25/08/2011
4 recensioni- Albus, dobbiamo partire al più presto.
La voce di Gellert era fredda e decisa mentre si rivolgeva al suo amico.
Il giovane Albus alzò gli occhi azzurri dal libro in cui era immerso; non sapeva bene cosa rispondere. Avrebbe seguito Grindelwald fino ai confini della terra, ma c'era lei, c'era Ariana.
Sua sorella.
- Gellert - sospirò - credo che dovremo aspettare. Ariana è troppo debole e potrebbe fare cose...
Rabbrividì.
Grindelwald fece una smorfia e si avvicinò alla scrivania dove Albus stava leggendo, chiudendogli il libro con un colpo secco.
La flebile luce della candela che illuminava la stanza tremò.
- Albus - sussurrò a pochi centimetri dal suo naso - io ho bisogno di te.
Il cuore di Silente fece un gran salto e salì su, fino in gola: forse anche Gellert ricambiava il suo sentimento? Gli pareva impossibile.
Eppure...
- Adesso basta! - urlò Albeforth sbattendo la porta contro il muro, la bacchetta levata - Albus, so tutto dei vostri piani e quello - disse puntandola infine contro Grindelwald - è un dannatissimo, folle maiale!
Quasi istintivamente Silente alzò la bacchetta e la puntò contro suo fratello.
Albeforth rimase immobile.
- È così, allora? - gridò rancoroso - E Ariana dove la metti? Nostra madre è morta per lei e tu sputi così sulla sua tomba?
Ogni parola era un'ondata di veleno.
Albus abbassò lo sguardo mentre, nello stesso istante, Grindelwald mosse la bacchetta contro Albeforth, un'espressione indecifrabile sul suo volto.
- Crucio!
I rantoli di dolore di suo fratello risvegliarono Albus dal torpore in cui era caduto. E in quel momento capì.
Non era niente per Gellert e mai lo sarebbe stato.
Il ghigno che deturpava il suo attraente volto rivelava la sua vera natura.
Tradito.
Albus Silente era stato tradito dal suo cuore, dalla sua aspirazione, da se stesso. Tradito e sfruttato dal ragazzo che credeva di amare...
Lo scontro che ne seguì fu terribile.
Quando una maledizione sfiorò Albeforth di pochissimo, una figura mingherlina e dolce fece la sua entrata sul campo di battaglia.
Ariana.
Voleva combattere.
Né Albus né Gellert notarono la sua presenza.
Ci fu uno scoppio terribile e Albeforth urlò.
Ariana era in terra, priva di vita, col viso pallido e gli occhi spalancati.
Silente si sentì mancare il fiato: sembrava così fragile, stretta nel crudele abbraccio della morte.
Un ululato di dolore uscì dalla bocca di Albeforth.
Gellert decise che quello fosse il momento migliore per andarsene e sparì girando su se stesso.
Albus avrebbe potuto fermarlo con un semplice movimento della bacchetta, ma non lo fece.
Si risparmiò un po' di dolore in quella giornata bruciante di perdita.
Perché Albus/Gellert?
Innanzitutto scusate il ritardo, ma sono stata in viaggio questi giorni. Il perché del pairing diventa sempre più ovvio mano a mano che ci avviciniamo alla fine.
Albus è stato sfruttato da Grindelwald, che ha utilizzato il suo amore come un ponte verso il potere.
Dopo l'amore che diventa possesso e ossessione di Bellatrix, ecco l'amore che ci rende ciechi e ci cambia in peggio.
Voi che ne pensate?
PS. Avete Twitter? Se si, lasciatemi il contatto che vi seguo!
Il mio lo trovate nella bio.
Un bacione!