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Autore: Misuzu    27/08/2011    2 recensioni
Paige è una ragazza vissuta come una babbana catapultata in un attimo in un mondo magico: cosa succederà dopo aver incotranto i gue gemelli?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questo è il 3° capitolo della mia fan fiction su Harry Potter, con riguardo particolare verso i gemelli Weasly. Mi piacerebbe che lasciaste un commento, dato che nei precedenti due capitoli non ne ho avuto nemmeno uno *sigh* comunque ringrazio chiunque abbia la buona volontà di leggerla!




Il primo giorno di scuola fu movimentato, forse anche troppo. Incantesimi sin dal primo mattino non è che fosse il massimo, per non parlare di pozioni dato che il professor Piton si comportava in una maniera odiosa con tutti, in particolar modo con i grifoni, poi c’era stata l’estenuante lezione di volo con la scopa e, nonostante non se la fosse cavata per nulla male, doveva sempre stare vicino alla sua amica Evelyn che, al contrario, sbandava da una parte all’altra e toccava a Paige doverla prendere. E infine giunse l’ora di pranzo, finalmente un po’ di pace da quel caotico andare sopra, sotto, scale che cambiano, ritratti... Subito dopo pranzo Paige decise di cercarsi un bel luogo pacifico, magari che avrebbe conosciuto solo lei. Sapendo che nel castello questo era impossibile, decise di andare nella foresta. Di giorno era molto meno spaventosa di quella descritta nei racconti di quelli che venivano puniti e mandati lì. Appena arrivata iniziò a camminare per qualche decina di metri e alla fine giunse in una zona dove l’erba era rigogliosa nonostante l’autunno fosse alle porte e, attraverso i rami degli alberi si poteva intravedere la fioca luce del sole, in quel momento oscurato da una nuvola di passaggio, che rendeva quel posto estremamente calmo e silenzioso. Paige, essendo cresciuta per un po’ come un maschiaccio, decise di arrampicarsi su un albero, ma non molto in alto, e si sedette su un ramo abbastanza grosso da poter sostenere il suo peso. Appena alzò gli occhi riuscì a intravedere il castello di Hogwarts in tutta la sua grandezza, il ponte che collegava una parte del castello a un cerchio di enormi massi dalla quale poi, salendo, si andava alla gufaia. E il tutto accompagnato dal silenzio... o almeno fino a che non sentì una voce chiamarla e, intravedendo al di sotto del suo albero vide una testa rossa e un oggetto nella mano – Fred – disse Paige riconoscendolo e scendendo agilmente dall’albero. Appena arrivata a terra Fred le chiese –Che ci facevi la?-; la foresta era sempre un luogo deserto per via delle storie che circolavano su di essa, ma comunque un luogo perfetto per testare nuove invenzioni oppure per elaborare qualche piano per degli scherzi perfetti. – Ammiravo il panorama... è bellissimo da lassù!- disse estasiata – E da quando le ragazze si arrampicano sugli alberi... e poi come hai fatto a capire che sono Fred e non George? Siamo praticamente identici!- disse insospettendosi su quel punto. In effetti nemmeno lei lo sapeva, come aveva fatto? E fece scena muta, prima di domandare – E tu che ci fai qui?- - Semplice -rispose- elaboro un piano per fare uno scherzo a Gaza che se lo ricorderà per tutta la vita- e così facendo le mostrò il suo più grande manufatto, la mappa del malandrino presa proprio l’anno precedente e dal quale si potevano vedere gli spostamenti di tutti nel castello. La ragazza, che era cresciuta in un modo babbano, rimase a bocca aperta e Fred, fiero di sé, decise di spiegarle il piano: nascondere delle cacca bombe in varie zone del castello e farle esplodere nel momento in cui Gaza fosse passato. Il piano era geniale: i gemelli avrebbero utilizzato un incantesimo per nascondere gli oggetti agli occhi di tutti e avrebbero pedinato Gaza verso il tardo pomeriggio, sapendo il suo classico percorso e dato che a quell’ora non c’era ancora il coprifuoco. Però qualcosa non quadrava, secondo Paige, ed infatti era così:  il corridoio del 5 piano, una delle mete prescelte per il posizionamento della pericolosa arma, era percorso da un sacco di ragazzi a quell’ora dato che era un corridoio per accedere alle scale principali dopo la fine delle lezioni. Il problema sarebbe stato colpire qualcuno, in particolar modo un fastidioso serpeverde che si sarebbe vendicato sui gemelli riconoscendoli come autori di tale atto (essendo anche gli unici che lo avrebbero potuto fare)  iniziando a lanciare diverse maledizioni contro. Propose allora a Fred di metterlo nel magazzino delle scope; la cosa poteva sembrare assurda, ma non era per nulla male come idea dato che lì vi erano vari strofinacci che Gaza avrebbe usato per pulirsi. Anche Fred la trovò un’idea per nulla male e decise di consultarsi prima con il fratello gemello per vedere il suo pensiero e poco dopo decise di andarsene, promettendo che avrebbe fatto sapere come sarebbe andata a finire la storia; Paige, che voleva tornare dalla sua amica, decise di seguirlo mentre iniziò a parlare di come sarebbe potuta andare e cos’era successo quando gli avevano fatto l’ultimo scherzo, ovvero dei pasticcini con un potente purgante e la pozione polisucco contenente i peli della sua gatta, qualcosa di cui la scuola parlò per tutto l’anno. Si separarono nel cortile centrale, dato che Fred doveva andare a pozioni passando dal cortile di pietra mentre Paige doveva andare in biblioteca dove aveva un appuntamento con Evelyn. Arrivata la ragazza iniziò a farle svariate domande sul dove fosse stata, ma Paige decise di non risponderle facendola tirare a indovinare e iniziarono a studiare babbanologia (cosa in cui Paige non poteva che avere il massimo dei voti, essendo stata una babbana). Arrivò la sera e, dopo cena, Evelyn e Paige decisero di rimanere nella sala comune dei Grifondoro dove la prima raccontò di alcuni modi violenti di una Serpeverde nei confronti di un ragazzo Corvonero. Ma non riuscì a finire il racconto che i gemelli trascinarono Paige in un angolo della sala alquanto nascosto e dove non c’era nessuno, dicendo ad Evelyn e, rigorosamente in coro, – Te la rubiamo per qualche minuto-. Accertatisi che nessun orecchio indiscreto potesse ascoltarli, iniziarono a dire –Ti arruoliamo! - -Cosa?- disse la ragazza non capendo a cosa si potessero riferire – Sei a dir poco geniale! Lo scherzo è andato molto più che a gonfie vele ed è stato esattamente come avevi previsto!- iniziò a dire Fred –Esatto! Con te al nostro fianco i nostri scherzi sarebbero a dir poco impeccabili!- -Non posso!- disse Paige altamente contrariata; lei aveva dato dei consigli a Fred ma non lo aveva fatto esattamente per aiutarli, ma piuttosto come osservazione personale – Ti prego!- iniziarono a dire i gemelli in coro –E va bene! Ma solo se sarete davvero in guai seri!- I gemelli esultarono felici per la loro vittoria e se ne andarono, magari iniziando già a escogitare qualche piano per qualche altro scherzo, mentre Paige tornò da Evelyn quasi incuriosita da loro. 

  
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