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Autore: Wry_berry95    23/08/2011    1 recensioni
Due ragazzi da un passato difficile sperano in un futuro migliore,fondando un'amicizia che cambierà col tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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non è un addio

NON E’ UN ADDIO.

Ero in cucina e prendevo un caffè bollente per tirarmi su. I tre ragazzi dormivano,anche papà e Zero. Kaname non sapevo cosa stesse facendo. M’ero avvolta nella mia vestaglia,avevo un po’ freddo. Pensai a quello che era successo,alle cose che mi aveva detto Kaname,a quelle che mi aveva detto Zero. Perché dovevo seguirlo? Poteva dirmi tutto anche qui,ora,senza dover abbandonare tutti. A me importava del presente,il passato era passato e basta. Non ho mai voluto sapere niente. Potevo convincere Kaname a non portarmi via,a dirmi tutto qui se proprio ci teneva. E se avesse voluto farmi diventare un vampiro? Non lo farei mai. Zero li odia e il suo lavoro è ucciderli. Se finissi su quella lista? Lui potrebbe eliminarmi. Non volevo. Avrei trovato un modo per non litigare con Kaname.

Più tardi,quando tutti erano svegli e la casa aveva preso vita,io papà,Zero e Maccherone andammo in salotto a rilassarci un po’. Papà ci spiegò che gli animali non sopportano l’odore dei vampiri e scappano quando sono vicino a loro. Infatti il povero gattino andava in cantina appena uno dei tre ragazzi o Kaname gironzolavano per casa. Il ragazzo biondo,Aidou,venne a chiamarmi. Il gatto sparì nuovamente in cantina.

-Signorina Yuuki Kaname desidera parlarle.

Guardai prima Zero e papà. Nessuno dei due voleva che andassi.

-Viene con te solo se Zero starà fuori alla porta ad aspettarla.-aggiunse papà severo.

-Si può fare.

Io e Zero seguimmo il biondo. Arrivati davanti allo studio di papà Zero mi prese un braccio per non farmi entrare.

-Sta tranquillo,se serve chiamo.- gli sorrisi.

Mi lasciò ed entrai. Quando entrai Kaname si alzò dalla poltrona.

-Speravo non venissi.

-Devo chiederti delle cose.

Abbassò lo sguardo. Perché era sempre stato così triste?

-Perché fai tante domande?

-Tu rispondi e basta!- ero troppo severa?

-Non ti fermo mica …

-Dici che puoi dirmi del mio passato,ma solo se ti seguo e lascio tutto. Perché? C’entra qualcosa con i vampiri? Sono destinata a diventare un vampiro? Cosa?

-Ci sono due cose legate al mondo dei vampiri:il tuo passato e il mio desiderio di bere il tuo sangue.

-Sai che non ti permetterò di fare una cosa del genere vero?- avevo paura.

-Ma almeno saprai da dove vieni Yuuki e starai sempre insieme a me.

Venne vicino e mi prese le mani.

-Kaname io ti voglio bene,ma ti prego capisci. Diventare un vampiro non è ciò che voglio. Zero un giorno potrebbe uccidermi e non voglio farmi ammazzare dalla persona a cui tengo di più. Starei male io e lui starebbe peggio di me,dopo che mi avrebbe uccisa non so cosa potrebbe fare. Ucciderebbe o te o lui stesso. Per se il nome di un vampiro non è scritto sulla lista,non può essere ucciso,sarebbe un reato. E poi perché lasciare mio padre? Sai quanto gli voglio bene. Ormai è questa la mia famiglia,non ne voglio un’altra.

Mi lasciò le mani e abbassò il capo. Si inginocchiò,mi prese per i fianchi e mi abbracciò. Piangeva.

-Ci stiamo facendo del male Yuuki. Non posso portarti via tutto,ma ti voglio tenere con me.

-Lo so e non vorrei farlo ... ma in passato ricorda che sei stato tu a farlo a me.

Il forte pianto di Kaname si fermò per un instante,lacrimava e basta.

-Cosa …?

-Ti consideravo come un fratello maggiore,ti ricordi? Ti chiamavo sempre fratellone,gironzolavi sempre per casa,sembravi uno di famiglia. Non so neanche tu e papà come vi conoscevate,ti volevo bene,te ne voglio ancora. Ma ti ricordo che sei sparito …

-Mi è dispiaciuto abbandonarti,non volevo- aveva ripreso a piangere, tra le mani stringeva forte la mia vestaglia- sono stato costretto,non volevo lasciarti. Ti prego perdonami.

-Ti ho già perdonato fratellone.

Sentì quella parola,si alzò e mi abbracciò forte. Singhiozzava,forte.

-Mi dispiace,mi dispiace!

Credo che si sentì anche in corridoio,dato che Zero in un secondo era entrato.

-Lasciala!

Si avvicinò a Kaname sicuramente per reagire male. Mi buttai tra loro due.

-Zero fermati ti prego!

Guardava Kaname come se volesse ucciderlo. Non sapevo cosa fare,era diventato tutto improvvisamente freddo,non parlava nessuno. Kaname aveva smesso di piangere,ma i suoi occhi erano lucidi e fissavano Zero,che aveva sempre lo stesso sguardo minaccioso.

-Cosa le hai fatto bastardo?!

-Zero niente,però ti prego calmati …

-E come?! Se t’ha fatto qualcosa …

-Niente,non le ho fatto niente. So che magari pensi il contrario,ma non c’è sangue e non ha un graffio. Abbiamo parlato e basta. Qualche volta devi fidarti.

-Di te non credo vampiro! So che vuoi farle e credo lo sappia anche lei ma se solo la sfiori non ne uscirai vivo!

-Ma Zero …

-Non impicciarti!

Era furioso,non mi aveva mai risposta in quel modo.

-Non ti fiderai di me,ma almeno credi a Yuuki. So che la proteggerai fino all’ultimo giorno che vivrai e ormai ho deciso cosa fare.

Notai negli occhi Zero un velo di paura. Kaname si avvicinò a me,mi abbracciò forte ancora una volta.

-Hai ragione tu dolce Yuuki,le cose devono restare così. Non posso strapparti via dal tuo presente,sarei crudele una seconda volta con te e non voglio. Mi basta solo che tu mi consideri sempre il tuo fratellone,ti chiedo di non cambiare questo,questo e basta. Ci sarò sempre per te,ogni volta che vorrai salutarmi,parlarmi o incontrarmi. Ti voglio bene mia dolce sorellina.

-Te ne voglio anche io fratellone.

Si staccò dall’abbraccio e sorrise appena. Non era triste. Almeno non in quel secondo.

-Ora però sarà meglio partire. Ho creato troppa confusione in questi due giorni e non voglio succeda qualche pasticcio per causa mia.-guardò Zero- Io mi fido di te Kiryu,so che con te non soffrirà e che la difenderai da ogni cosa,anche se tu non ti fiderai mai di me.

A Zero passò tutta quella rabbia e lo guardò per dirgli che aveva ragione ,ma non reagì in nessun modo,solo quell’occhiata. Kaname andò verso papà.

-Vi ringrazio di tutto signor Cross,è sempre disponibile con me,anche se questa volta le ho fatto un po’ paura. Le prometto che non si ripeterà.

Papà gli sorrise.

-Andiamo ragazzi,prendete le vostre cose. Stasera si parte.

Fu così:la sera eravamo tutti a salutarli. Zero rimase in silenzio sull’uscio,papà agitava la manina e si asciugava le lacrime (lo faceva sempre quando un ospite andava via). Accompagnai Kaname alla macchina.

-Non è un addio vero fratellone?

-No,tornerò spesso a trovarti. E’ una promessa Yuuki.

Sorridemmo e ci abbracciammo. Poi andò via. Anche se non saprò mai com’è stato il mio passato,sento Kaname davvero come un fratello e per questo gli vorrò sempre bene. E sapevo che sarebbe passato presto a salutarmi,magari avrebbe telefonato. Mio fratello non mi avrebbe mai detto “addio”.

  
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