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Autore: Egle e Elivi    24/04/2006    4 recensioni
Questa volta Hogwarts sarà lo scenario di un giallo targato Slytherin. Misteriosi incidenti coinvolgono gli studenti della succitata casa, ma nessuno, nemmeno i professori muovono un dito. E allora, chi chiamerai? Malfoy ha la risposta...insieme ai suoi più fedeli compagni di casa si improvviserà detective tra sospetti più o meno fondati e pericoli celati nel buio...una ff politicamente scorretta!
Genere: Commedia, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Capitolo 4 – Integrazione Razziale

 

- Quando la piuma si fa dura, i duri cominciano a spiumare -

E.E.

 

 

L'assolato mattino del giorno dopo fu una piacevole sorpresa per tutti.

Uscire fuori, all'aria aperta per godere dei tiepidi raggi solari, aveva messo di buon umore gli studenti che si apprestavano a trascorrere il tanto sospirato fine settimana.

Ma soprattutto, lo scorrazzare per il parco, giocando amabilmente a palle di neve, aveva spompato gli animi e le forze di ogni singolo studente.

L'atmosfera, nella sala grande, all'ora di pranzo, era mangereccia.

"Scommetto che ci sarà ancora del rognone…" sibilò Draco, portandosi una mano allo stomaco che protestava vivacemente alla mancanza di cibo.

"Odio il rognone…" si accasciò sulla sedia, attendendo l'arrivo del preside per dare il via con l'attività mandibolare.

Si rizzò sulla sedia e cercò di trovare energia più dilettevole per passare lo snervante tempo d'attesa.

"Tracey, puoi gentilmente elencarmi gli impegni di oggi?" domandò, congiungendo professionalmente le mani una sull'altra, sporgendosi sul tavolo.

La ragazza si limitò ad inarcare enigmaticamente un sopracciglio.

"Quali impegni?" domandò, dopo un attimo di assoluta titubanza.

"Ma come: quali impegni!?" sbottò indignato Draco, battendo la mano aperta sulla superficie del tavolo "Quelli riguardo la nostra…" ridusse la voce ad un sussurro "Attività segreta."

Theodore al suo fianco, rilasciò un rumoroso sbuffo.

Draco si volse verso di lui, infastidito.

"Che c'è?"

Il ragazzo si limitò a stringersi nelle spalle.

"Da quando la nostra è un'attività segreta?" domandò, rivolgendogli uno sguardo veloce.

"Da sempre…" rispose Draco, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Theodore fece una smorfia incomprensibile.

"E l'aver usato l'intera sala comune come ufficio?"

"Quello non conta…" rispose Malfoy, liquidando l'argomento con un cenno della mano.

La pausa che segui l'affermazione fu quasi snervante.

Theodore si mosse a disagio sulla panca, prima di infossarsi nelle spalle.

"Anche il fatto che abbia aperto un giro di scommesse sul caso non conta, giusto?" chiese all'improvviso, fissando un punto imprecisato sul tavolo.

Draco si volse a guardarlo stupefatto.

"Un giro di scommesse?"

"Sì…"

"Sul caso?"

"Già…"

Draco tornò silenzioso mentre il suo cervello ponderava la possibilità.

"Quanto… ?" riprese dopo un po', curioso.

"10 a 1… tu perdente."

"Che cosa? Ma questo significa mettere in dubbio le mie capacità!"

Theodore non rispose e di nuovo calò un silenzio piuttosto imbarazzante.

"A quanto ammonterebbe una possibile vincita?" domandò senza guardare l'amico.

"Abbastanza…"

"Così tanto?" constatò con aria pensosa.

"Già…"

Draco si illuminò improvvisamente.

"Se vinciamo possiamo mettere la somma a disposizione della nostra società! Per il prossimo caso! Ci serve un certo tipo di equipaggiamento e l'affitto di un locale a norma per avere un ufficio decente, per cui…"

"Perché parli al plurale?"

Draco lo osservò stupefatto.

"Perché sì! In una società quello che è mio è tuo, e quello che è tuo è mio."

Theodore afferrò il pane che Draco stava sbocconcellando.

"Cosa fai?" domandò il ragazzo, riafferrandolo.

"Non avevi appena detto che quello che è tuo è mio? E viceversa?"

"Non con le mie cose!" protestò Draco, infilandosi il panino in una tasca della divisa.

"Allora rielabora: quello che è tuo… è tuo." Replicò Theodore, guardandolo con aria spenta.

"Ovvio!" rispose Draco inorgoglito.

"E quello che è mio è mio." Riprese Theodore.

Draco ci pensò su un attimo.

"No, io sono il capo e quello che è tuo è mio, mentre quello che è mio è… mio."

"Io continuo a non capire perché devi essere tu il capo." Si intromise Tracey scrivendo su un tovagliolo.

Draco la ignorò.

"Quindi è tutto tuo." Concluse Theodore atono.

"Uhm… già! Perché sono il capo."

Theodore si umettò le labbra.

"Ma se io mi licenziassi tu non saresti il mio capo. Per cui i soldi li terrei io."

Draco sgranò gli occhi stupefatto.

"Ma tu non puoi licenziarti!" protestò Draco con una vocetta acuta.

"E' un mio diritto." Rispose il ragazzo, sospirando.

"Tu non hai diritti."

"Mi licenzio…"

Draco aggrottò la fronte.

"Non puoi licenziarti. Pretendo una richiesta scritta!"

"Si licenzia." Scrisse Tracey su un altro tovagliolo, porgendolo a Teddy che lo mise sotto il naso di Draco.

"No, non puoi licenziarti, solo io posso licenziare!"

Theodore si strinse nelle spalle.

"Strano, pensavo di averlo appena fatto." Disse, facendo per rimettersi in piedi, spompato da quella assurda conversazione.

Draco trasecolò un momento. Inorridito dal fatto che la sua autorità potesse venir minata.

"Allora…" riprese gesticolando furiosamente "Ti riassumo! E poi ti licenzio!"

"Allora devi pagarmi la liquidazione." Disse Teddy, intrecciando le braccia al petto.

Draco fece una smorfia, non del tutto convinto. Non aveva proprio pensato all'eventualità.

"Bè dato che al momento non ho molti fondi… come liquidazione ti offro…" si guardò attorno alla ricerca di ispirazione. Colse lo sguardo di Pansy che aveva assistito all'intero scambio di battute in semiestasi "Pansy!" concluse soddisfatto.

Theodore fissò la ragazza non molto convinto.

"Senza offesa Pansy, ma non sei il mio tipo." Disse sorridendogli appena.

La ragazza fece un cenno evasivo con la mano.

"Tranquillo, nemmeno tu sei il mio."

Draco, per niente contento del rifiuto, indicò Zabini.

"Allora ti offro Blaise!"

Theodore scosse al testa, volgendo il capo verso il ragazzo di colore.

"Scusami Blaise, ma nemmeno tu sei proprio il mio tipo."

Blaise si strinse nelle spalle.

"Indecoroso peccato… perché tu eri il mio." Rispose lanciandogli un ambiguo occhiolino.

Theodore fece roteare gli occhi, mentre finalmente Silente raggiungeva il palco e sul tavolo dei Serpeverde veniva servita la portata principale.

"Oh!" esclamò Draco, dimenticando immediatamente la questione dei licenziamenti.

"Speriamo che sia un bel maiale arrosto!"

Quando scoperchiarono il grosso vassoio a centrotavola, si ritrovarono di fronte uno spettacolo terribile: Millicent Bullstrode, condita e oliata in mezzo a ciuffi di insalata, mugugnava sgomenta, impossibilitata a parlare da una mela che qualcuno gli aveva sadicamente conficcato tra i denti.

Si elevarono urli più o meno velati.

"Oh… bè… non sarà proprio un maiale ma…"

Tiger prese una forchetta e la conficcò nella coscia della ragazza.

Draco lo fermò appena in tempo.

"Ma sei matto?" lo riprese, con aria di rimprovero "E' ancora cruda!"

Il ragazzone si ritrasse, giusto in tempo per l'arrivo di Snape.

"Questo è ovviamente un…" cercò di dire.

"Attentato!" esclamò Draco anticipandolo sul tempo. Si alzò in piedi in tutta la sua sfolgorante altezza e puntò il dito, dritto al tavolo dei Grifondoro.

"Ti incastrerò… Potter!"

"Mh." Fu la mesta e disinteressata replica di Harry.

"Miseriaccia!" esclamò Ron.

"Maschi…" aggiunse Hermione, scotendo la testa.

 

Nel pomeriggio Draco e la sua ghenga, raggiunsero l'infermeria, sperando di riuscire a scucire alla povera Millicent qualche particolare riguardo la sua tragica aggressione.

Ma un po’ per lo shock ancora in corso, un po’ per la gola infiammata dal ripieno che qualche sadico aveva seriamente provato ad infilarle in gola per renderla più succulenta, non riuscirono a scucirle niente di più che qualche grugnito di approvazione o diniego.

Per questo Draco aveva deciso di dedicare il resto del pomeriggio a sperimentare la creazione del veritaserum, barricati nella sala comune del dormitorio, che ancora era vietata ai più.

"Io credo che la formula sia completa." Annunciò versando un po’ della pozione verdastra in un bicchiere di vetro, scrutandone la trasparenza.

"Avevi mai fatto una cosa simile prima di ora?" domandò Tracey dimentica del fatto che non poteva parlare.

Ma se ne dimenticò persino Draco, per cui…

"Ovvio che no!" esclamò il ragazzo "Per questo adesso uno di voi farà da volontario e sperimenteremo questa specialità Made in Malfoy."

Il silenzio che permeò la stanza a seguito di quella affermazione, fu totale.

"Oh, avanti! Dobbiamo essere sicuri che funzioni. Dobbiamo farla ingurgitare a Potter e costringerlo a confessarci la sua ovvia colpevolezza!"

"E come gliela fai ingurgitare?" domandò Theodore, appena entrato nella stanza, dopo un'ora in cui era ormai stato dato per disperso.

"Beh…" trasecolò Draco, facendo oscillare pericolosamente il bicchiere colmo di liquido ancora fumante.

"Gliela spari in bocca da lontano con il super liquidator?"

Tiger e Goyle cominciarono a pestare i piedi, eccitati come bambinetti.

"Grazie per i tuoi suggerimenti sempre pertinenti." Sibilò Draco, scrollando le spalle.

Gli scoccò un'occhiata colma di superiorità e poi afferrò Zabini a sorpresa per il collo.

Questo cominciò a dimenarsi e aprì le labbra in cerca d'aria e fu allora che Draco gli lasciò scivolare in gola l'intero contenuto del bicchiere.

Si scostò infine, ansimante, lasciando andare uno sputacchiante e scioccato Blaise.

"Ecco…" mormorò a corto di fiato, indicando il ragazzo di colore, che tentava di recuperare la sua nobile postura, trascinandosi verso una delle sedie.

"Ecco come si fa a far ingurgitare la pozione… a P…"

Sì fermò.

"A P…" tentò nuovamente, con scarsi risultati, continuando a fermarsi alla P.

"A P-P-P…" si portò scioccato le mani alle guance "Ommioddio! Sto diventando allergico al suo nome! E' come il polline, è come la polvere, è come gli acari della polvere!"

"Ma chi?" domandò Tracey che intanto si stava prodigando a fare aria a Zabini che boccheggiava sulla sedia ancora a corto d'aria.

Draco si voltò verso di lei come una furia.

"Ma come, a chi? A P-P-P-P-P-P…"

"Stai sputacchiando…" lo avvisò Theodore impassibile.

"All'acaro sfregiato!" esclamò allora, trascinando violentemente sotto di sé una sedia, posizionandosi di fronte a Blaise, che finalmente aveva recuperato il suo colore.

"Dobbiamo muoverci. Per debellare un'allergia, dobbiamo debellare chi o cosa la provoca.

Lumos!" esclamò puntando la bacchetta su Blaise che si ritrovò accecato dalla luce divina.

"Dove eri ieri sera, verso le 10 e 30?" domandò in perfetto stile investigativo.

"Sei tu avessi la cortesia di rimuovere codesta luminaria dal viso, magari riuscirei anche a non inveire mentalmente e ad elargirti una risposta soddisfacente altresì chiara."

Draco abbassò di poco la bacchetta.

"Ordunque?" domandò spavaldo.

"Ordunque… ero con te."

Tutti i presenti rilasciarono un'esclamazione sgomenta.

"Balle! C-cosa diavolo stai dicendo?!"

"Ma è sotto veritaserum!" mormorò Tiger, che con la sua ingenuità aveva esposto ad alta voce il pensiero corale.

Draco si volse atterrito.

"Potrebbe non funzionare!" esclamò semi isterico.

"Allora non sei così infallibile." Lo provocò Theodore, nascondendo un sorrisetto.

"Certo che sono infallibile! E' ovvio che è la mente di Blaise a non esserlo! Io ieri sera alle 10.30 ero qui, in sala comune, assieme a tutti v…"

Tutti si volsero accennando una fischiatina noncurante.

"Bastardi!" sibilò Draco, mentre Tracey e Theodore cominciarono a ridacchiare.

"Ciò dimostra che IO, Draco Malfoy, SONO effettivamente, INFALLIBILE!"

"Ciò dimostra che la domanda che hai fatto a Zabini è inutile…" di nuovo Theodore che quel pomeriggio pareva volesse guadagnarsi una maledizione senza perdono.

"E allora sentiamo, sapientone… che domanda dovrei fargli?" disse con vocetta derisoria.

Theodore si limitò a stringersi nelle spalle e a dedicarsi ad attività più dilettevoli.

"Allora… " riprese Draco, cercando di calmarsi, volgendosi nuovamente in direzione di Blaise.

"Vediamo di farti una domanda la cui risposta la possa conoscere solo tu…"

Blaise attese paziente, intrecciando elegantemente le gambe una sull'altra, molto basic instinct style.

Tiger e Goyle rabbrividirono.

Tracey per un brevissimo istante se lo figurò con addosso un kilt.

Pansy continuava a fissare solo Draco, quindi non faceva testo.

Theodore seguitava con le sue attività dilettevoli.

Draco si portò una mano sotto il mento, assumendo un atteggiamento professionale.

"Mister Zabini, vorrei sapere… come possa, un ragazzo di colore avere un cognome italiano e la residenza inglese."

Blaise fece per rispondere, quando sopraggiunse di nuovo la voce di Theodore.

"Mai sentito parlare di integrazione razziale?"

Draco serrò le labbra irritato.

"Goyle! Pugno!" ordinò, mentre il bestione, come un integerrimo Terminator, abbatteva su Blaise un cazzotto così potente che lo mandò a tappeto, facendogli perdere i sensi.

"Ma non lui! Idiota!" esclamò Draco che per poco non si beccò il secondo pungo di Goyle.

"Rincoglionito di uno scimmione, era Theodore quello da colpire!" disse indicando il posto ormai vuoto di Theodore che nel frattempo se l'era intelligentemente svignata.

Draco fissò il corpo esanime di Blaise.

"Vabbè, tentativo fallito. Chi è il prossimo?"

Ci fu un fuggi fuggi generale.

 

Continua…

 

***

 

Buooooooona sera lettori (come diceva il grande Robin Williams in Good Morning Vietnam)!

Dopo una pausa di qualche settimana, finalmente torniamo a voi con un nuovo capitolo.

Speriamo non vi siate dimenticate di noi, perché noi, di voi, ci ricordiamo benissimo e a dimostrazione di cio…

 

Kisa: Macciao! Ci fa piacere che il precedente capitolo ti sia piaciuto. E sì le lettere son studiate fin nei minimi dettagli. Quanto ci piace Rod!

 

Ellie:  Grazie mille! Sì, Millicent è un po’ maltrattata, ma il suo momento di gloria lo avrà… se di momento di gloria si può davvero parlare. Cioè lo ha avuto in questo capitolo, qualche riga più su! Seguici ancora, mi raccomando!

 

Thilwen: Grazie anche a te! E, ehm, buon anno, sì con un po’ di ritardo, ma come si dice: meglio tardi che mai!

Siam felici che le lettere ti piacciano, notiamo che quella di Rod è la più apprezzata!

 

Hermione Weasley: Toh! Guarda chi si vede! Solo due parole: mefistofelicamente machiavellico. Peccato la fissa per Amycus ancora non ci fosse, altrimenti una letterina pure lui… sa scrivere? Un bacione caaaava!

 

Serena89: Serena, davvero, la tua recensione ci è piaciuta da morire! Il tuo commento sull'"Mh" di Harry è stata la ciliegina sulla torta! Speriamo che ti piacerà anche questo capitolo! E che continuerai a seguirci con lo stesso entusiasmo!

 

Sara: Ahahah, oddio Sara la tua recensione è un guazzabuglio fuori di testa! Ma il fatto che tu ne abbia lasciate due ti issa al primo posto delle recensioniste, soffocata di saliva o meno… nuuuuuuu non lasciarci Sari! Grazie bella! Un bacione anche a te!

 

Arlieen Greenleaf: Ma grazie Arlieen! Ci fa piacere sapere di essere riuscite a farti ridere! La ff è molto felice di essersi guadagnata la palma!

 

the lost arch angel: Bene, bene, siamo contente che ti piaccia la ff. Immaginiamo che tu rida perché ti piace, giusto? Continua a seguirci! Speriamo anche questo capitolo sia di tuo gradimento!

 

Fiubi: Grazie infinite! Gli applausi ancora non ci erano stati fatti. Abbiamo fatto aspettare un po’, ma finalmente siamo riuscite ad aggiornare! Spero tanto che ti possa divertire anche con questo capitolo!

 

Bene, gente, anche stavolta siamo arrivate alla parte dei saluti generali.

Sperando che continuate tutti a seguirci, vi salutiamo e… alla prossima!!

 

Egle ed Elivi

  
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