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Autore: bells swan    25/08/2011    24 recensioni
Dal primo capitolo:
- Gli porgo la mano. “Io sono Bella”.
Sorride. “È bello vedere che almeno una donna su cinque ha un’alta considerazione di se stessa”. Ritorna serio e riabbassa la testa sul libro. “Sì, sei molto carina” si limita a dire.
Alzo gli occhi al cielo. “Bella è il mio nome” specifico.
“Come vuoi” borbotta senza neanche guardarmi.
Mi appoggio alla sedia, osservandomi intorno e cercando altre scuse. Non ne trovo. Passo al sodo. “Ho bisogno del tuo aiuto” mormoro, diventando improvvisamente seria.
Annuisce con gioia, alzando finalmente la testa. “Certo. A circa sei isolati da qui c’è un centro specializzato per malati mentali come te. Se vuoi ti do un passaggio”.
Gli lancio un’occhiataccia. “Non sono pazza”. Scrollo le spalle. “Ho solo bisogno del tuo aiuto”.
Riabbassa la testa. “E di cosa avresti bisogno?” chiede con indifferenza.
“Vuoi essere il mio fidanzato?” domando, gli occhi che brillano. -
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
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Ho il volto poggiato contro qualcosa di morbido e caldo quando il suono fastidioso della sveglia mi riporta bruscamente dal mondo dei sogni a quello della realtà.
“Mmh...” biascico, allungandomi per risvegliare i muscoli intorpiditi del mio corpo.
“Che ore sono?” domanda Edward, il tono di voce basso, dovuto al risveglio.
Apro di scatto gli occhi. Gli avvenimenti della sera precedente affollano la mia mente. Un sorriso felice spunta sul mio viso. Mi è molto dispiaciuto aver raccontato ai miei quella bugia sul conto di Edward, ma purtroppo non ho potuto fare altrimenti. E Edward, se mi ha perdonato così velocemente, deve averlo capito, altrimenti mi avrebbe fatto passare le pene dell'inferno prima di perdonarmi.
Alice mi ha sempre detto che suo fratello è un uomo buono e ogni giorno che passa me ne rendo conto sempre di più.
Mi stringo di più a lui, controllando già che ci sono l’ora. “Le sei e mezza.”
“È presto” si lamenta lui, coricandosi su un fianco e portandosi sopra il mio petto. Il suo respiro si regolarizza, segno che si è addormentato nuovamente.
Ricordo ciò che mi ha fatto ieri sera, qualcosa che non credevo mi sarebbe piaciuto. Conoscevo il sesso orale solo da parte delle femmine agli uomini, non credevo potesse avvenire anche al contrario!
‘Posso insegnarti tante cose.’ La proposta non mi mai sembrata così allettante come adesso.
E il bacio di ieri... non sarà stato romantico come volevo io, però è stato voluto. È vero che all’inizio l’ho rifiutato, ma dovevo pur fare la mia parte, penso sorridendo.
E poi, è stato romantico, se si esclude il luogo. Non me ne pento, né del bacio né del sesso orale.
Edward è buono con me, dolce, simpatico, attraente e, cosa che più mi fa impazzire di un uomo, mi fa ridere. Edward mi piace, sì. Però mi piace in modo diverso da come mi è sempre piaciuto un ragazzo... Di solito, ogni volta che mi piaceva qualcuno era per l’aspetto fisico. Edward non mi piace solo fuori, ma anche dentro.
Per di più, l’idea di farlo con lui non mi sembra così male. Ho sempre avuto paura che semmai un giorno avessi fatto l’amore con un ragazzo, lui il giorno dopo si sarebbe comportato da stronzo, facendomi stare male. Con Edward non ho paura, e la mia età mi fa essere curiosa sul sesso. Già da tempo voglio farlo, ma non per questo ho rinunciato alla mia idea di ‘amore romantico’.
Per tutto il tempo, non ho fatto altro che accarezzare i capelli di Edward.
Ieri sera è stato gentile con me, si è preoccupato, non ha chiesto nulla in cambio. E se gli piacessi esattamente come lui piace a me?
Mi spunta un sorriso da ebete sul volto, che scompare però subito dopo. Magari gli piaccio. Punto. Nient’altro di più! E se invece gli piaccio come lui piace a me, e lo deludo? Se vede che non ho niente di speciale, che sono inesperta e lui cercasse conforto tra braccia di altre ragazze?
“Ahia, Bella, ci stavi andando così bene” borbotta Edward. Era sveglio?!
“Scusa.” Non mi sono accorta di stringergli i capelli al mio ultimo pensiero. Gelosia? Oddio, no! Io odio la gelosia! La vibrazione del mio cellulare mi fa sussultare, distraendomi per un po’ dai miei ultimi dubbi.
“La gente non ha un cazzo da fare che chiamare poco prima delle sette?” chiede quasi più a se stesso Edward, sistemandosi meglio sul mio petto.
Sorrido, ancora una mano tra i suoi capelli. “Pronto?”
‘No, dico... ma tu non sei solo una sgualdrina, sei proprio una stronza puttana egoista!"
Alzo gli occhi al cielo. “Buongiorno anche a te, Alice.”
‘Cioè, parti sabato pomeriggio e devo essere io a telefonarti lunedì mattina?!’
In effetti... “Hai ragione, scusami. È solo che sono stata parecchio impegnata” spiego.
‘Dimmi che sei stata impegnata con mio fratello, ti supplico.’ La sua rabbia è scomparsa.
Rido. “No.” Non è la verità, ma una mezza.
‘Ah’. È delusa. ‘Vabbè, allora che hai fatto? Mio fratello si è comportato bene?’
“Sì, Alice, molto bene. Va tutto alla grande” rispondo.
Edward, sbuffando, mi prende il cellulare di mano, portandoselo all’orecchio. “Alice, se non fosse stato per te staremmo ancora dormendo e come va va, non sono affari tuoi! Chiama stasera, fino a quel momento non rompere più le palle!” esclama scocciato. Rimane un attimo in silenzio, ascoltando la risposta della sorella. “No, la mamma darà ragione a me!”
Rido, sentendoli litigare. Edward sembra un bambino.
“Tu toccami i cd della PS e vedi il tuo armadio bruciare al mio rientro” la minaccia.
Gioca alla PS? Oh be’, è un uomo dopotutto.
“Okay, perfetto. Ti voglio bene, ciao Alice. Sì, come vuoi, ti saluta anche lei, addio.” Chiude velocemente la chiamata buttando il cellulare sotto il cuscino e ritornando ad appoggiarsi sul mio petto, mentre prende una mia mano con la sua per portarla ai suoi capelli.
Li accarezzo, capendo quello che mi chiede. “Edward, ma io devo stare ad accarezzarti i capelli aspettando che tu ti riaddormenti?” chiedo, fintamente scocciata. Ovviamente, mi piace accarezzargli i capelli.
“Sì, perché non ti piace come idea? A me sì” afferma soddisfatto.
“Ma quanto sei simpatico?” domando sarcastica. Purtroppo, devo pur mantenere la posizione da dura che mi sono conquistata.
“SU SVEGLIA!” Colpi di pentola ci fanno sobbalzare, mentre mia cugina Tanya ride a crepapelle da dietro la porta.
“Ho capito” borbotta seccato Edward stendendosi con la schiena sul letto mentre rido divertito.
“Dai alziamoci” mormoro.
 
Non appena scendo in cucina, mia madre mi guarda come a volermi leggere dentro. Ieri sera Edward ha mormorato qualche scusa per poi prendermi in disparte e portarmi in camera da letto. Il resto è storia.
“Bella, posso parlarti un minuto?” chiede. Il suo tono non ammette repliche.
“Certo mammina!” esclamo. Se mi uccide giuro che la perseguiterò ogni notte!
Entriamo nella sua stanza da letto, e chiude subito la porta. “Edward è o non è gay?” domanda subito.
Mi inginocchio, abbracciandola all’altezza delle gambe. “Mamma, ti prego! Reggimi il gioco…” la supplico.
“Quindi non è gay?!” esclama.
Mi rialzo, facendole vedere gli occhi lucidi. ‘Pensa alle cipolle, pensa alle cipolle…’ “Se papà avesse saputo che Edward non è gay non mi avrebbe mai permesso di portarmelo dietro.” Okay, sto parlando di Edward come se parlassi di un cane ma va bene lo stesso.
“Bella! Se tuo padre lo venisse a sapere…”
“Non lo saprà, te lo giuro! Ieri ci hai visto solo tu, no?” domando, pentendomene tre secondi dopo.
“A proposito, cosa è stato quel bacio di ieri sera?” chiede, incrociando le braccia al petto.
Ecco… “Mamma, quello non era un bacio.” Quello che ne è seguito sì, però.
“Ah no? Se non fossi intervenuta io vi saresti baciati, Bella.”
Mi trattengo dal maledirla per averci interrotto perché, come lei, so perfettamente che ci saremmo baciati. E sarebbe stato un bacio romantico con la R maiuscola! Certo, anche quello dopo è stato romantico, ma con la R minuscola…
Sospiro. Se sarò sincera magari mi aiuterà… la mamma è la mamma, no? “Mamma, mi piace davvero Edward e… e forse gli piaccio anche io.”
Mi fissa con gli occhi sgranati. “Ti sei innamorata?” chiede esterrefatta.
Rido, finalmente felice di condividere con qualcuno i miei pensieri. “Non lo so!”
“Oh tesoro…”
“Mamma, per favore. Nessuno mi è mai piaciuto come mi piace Edward. È buono, gentile, divertente. E mi rispetta. Lui non è come gli altri.” Spero davvero che mamma mi creda, a parte la carta della sincerità non so cos’altro utilizzare.
Sospira, sedendosi sul letto. “Quando io e tuo padre ci siamo incontrati lo odiavo. Seriamente. Lui era quel tipo di persona da una notte e via.”
Ignoro il brivido lungo la schiena al solo pensare a mio padre in quelle vesti e continuo ad ascoltarla perché immaginare mio padre mentre fa sesso − poco importa se con la mamma o qualche altra – mi lascia shoccata.
“Quando mi ha incontrato per lui è stato un colpo di fulmine. L’ha sempre detto e lo continua a dire. Io però ero piuttosto testarda e non volevo credergli. Non sai le pazzie che ha fatto per conquistarmi!” esclama ridendo e facendomi sorridere. “Sai come mi sono innamorata di lui? O meglio, come ho capito di esserlo già da un pezzo?” domanda, fissandomi. Non attende risposta. “Lui mi ha regalato la prima volta esattamente come la volevo io. Volevo stare da sola in casa, nel letto enorme dei miei genitori, le luci spente, delle candele, lenzuola viole, musica bassa… C’è riuscito. A quel tempo avevo deciso di dargli la possibilità di farsi conoscere, così uscivamo insieme. Quella notte ho capito di essermene innamorata. Avevo diciassette anni e adesso ne ho quasi quaranta. Ne sono innamorata come il primo giorno” conclude la spiegazione sorridendomi. Si alza, abbracciandomi. “Tu sei confusa, ed è normale alla tua età. Ma se vuoi buttarti non sarò certamente io a frenarti solo… vacci con calma. Sei ancora giovane, non negarti varie possibilità.”
Ho capito ciò che intende: ‘Provaci ma non farmi diventare nonna prima che tu compia vent’anni’. Rido. “Grazie mamma” dico, ricambiando l’abbraccio con forza.
“Dai, adesso scendiamo e mangiamo un poco.”
 
Quando scendo giù, sono al limite della felicità. Raggiungo Edward con un salto.
Mi fissa sorpreso e divertito allo stesso modo. “Ehi, che succede?”
“Niente” mormoro stringendolo per la vita. “Andiamo a fare un giro dopo? Siamo a Miami e non abbiamo fatto nulla di bello!” esclamo annoiata.
“E dove vuoi andare?” chiede fissandomi.
“Possiamo andare in spiaggia o andiamo a fare un giro… oppure facciamo tutt’e due le cose!” propongo.
Mi fissa ancora, indeciso se accontentarmi o meno. Nell’attesa, le gambe mi tremano per il suo sguardo fermo nel mio.
“Va bene, fammi però mangiare qualcosa” mormora.
“Sì, tanto io vado a prepararmi!” esclamo, correndo subito per andare in camera mia.
“Bella, devi mangiare!” ribatte gridando Edward.
“Non ho fame!” Devo assolutamente essere splendida. Stavolta, non per me ma per Edward.
 
 

Spazio autrice


Accontentatevi di questo capitolo >.<
Dunque, qualcuno mi ha detto che considerava quello dello scorso capitolo un passo affrettato. Credetemi, il motivo per cui è successo si sta avvicinando ;) Non scrivo mai niente per niente ;)
Poi, Bella ha voluto quel bacio tanto quanto Edward (e chi non l’avrebbe voluto, al suo posto? .-.), solo doveva recitare la parte della dura xD
Capitolo non molto divertente, ma mi sono soffermata di più sui comportamenti di entrambi: in molte storie c’è imbarazzo la mattina dopo e questo è più che normale, ma quasi sempre uno dice all’altro di esserne pentito. Non so perché, ma è così .-. Qua, invece, né Edward né Bella sono pentiti. L’hanno voluto quel bacio, perché non ammetterlo?
Bella è confusa, ma ha 17 anni: chi non lo sarebbe al suo posto? Sa solo che al momento prova qualcosa di più di una semplice attrazione per Edward, perché se ne fosse solo attratta allora potrebbe esserlo anche di Garrett o di tutti gli altri ragazzi che incontra nel suo cammino ^^
Edward, invece, ammette di volere Bella ed è già un passo avanti con la questione della gelosia, anche se Bella lo sta raggiungendo x)
Spero di non aver dimenticato niente! Credevo fosse facile, invece creare attrazione e amore dal nulla è più complicato di quanto possa sembrare! D:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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