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Autore: JackieJay    22/08/2011    1 recensioni
Una storia quasi impossibile, ma reale per Chiara, una ragazza omosessuale che parte in cerca di una nuova vita. A Los Angeles incontrerà l'unico uomo che riesce ad amare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un altro bacio, che mi travolse e mi ritrovai seduta contro la spalliera del letto con il suo viso fra i miei capelli. Sorrideva mentre continuana a giocarci. s
 
Sentivo il suo respiro sul mio collo, e buttai la testa indietro cercando di resistere alla tentazione di saltargli di sopra come le ultime volte. Dovevo essere cosciente e lui non mi permetteva di esserlo, bastava che mi sfiorasse il viso con la mano, che io mi perdevo. Ero assuefatta dal suo fascino.
 
Continuò a baciarmi, provavo a resistere, ma era così difficile avere le sue mani muoversi sul mio corpo e riuscire a non far nulla. 
 
Lo baciai, ma stavolta il mio bacio non fu delicato come lo erano stati i suoi. Leccai le sua labra, e nel giro di due secondi gliele morsi, gli piaceva e fece lo stesso con me. I miei ormoni avevano perso l'orientamento e io stavo perdendo me stessa.
 
Mi fece scivolare, per distendermi, sentivo le sue mani fredde scorrere sui miei fianchi. 
Gli tolsi la maglietta e iniziai a baciarlo dalla curvatura del collo fino alla vita. 
 
Mi sbottonò la camicia e io i suoi jeans. Era raro che li portasse, ma gli stavano divinamente.
 
Continuai a baciarlo, e  lo sentii eccitarsi, mentre il mio corpo si muoveva sinuosamente su di lui. 
 
Avevo tolto la gonna come se fosse una maglia ed ero rimasta in intimo nero e rosso, in quell'istante 
la situazione si capovolse e lo ritrovai su di me.
 
Mi fermo i polsi con le sue mani e lo sentii...
 
"Se ti faccio male fermami, piccola..."
 
Riuscii solo ad annuire e lo sentii penetrarmi...
Mi stavo riempendo di lui, era così strano, ma mi sembrò di volare.
 
Il suo respiro affannato sul mio orecchio mi faceva rabbrividire. Mi baciò il collo, portandomi indietro la testa, con i capelli fra le sue dita.
Vedeva la mia vena pulsare e la sfiorò con la sua lingua. 
Mi possedeva, lo tenevo dai capelli ancora bagnati, per quella strana pioggia che era caduta durante la nostra corsa in moto. 
 
Sentivo la sua essenza scorrermi nelle vene, aveva pieno controllo su di me. Ogni suo bacio era come morfina per quel dolce dolore che si era ormai tramutato in piacere.
 
La passione e la sete che il mio corpo aveva di lui, mi aveva fatto perdere ogni ricordo avuto fino a quel momento.
La mia vita si era totalmente annullata e ora esisteva quel quell'istante dannatamente sexy.
Non riuscivamo a staccarci o forse non volevamo, ma i nostri corpi erano cosi uniti e perfettamente incastrati che si muovevano sincronicamente, come un effetto onda.
 
Immaginai la scena vista dall'esterno. Bhe, si, eranvamo la coppia più sexy nel mondo. 
 
Continuammo a farlo per tutta la notte fino allo stremo delle forze, e la mattina dopo lui dormiva nel mio letto, fra le mie lenzuola. Avevo il viso sul suo petto, ma come al solito, per la paura, decisi di sgattaiolare via senza farmi sentire.
 
Misi una felpa, i pantaloni della tuta e uscii.
Stavo scappando da casa mia con la mia moto, la mia unica amica americana che mi aiutava a riflettere. 
 
Amavo un uomo di 41 anni e il mio corpo si era unito al suo quella notte. Fu la cosa più bella al mondo ed era successo a me. Non potevo crederci avevo perso la mia verginità 'etero' con Jared Leto.
 
Non fu solo sesso, anche se poteva sembrare così, ma io lo avevo sempre amato di nascosto.
 
Mi misi in moto, sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene come era successo la notte prima con lui. Jared era la mia droga, e io ero appena entrata in astinenza, dovevo riaverlo, volevo sentirmi parte di lui.
Girai la moto, per tornare a casa e soddisfare la mia sete prima che quel magico sogno svanisse per sempre. 
 
Avevo visto la perfezione che avevo sempre desiderato di trovare in una donna, in lui, e adesso non volevo perderla.
Iniziai a correre più del dovuto con la speranza di poter tornare fra le sue braccia, prima del suo risveglio. 
 
Ma... "Cazzo Jennifer..."
  
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