lapide tirò fuori la piccola rosa e la poggiò sulla tomba. Il volto della ragazza nella foto sorrideva: l’aveva fatta lui subito dopo il matrimonio. Lei però non era cambiata per niente, sempre con quel sorriso radioso, che ti rincuorava subito. Una piccola lacrima scese giù per la guancia, e piano piano ne seguirono altre, ma subito si riprese. Si passò il dorso della mano sugli occhi grigi, asciugandole. I ricordi gli riaffioravano in mente velocemente: il primo bacio, i pugni presi da Ron perché non voleva che stesse con lei, i pomeriggi in punizione a pulire l’aula di pozioni, il Crucio di Zabini perché l’aveva schiantato due volte, dato che la continuava a chiamare Mezzosangue, il ricatto di Daphne, la scazzottata con Ron perché aveva dato uno schiaffo a lei, la sua ragazza. All’inizio non amava quel termine, ma piano piano iniziò a piacergli, dopotutto era la prima ragazza che amava veramente. Finita la scuola si erano sposati, poi lei era diventata un Auror, e lui un imprenditore. E da lì capì che tutto si sarebbe avverato. Come aveva visto nella sfera di cristallo tanti anni prima. Gli aveva promesso che avrebbe cambiato quel futuro, che ci sarebbe riuscito. Era risultato tutto vano.

 

Come tutti i giorni, lei dopo aver salutato il marito e la bimba, che era nata due anni dopo il matrimonio. Aveva i capelli del padre, ma gli occhi della madre.  E anche il cervello.  Una piccola So-Tutto-Io. Ora aveva 3 anni. Dopo averli salutati, uscì di casa. Abitavano al centro di Londra al primo piano di un palazzone, così che lei non dovesse svegliarsi troppo presto per andare al lavoro. Uscì dal portone di casa che non erano nemmeno le sette e mezza. Si fermò sul ciglio del marciapiede. Aspettò che il semaforo divenne verde e iniziò ad attraversare la strada.

- Mamma, mamma!- disse la piccola dal balcone, mentre era in braccio al padre.

La donna si girò, e fece ciao con la manina, e mandò un bacio ai due. Ci fu un gran botto. La faccia di Draco diventò di sasso. Subito lasciò la bambina alla vicina e corse in strada. Una macchina l’aveva presa in pieno. Il corpo era volato qualche metro dietro all’auto. Il conducente della macchina aveva del sangue che gli colava dalla tempia, il parabrezza rotto. Draco si avvicinò alla donna, e le si inginocchio accanto:

- Chiamate un ambulanza, presto!- urlò. Un tizio prese il telefono e chiamò il numero delle emergenze.

- Draco…- sussurava lei

- Herm, Herm… resisti. L’ambulanza sta arrivando.-

- Non riuscirò a sopravvivere, lo sai. Lo avevi visto.-

- Farò tutto quello che posso, lo stesso. La professoressa aveva detto che il futuro si può cambiare.-

- Non ti affannare. Sai che non si può.- tossì.

Lui la strinse forte a se, piangendo. Pianse anche lei.

- Sii forte, soprattutto per Rose. Vi guarderò da lassù. Ti amo.- disse lei

- Herm, Herm… ti prego non mi lasciare. Non riuscirò a resistere senza di te. Ti prego!- disse lui, piangendo. Lei gli diede un ultimo bacio e spirò. Lui le chiuse gli occhi e la strinse a se, come se fosse ancora viva.

 

Iniziò di nuovo a piangere silenziosamente. Cercava di non ricordarla per come era morta, ma soprattutto per come era vissuta.

Guardò l’orologio. Si era fatto tardi. Pulì la fotografia con la manica, e anche le lettere d’oro del nome. Si asciugò le ultime lacrime e si voltò:

- Tornerò domani, non ti preoccupare. Riposa in pace amore mio.- disse lui, e si incamminò verso l’uscita del cimitero a passo veloce.

La rosa si scolorì, diventando bianca, e il colore coprì la tomba di Hermione.

 

 

 

Angolo Autore

Ecco l’ultimissimo capitolo, l’epilogo. Ringrazio tutta la gente che in tutto il corso della storia ha recensito, preferito, ricordato e seguito questa storia. Spero che la storia vi sia piaciuta e che non vi abbia annoiato. Ricordate che le recensioni servono a migliorare, quindi se vedete qualcosa che non va fatemelo sapere. Alla prossima FF.

 

Vincy

  
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