Violino scordato
L'uomo picchiò il palmo della mano sul tavolo traballante e sparpagliò le lettere che promettevano miracoli in poco tempo. Afferrò decine di fogli inutili e li strappò in minuscoli brandelli, lanciandoli nell'aria polverosa.
Si sedette, sconfortato, e lasciò che le farfalle beffarde si posassero sul pavimento, morte.
Se fosse stato fortunato, avrebbe potuto eliminare i ricordi e i rifiuti con un ampio gesto della mano.
Ma era stato un bambino senza abilità, un adulto ostile e un vecchio inutilmente speranzoso.
Il suo manico di legno e i suoi rametti di saggina non si sarebbero mai librati in aria per lui, avrebbero solo seguito docili i suoi movimenti lenti e stanchi.