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Autore: planet    26/08/2011    8 recensioni
Siamo al settimo anno,Piton non è morto ma non è neanche cambiato...Tutto incomincia con una punizione che cambierà la vita dei nostri protagonisti.La punizione si trasforma in un'avventura e l'avventura in una relazione d'amore e odio.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare.”
Oscar Wilde
 
“Nel primo bacio d’amore rivive il paradiso terrestre.”
Byron
 
Era davanti quella famigerata e temuta porta, che invece, quella sera, le sembrava la porta che conduceva all’eden. Bussò timidamente, un fioco ‘avanti’ fu la risposta. Aprì la porta e fissò shoccata la scena che le si presentava. Sulla scrivania del professore c’erano varie pietanze, le sedie erano posizionate l’una davanti l’altra, la stanza era illuminata tenuemente e tutto ciò   le conferiva sia un’aria romantica che lugubre,stile Piton. Il professore era appoggiato al muro, dietro la scrivania, con le braccia incrociate e un piede davanti l’altro, quando vide la ragazza entrare si scostò dal muro e , vedendo il viso basito, la rassicurò.
-Non potevo mica farti morire di fame, signorina Granger- sorrise debolmente e proseguì – anche se, devo dire, che non mi dispiacerebbe affatto- mentì spudoratamente.
Hermione prese posto, e lo stesso fece Piton.
-La mia punizione?-
-Cenare con me-
-Beh, allora non è una punizione- Hermione si lasciò sfuggire queste poche parole, e Piton alzò un sopracciglio.
-Non crede che sia una punizione?-
Hermione per l’ennesima volta arrossì davanti il suo professore, quest’ultimo, sempre con il sopracciglio alzato,  comprese i sentimenti di Hermione e ne fu,suo malgrado,sollevato. Aveva organizzato tutto quello perché voleva parlare liberamente con Hermione, ma non aveva pensato che il suo sentimento potesse essere ricambiato. Aveva pensato tutto il pomeriggio al da farsi, e poi aveva deciso. Lily era morta, aveva vissuto troppi anni soffrendo per lei, non trovando il coraggio di farsi una vita, di andare avanti, ma poi era arrivata Hermione. Era bastato un suo tocco per fargli provare un sentimento da cui prima diffidava per il troppo dolore che causava. Avrebbe continuato ad amare Lily, ma in modo diverso. Non sapeva cosa gli fosse accaduto, ma era successo.
-Granger, dimmi cosa pensi…-
-Credo che lei lo abbia già capito, e…e lei?-
-Sarebbe sbagliato!-
-Ma quindi, quindi anche lei…-
Piton annuì impercettibilmente. Dopo pochi minuti il silenzio sceso fra i due fu rotto dalla rabbia del professore.
-Non posso! Granger… perché? Perchè ci è successa questa disgrazia!-
-Disgrazia?!- Hermione perse il controllo, ma non urlò. Aveva sussurrato quella parola come se non meritasse neanche di essere proferita ad alta voce.
-Come? Come può considerare l’amore una disgrazia?!-
-PERCHE’ FA SOLO SOFFRIRE LE PERSONE!-
-Non è giusto- sussurrò Hermione
-La vita non è giusta! Cosa potrei darti io? Solo dolore…-
-No!Non è come dice lei!L’amore non fa soffrire le persone, sono loro che decidono di soffrire, e lei ne è l’esempio!-
-Io NON voglio soffrire. Lo faccio per te!-
-Per me?E perché mai?Io…io ti amo!- Hermione parve stupita dalle sue stesse parole eppure era così, l’amava, l’amava come non aveva mai amato nessun altro. Avrebbe fatto di tutto per averlo. Non sarebbe stato una spettatrice del dolore del professore!
-Sono un vecchio e tu una bambina!-
-Dovresti metterti un paio di occhiali, tu sei un uomo ed io una donna!-
-Sono un mangiamorte! Ho ucciso, torturato, solo per il piacere di farlo!-Piton stava urlando, mentre Hermione si era decisamente calmata e gli rispondeva con voce pacata.
-Eri un mangiamorte, ora sei un eroe!L’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto!-
Piton la fissò sbalordito, quella dannata ragazza aveva una risposta per tutto! Hermione incominciò a parlare scandendo bene le parole, con una serenità sorprendente.
-L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.Non è l'amore che fa soffrire, ma il tentativo di soffocarlo!-
Piton continuò a fissarla, non è l’amore che fa soffrire, ma il tentativo di soffocarlo? Come le era venuta questa?
Hermione gli si avvicinò e gli prese la mano, lui non la ritrasse.
-Ascoltami, io per tutti questi anni mi sono fidata di te, ora ti chiedo di fare lo stesso-
Severus scosse la testa, la ragazza non capiva.
-Non è che io non mi fidi di te! Capisci che io ti rovinerei la vita?-
-I-io… io non so cosa accadrà, ma so quello che voglio ora! Perchè pensare al futuro? Pensiamo al presente…-
-Bene, vuoi il presente? Io ti descriverò il presente! Tu sei un’allieva ed io un tuo professore!-
-Io sono maggiorenne! L’importante è che nessuno lo scopra prima della fine della scuola!- Hermione si era scavata la fossa con le sue mani, il futuro spaventava anche lei e così aveva pensato di spostare l’argomento sul presente, cosa che non avrebbe dovuto fare. Il professore aveva colto al volo l’occasione presentatagli.
-Cosa direbbero i tuoi amici? Cosa direbbero i tuoi genitori? No, no è sbagliato!- sbatté il pugno sulla scrivania e Hermione indietreggiò, capiva che Piton fosse furioso con se stesso, ancora una volta era costretto a soffrire per amore.
-Mia madre dice sempre che l’amore non ha età e per…-
-Solite stupidaggini da babbani!Tua madre non lo pensa veramente, è solo una frase che si dice!Ma… ma supponiamo che lei lo pensi, cosa direbbe Weasley? E il nostro salvatore?- La voce si alzò con disgusto quando pronunciò le ultime tre parole. Il viso era contratto dalla furia, le mani stringevano lo spigolo della scrivania con forza, il corpo teso e l’anima confusa. Il cervello gli diceva una cosa e il cuore un’altra, ma lui era abituato a soffocare tutto ciò che gli diceva il cuore, come se non esistesse nessun organo con questo nome.
-Ron e Harry sarebbero felici per me! Loro vogliono che io sia felice ed io sarei felice con te!- Rispose Hermione con una sicurezza tale che le difese del professore caddero, non sapeva cosa rispondere, come far capire alla ragazza che sarebbe stato sbagliato?
Un piccolo pensiero, con celerità, si impossessò della mente di Piton, che non riuscì a respingerlo.
“E se la Granger avesse ragione?” Hermione, scorta l’indecisione, aumentò il carico.
-Orazio, un poeta babbano, diceva carpe diem! Cogli l’attimo! Pensiamo solo a quest’attimo! Io e te, qui, da soli…-
Piton alzò lo sguardo. Tolse le mani di scatto dalla scrivania e, velocemente, portò il suo viso a pochi centimetri di distanza da quello di Hermione. La inchiodò al muro e la guardò negli occhi.
-Lo vuoi davvero? Sei veramente convinta di quello che dici? - Nei suoi occhi c’era una strana fermezza.
-Si-
-Sei un insopportabile so-tutto-io! - Le labbra di Piton si curvarono in un sorriso. Non un ghigno, ma un sorriso! Anche se comunque era un sorriso di scherno. Quell’uomo era capace di rovinare anche i momenti più romantici.
-Non è vero, io… -
Hermione stava incominciando a protestare, ma Piton non le diede il tempo di farlo. Aveva appoggiato le sue labbra su quelle della ragazza, un bacio casto, ma pieno di significato. La ragazza cercò di dire qualcosa, ma di nuovo il professore non le lasciò il tempo di farlo.
-Ma possibile che tu non stia mai zitta!- La guardava sorridendo, poi le prese il polso e la condusse fuori dall’ufficio, fuori dal castello. Andarono in riva al lago, era diventato un luogo importante per loro, e si fermarono ad osservare il riflesso della luna.
-Mi dispiace-Disse Piton
-Per cosa?- chiese Hermione stupita, tutto stava andando bene, si stava scusando per il bacio? Hermione in cuor suo sperava di no.
-Questa sera saresti dovuta andare al ballo, al tuo ultimo ballo ad Hogwarts-
-Onestamente sono felice di non esserci andata, altrimenti questo non sarebbe accaduto…-
Severus Piton, un po’ imbarazzato, prese la mano della ragazza.
-Beh, se è così, mi concede nuovamente l’onore di ballare con lei, signorina?- Dal castello giungeva la musica, un lento riecheggiava nell’aria. La grifondoro e il serpeverde iniziarono a ballare. Un ballo unico e stupendo. Hermione e Piton volteggiavano in un mondo tutto loro, i loro occhi brillavano, e le loro labbra si ricongiunsero. I loro corpi si allacciarono, le braccia di lei intorno al collo di lui, le braccia di lui intorno alla vita di lei, il bacio divenne passionale e nelle loro bocche incominciò una amabile battaglia fra le loro lingue. Unica spettatrice della loro unione, la luna, che sorride bonaria agli amanti.
Severus Piton da quel momento cambiò idea sull’amore.
Tutta colpa della Granger e dei suoi maledetti baci!
 
The end!
E con questo capitolo concludo la mia prima fanfic, ringrazio tutti coloro che l’hanno letta e che la leggeranno. Un grazie grande, grande va a coloro che hanno recensito, in particolare ad Hermgranger che mi ha deliziato sempre dei suoi commenti.
P.S. anche se è completa continuate a recensire!! xD  

With love,
planet.
  

 

  
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