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Autore: lupacchiotta89    26/08/2011    1 recensioni
Helen, la protagonista della storia, decide di tornare a La Push, dalla sua famiglia, dopo aver vissuto e studiato a New York. Dopo di che leggete per scoprire il resto! Spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno a tutti! ecco il quinto capitolo. La nostra cara Helly si immerge nella ricerca di un lavoro, lo troverà? 
Vi lascio alla lettura del capitolo, visto che anche io sto cercando un lavoro disperatamente XD speriamo bene.  Un grazie enorme a tutti quelli che mi seguono e che hanno inserito la storia alle preferite. E' una gioia vedere che a qualcuno piace, visto che inizialmente, pensavo che non gliene fregasse niente a nessuno
 
Un bacio enorme a Jake love che ha commentato i capitoli della storia  rendedomi la ragazza più felice del pianeta :)  Spero ti piaccia anche questo capitolo. Sto provvedendo, per prossimi chap, a renderli un pò più lunghi perchè mi sono accorta anche io che alcuni sono veramente corti.  Ho già scritto il sesto e spero che la sorpresa ti piacerà :D 


Ora smetto di rompere le scatole, baci a tutti e se qualcuno vuole dirmi cosa ne pensa sono ben accette anche critiche costruttive ed educate! 
baci al prossimo chappy

Marty




 Lavoro
 
 
Dopo una serata ricca di suspence, strilli e pianti stupidi, mi ritrovai in macchina, accanto ad Embry con il finestrino aperto e l'aria gelida che mi scompigliava i capelli. 
Tutto sommato non era stato poi così terribile, la seconda parte del film ovviamente.
Ero rimasta tutto il tempo abbracciata a Jake, stringendogli la mano con il cuore a mille. 
Bella era ancora in macchina con noi e non aveva spiccicato parola. Si guardava intorno come se qualcosa la perseguitasse e scambiava sguardi d'intesa con Jacob. 
Quando arrivammo davanti casa sua notai una volvo argentata, posteggiata accanto all'auto della polizia, e un ragazzo pallido, con i capelli ramati seduto sulle scalinate dell'ingresso.
<< Beh ciao Bells, fai attenzione >> disse Jacob salutandola. 
<< Ciao >> dissimo in coro io, Embry e Quil. 
Non appena ci fummo allontanati, le mie domande partirono come un fiume in piena.
<< Chi era quel cadavere che aspettava Bella? >> chiesi
<< Il suo ragazzo, Edward Cullen >> 
Fu l'unica risposta che ricevetti e neanche molto garbata. Forse avevo ancora qualche possibilità anche se si vedeva lontano un miglio che Jacob gli avrebbe staccato la testa volentieri.
<< Ma non vi sembra strano che sia così pallido? Sembra un vampiro, un morto o non so che altro >> 
Tutti nell'abitacolo si irrigidirono
<< Ma cosa vai blaterando! >> ridacchiò Embry per smorzare la tenzione
<< I vampiri non esistono, probabilmente sarà mezzo albino o che so io, magari a qualche malattia alla pelle >> continuò Quil. 
Da Jacob il silenzio più assoluto.
<< Sarà, ma mette paura, non mi ci avvicinerei nemmeno di un passo, anche se è un bellissimo ragazzo >> insistetti
<< Possiamo smettere di parlare di quel succh... di Cullen? >> disse Jake visibilmente irritato.
<< Succh che? >> 
<< Niente niente >>
Jacob sembrava sempre più irritato, quindi smisi di provocarlo. 
Bella era fidanzata, con un ragazzo strano ma bellissimo. Avevo più che una possibilità.
Mi rallegrai all'istante e chiusi gli occhi stanca della serata con un sorriso sulle labbra.
 
Mi rigirai su qualcosa di troppo morbido, per credere di essere ancora in macchina, infatti ero sul mio letto.
Possibile che in tutte e due le uscite con Jake, mi fossi addormentata? che stupida!
Balzai giù dal letto come una furia non appena vidi che erano le undici del mattino.Dovevo assolutamente sbrigarmi, cercare un possibile lavoro e andare da Leah.
Le avevo promesso che le avrei raccontato tutto. 
Girai un pò Forks, perchè mi ero resa conto che Seattle era un pò troppo distante per i miei gusti, anche se avrei avuto sicuramente più possibilità. 
Fortunatamente in uno dei miei giri disperati, scorsi un grazioso negozietto di arte.
Era ciò che faceva al caso mio, avendo studiato arte a New York.
Entrai un pò titubante e lo scampanellio della porta mi fece sobbalzare
<< C'è nessuno? >> chiesi.
Non ebbi risposta. 
Esaminai i vari quadri, alcuni anche molto famosi. I piccoli oggetti in vetro soffiato, brillavano colpiti dalla luce e le porcellane erano liscissime al tatto.
Tutto sommato il negozio mi piaceva molto. 
Perciò chiesi nuovamente << C'è nessuno? >> 
Questa volta uscì una donna anziana dal magazzino con un sorriso luminoso
<< Salve, mi chiamo Helen Call >> le strinsi la mano
<< Oh salve, ma che bella signorina. Posso aiutarla? >> chiese dolcemente
<< Beh ecco. Il suo negozio mi piace molto e stavo cercando un lavoro. Ho studiato arte a New York e mi piacerebbe molto se lei mi assumesse >> 
A dire il vero mi vergognavo un pò ad essere così sfacciata da presentarmi all'improvviso e chiedere di essere assunta, ma era l'unico modo.
<< Ah, allora ho davanti una persona che se ne intende. Dimmi cara, hai la passione per l'arte? >> strizzò gli occhi e cominciò ad armeggiare sotto il bancone
<< Beh si. L'idea di lavoro che mi ero fatta c'entrava con l'arte per cui mi ritengo fortunata ad aver trovato questo negozio >>
<< Capisco, allora facciamo così. Voglio fidarmi perchè mi sembri una brava ragazza. Vieni in negozio domani pomeriggio alle quattro e ti dirò cosa fare >> sorrise
<< Grazie mille! Lei è veramente gentile! >>
<< Oh figurati, dammi del tu e chimami pure Elizabeth, cara. A domani >> mi salutò
<< A domani Elizabeth, grazie ancora! >> 
 Così uscii con un enorme sorriso sulle labbra diretta verso La Push.
  
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