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Autore: Hokuto    27/08/2011    8 recensioni
“Ehi, Goticuccia! Hai intenzione di scabottare ANCHE il primo girono di superiori? Ma vuoi proprio farti prendere di mira dai professori? Chiese ridendo una voce sopra di me. Cazzo, quanto odiavo essere chiamata in quel modo ma, dato che a farlo era LUI, non ci facevo neanche caso… Possiamo quasi dire che lo trovassi adorabile, quel soprannome, pronunciato da quella meravigliosa voce.
“Trent! Ma.. che ore sono?”
“Le otto meno dieci…”
***
“Dai, Tesoro.. Non ti preoccupare! Posso garantirti che passerai degli anni indimenticabili!” Poverino, a volte penso che, se fossi io al suo posto, mi darei dell’idiota non so quante volte al giorno. Ma, il fatto che non avesse neanche mai lontanamente pensato di dirmi una cosa del genere mi faceva impazzire; Eh sì, ero proprio innamorata. Per me Trent era tutto il mio mondo, la mia vita… Non potevo certo immaginare quello che sarebbe successo a partire da quello stesso giorno.
**AVVERTENZA**
Il sistema scolastico "quattro anni di medie- quattro anni di superiori", è quello presente in America quindi, essendo Gwen e gli altri Americani, mi sono ispirata a quello!^^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Check My Soul
_Capitolo 6_


“C.. Cosa?” Balbettai.
“Ti Amo, Gwen!” Ripeté lui, impassibile. Non sapevo che fare: ero letteralmente nel pallone! Insomma.. L’unica dichiarazione della mia vita l’avevo ricevuta da… TRENT! Il mio ATTUALE fidanzato! Non potevo ricambiare questo amore, insomma…
“Ah.. i-io…” Senza proferire parola, il moro mi si avvicinò sempre di più, sempre di più, fino ad arrivare ad un centimetro dalle mie labbra, che fremevano dalla voglia di appoggiarsi sulle sue.
Cercavo in tutti i modi di pensare al mio fidanzato, ma non ci riuscivo, per quanto ci provassi. Ok, era il momento: stavo per baciare…
Ad un tratto le luci si accesero, proprio sulla nostra “corsia”. Sobbalzai, staccandomi da lui.
“Ed ora, cari compagni…” Disse la ragazza sul palco.
“È arrivato il momento di votare! Mi raccomando, fate la scelta giusta!” Concluse, strizzando l’occhio. Un boato si alzò fra gli studenti. Io e Duncan ci fissammo.
“P- Pensi che la tua ex ci abbia…”
“Gwen!” Mi chiamò una voce. Chiusi lentamente gli occhi e mi girai. No, non poteva essere proprio..
“Trent!” Ecco, come non detto.
“Che bello: ti ho trovato, finalmente!” Inventai. Il ragazzo col taglio alla Moychana roteò gli occhi.
“Amore… Ti ho aspettato per tutto il tempo, dove ti eri cacciata?” Domandò. Mi morsi il labbro inferiore.
“Bhe… Dopo essere stata in bagno a causa delle “mie cose”, sono uscita, solo che… una volta entrata qua dentro era tutto buoi e non riuscivo a vedere dove ti trovavi e..” Trent spostò lo sguardo sul mio “compagno”,
“E lui? Era con te?” Rimasi a bocca aperta, senza riuscire a spiccicare parola. A quel punto il moro intervenne.
“No. L’ho incontrata cinque minuti fa, mentre rientravo dal mio consueto “giretto per i corridoi” mattutino. Le ho chiesto cosa ci faceva da sola, ma lei non ha fatto in tempo a rispondermi, che sei arrivato tu… Trent, suppongo.”
“Si, sono Trent. Bhe, se è così.. Grazie per aver cercato di aiutare la mia goticuccia…!” Sorrise, ammirato. Odiavo dovergli mentire, mi faceva sentire malissimo. Subito mi prese per mano.
“Bene tesoro… Ora dobbiamo andare a votare: Quella Courtney ci sa proprio fare! Voterò certamente per lei!” Io e Duncan ci fissammo. Immediatamente staccai la mia mano dalla sua.
“Eh no! Io quella non la voto! Per niente!” Mi imbronciai, mentre il ragazzo di fronte a me, cercava di trattenere una risata. Trent sgranò gli occhi.
“Come? Non.. Non ti è piaciuto il suo discorso?”
“Per Niente” Sillabai, offesa. Perché quella riusciva a conquistare tutti i miei uomini? Cioè… ma che andavo dicendo?!
“Allora.. l’andrò a votare da solo… Ci vediamo in corridoio, ti va?” Mi domandò. Annuii. Mi diede un bacietto sulla guancia, poi mi lasciò lì: in balia di Duncan. Quest’ultimo, una volta che il moro si fu allontanato, scoppiò a ridere.
“Sei dolcissima, raggio di luna, lo giuro! Non voler votare Court, per me.. Ti adoro, sempre di più.” Concluse, fissandomi negli occhi. Volevo poter mentire dicendo.
“Per te? Ah, sei scemo? Guarda che non l’ho fatto per il motivo che pensi!”Ma… non ci riuscivo! Mi limitai ad arrossire.
“D.. Dovere. Tu prima mi hai “coperto” con il mio moroso, quindi..”
“Già, a questo proposito… Dove eravamo rimasti?” Domandò malizioso, mentre prendeva il mio mento fra il suo pollice e l’indice.
“No, Duncan!” Riuscii a ribattere.
“Che c’è? Mi sembrava che lo volessi anche tu.” Rispose. Arrossii ancora di più.
“Sì.. No… Cioè… Non posso!”
“… O non vuoi?” Sentenziò, bruscamente.
“Sai benissimo che NON POSSO… Ho questa specie di storia con Trent e..” Specie? Perché avevo detto “specie”?! Il mio compagno lo indicò.
“Con il Sr. “goticuccia”? No,dico, fai sul serio?!” Chiese, ironico. Sospirai. Ormai, non lo sapevo più neanche io.
“E, dimmi.. sarebbe questo il problema?!” Non parlai: era ovvia la risposta. Di colpo il moro mi sorrise, malizioso.
“Benissimo…” Sussurrò, prima di allontanarsi, a passo veloce. Lo seguii di getto, un po’ inquieta: si dirigeva verso il mio fidanzato. Ora che aveva intenzione di fare?! Non lo voleva mica prendere a pugni, vero?! Tentai di fermarlo, prendendolo per un braccio.
“No, Duncan, non farlo!” Ma lui non mi stava ad ascoltare e si era già liberato dalla mia presa. Arrivato a pochi metri dal suo “obbiettivo”, urlò.
“Ehi, Trent!” Il ragazzo si girò, incuriosito. Fu questione di pochi secondi.
Duncan portò la sua faccia a pochi centimetri da quella di Trent e, dopo averlo preso per la cravatta, lo tirò addosso a sé, baciandolo. E non era un semplice bacio, bensì uno di quelli lunghi e con la lingua! Sgranai gli occhi, sconvolta. Tutta la gente intorno a noi, osservava la scena, turbata e divertita allo stesso tempo. Quando, finalmente, Duncan lasciò il compagno, si diresse verso di me e, sorridendo, sussurrò.
“Adesso ho anch’io una specie di “storia” con Trent… Ne vogliamo riparlare, di quel bacio?!” Mi fece l’occhiolino, poi tornò in classe. Non… Non riuscivo ancora a crederci e, a quanto pare, nemmeno il mio fidanzato.
“Trent; Come.. Come ti senti?” Domandai, cercano di non ridere perché, tutto sommato, era stata una scena divertente. Il moro balbettò.
“Quello mi ha..”
“Baciato.” Conclusi io. Lui scosse la testa, ancora “sotto chock”. In quel momento arrivo il signor McLane.
“Che ci fate ancora qui voi? Chi ha già votato deve tornare immediatamente in classe.” Obbedimmo all’istante. Per le ore successive, cercai di non parlare o entrare in contatto con Trent, per  dargli il tempo di riprendersi.
Chissà, magari da quello che era successo, avrei potuto ricavarne qualcosa di buono.


Check My Soul
_Capitolo 6_
END

  
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