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Autore: _TheDarkLadyV_    24/08/2011    6 recensioni
"Ti odio Jared Leto! Ti odio con tutta me stessa e se un giorno mi capiterà di rivederti ti salterò addosso e strappandoti i bulbi oculari ti farò in mille pezzettini, così piccoli da risultare difficile ricucirti!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This is the human nature
“ Sapevo di trovarla qui, dolce principessa Amber. Siete pronta per assaggiare i piaceri proibiti? Una camera ci sta attendendo..”
“ Evidentemente avete sbagliato persona, vi chiedo quindi di porgermi le vostre scuse e di lasciami andare..”
“ E voi chi siete?”
“ Quello che vedete..”
“ Dall’accento non sembrate francese..”
“ Francese?”
“ Il vostro corpo così provocante dimostrerebbe che siete francese. Moda parigina di fine Settecento, se non erro”
Continuo a rigirarmi nel letto come se fossi in balia di un brutto sogno che in realtà mi affascina e mi piace. Le mie orecchie si riempiono ancora di quella voce e di quelle parole che questa sera mi hanno portato più volte al limitare di un infarto. È impossibile che io dopo tanto tempo sia stata in diretto contatto con la persona che ho più amato e detestato nel corso della mia esistenza. Le parole scambiate poche ore prima alla festa continuano a farsi spazio nella mia testa come piccole note musicali di una canzone che si imprime nella mente ostinandosi a non andare via. Chiudendo gli occhi riesco ancora a vederlo nel suo abito da aristocratico settecentesco e con la sua maschera avvicinarsi a me con aria provocante e intrigante. Riesco ancora a vedere i suoi sorrisi divertiti e i suoi occhi che percorrono ogni centimetro di me come se fossero alla ricerca della mia vera identità. Riesco persino a ricordare i momenti irritanti che in un certo senso mi hanno divertita. Lo so, non è più lo stesso Jared e solo i suoi sorrisi sono rimasti quelli di un tempo. Per il resto di fronte a me c’era una persona diversa, segnata dalle esperienze della sua vita, lontana dalla mia.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la nostra vita se non fossi andata via, se lui non avesse trovato una distrazione in Jenny e se avessimo continuato la nostra storia. Io riesco a vedere solo un vuoto, probabilmente dettato dall’incertezza o dall’incapacità di pensare ad un proseguimento. Forse le cose dovevano andare così perché probabilmente il destino ha in serbo per noi un percorso diverso che stiamo per percorrere o che stiamo già percorrendo senza rendercene conto. Forse le nostre vite si intrecceranno di nuovo, o forse ci rincontreremo in modo passeggero, come due vecchi amici che hanno bisogno di spiegazioni per via di incomprensioni. Oppure non ci incontreremo affatto..
Mi piace pensarla così, almeno quando la mia testa si riempie dei suoi ricordi o, come in questo caso, dei suoi incontri. Non immaginavo di incontrarlo in questa circostanza, di ritrovarmelo in una situazione davvero strana ma per certi versi intrigante e divertente. Non immaginavo nemmeno che la sua vicinanza potesse attrarmi in un modo così profondo, come se fosse l’unica cosa che mi tenesse in vita, eppure io non dimentico la ferita che mi ha lasciato e che non ho più affrontato. Forse è il momento di farlo, ma solo nel momento in cui l’occasione me ne darà l’opportunità.
“ Come deve essere difficile per voi. Venite alle feste per restare da sola e con indosso un bellissimo vestito per passare inosservata, come vi capisco”
“ Sappiate che se mi provocherete saprò rispondere per le rime alle vostre offese!”
“ Ma io non intendevo offendervi, una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve..”
Mi alzo dal letto con quelle parole che ancora mi rimbombano nella testa e che non mi permettono di pensare ad altro. Mi avvicino alla finestra che apro per lasciare che la mia stanza sia invasa dal piacevole profumo primaverile della notte. Stanotte c’è la luna piena e subito le mie labbra si curvano in un sorriso, mentre fisso il cielo.
" Steffy?”
" Spara"
" Perchè la Luna ci appare così grande?"
" Perchè è l'astro più vicino alla Terra, per questo la vediamo così grande. Tuttavia il suo diametro misura solo 3.476 chilometri: in pratica il nostro satellite è meno esteso degli Stati Uniti.."
Continuo a sorridere e mi appoggio alla finestra cercando di tenere vivo quel ricordo che sapeva ancora di ingenuità e di quella dolce sensazione di serenità che è scomparsa con l’aumentare degli anni, dei mesi e dei giorni. Percorro con lo sguardo il cielo immensamente illuminato e mi accorgo che due puntini non molto distanti dal nostro satellite continuano a irradiare la loro lucentezza più forte di qualsiasi altra stella circostante.
Marte e Venere.
“ La vedi quella stella luminosa?”
“ La vedo”
“ Quella stella è Marte, il mio pianeta preferito. Sai ho una mezza intenzione di andarci..”
“ Sì magari quando l’atmosfera te lo permetterà..”
“ Io ci andrò e tu verrai con me..”
E alla fine lui Marte l’ha conquistato, come un generale che conduce una battaglia per far trionfare i suoi ideali e quelli della sua patria su un’altra terra.
“ Io preferisco Venere”
“ Venere?”
“ La vedi quella stella poco lontana da Marte che emana una grande luce gialla, poco meno luminosa di quella del tuo pianeta?”
“ Sì la vedo..”
“ Quella è Venere..”
Io Venere l’ho continuata a guardare senza mai decidere cosa fare del mio e del suo destino, così indomabile ma finemente complicato.
“ Non lo sapevo..”
“ Sapevi che Marte e Venere erano amanti?”
“ Davvero?”
“ Sì, secondo la mitologia greca, Marte ebbe tante avventure amorose e quella più importante fu con Venere, moglie di Efesto o come lo chiamano i latini Vulcano..”
Io e il mio dannato amore per tutto quello che è storia!
Le leggende tuttavia partono sempre da un briciolo di verità e vorrei pensare per un attimo che la mia storia con lui sia stata una leggenda fondata sulla verità e sull’amore sincero, quello che solo a quell’età si può dimostrare, quando il mondo non allontana le persone per via della sua ostinazione a volerle cambiare. Voglio imprimere in me l’immagine di quel Jared, il ragazzo scherzoso e spassoso che ho amato per i suoi modi di fare semplici e amorevoli. Io non so come effettivamente possa essere adesso, ma già dal mio approccio con lui alla festa capisco che buona parte del vecchio Jared è scomparsa e questo mi dispiace tanto.
“ Mia cara Venere, se sapevo che le cose sarebbero andate così avrei preferito mettere un freno a tutto..” mi ritrovo a dire nella solitudine della mia stanza con una leggera nota di malinconia nella voce.
“ Perché non riesco a dimenticare, eh Venere?” continuo a chiedere ad alta voce guardando il piccolo puntino sopra di me “ perché non sono stata brava a dimenticarmi di tutto come di solito le persone riescono a fare? Perché io a distanza di migliaia di anni continuo a ricordare il mio passato a Bossier City? Sei da tempo immemore su in cielo e non sei riuscita a darmi una risposta in tutti questi anni, continui a guardarmi senza dirmi cosa fare. È proprio vero che sei solo il simbolo della bellezza. E la ragione? Dove nascondi la ragione Venere? Nelle viscere degli elementi che ti formano forse? L’hai insabbiata per far aumentare la tua bellezza, privandoti del senso delle cose?”
Dopo questo sfogo ritorno con gli occhi sul panorama circostante dicendo: “ ma che faccio? Sono davvero una stupida! Ci mancava solo che mi mettessi a parlate da sola..”
La verità è che sono troppo buona e mi lascio facilmente prendere dai momenti più belli rendendomi talmente sensibile da assorbirli in me e ricordarli quando mi è possibile.

Guardando fuori
Attraverso la notte
La città ammicca ad un occhio insonne
Senti la sua voce
Scuote la mia finestra



“ Ora potete andare, se ancora lo volete..”
“ E cosa vi fa pensare che possa aver cambiato idea?”
“ Solo una speranza”
Continuo a girare per la stanza dividendo il mio cervello fra i ricordi antichi e nuovi rischiando così di scoppiare. Divido il mio cervello fra un Jared passato e uno presente e questo mi porta ai confini della pazzia. Sembro un’anima in pena, ma la verità è che vorrei ascoltare di nuovo quella voce vicino al mio orecchio, vedere i suoi occhi su di me e sentire le sue mani sfiorarmi.
Odiandolo vorrei tutto ciò.
“ Io sono pazza!” esclamo facendo sotto e sopra, rischiando di svegliare qualcuno. Lo so per certo che questa notte non dormirò, beh lo sto già facendo, non sto dormendo. Ritorno alla finestra per guardare la città che a differenza mia dorme tranquilla lasciandosi cullare da un dolce venticello, davvero gradevole. In un certo senso mi sento invidiosa nei confronti di Los Angeles: lei riesce a dormire mentre io no!
Vado vicino al tavolino di vetro dove c’è il vaso in cui ho messo la rosa che il principe Mars mi ha regalato e sfiorando i suoi petali rossi sussurro:
“ Una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve”
“ Una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve..” sospiro “ Jared cosa mi stai facendo? Togliti dalla mia testa..” sento la tristezza prendersi possesso di me che continuo ad accarezzare la rosa dicendo: “ vattene da me, per favore..”
Una lacrima salata muore fra le mie labbra mentre continuo a guardare quella rosa e a ricordare ciò che mi sta facendo del male.
****
“ Buongiorno!” esclamo entrando nell’immensa cucina dove trovo Jackie e Robert intenti a chiacchierare. Alla fine sono riuscita a dormire per poche ore, quelle che mi hanno concesso di non essere un mostro oggi. La giornata non si presenta molto calda e quindi ho deciso di indossare un paio di jeans scuri e stretti e una maglia a maniche corte rossa e aderente. Ai piedi ho delle ballerine che richiamano il colore della maglia e i miei lunghi capelli neri sono mossi e tenuti in una salda coda alta.
“ Buongiorno!” esclamano entrambi sorridendomi felici. Sorridendo prendo posto vicino a loro per inserirmi nei discorsi e per fare colazione. Oggi ho intenzione di fare un giro per la città insieme a Lorelain, una mia vecchia amica che ho rivisto alla festa e l’unica con cui sia stata a divertirmi per il resto della festa insieme naturalmente ai due padroni di casa. Ho con me le bozze del vestito del matrimonio di Jackie previsto per il mese prossimo. Lei vorrebbe che io rimanessi qui per tutto questo tempo, ma io senza la mia New York non so stare, ormai lei è diventata la mia vera casa. E poi non riesco a stare così a lungo senza Marianne e Hope.
“ Dormito bene?” mi chiede Robert mentre mette da parte il giornale.
“ Magnificamente” dico stampandomi un sorriso convincente.
“ E’ il mio vestito per caso quello che è lì dentro?” mi chiede scherzando Jackie notando la cartellina nera appoggiata sul tavolo davanti a me.
“ Sì cara” dico sorridendo.
“ Beh io vi lascio sole” dice Robert alzandosi “ il lavoro mi sta aspettando”
Sorridiamo tutti e tre e poi dando un bacio casto a Jackie, il signore degli affari esteri va via. È davvero simpatico oltre al fatto che è un bel ragazzo. Non pensavo che un uomo d’affari come lui avesse un gran cuore e fosse molto spiritoso, in un certo senso invidio molto Jackie. Rimaniamo sole e dopo aver chiacchierato per un po’ le porgo le bozze facendola rimanere stupita di fronte alla mia idea non così speciale come continua a ripete entusiasta.
“ Tu sei un genio, un mostro, un ragazza piena di talento!” esclama abbracciandomi “ è il vestito da sposa più bello che avessi mai immaginato di vedere e di indossare! Come hai fatto?”
“ Beh ho immaginato te e la mano è partita da sola” dico con semplicità, soddisfatta di vedere la sua espressione di stupore. Sono davvero molto orgogliosa del mio lavoro, l’unica cosa, al di fuori della famiglia a dell’amicizia, che mi rende davvero felice. Vivo per metà, ma quella metà la so gestire in modo meraviglioso.
“ Ehm Jackie devo dirti una cosa..” dico poco dopo.
“ Dimmi” dice lei tornando per un attimo seria vedendo la mia faccia.
“ Perché non me l’hai detto?” chiedo senza preamboli.
“ Cosa?” chiede lei confusa.
“ Che avevi invitato anche Jared alla tua festa..” rispondo guardandola.
“ Oh..” sembra colpita dalle parole che ho detto, forse perché non si aspettava che dicessi questo.
“ Non pensavo che tu l’avessi visto, dopotutto era una festa in maschera..”
“ Beh non so, ma è stato l’unico che in tutta quella giungla sia riuscita a riconoscere nonostante la maschera..”
Mi sorride e dice: “ ma da come parli si direbbe che non è stato solo questo a fartelo riconoscere..”
“ Beh effettivamente hai ragione..” e mi lancio nella descrizione di quel momento strano quanto magico che ho vissuto con lui prima che quella Amber lo portasse via. A fine spiegazione vedo Jackie con gli occhi decisamente a cuoricino.
“ Oh mio Dio..” sussurra “ quell’uomo..” sospira “ certo che se non avessi Robert un pensierino ce lo farei. Quello che mi hai raccontato è così maledettamente bello che non so perché tu ti ostini a non volerlo rivedere, magari senza maschera..”
“ No io non voglio vederlo..” dico decisa. La mia testa dice questo ma il mio cuore dice tutt’altro.
“ Beh cara devi sapere che i 30 Seconds To Mars quando finiscono i tour vivono i loro momenti quotidiani qui a Los Angeles..” dice Jackie.
“ Avere Hope ventiquattro ore su ventiquattro con me comporta il sapere di ogni spostamento di quella dannata band. E so che hanno appena finito il piccolo tour e che quindi sono qui. Ma in fin dei conti Los Angeles è grande, fin troppo grande!”
“ Se c’è di mezzo il destino e l’amore anche delle grandi città ad un tratto possono diventare piccole, molto piccole..”
È anche vero questo, ma io voglio convincermi delle parole che ho detto io. Sorrido aiutandola a mettere a posto la cucina.
“ Io devo andare al lavoro” dice ad un tratto scocciata “ mi piacerebbe davvero restare con te e Lorelain. Accidenti al lavoro!”
“ Su non ti abbattere..” dico ridendo.
“ Vorrà dire che ci rifaremo stasera” dice risoluta “ stasera faremo un’uscita per sole donne e andremo in un pub che conosco da molto tempo. Dillo anche a Lory!”
“ Certo!” esclamo vedendola andare via.
Spero che questa uscita serale mi faccia distrarre un po’ dai pensieri che tormentano il mio animo.

****
“ Pensi a qualcosa di terrificante?” mi chiede Lorelain preoccupata.
Ci siamo fermate ad un bar per riprendere la capacità di camminare. Non ricordavo che lo shopping con lei fosse così traumatico. Purtroppo ho notato che oggi non sono di buona compagnia, quei pensieri continuano ad aleggiare su di me e ad inoltrarsi nella mia mente con grande facilità. Vorrei prestare la mia testa e tutto l’arsenale a qualcun altro così mi libero per un po’ di questa pesantezza enorme che sento. Possibile che giorni di vacanza devono sapersi trasformare in giornate di inferno? Un inferno dal quale neanche la Santissima Trinità può liberarmi. Stavo fissando il vuoto quando Lorelain mi ha fatto quella domanda.
“ No, nulla di grave” dico sforzandomi di sorridere.
“ E’ successo qualcosa?” continua a chiedermi non soddisfatta del mio sorriso rassicurante.
“ Stavo pensando che oggi è una bella giornata..” mento.
“ Non sei mai stata brava a dire le bugie, ripeto mai..” dice Lorelain girando il cucchiaino nel suo cafè, lanciandomi al tempo stesso delle occhiate di pura lettura del pensiero.
“ Ma non ti sto mentendo..”
“ Quindi tu quando pensi a qualcosa di così semplice e banale fai quelle facce?”
“ Perché che faccia ho fatto?”
“ Di una che stava pensando a tutt’altro che alla bellissima giornata che c’è..” risponde, soddisfatta di avermi messo al tappeto, infatti io non so cosa rispondere. In un certo senso sono accorto di possibili scuse. Guardo il mio cafè e non le rispondo, perché non mi va di parlarne.
“ Steffy ti conosco da una vita e non mi hai mai tenuto all’oscuro di qualcosa” dice guardandomi “ quindi devo capire che la cosa che pensi o ti preoccupa un mondo o ti fa male solo farla vagare nella tua mente..”
“ Mi fa male sono farla vagare nella mia mente..” ripeto triste. Lorelain mi guarda e sorridendo in segno di conforto, prende una mia mano e dice: “ quando vorrai parlarne io sarò qui ad ascoltarti e se ci riuscirò a darti qualche dritta..”
“ Sei un’amica..” dico sorridendole.
“ Bene ritornando a noi, ci sono altri dieci negozi nelle vicinanze in cui non siamo ancora entrate quindi adesso armati di coraggio e seguimi..”
“ Ma cosa ho fatto di male per meritarmi questa simile condanna?” esclamo in modo tragico. Ridiamo e dopo aver fatto l’ultimo sorso di cafè ed essere stata per altri venti secondi su quella sedia confortevole, usciamo fuori e ci incamminiamo verso questi altri dieci negozi che potrebbero fare anche a meno della nostra presenza! Ho solo voglia di riposare.
Entriamo in un negozio davvero carino, in cui si vendono degli abiti per feste di ogni genere.
“ Guarda questo ti starebbe una favola stasera” dice Lorelain ritornando da me con una vestina davvero incantevole, ma che per quanto è sofisticata, non metterei mai, perché non è il mio genere.
“ Bella, ma è molto scollata e io non ne uso di vestiti così”
“ Oh ma andiamo!” esclama Lorelain guardandomi esasperata “ sei abbastanza grande ormai e sei in età da marito. E poi ha un corpo mozzafiato, è tutto al posto giusto, ti invidio un casino e tu non vuoi fare niente per metterti almeno stasera in mostra? Guarda che i pub sono i posti dove può succedere di tutto, anche in una sola serata e in un solo secondo..”
Sapendo che continuerà all’infinito prendo l’abito dalle sue mani e dico: “ okay lo provo, basta che tu non continui a torturarmi, non lo sopporterei ancora a lungo..”
“ Va bene!” esclama contenta di aver avuto un’altra vittoria su di me “ ti aspetto qui” e indica le poltroncine di fronte ai camerini. Entro in uno di questi e guardandomi alla specchio dico: “ ma chi me l’ha fatto fare!”
“ Hai detto qualcosa?” sento chiedere all’esterno da Lorelain.
“ Ehm no!” esclamo a mia volta. Guardo il vestito e appoggiandolo sulla sedia mi sfilo di dosso i miei abiti per poi riprenderlo e indossarlo. Evitando la bella scollatura mi piace davvero e mi sta anche bene. Il blu poi è il mio colore preferito e il fatto che fasci le mie forme in modo così perfetto lo rende il vestito più bello che avessi mai visto. Non so però se prenderlo. Mi giro di nuovo e sussurro: “ ma sì! Una volta si muore e fino a quel momento vorrei cercare di fare quasi tutto”
“ Hai fatto?” mi chiede impaziente Lorelain da fuori.
“ Sì” rispondo e aprendo il camerino esco fuori con aria incerta.
“ Mio dio” scandisce in un sussurro la mia giovane amica. Si alza e fa un giro intorno a me guardandomi intensamente a bocca aperta. Quanto ritorna al suo posto dice: “ diventerei lesbica sai?”
Scoppio a ridere e dico: “ vuol dire che devo prenderlo?”
“ Mettiamola così: se tu non lo prendi a casa non ci arrivi più con le tue belle gambe” mi dice fulminandomi con lo sguardo.
“ Ehm okay allora” dico deglutendo. Non voglio morire così giovane dopotutto. Sorride felice e voltandosi va dallo stesso commesso che ha fatto impazzire per tutto il tempo e dice: “ è possibile avere un paio di tacchi per mettere sotto a quel vestito?”
Il ragazzo mi guarda e dice: “ sì, le prendo subito..” e continuandomi a guardare va a prendere ciò che mi serve. Lorelain ritorna da me e dice: “ hai visto? Hai già messo il commesso KO figuriamoci la strage che farai stasera"
“ Dio mi sento così in imbarazzo!” esclamo guardandomi.
“ Fatti passare questo imbarazzo!” dice Lorelain decisa “ tu non sei seconda a nessuna di quelle galline che vanno in giro senza cervello. Tu invece sei bella, sexy e con un cervello niente male. Sei perfetta già così figuriamoci con un bel vestito come questo. Ammazzerai tutti” conclude soddisfatta. Scoppio a ridere, ma so per certo che ha ragione.
“ E così sia” dico sorridendo.
Spero solo che non succeda qualcosa di terrificante.

****
E se all’improvviso ciò che più temo di incontrare si materializzasse all’entrata del locale proposto da Jackie?
Mentre stiamo per entrare nel pub i miei occhi cadono su una figura lì vicina che mi da le spalle, ma che nonostante ciò capisco chi sia e il mio cuore comincia a battere all’impazzata e il mio corpo si lascia percorrere da un buona dose di adrenalina che manda in fiamme il cervello. È come se all’improvviso avessi voglia di scappare.
“ Torniamo indietro, per favore” dico mentre sono costretta ad entrare “ no ragazze per favore, cambiamo posto! Ma non restiamo qui”
“ Devi affrontare i tuoi fantasmi!” dice seria Jackie.
“ Altrimenti rimarrai sempre imprigionata nei tuoi incubi” conclude Lorelain. Alla fine le ho raccontato tutto e di più. Sono riuscita a sfogarmi e a tirar fuori tutti i dubbi e tutte le paure che avevo accumulato in così poco tempo.
“ Ma proprio ora lo devo fare?” chiedo osservando l’entrata di Shannon e Matt. Per ultimo arriva Jared che sembra portarsi il mondo per l’aria con i suoi atteggiamenti da conquistatore del mondo, o forse dovrei dire da conquistatore notturno? Dio come è cambiato, non l’avrei mai immaginato..
“ Devi stare solo tranquilla e lasciare che la serata faccia il suo corso” dice Jackie “ se è destino qualcosa succederà, se non lo è, beh diciamo che potrai dire che è stato un piacere rivederlo anche se in un modo così intrigante”
“ Okay” dico respirando a fondo “ bene io ho bisogno di qualcosa di veramente forte” e lasciandole mi dirigo dal barista che non ha fatto altro che scrutarmi per tutto il tempo.
“ Cosa posso fare per questa bellissima donna?” dice guardandomi.
“ Vorrei qualcosa di molto forte” dico secca. Ci manca solo questo scimmione che cerca di fare Milord per aprire le danze. Prepara un miscuglio che non capisco e me lo porge.
“ Ecco a lei” continua sorridendo la sua operazione che mando a puttane in due secondi. Mi giro per avere il quadro generale della stanza e vedo Shannon seguito da Matt venire verso il bancone. Shannon mi riconosce subito e sorridendo viene a prendere posto vicino a me non prima di avermi abbracciato.
“ Che ci fai qui?”
“ Mi do all’alcol per dimenticare” rispondo sorridendo.
“ E cosa mai ti ha ferito in questo modo?” chiede ridendo.
“ Diciamo un sacco di cose..”
“ Lui è Matt” dice Shannon presentandomi il bassista della band.
“ Steffy, piacere”
Matt mi guarda per due minuti buoni e dice: “ quella Steffy?”
“ Dipende da quale Steffy hai in testa” dico sorridendo.
“ Ehm intendo la ragazza di cui Jared non fa altro che citare da un bel po’..”
Il cuore ha smesso di battere e l’aria nei miei polmoni si è dissolta in pochissimo tempo.
“ Scusa puoi ripetere?” chiedo sconvolta.
“ Jared da parecchi anni continua a parlare di te, ormai mi sei così famigliare che a volte mi chiedo come mai non ti vedo in casa con lui..” dice Matt sedendosi vicino a me.
Guardo sia lui che Shannon e con tutto il coraggio che c’è in me faccio un grande sorso di quello schifo che in due secondi sputo con il rischio di sporcarmi.
“ Ehi!” esclama Shannon “ ma sei pazza? Vacci piano! Vuoi morire per caso? A giudicare dal colore hai scelto l‘alcolico più potente presente in questa stanza”
“ Me ne sono accorta” dico con voce strozzata “ ma era necessario fare questo atto”
“ Non te l’aspettavi eh?” mi chiede Matt che trovo simpatico anche se effettivamente non lo conosco.
“ No” dico continuando a sventolarmi una mano in faccia per crearmi un po’ di aria.
“ E invece è così” dice Shannon.
“ Ehm ma siamo qui per parlare di lui per caso?” chiedo girandomi in direzione del bancone, dando così le spalle al resto della sala. Ci mancava anche questa.
“ Scusami” dice Matt “ ma è stato spontaneo da parte mia dire questo. Finalmente ti conosco dal vivo e non solo a parole, quindi so per certo che esisti”
“ Tranquillo” gli dico sorridendo “ come mai qui voi?” chiedo guardando entrambi.
“ Abbiamo deciso di rilassarci dopo questo lungo tour” risponde Shannon “ e riprendere in nostri hobby” sia lui che Matt si scambiano sguardi complici.
“ Uomini..” dicono guardandoli quasi schifata e facendo un sorso molto piccolo di quella fanghiglia. Rimaniamo per un bel po’ a parlare dimenticandomi di Jackie e Lorelain, ma fortunatamente le riesco a vedere mentre parlano e ridono. Beh almeno loro sono tranquille, non come me in continua lotta con l’agitazione. L’ho appena visto ed è in compagnia di una ragazza che non sembra affatto Amber. Tutte queste bionde sembrano tutte uguali, anche se a giudicare da come si sia attaccata  a lui non sembra la stessa ragazza.
“ L’hai visto eh?” mi chiede in quel momento Shannon.
“ Ma che fine ha fatto Amber?” chiedo confusa “ alla festa di Jackie era con lei”
“ Amber è solo una delle tante donne che cambia ogni due minuti. Non mi stupisce la tua faccia confusa” dice Matt.
“ Strano che abbia con sé Danielle. Quella è una sanguisuga, non lo lascia solo nemmeno per andare al bagno” dice Shannon.
“ Poteva portare Brooke, quella svampita che mi fa morire dal ridere per le cose che dice”
“ No Matt, secondo me doveva portare Nora. Quella sì che..”
“ Shannon!” esclamo quasi indignata.
“ Ehm scusa”
“ Da come ho capito non è più il Jared che ho conosciuto” dico osservandolo “ questo un po’ mi rende triste..”
“ Sei sempre in tempo per rimetterlo sulla retta via..” dice Shannon.
“ No, non se ne parla” dico “ se devo soffrire preferisco farlo a debita distanza da lui”
“ Contenta tu..” dice bevendo il suo alcolico.
 La cosa che mi fa sorridere in tutto questo è il continuo guardare di Matt nella direzione delle mie due amiche. Sono convinta che stia facendo la radiografia a Lorelain.
“ Ehm Steffy?” mi chiama guardando da quella parte mentre continua a muovermi il braccio.
“ Ehi ti sto sentendo” dico cercando di non ridere insieme a Shannon.
“ Oh scusa” dice quasi in imbarazzo “ ecco volevo sapere chi era quella ragazza con quel vestito rosso che continua a gesticolare..”
“ Si chiama Lorelain ed è la mia amica” dico cercando di rimanere seria “ sei vuoi te la presento”
“ No” dice “ lascia che questi incontri si svolgano da soli..” si allontana sorridendomi. Sono scioccata ma allo stesso tempo divertita. Chissà cosa farà Lorelain..
“ Matt ti ha appena battuto” dico io sorridendo.
“ Eh già..”
“ Dai vai a fare conquiste anche tu” dico sorridendo.
“ E lasciare una bella ragazza qui da sola e triste nel vedere quel deficiente di mio fratello in quella situazione?” mi guarda e risponde “ No.”
“ Non preoccuparti per me” dico “ me la saprò cavare benissimo anche da sola”
A quel punto vedo Jared lasciare per un attimo la sua bambola e venire verso di noi. Devo stare calma e controllare le mie emozioni, da quelle più evidenti a quelle più nascoste.
“ Stai bene Steffy?“ mi chiede Shannon vedendo questa situazione.
“ Sto fingendo di stare bene” rispondo guardandolo “ ti prego, non interrompere la mia esibizione, vorrei che fosse perfetta per quando succederà quello che sta per succedere..”
Vorrei scappare ma ormai è inutile. Jared si ferma quasi pietrificato guardandomi. Occhi negli occhi, sguardi negli sguardi, battiti nei battiti e meraviglia nella meraviglia. Deglutisco e cerco di essere meno fragile di quello che sicuramente posso sembrare.
“ Steffy..” dice quasi in un sussurro.
“ Jared..” dico quasi con noncuranza e facendo un altro piccolo sorso di quello schifo.
“ Io vado..” dice Shannon lasciandoci così da soli. Jared si siede al suo posto continuandomi a fissare.
“ Potresti smetterla di fissarmi in questo modo?” dico quasi irritata.
“ Scusa” dice “  ma la tua bellezza non passa inosservata”
“ Risparmia il fiato Jared. Non attacchi con le tue lusinghe e poi serviranno alla tua ragazza che ti sta aspettando lì seduta” dico quasi con rabbia.
“ Chi lei?” mi chiede guardando dalla mia stessa parte “ no non è la mia ragazza”
“ Ah no?” chiedo “ beh non sembra dal modo in cui si attacca al tuo braccio. Vedo che non perdi tempo a prendere in giro la gente”
Lascio il bicchiere sul tavolo per poi dirigermi dalle altre, ma vengo fermata da lui.
“ Lasciami andare” dico arrabbiata. Si avvicina al mio viso e sillaba in tono di sfida: “ No.”
Allontano la sua mano con un movimento brusco e dico: “ perché l’hai fatto?”
Sa a cosa mi riferisco perché ad un tratto ritorna serio. Mi guarda attentamente mentre in me si fa spazio la rabbia più assoluta.
“ Io non volevo farlo..” dice poco dopo “ non volevo che succedesse, che tu vedessi quello che hai visto”
“ Peccato che ho visto tutto” dico a braccia conserte “ peccato che sia stata una sciocca pensando che anche la distanza non ci avrebbe separati. Peccato che pensavo che tu fossi diverso, ma dal momento in cui scappasti appena io ti dicessi che dovevo andare via, mi hai delusa perché pensavo che mi avresti consolata. In quel momento avevo bisogno di te e di nessun altro e invece sei stato un codardo” mi avvicino e puntando un dito contro di lui tocco il suo petto e dico “ tu mi hai spezzato il cuore, lo sai questo? No non lo sai e non puoi capirlo”
“ E tu lo sai cosa ho provato quando mi hai detto quelle famose parole?” mi chiede lui “ sai come si sono sentito nel momento in cui mi dicesti che ti saresti trasferita? Uno schifo perché sapevo che te ne saresti andata probabilmente per sempre. Sapevo che la persona più importante stava per andare via da me. Sono scappato perché così pensavo che tutto sarebbe stato diverso, che sarebbe stato come prima di quella pugnalata. Senza pensare a niente sono arrivato al nostro piccolo rifugio e stranamente ho incontrato Jenny. Voleva parlarmi, convincere una povera mente già incasinata a lasciarti perdere. Stavo per allontanarla quando lei si è accorta della tua presenza e mi ha baciato. Ti giuro su tutto quello che ho che non l’ho voluto fare per annientarti. Da allora mi sono maledetto, soprattutto quando ho visto i tuoi occhi delusi da me..”
Lo guardo e decisamente non so cosa fare. Rimango al mio posto rigida continuando a puntare i miei occhi su di lui. A fissarlo per convincermi che l’uomo che sta di fronte a me è lo stesso ragazzo di un tempo, con la sua semplice espressione che mi inteneriva il cuore ogni volta che voleva farsi scusare. Ma ora non so se credergli, non ora che so come è fatto. Non è Jared.
Che cosa triste..
“ Sei stato uno sciocco” dico senza mostrare emozioni.
“ Ora che sei qui puoi mettere in atto il tuo piano..” dice alzandosi e parandosi davanti a me.
“ Scusa?” chiedo confusa e facendo un passo indietro.
“ Non volevi farmi in tanti pezzettini appena mi avresti rivisto? Bene io sono qui, prego, me lo merito..”
Lo guardo e istintivamente alzo la mano per cominciare con uno schiaffo ma ad un tratto mi blocco mentre lui continua ad avere gli occhi chiusi e serrati per paura. Vorrei ridere ma non lo faccio. Sono testarda dopotutto.
“ No” dico abbassando il braccio facendolo così aprire gli occhi “ non ne vale la pena..”
Sto per andare via ma lui mi blocca di nuovo.
“ Proprio che non riesci a perdonarmi..” dice triste.
“  E tu proprio che non riesci a capire..” dico e mi allontano diretta al bagno. È lì che mi lascio andare a tutta l’amarezza e alla frustrazione, piangendo lacrime amare.
“ Sono una stupida!” esclamo sbattendo la testa contro la porta chiusa a chiave “ stupida! Stupida! Stupida!”
“ Steffy esci da lì” dice Jackie entrando in bagno “ so che sei chiusa lì dentro a mangiarti le mani, ma non serve a niente. Quindi adesso esci, vieni con me a divertirti”
Faccio un respiro profondo ed esco fuori.
“ Non ti ho invitato a passare una serata diversa per vederti triste o per vederti piangere. Tu devi divertirti”
Annuisco sorridendo e infine lei mi abbraccia.
“ Siamo ancora qui?” dico scherzando “ forza andiamo”
Fortuna che buona parte della serata passa in modo magnifico perché altrimenti non avrei saputo cosa fare. Lorelain ormai ci ha lasciato da un bel po’ e credo di sapere il perché. Shannon è rimasto solo con una ragazza che non conosco e vedo che Jackie lo sta osservando da un bel po’.
“ Jackie mi hai sentita?” chiedo anche se effettivamente non le ho detto niente. Lo faccio per vedere che reazione avrà.
“ Ehm sì..” dice sorridendo incerta.
“ Quindi sei d’accordo?” chiedo sorridendo.
“ Ehm sì..”
La guardo e scoppio a ridere.
“ Ehi perché stai ridendo?” mi chiede.
“ Niente, niente” dico ritornando ad osservarla a sua insaputa. Che Robert non sia la persona giusta?

****
Sono passati diversi giorni e io ancora non mi decido ad andare via, forse per colpa di Jackie che inventa tantissime cose per farmi restare. Ha fatto un’altra festa, meno vistosa a cui però ha invitato anche i Mars al completo, così ho potuto fare anche la conoscenza di Tomo. Jared stranamente era da solo e ha continuato a guardarmi in disparte. Non sono pronta per rivederlo più da vicino e parlarci come se fosse la cosa più normale. Chissà forse arriverà il giorno.
Shannon mi ha detto che non si sente bene e che ha un po’ di febbre, ma nonostante questo vuole fare un piccolo concerto qui a Los Angeles anche se gli altri non vorrebbero farlo per le sue condizioni un po’ precarie. Il solito testardo.
“ Ehi già alzata?”
Jackie ancora assonnata entra in cucina dove sono intenta a preparare la colazione.
“ Ehi buongiorno!” esclamo “ beh non avevo molto sonno”
Facciamo colazione parlando un po’ e continuando a ridere per qualsiasi cosa ci venga in mente.
“ Devo andare..” dice appena si alza.
“ Robert?” chiedo, vedendo che non è sceso per niente.
“ Ehm non è tornato a casa ieri sera” dice “ il lavoro l’ha trattenuto..”
“ Oh certo” dico tenendo in mano un bicchiere d’aranciata “ il lavoro..”
Mi sorride e va via. Credo che Robert ha qualcosa che tiene nascosto, ma prima che possa fare e dire qualcosa sento il cellulare squillare e per lo spavento di aver sentito la voce di Jared cantare a squarciagola “ The Kill”, ho fatto cadere il bicchiere.
“ Ammazzerò Hope!” esclamo mentre prendo il cellulare.
“ Pronto?”
“ Ehi Steffy”
“ Ciao Shan, dimmi tutto!”
“ Jared è stato ricoverato in ospedale..”
“ Cosa?” esclamo.
“ Ha la febbre molto alta” dice “ pensavo di avvisarti, ma effettivamente non so perché l’ho fatto”
“ Non ti preoccupare hai fatto benissimo” dico correndo in camera per cambiarmi la maglia “ fra poco sarò lì”
Alla velocità della luce esco di casa e mi dirigo in ospedale. Non so perché lo stia facendo, ma credo che questo sia opera del destino. Dopo aver avuto le indicazioni necessarie entro nella stanza a me indicata e trovo Tomo, Shannon ed Emma. Jared sta dormendo mentre il dottore controlla i valori.
“ Sei venuta” dice Tomo guardandomi sorpreso.
“ Non so cosa mi abbia spinto a farlo, ma adesso sono qui” dico cercando di sorridere. Loro fanno lo stesso e poi voltandomi verso Jared mi siedo sulla sedia vicino a lui e guardando il dottore dico: “ come sta, dottore?”
“ Deve stare in assoluto riposo. La febbre è molto alta, non può andare in giro conciato in questo modo. Lo terremo qui in osservazione fin quando la febbre non sparisce”
“ Dobbiamo annullare il concerto qui a Los Angeles” sentenzia Shannon.
“ Sì, la salute di Jay prima di tutto” dice Tomo guardandolo.
“ Sono assolutamente d’accordo” dice Emma “ chiamerò gli organizzatori per dire di annullare il concerto” e sorridendomi esce fuori per fare le sue telefonate.
“ Ma che mi combini stupido..” sussurro al suo orecchio nonostante io sappia che sta dormendo. Accarezzo i suoi capelli e sorrido vedendo che in quello stato così tranquillo assomigli ad un angelo. Nel frattempo il dottore appunta qualcosa nella sua cartella continuando ad osservare la scena. Quando mi accorgo che osserva le mie amorevoli cure dice: “ non sapevo che il signor Leto avesse una ragazza..”
Quasi mi strozzo con la salita, mentre Shannon e Tomo ridono. Che hanno da ridere?
“ Ehm no” dico rossa in volto “ non sono la sua ragazza” ma evidentemente non convinco perché continua a sorridermi. Ad un tratto ci voltiamo verso la porta da cui arriva un piccolo urlo che precede l’entrata di Danielle. Ma che ci fa qui quell’oca?
“ Dov’è il mio Jared? Ditemi ha chiesto di me?” dice piagnucolando andando verso Shannon e Tomo che la guardano scioccati. Poi si volta verso il letto e vedendomi mi lancia un’occhiata velenosa. Pochi giorni fa ho avuto il piacere di avere un piccolo diverbio con lei. Fortuna che mi ha fermata Matt, perché sennò..
“ Che ci fai tu qui?” mi chiede infervorata.
“ Potrei farti la stessa domanda” dico alzandomi dalla sedia e cominciando a sentire un po’ di imbarazzo per via degli occhi dei presenti puntati su di me, in particolare del dottore. Danielle mi guarda e incrociando le braccia al petto dice: “ si dà il caso che io sia la sua ragazza..”
“ E si da il caso che io sia la sua..amica” stavo per dire non so cosa.
“ La sua amica?” mi chiede beffarda “ ma se non vi siete parlati per anni! Ti avvicini a lui solamente adesso che è ad un tratto interessante!”
“ Sta male asina giuliva!” esclamo infervorata “ e per tua informazione io l’ho sempre trovato interessante!”
Dio che imbarazzo! Le mie gambe stanno cedendo.
“ Mmh..”
Un piccolo lamento proviene dal letto e voltandomi vedo Jared muoversi ma senza aprire gli occhi.
“ Ecco vedi?” dice Danielle avvicinandosi “ sente la mia presenza!” sussurrando poi dice “ non temere Jay la tua cucciola è qui con te!”
Che disgusto! Ma Jared mentre si muove afferra la mia mano e sillaba senza aprire gli occhi: “ S..S..Steffy..”
Io lo guardo sorpresa e mi siedo di nuovo stringendo la sua mano. Danielle ha cambiato colore e allontanandosi dal letto lentamente, va via piagnucolando e lasciando la porta aperta. Il dottore dopo aver osservato tutta la scena e soprattutto la fuga di Danielle ritorna a guardare me e Jared.
“ Eh” sospira “ essere giovani e sentire il morso pungente dell’amore”
Shannon e Tomo sorridono. Io mi sento in totale imbarazzo.
“ Bene credo che possiamo andare” dice il dottore “ il signor Leto è in buone mani..”
“ Lo credo anche io” dice Shannon facendomi l’occhiolino. Io sorrido a mia volta e li guardo andare via.
“ Mmh..”
“ Ssh sta zitto” sussurro a Jared “ riposati..”
Lo guardo e più lo faccio e più sento la rabbia assopirsi nei suoi confronti.
L’amicizia, l’amore nei confronti di questo ragazzo.
Una gran bella fregatura!

Se chiedono: perché?
Digli che è la natura umana..







   
 
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