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Autore: Terry17    23/08/2011    4 recensioni
Circa un anno e mezzo dopo gli eventi della saga videoludica, il dr. Eggman riesce a creare l'arma perfetta che potrebbe permettergli di conquistare il mondo. Durante la ricerca dei Chaos Emerald che gli servono per attivarne tutte le funzioni s'imbatte casualmente in una ragazza misteriosa dotata di incredibili poteri, che si allea con lui per permettegli di portare al termine il suo piano. Così Sonic si ritrova a dover radunare tutti i suoi migliori alleati per combattere contro un'avversaria imprevedibile e virtualmente capace di tutto, a risolvere il mistero legato alle leggendarie figure dei mobiani mutanti e affrontare una perdita inaspettata che potrebbe non essere l'unica...
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Era uno splendido giorno d'estate. Il cielo era azzurro come uno scintillante laghetto di montagna, su cui ogni tanto spuntavano delle nuvole bianche talmente vaporose da sembrare dei candidi pezzi fluttuanti di zucchero filato. Soffiava una brezza leggera, che trascinava con sé l'odore dell'erba appena tagliata e di fiori provenienti da qualche campo vicino. C'erano un silenzio e una pace quasi irreali, di quel genere che ti fanno sentire come se fossi l'unica persona sulla faccia della terra; una sensazione ormai piuttosto rara da provare, dato che ormai la vita è troppo caotica per fermarsi a pensare a questo genere di sensazioni. Al giorno d'oggi, tutti sono completamente schiavi dei loro impegni, tutti sono troppo indaffarati per pensare a quanto siano belli il mondo e la natura, tutti vanno troppo di corsa...
Sonic, il famoso riccio blu, sorrise per il buffo pensiero che aveva appena attraversato la sua testa: mentre tutti vanno di corsa per la loro mancanza di tempo, lui corre per essere libero. Era uno strano controsenso, ma a lui andava bene così: era nato per correre e avrebbe corso probabilmente per tutta la vita, e se ce ne fosse la possibilità concreta avrebbe continuato a correre anche da morto, come fantasma. La sua corsa sfrenata non si sarebbe fermata davanti a niente e a nessuno, ne era certo. E intanto correva sempre più veloce, lasciandosi alle spalle una lunga scia blu cobalto; era talmente veloce da risultare quasi invisibile anche agli occhi più allenati.
Il riccio si fermò solo quando raggiunse la cima della montagna, e lì respirò l'aria pura a pieni polmoni e volse lo sguardo verso quello che lui definiva "il miglior sguardo sul mondo che possa esistere": un'immensa distesa verde smeraldo attraversata da un torrente cristallino, in cui qua e là spuntavano alcune macchioline bianco-celesti, delle grandi distese di fiori di campo che da lassù sembravano tanto piccole e insignificanti.
Il riccio blu si lasciò cadere lungo disteso sull'erba fresca, e chiuse gli occhi lasciandosi cullare dalla pace e dalla beatitudine del silenzioso paesaggio di montagna.
Sorrise mentre sentiva la brezza estiva accarezzargli gli aculei color cobalto, e rimase disteso a terra con gli occhi chiusi finché non sentì una lieve pressione sul naso: solo allora aprì pigramente gli occhi per vedere una farfallina bianca volare via; il sorriso del riccio si allargò ancora di più vedendo quella creatura così piccola e fragile spiccare il volo verso la libertà. E lui ne era convinto, e sempre lo sarebbe stato, che la libertà è l'unico vero senso della vita.

***

Similmente un'altra creatura era sdraiata su una superficie dura, diversa dall'erba fresca e morbida su cui giaceva il riccio blu; tuttavia la postura era identica e anch'egli teneva gli occhi chiusi, godendosi il vento fresco che in parte sconfiggeva la pesante calura estiva.
Il giovane antropomorfo, tuttavia, nonostante la sua apparente inerzia era in ascolto: ascoltava attentamente ogni suono circostante, in attesa di riconoscerne uno estraneo, proveniente da qualcosa che non avrebbe dovuto essere in quel luogo sacro. Doveva essere pronto ad ogni evenienza per impedire che accadesse qualcosa di irreparabile all'inestimabile reliquia che custodiva: quello era il suo compito, la missione che era stato chiamato ad assolvere.
Era l'unico che potesse farlo, e fino a quel momento aveva assolto il suo compito in una maniera splendida, e non si era limitato solo a quello: aveva aiutato i suoi amici a salvare il mondo molte volte, talmente tante che ormai aveva perso il conto; e ciò lo riempiva di orgoglio e soddisfazione, anche se non lo avrebbe mai detto ad anima viva.
Improvvisamente la quiete fu rotta dal rombo provocato da un aereo che si avvicinava. L'echidna tese le orecchie e dopo un iniziale sbalordimento si alzò in piedi, proprio un momento prima che un familiare biplano blu a strisce gialle diretto proprio nella sua direzione facesse capolino tra le nubi. E dopo un paio di minuti l'aereo atterrò proprio davanti all'altare, come l'echidna aveva previsto, e da lì scesero altre due creature antropomorfe: una riccia dagli aculei rosa con gli occhi verdi e un volpino dotato di due code scesero dal biplano e sorrisero all'echidna rossa.
-Ciao Knuckles! È da tanto che non ci vediamo- disse il volpino a due code -Come stai?-
Knuckles the Echidna scese lentamente la lunga scalinata dell'antico altare del Master Emerald per raggiungere i due amici. -Non c'è male, Tails: tutto procede come al solito. E che mi dite di voi? Di solito non vi spingete fino a qui, a meno che la situazione non lo richieda.- disse l'echidna -Sta succedendo qualcosa?-
-Sì, ed è qualcosa di fenomenale, stupefacente, fantastico!- trillò la riccia rosa non riuscendo a trattenere l'entusiasmo.
-Amy, cerca di controllarti!- disse Tails alla riccia che ormai si era completamente immersa nelle proprie fantasie.
-Dalla reazione di Amy devo supporre che non sia una cosa seria che richiede urgentemente della mia presenza...- mormorò Knuckles.
Sentendo quel commento, la riccia rosa che rispondeva al nome di Amy Rose si voltò lentamente verso l'echidna rossa con un'espressione degna di un serial killer.
-Non è una cosa seria?! Rimangiati quello che hai detto! Tutto quello che riguarda Sonic the Hedgehog è sacro!- tuonò Amy sfoderando dal nulla il suo temutissimo martello Piko-Piko.
-Sta calma Amy, non volevo dire questo.- disse Knuckles, cercando di calmarla. Sapeva, come tutti d’altronde, che era meglio non contraddire Amy Rose quando il suo grande amore era chiamato in causa. -Piuttosto, ditemi cosa centra Sonic in tutto questo.-
-Knuckles,- chiese Amy prima che Tails potesse dire una qualunque cosa -lo sai che giorno è oggi?-
L'echidna fu spiazzato dalla domanda. Era passato un bel pò di tempo da quando aveva preso in mano un calendario. -Non saprei... è lunedì?-
-In effetti è davvero lunedì, ma a parte questo lo sai che giorno è oggi?- continuò ad insistere la riccia rosa.
-Amy, tu vedi calendari in giro da queste parti?- chiese Knuckles. -Basta Amy, se non lo sa è inutile continuare ad assillarlo. Knuckles, oggi è il compleanno di Sonic.-
-Ah. Quindi sarebbe oggi.- disse semplicemente l'echidna. In effetti sapeva già che il compleanno sarebbe stato in quel periodo, dato una volta Tails gli aveva accennato che Sonic compiva gli anni verso la fine di giugno. -Non vedo come la cosa mi riguardi!-
-E invece temo proprio che ti riguardi, perché noi siamo qui per chiederti di aiutarci ad organizzare la festa a sorpresa!- trillò Amy
L'echidna sbiancò per la dichiarazione della riccia. -Festa a sorpresa? Ma vi è dato di volta il cervello? Io non sono pratico in questo genere di cose! Per me festoni e tutto sono roba proveniente da un altro pianeta! Non vedo come potrei esservi utile, non riuscirei a combinare niente!-
Amy ridacchiò per l'affermazione. -Oh no Knuckles, dei preparativi ci occuperemo io e Tails, con l'aiuto di Cream e Cheese. Tu dovrai solo tenere d'occhio il festeggiato e distrarlo nel caso cercasse di tornare a casa prima che sia tutto pronto, oppure trovare un pretesto e portarlo a casa di Tails quando i preparativi saranno ultimati! Sai com’è fatto Sonic, sicuramente non si ricorderà nemmeno che oggi è il suo compleanno! E ovviamente dovrai venire alla festa di stasera.-
-Perdonatemi l'obiezione... Ma come diavolo dovrei fare per trovare Sonic? Potrebbe essere ovunque!-
Tails e Amy si scambiarono uno sguardo complice. -Ho piazzato un localizzatore addosso a Sonic qualche giorno fa, sapendo che forse non sarebbe tornato prima di oggi!- spiegò Tails. -Adesso si trova nei pressi della Windy Valley, probabilmente si sta dirigendo lì. Per te dovrebbe essere uno scherzo seguirlo fin lì, se non ricordo male c'è una scorciatoia per la Windy Valley nelle Mystic Ruins.-
-Questo è un punto di partenza. Però avrei un'altra domanda da porvi: perché dovrei seguire proprio io Sonic? Potrebbe farlo tranquillamente uno di voi, mentre l'altro farà quello che deve fare a casa di Tails, quindi non vedo come mai dovrei scomodarmi tanto per aiutarvi. E poi, vi ricordo che io devo sorvegliare il Master Emerald, quindi anche la mia presenza alla festa sarà fuori discussione!- protestò l'echidna.
-Seguiremmo Sonic molto più che volentieri, ma il mio laboratorio va pulito e sistemato a dovere, qualcuno dovrà pur occuparsi dei fornelli, e non abbiamo tutto questo tempo a nostra disposizione. Tu sei la nostra unica speranza!- lo supplicò Tails.
-E poi non morirà nessuno se lasci perdere il tuo lavoro per una sera.- concluse sbrigativamente Amy.
-Ma il Master Emerald sarebbe in pericolo!- continuò a protestare Knuckles.
Tails cercò di ribattere, ma Amy lo batté sul tempo. -Dì la verità, stai dicendo così solo perché sai che non riusciresti a tenere testa a Sonic e alla sua velocità, non è vero?- disse la riccia, con aria di sfida.
L'echidna rimase spiazzata da quell’affermazione. -Puoi ripetere?-
-Con piacere!- disse Amy -Sto dicendo che Sonic è molto più veloce e forte di te, è naturale che tu non te la senta di seguirlo per tutta la Windy Valley, rimarresti subito indietro! Che peccato, e dire che io e Tails ti credevamo all’altezza dell'incarico...-
-Ma certo che ne sono all'altezza! Potrei farlo ad occhi bendati!- urlò l’echidna, smentendo tutto quello che la riccia stava insinuando sul suo conto.
-Quindi possiamo contare su di te per seguire Sonic e tutto il resto?- chiese Amy, ghignando maleficamente.
-Certo che sì!- continuò lui, per poi fermarsi di botto quando si rese conto che cosa aveva appena detto che avrebbe fatto. -Oh no, aspetta...-
-Niente da fare, hai già dato la tua parola!- disse la riccia rosa -Dovrai seguire Sonic ovunque andrà e, al dato segnale, lo dovrai portare a casa di Tails! E ovviamente sarai presente anche ai festeggiamenti!-
-Ma io...-
-Perfetto, allora è deciso!- esclamò la giovane riccia senza lasciar finire di parlare il nerboruto guardiano del Master Emerald; Tails se la stava ridendo sotto i baffi mentre sistemava un auricolare con microfono incorporato all'orecchio del suo scombussolato amico. -e non preoccuparti dello smeraldo, vedrai che non succederà niente!-
Detto ciò, l'esuberante ragazzina afferrò il volpino per la collottola e lo trascinò fino al biplano. -Tails, ci pensi? Ormai manca solo un anno, dopodiché io e Sonic potremo sposarci legalmente! Non vedo l'ora che ciò accada!-
-A dire la verità solo Sonic potrebbe sposarsi legalmente, Amy: ti ricordo che lui ha tre anni più di te!- precisò il so-tutto-io della situazione.
-Cosa vorresti insinuare?- chiese Amy tirando fuori il martello.
-Niente!- rispose nervosamente la volpe a due code mettendo in moto il mezzo.
Quando l'aereo era ormai decollato, la giovane riccia si affacciò. -Ehi, Knuckles! Ci vediamo stasera alla festa!-
L'echidna fissava il biplano ormai lontano con aria stralunata; e in quel momento si chiese come mai, fra tutti i loro amici, solo a lui fossero rivolte simili richieste. Sospirò, pensando a come la domanda esistenziale che lo tormentava da quando era ufficialmente entrato nella cricca di Sonic the Hedgehog molti anni addietro fosse destinata a restare eternamente senza risposta, e partì immediatamente per la Windy Valley.

***

Erano passati solo un paio di giorni dal loro primo incontro, ma in realtà già solo poche ore dopo essersi offerta come braccio destro del dottor Eggman, Eden capì di aver commesso un grosso errore chiedendogli di non intromettersi nella sua battaglia. In quel momento non era stata in grado di pensare lucidamente, assorta com'era nei preparativi del suo piano. Aveva in mente qualcosa di grande, terribile, spaventoso e incredibilmente folle. Si era studiata lo schema nella sua testa almeno un migliaio di volte, e più continuava a pensarci, più si convinceva che forse avrebbe potuto trovare un altro modo per avvicinare Knuckles the Echidna, un modo che non avrebbe coinvolto nessun altro a parte loro due. In fondo era solo lui che voleva, e avrebbe potuto tranquillamente cercarlo in altri momenti senza coinvolgere terzi. E invece, con quella trovata geniale di allearsi con quel bizzarro personaggio, sarebbe stata costretta ad affrontare tutta la compagnia di un riccio blu di cui, in altre circostanze, a lei non sarebbe potuto importare minimamente. Il dottore e il riccio potevano giocare pure a farsi la guerra a vicenda per quel che le riguardava, lei aveva un solo obiettivo; ma se schierarsi con il dottor Eggman era l'unico modo per raggiungerlo, lei sarebbe stata più che felice di pagarne il prezzo.
Continuò a camminare lungo i corridoi della fortezza volante, cercando di fare attenzione che nessuno dei robot da guardia la notasse: anche se la ragazza odiava ammetterlo, sapeva che chiedere al dottore di non aiutarla era stata una mossa troppo azzardata anche per lei e per le sue abilità. Poteva modificare la materia a suo piacere, ma ciò non le garantiva la totale invincibilità, e non sapeva se gli amici dell'echidna che di lì a poco avrebbe affrontato avrebbero potuto essere una minaccia per la riuscita del suo piano. Era semplicemente perfetto, tutto era stato calcolato fin nei minimi dettagli, e nessuno avrebbe potuto fare niente per impedirlo... Per quel che ne sapeva al momento. Eppure il dottor Eggman parlava di quel riccio blu conosciuto come Sonic come se fosse stato in grado di far avverare anche l'impossibile, come se fosse stato una specie di personaggio onnipotente che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa anche da solo, senza alcun aiuto esterno. Se fosse stato davvero così, allora quel riccio sarebbe potuto diventare l’unica falla nel suo piano. Doveva scoprire assolutamente fino a che punto Eggman aveva ragione su di lui.
Finalmente, dopo un giro interminabile (alla ragazza tutti quei corridoi rivestiti di metallo sembravano talmente simili che aveva temuto di essersi persa in più di un'occasione), raggiunse l'archivio della fortezza volante, l'unico posto dove avrebbe potuto trovare quelle informazioni che stava cercando. Dapprima diede una rapida occhiata ai fogli sparsi sui vari tavolini, ma dovette constatare con amarezza che non erano altro che risultati di vari test eseguiti su dei robot e risultati di analisi talmente complesse che fecero desistere la giovane mutante dal continuare con la lettura già dalla prima riga. Capendo che non avrebbe mai trovato le informazioni che stava cercando su dei fogli di carta, si guardò intorno per cercare altre alternative che non riguardassero l'utilizzo dell'enorme computer che spadroneggiava nella sala.
-Oh no. No, ti prego, quell'affare no!- piagnucolò Eden vedendo che purtroppo non le restava altra alternativa: le informazioni che cercava dovevano essere là dentro. E lei aveva usato un computer solo due o tre volte per fare le cose più elementari... Come si sarebbe districata nell'enorme archivio elettronico senza che Eggman se ne accorgesse?
-Hai bisogno di aiuto, cara?-
-Sì, grazie mille dottor Eggman!- la ragazza trasalì e si girò di scatto, trovandosi davanti al faccione ghignante del proprietario dell'archivio, accompagnato dallo strano robot nero e argento che gli faceva da tuttofare, l'Egg-Matic 5000. -Come facevi a sapere che ero qui?-
-Sei stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso che sono disseminate nell'edificio. E inoltre Bokkun ti aveva vista aggirarti nei dintorni con aria sospetta!- spiegò rapidamente il dottore. Eden sbuffò ripensando al piccolo robot messaggero di Eggman e ai due assistenti robot di quest'ultimo. Era certa che nessuno dei tre l'avesse presa in simpatia. Forse perché avevano saputo che era stata lei a distruggere quell'armata che Eggman si era portato dietro in occasione del loro primo incontro, e loro temevano di poter essere i prossimi. Ma da quel punto di vista potevano stare tranquilli: anche se non sapeva niente di robotica, a Eden quel bizzarro trio sembrava troppo innocuo per poter rappresentare una seria minaccia. Solo il robottino nero si stava dimostrando particolarmente irritante, ma alla fin fine era sopportabile.
-Puoi dire a quella peste di Bokkun di stare lontana da me?-
-Lo farò, stai tranquilla. Però c'è una cosa che più mi preme sapere, mia carissima ospite... Cosa ci fai tutta sola nell'archivio?-
-Mi sono persa. Differenziare le pareti o mettere una piantina da qualche parte era troppo per te, genio?- inventò immediatamente la ragazza. Il dottor Eggman rispose all'affermazione con un sorriso.
-Ho avuto a che fare con gente molto più testarda di te, sai? Lo so che sei qui perché vuoi saperne di più su cosa aspettarti da Sonic the Hedgehog e dai suoi amici, a discapito di quello che mi hai chiesto quando ti sei offerta di aiutarmi!-
La ragazza guardò il dottore con gli occhi sgranati: da quanto riusciva a ricordare, quella era la prima volta da molti anni che qualcuno non veniva ingannato dalle una delle sue scuse inventate sul momento. L'unica persona che fosse mai riuscita a farle ammettere che mentiva, fino a quel momento, era stata sua madre. Lo aveva decisamente sottovalutato
-Il tuo sguardo è una risposta più che sufficiente.- disse semplicemente. -Non ho intenzione di fartene una colpa... Anzi, significa che sei molto intelligente e che qualunque sia la cosa che tu voglia fare con loro ti sta particolarmente a cuore! Stai tranquilla, se vuoi accedere al mio archivio personale sui nostri avversari sei liberissima di farlo!-
Eden non riusciva a credere alle sue orecchie. L'avrebbe davvero fatta franca così facilmente dopo aver cercato di ingannarlo? -Grazie per l'opportunità. C’è solo un piccolo problema: io non so usare quell'arnese. Potrei rovinare tutte le informazioni contenute nell'archivio. Dovrai essere tu a mostrarmele!-
-Certamente, mia cara!- disse, azionando lo schermo con un telecomando. -E ho anche delle riprese in diretta. Sai, dopo tutto quello che mi è successo a causa delle pesti che stai per conoscere ho deciso di tenerle sempre sotto stretta sorveglianza, è meglio essere sempre al corrente di ciò che fanno!-
La ragazza annuì mentre si poggiava su uno dei tavoli a braccia conserte osservando la lunga sequenza di numeri e lettere che scorrevano incessantemente sul monitor. Improvvisamente i codici furono sostituiti da una specie di schermata che conteneva tutti i dati, con tanto di foto, di un riccio blu che doveva avere più o meno la sua età.
-Ecco a te, mia carissima Eden, i nostri avversari!- disse il dr. Eggman mentre la schermata davanti a loro cambiò ancora una volta, diventando un filmato dedicato allo stesso riccio ritratto nella foto, che stava sdraiato su un campo di montagna. Probabilmente stava facendo quelle cose proprio in quel momento, mentre veniva ripreso di nascosto dalle telecamere. Eggman doveva averle piazzate su dei robot volanti abbastanza piccoli da non poter essere notati.
-Questo insopportabile riccio blu si chiama Sonic. È un vero sbruffone, che passa tutto il suo tempo libero a correre su e giù come una trottola impazzita senza una meta precisa e a fare il guastafeste nei geniali piani di conquista del mondo!- spiegò Eggman indicando l'immagine del riccio blu sullo schermo.
-A me non sembra così pericoloso.- commentò la giovane mutante -Francamente io vedo solo un riccio normale che cerca di godersi la vita.-
Eggman alzò un sopracciglio e premette un altro pulsante del suo telecomando, facendo così partire una lunga serie di immagini che sfrecciarono davanti agli occhi di Eden e che le fecero immediatamente cambiare idea sul soggetto preso in esame: Sonic, il riccio blu, demoliva robot su robot, saltava fino a raggiungere punti altissimi per poi scendere in picchiata appallattololato in una sega circolare per trapassare un robot, salvava un ragazzino da un robot impazzito, fuggiva via da un enorme camion intenzionato ad investirlo, si malmenava con un riccio rosso e nero apparentemente identico a lui che cercava di colpirlo con delle specie di saette che lanciava dalle mani... Insomma, Eden vide davanti a sé tutti i generi di situazioni che avrebbe comportato minimo la rottura dell'osso del collo ad ogni comune mortale ma da cui Sonic the Hedgehog, ogni volta, usciva quasi senza un graffio.
-"Riccio normale", dici?- chiese Eggman alla giovane, rimasta letteralmente a bocca spalancata dopo il video.
-Ma dove diavolo ha imparato a fare queste cose?- chiese Eden, ancora scossa per quello che aveva appena visto.
-Non ne ho idea, ma sarei felice di scoprirlo... Solo per dare le legnate che si merita alla persona che gli ha insegnato a muoversi in quel modo!- disse il dottore, per poi tornare alla scheda del soggetto.
-Sonic the Hedgehog. Età, 17 anni compiti il 23 Giugno di quest'anno. Altezza, 1,02 m, peso, 35,7 kg. Il suo stile di combattimento corpo a corpo è caratterizzato dalla combinazione di mosse tipiche della break dance e della capoeira eseguite ad alta velocità, ma il più delle volte preferisce saltare direttamente addosso all'avversario dopo essersi appallottolato su sé stesso mentre salta dopo aver preso una lunga rincorsa ad alta velocità.- lesse il dottor Eggman.
-Tutto qui?- chiese Eden, sbalordita -Riesce a fare quelle cose fuori dal mondo solo con qualche mossa di break dance combinata ad una velocità spaventosamente alta?-
-Che tu ci creda o no, è così.- confermò Eggman a malincuore. -Cerco sempre nuovi modi per contrastarlo, ma lui ogni volta riesce sempre a cavarsela! Ma vedremo se ci riuscirà ancora, una volta che la mia arma segreta sarà completa, vedremo!- il dottore cominciò a ridere maniacalmente, guadagnandosi tutta l'attenzione del nuovo acquisto della sua squadra. -Ovviamente tu non farai alcuna menzione della mia nuova arma segreta quando te li troverai davanti, è chiaro?-
-Certo che no! E poi, anche se volessi, non potrei nemmeno farlo dato che non hai rivelato niente nemmeno a me!-
-Ci siamo chiariti.- disse il dottore cambiando telecamera con il telecomando; sullo schermo comparve un biplano in volo su cui viaggiavano una riccia rosa e una volpe a due code.
-Ma guarda un pò! Stanno viaggiando insieme, chissà come mai...- meditò il dottore appena vide le immagini.
-Dottore, non mi presenti i nuovi amichetti?- chiese lei, incuriosita e impaziente di saperne di più. Eggman annuì e passò immediatamente alla scheda della volpe.
-La volpe si chiama Miles Prower, noto anche come Tails. Età, 9 anni, ne compirà 10 il 16 ottobre. Altezza, 0,83 m, peso, 20,8 kg. Il suo stile di combattimento è simile a quello di Sonic, probabilmente perché gli ha dato qualche lezione lui stesso, ma ovviamente è molto meno veloce, quindi maggiormente prevedibile. Però, piuttosto che combattere corpo a corpo, preferisce servirsi delle armi a disposizione dei suoi mezzi di trasporto, che ha modificato lui stesso!-
-Un momento: ha modificato le armi dei suoi mezzi di trasporto lui stesso? Ma se ha solo 9 anni!- commentò incredula Eden.
-Sarà pure giovanissimo, ma sa come si lavora con le macchine: il volpino, che tu ci creda o no, è un piccolo genio della robotica, anche se non potrà mai competere con il sottoscritto, muahahahahahahaa!-
Eden era senza parole: era sempre stata consapevole di essere la quintessenza della stranezza fatta a persona, ma nemmeno i suoi nuovi nemici scherzavano in fatto di stramberie. -Che mi dici della riccia?-
Il dottore passò immediatamente alla sua scheda. -Nome, Amy Rose. Età, 13 anni, ne compirà 14 il 23 Settembre. Altezza, 0,91 m, peso 30,4 kg. Non lasciarti ingannare dall'aspetto docile e innocuo di quella ragazzina, e soprattutto non farla arrabbiare: potrebbe essere l'ultima cosa che fai in vita tua. La sua arma più temibile è il suo famigerato martello Piko Piko, che usa per colpire chiunque non le vada tanto a genio in quel momento.-
-Cosa intendi dire?-
-Che quando Amy è arrabbiata, chiunque può diventare il bersaglio di quel martello.- specificò il dottor Eggman. -Non ho mai combattuto seriamente fino ad ora ma sono abbastanza sicura di potermela cavare. Soprattutto contro la ragazza e la volpe!- disse Eden -A meno che non ci siano altre cose che dovrei sapere su di loro.-
-Niente di più...- disse il dr. Eggman, notando che la mutante aveva cominciato a battere il piede per terra in segno d'impazienza. Lo scienziato pazzo sorrise, avendo avuto la prova definitiva di aver fatto la scelta giusta mettendo lui per ultimo, scelta incoraggiata anche dal fatto del tutto fortuito che Tails e Amy, in quel momento, si trovavano insieme.
-Credo che troverai l'ultimo soggetto particolarmente interessante...- disse il dottore cambiando nuovamente telecamera: l'immagine che comparve era quella di un'echidna rossa con una mezzaluna bianca sul petto che era appena sbarcata sulla terra ferma dopo una lunga nuotata. Eggman vide con piacere che Eden sussultò a quella vista.
-Nome, Knuckles the Echidna. Età, 17 anni compiuti il 2 Febbraio. Altezza, 1, 12 m, peso, 40,7 kg. Il suo stile di combattimento è principalmente basato sulla potenza dei suoi pugni, che gli hanno fatto guadagnare il soprannome "Fists of Fury". Nonostante la sua stazza è dotato di una forza sovrumana, si potrebbe dire che lui è forte tanto quanto Sonic è veloce! Fra i due scorreva e ci sono ancora dei cenni di una certa rivalità, dovuti al modo un pò burrascoso in cui si sono conosciuti! Perché, come tu già saprai, Knuckles è il guardiano di Angel Island e del...-
-Se è davvero il guardiano di Angel Island cosa ci fa sulla terra ferma?- chiese Eden.
Eggman si portò una mano al mento. -In effetti è una bella domanda. Ma sai mia cara, ormai è da quando Knuckles è diventato amico di quel riccio blu che a volte si prende una pausa... UNA PAUSA PER ROVINARMI I PIANI! ARGH!-
Il dottore sbatté i pugni sul tavolo, in ricordo di tutte le cocenti umiliazioni subite da Sonic e dai suoi compagni. Prontamente Egg-Matic 5000 porse una tazza di tè verde al povero pazzo isterico, che la tracannò in un sorso. Dopo essersi calmato, però, Eggman notò qualcosa di strano.
Eden si era avvicinata al monitor che visualizzava ogni spostamento dell'echidna rossa, che sembrava essere alla ricerca di qualcosa; la cosa che a Eggman sembrò strana a una prima occhiata era l'espressione della mutante: da essa non traspariva né ira né desiderio di vendetta, ma al contrario... curiosità.
-Eden?- la chiamò il dottore, ma la ragazza sembrava talmente concentrata nel guardare l'echidna da non essersi nemmeno accorta del richiamo. -Eden!-
La giovane mutante trasalì sentendosi richiamata così bruscamente alla realtà. -Che succede?- chiese, allarmata.
-Niente, volevo solo sapere se eri ancora fra noi!- disse il dottor Eggman. -Come mai stavi fissando Knuckles in quel modo? Sembravi completamente assorta nei tuoi pensieri, mentre lo guardavi.-
La ragazza sembrò quasi cadere dalle nuvole. Non si era accorta minimamente di quello che aveva fatto. -Ah. Lo stavo fissando?-
Eggman non rispose, ma guardò la sua interlocutrice in modo molto strano.
-Non mi aspettavo che fosse così giovane. Abbiamo la stessa età!- spiegò la ragazza. -Anch'io compirò 17 anni quest'anno, l'11 Novembre. Mi sembra così strano...-
-Allora avrebbe dovuto sembrarti strano anche con Sonic, Eden. Ha compiuto 17 anni in questi giorni!- commentò Eggman.
-Ma con lui è diverso, lui non verrà distrutto per mano mia.- spiegò la ragazza. -Mentre il guardiano di Angel Island... Sarò io stessa a porre fine alla sua esistenza! Credimi, non sto avendo alcun ripensamento per quello che sto per fare... Ma è una strana sensazione, quella di dover togliere la vita ad una persona con cui potrei facilmente essere...- Eden smise di colpo di parlare, e scosse la testa -Ah, lasciamo perdere! Tanto è solo fiato sprecato!-
Detto questo la ragazza si avviò verso il ponte della base aerea, da cui avrebbe preso una navetta per scendere a terra e iniziare a cacciare la sua vittima designata.
-Eden?- la fermò Eggman. Nemmeno lui sapeva come mai l'avesse fermata: forse una piccola parte di lui non voleva che lei si macchiasse di una colpa tanto grave? Forse sentiva che se fosse successo qualcosa a Knuckles a causa di Eden si sarebbe sentito responsabile per il resto dei suoi giorni per averle permesso di trovarlo? Non lo sapeva nemmeno lui. Però quella ragazza, quella probabile futura assassina, gli doveva almeno una risposta. -Se nemmeno tu sei tanto convinta di quello che stai per fare... Perché vuoi farlo comunque?-
La ragazza indugiò per un momento, prima di rispondere, con una voce stranamente piatta e inespressiva. -Perché è una cosa che dovevo già fare molto tempo fa. Ma tu non puoi capire. Dopo che li avrò affrontati non tornerò subito, quindi non preoccuparti se non mi vedrai in giro per un pò.-
Il dottor Eggman sentì un brivido freddo lungo la schiena. Non sapeva cosa avrebbe dovuto aspettarsi esattamente da quella strana ragazza, ma dai suoi discorsi si capiva che stava facendo sul serio, anche. -E dove andrai, in quel lasso di tempo?-
-Andrò a cercare un amico, e gli proporrò di unirsi a noi. Potrebbe anche non accettare, ma ne dubito fortemente: non è mai riuscito a negarmi un favore in tutta la sua vita, non vedo come potrebbe farlo proprio adesso.- spiegò velocemente la ragazza, raggiungendo la porta scorrevole, che si aprì al suo passaggio. Prima di varcarla, però, si sentì in dovere di aggiungere un'ultima cosa. -Ah, dottore! Ti consiglio di tenere quelle telecamere puntate sull'echidna. Non vorrei ti perdessi lo spettacolo.-






Angolo dell'Autrice Degenere: Hola a tutti! Stranamente sono passati solo sei giorni dall''ultimo aggiornamento (la fine del mondo è vicina! U_U). Mancano dieci minuti alle cinque e sto morendo di caldo nonostante il ventilatore sparato al massimo e la finestra spalancata. Il mio gatto però non sembra lamentarsi, anzi, se ne sta spaparanzato (o forse dovrei dire "spaparanzatA" dato che è una femmina?) sul mio tavolo fra il computer e il ventilatore (prende aria sia dalla ventola di raffreddamento supplementare che dal ventilatore... beata lei!). Sono stata tutto ieri notte (non dico "sera" perché ho passato la sera facendomi una scorpacciata di video demenziali su Youtube e finendo qualche missione in sospeso di Sonic Colors per DS... I giochi si Sonic sono davvero una fonte di ispirazione micidiale, vi dò la mia parola!) a riscrivere il capitolo (ho davvero pubblicato un capitolo così corto? Erano sei pagine di Word! O_o), e spero che il risultato sia stato almeno decente. Non so se le avete notate, ma i dati relativi ad altezza e peso dei vari personaggi contenuti nell'archivio di Eggman NON corrispondono ai dati reali dei protagonisti: li ho leggermente modificati perché, essendo passato più di un anno dalla serie "canonica" dei videogiochi, ho pensato che in quel lasso di tempo avrebbero dovuto essere cresciuti almeno di qualche centimetro; le date di nascita non sono mai state confermate ufficialmente dalla SEGA, e per questo spesso vengono accreditate come canoniche le date di uscita dei giochi in cui compare per la prima volta il personaggio in questione (per Sonic e Eggman il 23 Giugno, uscita del primo gioco della serie in assoluto, per Tails il 16 ottobre, data di uscita di Sonic 2, e così via... ). Questo per chiarirvi i misteri dei dati anagrafici mostrati dal dottor Eggman a Eden, che come tutti saprete, entrerà ufficialmente in azione nel prossimo capitolo! Ne vedremo delle belle... E non ho più niente da dire, grazie alle persone che leggono, commentano, e che hanno rimesso la storia fra i preferiti e le seguite (VI ADORO!), ci sentiamo al prossimo capitolo!

  
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