25/04/2006
6 recensioniEra stanco, stanco di stare così male, stanco di apparire così sicuro, stanco di essere sempre pronto ad aiutare gli altri.
Stanco di essere se stesso.
-Harry?- una voce femminile lo chiamò, facendolo girare di malavoglia, e con estrema lentezza.
Sospirò, sapeva di chi era quella voce.
Quella voce che tante volte aveva consolato per il suo amore, all’apparenza non corrisposto, e sapeva, che almeno un sorriso glielo doveva.
-Sì Gin?- chiese, cercando di apparire grato per tutto quello che c’era su quella terra.
Cosa che gli risultava abbastanza difficile.
-Oh Harry!- la ragazza gli corse in contro abbracciandolo e cominciando a ridere.
Lui sostenne il suo abbraccio, cercando di capire ‘cosa’ fosse successo.
Quando finalmente si staccò la vide sorridere felice, come non l’aveva mai vista.
-Harry… tu… non… è stato bellissimo!!!-
-Mi fa molto piacere tesoro. Ma posso sapere cos’è successo?-
-Io… io… io e Draco stiamo insieme!- un urletto di gioia fu seguito da quelle parole, mentre il sorriso gli moriva in volto.
-Stai scherzando?-
-Se scherzassi il mondo sarebbe ancora coperto da un pallido grigiore!- la sentì cantilenare mentre usciva. – Vado a dare la buona notizia ad Hermione ed a mio fratello…-
-Ecco per quanto riguarda Ron… io ci andrei molto cauto, Gin, potrebbe avere un attacco di cuore-
-Capirà- si limitò a dire la ragazza, sorridendo ancora.
Non appena uscì si lasciò ricadere sul letto.
Ginny e Draco.
Chi l’avrebbe mai detto. E adesso cosa sarebbe successo?
Il biondino avrebbe cominciato a frequentare il loro gruppo?
O sarebbe stata lei a frequentare i Serpeverde?
La dolce, piccola, innocente Weasley sedotta da un essere così… orripilante!
Chi l’avrebbe mai detto?
Chiuse gli occhi nuovamente, senza curarsi dell’urlo disperato appartenente a Ron, mentre i due fratelli cominciavano a litigare, al piano di sotto, cercando solo di estraniarsi il più possibile da quel mondo.
In quel momento, voleva solo sognare, volare via da quella pazzia d’amore, dove tutti sembrano aver perso il senno.
Sì, dormire gli avrebbe fatto sicuramente bene.
Sentì gli occhi chiudersi e uno strato di nebbia coprire lo sguardo, fino a farlo scivolare in uno stato di incoscienza.
Sognò, qualcosa, che mai, prima di allora, aveva sognato.
C’era… una sala.
Adibita alle feste, piena di gente, tutta in maschera, e, al centro della Sala, vi era un… un ragazzo.
Era… vestito con abiti eleganti e sontuosi.
Lui… ne vedeva… soltanto… la nuca, e la schiena… ma chi era? Chi poteva essere tanto bello?
Si voltava, con lentezza quasi agonizzante, e svelava il viso.
Tutti sembravano fermarsi, per ammirare cotanta bellezza, quasi innaturale.
Qualcosa nella sua mente scattò.
Malfoy???
Quello… era… Draco Malfoy… un ragazzo… il ragazzo di… di una.. delle sue migliori amiche… un… essere… spregevole… un… uomo! E… lui… non… non poteva… o forse sì? Quello era solo un sogno, no? O no?
Ma sì, certo, si sa, nei sogni si sognano sempre le più grandi paure della gente… o no?
Certo che aveva ragione! Perché lui non era attratto dai ragazzi! Era un assurdo! Giusto per complicargli la vita un altro po’ ci voleva anche il fatto di essere gay!
No, non corriamo troppo… gay, no!
Al massimo bisex!
Al massimo? LUI ERA ETERO!
Lo diceva sempre anche Hermione: “tu sei il simbolo dell’eterosessualità!”.
Ma forse anche Hermione si sbagliava… e che stava facendo Draco?
Perché si avvicinava? [Da quando poi era passato da ‘Malfoy’ a ‘Draco’??]
Che intenzioni aveva? Sorrideva?
Perché sorrideva?
Cosa c’era di così divertente in lui?
Oddio… era vicino… troppo vicino… pericolosamente vicino… fermalo! Harry fa qualcosa… QUALSIASI COSA!
Quando sentì il suo corpo così vicino, il suo calore, il suo profumo, un brivido il percorse la schiena.
-Volete concedermi l’onore di questo ballo, mio principe?- gli aveva sussurrato.
Senza rendersene neppure conto, il moretto si era ritrovato fra le braccia di Draco a volteggiare con una certa impacciataggine [non so se si dice… aiuto!!] nella sala, con tutti gli sguardi addosso a lui…
Ron che sbarrava gli occhi.
Hermione che lo guardava allibita e continuava a ripetere che era una delusione.
Ginny che piangeva.
Dean e Seamus che ridevano.
Luna che sorrideva e diceva che c’era d’aspettarselo…
Basta. Doveva aprire gli occhi.
Quel sogno stava degenerando.
Harry apri gli occhi ORA.
E per una qualche ragione, obbedì.
-Harry! Ben svegliato!- la voce allegra di Hermione arrivò al suo orecchio.
-Ciao Har… abbiamo ospiti- disse con una voce cadaverica Ron.
Solo allora si rese conto che nella stanza c’era qualcun altro… qualcuno che di solito se ne stava nell’opposto di quelle stanze, e che, ballava straordinariamente il valzer.
-Malfoy?- sgranò gli occhi, mentre i suoi occhi incontrarono quelli argentei del ragazzo, abbracciato all’amica, e un rossore notevole iniziò a prendere posto sulle sue guance.
-Ben tornato fra noi Potter…- gli disse glaciale.
-Ehy, Malfoy, occhio a come parli! Qui sei sempre sul nostro territorio- gli intimò Ron.
-Cosa vorresti dire Weasley? Mi stai forse cacciando?-
-Precisamente, Malfarett-
-RON!- urlò scandalizzata Ginny.
-Taci Weasel, e stai calmino – si alzò lasciando il posto accanto a quello di Ginny. – Me ne vado io…- si avvicinò alla porta, ma senza riuscire ad aprirla.
Quasi senza pensarci Harry si alzò per aiutarlo, facendo scattare la maniglia dalla parte opposta in cui tirava il biondo.
-Arrivederci, mio Principe…- sussurrò il ragazzo prima di sparire nel buio della Sala Comune, lasciando un Harry decisamente confuso.