LaRouge
Ed eccomi
qui, nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Mi sembra
ancora tutto così strano, fino al giorno prima ero una tranquilla ragazzina che
viveva nella sua casetta circondata dall’affetto delle amiche e dalla certezza
di dover andare ad una scuola normale.
E poi? Cosa
era successo?
Mia madre mi
va a rivelare che è una strega! Non che non mi fosse mai balenata in mente una
idea del genere, troppo normale non lo è mai stata. Ma una strega!! Cioè… vera,
una vera strega, di quelle che fanno magie e dicono strane frasi in lingue
morte da secoli che nessuno studia più.
Oltre a
questo shock ci si era messa pure questa stupida scuola a “invitarmi
ufficialmente a prendere parte al prossimo anno scolastico che inizierà il bla
bla bla bla…”. Dopo aver
ricevuto la lettera avevo passato due giorni interi in camera pensando a come
avrei fatto a non andare. Infondo io non ero una strega, certo, talvolta era
capitato di attirare oggetti o parlare con gli elettrodomestici ma non ci avevo
prestato molta attenzione.
C’era poi un
altro problema: Justina come avrei fatto a passare anni e anni senza di lei?
Era una vita che ci conoscevamo ed era come una sorella. Anche durante le
vacanze estive non riuscivamo a stare più di una settimana senza sentirci,
figuriamoci un semestre o più!
Per fortuna quella ragazza era dotata di una particolare intelligenza che rasentava la genialità (o stupidità per alcuni). Dopo che gli avevo raccontato tutto mi aveva detto che sarebbe voluta venire anche lei in questa scuola per gente speciale (anche se credo ancora che pensi che Hogwarts sia una scuola per persone socialmente fragili e per soggetti pericolosi) Detto ciò iniziò a falsificare la lettera imitando alla perfezione la scrittura di un certo Albus Percival Wulfric Brian Silente e autoiscrivendosi alla scuola. Pensando che la nostra malefatta non sarebbe mai stata scoperta eravamo andate a giocare a BebaCieca. Dopo pochi minuti ci chiamò mia madre dicendo che era arrivato un gufo per noi
“Carissime Vallery LaRouge e Justina Biberina,
è con immenso piacere che vi
informiamo che la domanda di ammissione della sig.na Justina Bieberina è stata
accettata anche se ci è pervenuta in maniera stravagante. Fortunatamente si
sono potuti osservare dei fenomeni nella ragazza che possono soddisfare i
requisiti minimi per accedere alla nostra prestigiosa scuola.
Cordiali Saluti
Albus Percival Wulfric Brian Silente”
Ed ora eccoci qui. Nella Sala Grande ad aspettare di essere smistate dal
Cappello Parlante
-Vallery LaRouge- chiama una vecchia con un rotolo di pergamena. Senza
rendermene conto mi volto, prima di avanzare verso il cappello, in cerca di
Justina ma la trovo come al suo solito distratta, intenta ad osservare il
soffitto chiedendosi dove avessero trovato una carta da parati che crea l’illusione
delle nuvole che si muovono.
“Oh bene…. Trovo in te una forte lealtà verso il prossimo e una fedeltà
non indifferente oltre che ad una intelligenza sottovalutata da molti ma credo
che sia più giusto collocarti in……..”
-GRIFONDORO-
Il tavolo più esterno fece una enorme ovazione applaudendo e urlando.
Ovviamente Justina era ancora concentrata sul soffitto per rendersi conto che
il mio smistamento era già avvenuto, va beh, ci saremmo incontrate dopo.
Mi diressi verso il tavolo rosso-oro e salutai le persone che mi si erno
radunate intorno. Non capivo nulla di quello che dicevano, tutti parlavano
assieme e mi sentivo parecchio spaesata.
-Ciao, io sono Colin!- disse una ragazzino biondo seduto davanti a me che
mi porse la mano. Gliela strinsi sorridendo timidamente e risposi
-Piacere, sono Vallery LaRouge e sono appena arrivata.-
-Oh, anche per me è il primo anno ma sono sicuro ci divertiremo un mondo
e poi siamo capitati nella Casa giusta. Vedi quel ragazzo là?- disse indicando
un ragazzo che era curvo verso una povera bambolina e la stava strattonando
violentemente
-Quello è Harry Potter, il salvatore del mondo magico. Non vedo l’ora che
diventi mio amico!- disse lui saltando eccitato sulla sedia.
Cavolo. Avevo perso lo smistamento di Justina. Ora mi toccava pure
cercarla per tutta la Sala Grande.
Mentre mi allungavo per vedere in che Casa era finita, un ragazzo di
colore mi disse
-Hey, cerchi il tuo fidanzato?-
Mi abbassai di scatto diventando completamente rossa in volto e
balbettando
-No, no figurati… solo… la mia amica…-
-Tranquilla, scherzavo! Piacere, io sono Lee Jordan mentre questi di fianco
a me sono Fred e George Weasley-
Due ragazzi identici che stavano parlottando tra di loro si girarono
sentendo i loro nomi e si presentarono.
-Sei nuova giusto?- disse uno
-Si-
-Non preoccuparti, Hogwarts è una figata se non la passi con Percy- rise
l’altro
-Per.. cosa?-
-Percy, nostro fratello. Vedi quel prefetto là davanti che tiene la
schiena dritta come se avesse un bastone su per il….. ecco, ci siamo intesi.
Vedi di starci il più lontano possibile. E’ di una noia mortale. Perfino Ruf,
il professore di Storia della Magia, vorrebbe uccidersi quando Percy parla-
-E Ruf è già morto!- preciso Lee
-Come morto?- dissi io scandalizzata spalancando gli occhi
-Morto morto. Si
dice che una notte si sia addormentato su una poltrona vicino a un camino
acceso e che, la mattina successiva, solo la sua anima sotto forma di fantasma
sia andata a lezione, lasciandosi dietro il suo corpo senza vita esattamente
dov'era.-
-Oh mio Dio
ma è terribile!- dissi portandomi le mani alla bocca.
Una ragazza
di colore chiamò uno dei gemelli avvisandolo che la sorella era stata smistata
anche lei a Grifondoro.
Una
ragazzina dai capelli rossi si avvicinò e si sedette vicino a me salutando
imbarazzata i fratelli
-Piacere, io
sono Ginny Weasley. Tu saresti….?-
-Vallery
LaRouge- dissi stringendole la mano
-Sicura di
non essere una nostra parente? Sai, con quei capelli. Sono molto da Weasley!
Fossero solo lisci mentre invece i tuoi sono ricci- disse lei prendendomi una
ciocca tra le mani
-Ma quanti
siete voi Weasley?- dissi alla ragazza
-Noi?
Tantissimi! Qui ci siamo Percy, Fred, George, Ron e io ma Bill e Charlie hanno
già finito la scuola.-
-Wow, sei
l’unica femmina? Beh, auguri!- dissi io ridendo per il sospiro che aveva fatto
-Già! tu?
Fratelli? Sorelle?- chiese Ginny mentre iniziavamo a mangiare
-No, sono
ufficialmente figlia unica anche se ho una amica che è come una sorella- dissi
allungandomi ancora per vedere dove si era andata a cacciare. Che fosse
scappata presa dal panico?
Dopo poco
vidi Justina al secondo tavolo, vicino ad un ragazzo molto carino
-Scusa-
chiesi tirando leggermente il maglione di Lee –Mi sapresti dire che tavolo è
quello? E chi è lui?-
Lee
inghiottì il pasticcio di patate che stava mangiando e rispose che quello era
il tavolo di tassorosso, una casa dove erano importanti la tolleranza, la pazienza e la correttezza.
Mentre mi
stavo per chiedere cosa diavolo ci facesse Justina in una casa del genere un
altro ragazzo, anche questo molto carino, si infilò nel discorso dicendo che
quel ragazzo si chiamava Cedric Diggory
-E’ il
capitano della squadra di Quidditch e si crede bello solo perché sa volare su
una scopa. Bah, Fred, George- disse prendendo i due per le spalle –Me lo sento,
questo è l’anno buono. Quella dannata Coppa deve essere nostra. Ah scusami-
disse rivolto a me –che scortese, non mi sono neanche presentato. Io sono
Oliver Baston. Benvenuta in Grifondoro!-
“Già,
benvenuta davvero!” pensai sorridendogli gentilmente.