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Autore: la_marty    24/08/2011    5 recensioni
Dal sesto capitolo:
“Grazie Bella, ma ti sarei grato se non tentassi più di uccidere le mie intervistatrici, o il pubblico potrebbe farsi un’idea sbagliata dei miei modi”.
Bellatrix arrossì e pigolò: “Era un banalissimo Anatema che uccide, cosa c’era di sbagliato, padrone?”.
Travers rispose per Voldemort: “Chi vuoi che voti il padrone se si ha la percezione che tutti gli oppositori verranno ammazzati seduta stante?”.
“Ma la politica del padrone è esattamente questa!”, esclamò lei. “Meglio che ci facciano l’abitudine”.

Ebbene sì, la crisi è arrivata anche nel mondo della magia: c'è aria di elezioni e i tre candidati scelti si apprestano ad affrontare una dura campagna elettorale e tutta una serie di interviste e dibattiti per ottenere la fiducia degli elettori. Gli aspiranti Ministri della Magia sono un mago malvagio e famoso, una studentessa modello di Hogwarts e un mago piccolo e furbo, odiato da tanti ma che riscuote, in modi più o meno leciti, un misterioso successo ogni volta che si aprono le urne.. vi ricorda qualcuno?
Genere: Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Salve a tutti! Vi dico subito che questo capitolo è stato difficile da scrivere e non sono molto soddisfatta, però lo posto comunque. Questa fic vorrebbe essere un po’ comica un po’ satirica, ma qui si parla di Hermione, che non si presta molto alla comicità. Tuttavia ho fatto del mio meglio e di sicuro i prossimi capitoli saranno più soddisfacenti :P grazie, ma veramente GRAZIE, a chi mi recensisce, mi segue e mi consiglia, significa molto per me. E ora buona lettura!
 



Intervista con la Skeeter - Hermione
 
Le domande dal pubblico furono ridicole: le fan di Silvius accaparrarono il microfono e fecero per mezz’ora domande su domande al loro beniamino, domande del tipo “com’è la sua ragazza ideale”, “quali consigli darebbe a una giovane strega che vuol fare carriera al Ministero” o “perché il Ministero avrebbe bisogno di ragazzine o maghi oscuri quando ha a disposizione un mago come lei?”.
La piazza iniziava a dare segni di impazienza, il sorrisone di Silvius suscitava apparentemente una grande irritazione e George Weasley cercò di spedirgli un CanarinoBomba, ma Caramell lo intercettò e lo deviò pigramente verso il cielo.
Silvius non si accorse di nulla e la sua espressione diceva che era convinto di essere l’idolo delle masse.
Dopo l’ennesima ragazzina che pose l’ennesima domanda scema (“Come si fa a partecipare a uno dei suoi famosi festini a Villa Harcoris?”) iniziarono i fischi. Caramell sembrò capire che era ora di darci un taglio e strappò il microfono dalle mani di Silvius prima che potesse rispondere.
“Benissimo!” tuonò gioviale, “Ora, Signore Oscuro, Silvius” Caramell si rivolse ai due maghi, “vi prego di accomodarvi sul retro così che possiamo dar spazio alla signorina Granger”.
Silvius balzò in piedi e si allontanò saltellando, il sorriso paralizzato sulla faccia; Lord Voldemort si alzò e scivolò dietro al palco simile a un Dissennatore, con la veste svolazzante e il cranio lucente.
Caramell fece sparire il banco a tre posti ed evocò due comode poltrone. Su una prese posto Hermione, sull’altra (tra un misto di applausi e fischi) la biondissima Rita Skeeter, vestita con un completo cremisi, i soliti occhiali a farfalla, gli artigli smaltati di viola. L’inseparabile Penna Prendiappunti  spuntò fuori dal nulla e si mise in posizione.
Rita ed Hermione si scambiarono un sorriso assolutamente finto in cui il disprezzo reciproco era palpabile.
“Allora mia cara”, esordì la giornalista. Il pubblico tacque. “Cominciamo con le domande di base, qualche curiosità su di te, qualche aneddoto... per poi passare al tuo programma elettorale”.
Hermione si sistemò meglio sulla poltrona. Notò le fan di Silvius omaggiarla di sguardi di disgusto.
 
 Nome completo? 
Hermione Jean Granger.
 Età? 
Diciassette, appena compiuti.
 Attuale occupazione? 
Sono al settimo anno a Hogwarts, in Grifondoro.
 
Qualche applauso dalla piazza.
 
 Si dice che tu sia un’eccellente studentessa. 
Mi impegno molto e ottengo dei risultati. Credo che impegnarsi sia il presupposto per la buona riuscita in ogni ambito.
 Molto interessante... ovviamente mia cara l’impegno non basta, è necessaria una certa dose di astuzia, contatti utili, anni di esperienza.. dovrai farti strada e  sbaragliare la concorrenza. 
Oh, ho una certa esperienza nello schiacciare gli insetti che cercano di intralciarmi.
 

La folla si chiese come mai Rita si fosse come congelata. Le sue narici fremevano e le mani tremavano. Tornò a parlare con finta nonchalance, ma il disprezzo delle sua voce non ingannava nessuno.
 
E come credi di sbarazzarti del Mago Oscuro più temibile di tutti i tempi, ragazzina?
Il mio amico Harry l’ha fatto fuori quando aveva un anno. Potrei farcela anch’io.
A proposito di Harry.. (Rita dimenticò l’allusione sarcastica agli insetti e assunse un tono malizioso) che rapporto c’è tra di voi? Si dice che siate molto vicini..
Non intendo parlare di Harry.
 
Occhiate torve da parte di tutte e due.
 
Molto bene. Parliamo dei tuoi progetti ministeriali. È noto a tutti che vorresti introdurre leggi per il trattamento degli Elfi Domestici..
Gli Elfi Domestici sono creature ridotte in schiavitù e vanno liberati al più presto. Farò in modo che ricevano stipendi, permessi per malattia, pensioni e tutto il res..
 
La piazza si riempì di fischi e risate di scherno. Hermione vide i Mangiamorte rotolarsi per terra dalle risate, ma non solo loro. Tutti i presenti si guardavano increduli come a domandarsi se avessero sentito bene. Si diceva che la studentessa modello di Hogwarts voleva cambiare le condizioni degli Elfi Domestici, ma tutti l’avevano presa come una diceria.. chi poteva voler imporre uno stipendio agli Elfi Domestici?
 
Hermione evocò un sortilegio Scudo così che le Caccabombe anziché raggiungerla rimbalzarono sulle fan di Silvius.
 
Ah, tesoro mio. Ti ricordo anche che per essere votata devi avere il sostegno popolare.
 

Rita si stava divertendo un mondo.
 
“Bè, un mago che riduce in schiavitù una creatura magica indifesa per me non merita di tenere in mano una bacchetta”, esclamò Hermione con voce vibrante.
“Hermione ma è nella loro natura!”, esclamò dal pubblico Tom, il barista del Paiolo Magico. “Non puoi obbligarli a vivere contro natura, per loro lavorare significa tutto!”
“Solo perché non hanno conosciuto la libertà!”, rispose la ragazza infiammandosi, ma vide che la piazza era prevenuta e non l’avrebbero presa seriamente se avesse continuato a parlarne. Decise di cambiare argomento.
 
Questo non è tuttavia l’unico punto del mio programma di governo.
No infatti. Qui leggo che hai delle proposte per riformare anche la scuola. Non ti stai appropriando di competenze non tue? Non è qualcosa che spetta al Preside decidere come e dove modernizzare la scuola?
Non mi sognerei mai di mettere in discussione il lavoro del professor Silente. Ho soltanto.. come dire? Qualche suggerimento.
Fantastico. Condividi con noi i tuoi progetti.
Lo standard di Hogwarts negli ultimi anni si è notevolmente ridotto. La reputazione della scuola ne risente per cui introdurrei un sistema più severo. Vorrei che la bocciatura agli esami comportasse l’espulsione dalla scuola. E vorrei bocciare tutti quei semi analfabeti che non sanno ancora usare i congiuntivi.
 
Il pubblicò raggelò.
 
 Qualche proposta un po’ meno dittatoriale? 
Cosa..? Ah, ehm.. ma certo. Mi piacerebbe che gli studenti abbiano l’opportunità di dire la loro.. se trovano che un insegnamento sia scadente, se pensano che un corso migliorerebbe con determinati cambiamenti.. io proporrei l’introduzione di questionari per tutti gli studenti. Se un certo aspetto riscontra scontentezza unanime io credo che debbano essere presi provvedimenti.
 Idea interessante. Posso chiederti se c’è  qualcosa che TU cambieresti da subito? 
Premetto che sono molto soddisfatta dei miei anni a Hogwarts, sebbene sia rallentata dalla mandria di incapaci che mi attornia (ma qui torniamo al discorso di prima degli standard). Gli insegnanti sono quasi tutti molto capaci ma per quanto riguarda le materie di studio, personalmente abolirei Divinazione. È una branca della magia incerta e veritiera solo a volte, e in molte altre grandi scuole di Magia europee non viene insegnata. L’insegnante inoltre ha prodotto un’unica vera profezia in vita sua e non credo che questo faccia di lei una Veggente. In secondo luogo aprirei la possibilità di assumere un nuovo docente di Storia della Magia. Il professor Ruf è certamente un grande esperto, ma spesso se una persona sa, non significa necessariamente che sappia insegnare. Propongo inoltre che agli studenti siano distribuiti opuscoli professionali fin dai primi anni. Qualche giorno fa ho ascoltatoad esempio alcuni ragazzi che devono scegliere i M.A.G.O. da affrontare. Un ragazzo sarebbe voluto diventare Spezzaincantesimi alla Gringott ma era necessario un G.U.F.O. in Antiche Rune, e se l’avesse saputo al terzo anno avrebbe scelto quella materia al posto di un’altra. Dovrebbe esserci più informazione in questo senso. Mi sono spiegata?
Perfettamente.
 
Hermione notò che la folla si era fatta più attenta ora. Il professor Silente sorrideva sotto i baffi. Persino Rita sembrava più seria.
 
“Un’ultima domanda mia cara, è vero che... sì?”, Rita si interruppe. Una ragazza in prima fila aveva alzato la mano per porre una domanda. Indossava una t-shirt che inneggiava a Silvius ed era molto attraente.
“Introdurrai balli di Natale o fine anno?”, domandò seria.
Hermione rimase a bocca aperta.
“Io proporrei qualche cambiamento nella divisa”, intervenne un’altra. “Vorrei gonne più corte e colori un po’ meno smorti”.
“Io suggerisco di assumere professori più giovani”, aggiunse un’altra ancora.
Le stavano parlando come se fosse realmente lei a decidere, pensò Hermione emozionata. L’unico aspetto negativo era che stavano portando argomenti assolutamente inutili.
“Mi meraviglio di voi!”, strillò la più alta del gruppo. Aveva lunghi capelli corvini e guardava minacciosa le compagne che si erano messe a fare domande. “Se vi dice che assumerà professori giovani e aitanti passerete dalla sua parte? Non dimenticate quello che Silvius ha fatto per noi! Dobbiamo restargli fedele! VIVA SILVIUS!”.
“VIVA SILVIUS!”, le fecero eco le altre.
Silencio!” tuonò Rita, e le ragazze quasi si strozzarono, ma almeno era tornata la quiete. “Tornando a noi. Ipotizziamo il fatto che tu perda queste elezioni. Quali sono i tuoi progetti eventualmente?”
Hermione si morse la lingua. Se lei avesse perso avrebbe dovuto tenere a freno Ron, che di certo avrebbe attentato alla vita del candidato eletto al suo posto. Poi avrebbe iniziato la sua campagna d’informazione tra gli Elfi Domestici ma dirlo in quel momento, quando sentiva di star conquistando a poco a poco il rispetto del pubblico, l’avrebbe di nuovo screditata.
Si mise a rimuginare.
Cosa poteva rispondere?
“Potrei.. ehm.. viaggiare. Fare qualche esperienza all’estero, o continuare gli studi”.
Vide sguardi di comprensione dal pubblico. Chiaramente si aspettavano una risposta più interessante. Si morse un labbro.
“I tuoi genitori sono Babbani”, riprese Rita sovrastando i fischi da parte dei Mangiamorte che seguirono queste parole. “Appoggiano la tua scelta di intraprendere la carriera politica?”
“I miei genitori mi appoggerebbero anche se decidessi di fare la barista”, rispose con orgoglio.
“Che hai contro i baristi?” strillò Madama Rosmerta dal pubblico.
“Nulla.. assolutamente nulla” assicurò Hermione avvampando. “Intendevo dire che bhe.. i miei genitori hanno fiducia in me e ehm.. quale che sia la professione che intendo avviare mi darebbero il loro appoggio”. Sperava di essersi ripresa, ma Madama Rosmerta le rivolgeva occhiate torve.
Hermione sudava copiosamente ma sperava che non si notasse. Fortunatamente Caramell riapparve sul palco annunciando che il tempo a disposizione era scaduto ed era giunta l’ora dell’intervista al Signore Oscuro.
Hermione si alzò sollevata, sorrise nervosamente e scese dal palco. Le piccole fatture delle fan di Silvius la rincorsero per tutto il tragitto fino al retro.
  
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