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Autore: Eliatheas    27/08/2011    3 recensioni
Il piccolo Rory Williams annuì nuovamente e osservò Amelia, che, anche alla poca luce presente nella scatola, aveva un sorriso allegro sul volto e sembrava felice come non l’aveva vista in mesi. E si ritrovò a pensare che forse ne valesse la pena. Avrebbe fatto qualsiasi cosa, finto di essere qualsiasi Dottore Stropicciato o quello che era, per vedere Amelia sorridere in quel modo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Pond, Rory Williams
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Whatever makes you happy

Quando Rory Williams si ritrovò in piedi, vestito con abiti decisamente malridotti, sotto una scatola di cartone da cui sotto spuntavano i suoi piedi e quelli del’ideatrice di quello strano gioco, pensò che doveva smetterla di assecondare Amelia Pond. Non era una cosa particolarmente ragionevole da fare.
A scuola, tutti quanti avevano iniziato a dire che Amelia Pond era un po’ matta e forse avevano ragione, ma Rory non ci aveva mai creduto fino a quel momento.
«Nessuno vuole giocare con me» aveva detto lei, quando lui le si era seduto accanto a pranzo.  Aveva un’aria così triste e sola che Rory si era sentito stringere il cuore, a quella vista. E così, senza neanche pensarci, le aveva detto che poteva giocare con lei, se le faceva piacere. Non era giusto che una bambina venisse trattata così, si era detto. Lo avrebbe fatto per chiunque.
Ma il pensiero che forse l’aveva fatto perché lei era Amelia Pond, ed era carina quando il suo volto rotondo si illuminava in un sorriso, era più che persistente.
«Sei sicura che sia una buona idea? » le chiese e, mentre si voltava verso di lei, la scatola di cartone si mosse un po’. Amelia lo fissò male per qualche secondo, poi mise le mani sui fianchi e assunse un’espressione minacciosa.
«Certo che lo è» affermò, sicura, continuando a squadrarlo. «Hai cambiato idea? Mi avevi promessi che avresti giocato con me! » disse, ancora più minacciosa di prima. Rory si affrettò a scuotere la testa, spaventato. Amelia Pond aveva solo sette anni, ma a Rory faceva più paura lei che tutti i bulli della loro scuola.
«No, no, voglio giocare» si affrettò a dire ed Amelia gli regalò un sorriso che le illuminò gli occhi, rendendola eccezionalmente carina. A quel pensiero, Rory arrossì un po’ e distolse lo sguardo, fissando la terra del giardino di casa Pond sotto i suoi piedi. «Ripetimi un po’ la storia, per favore».
Amelia sbuffò e alzò gli occhi al cielo, come se fosse annoiata da lui e dalla sua poca memoria.
«Te l’ho già detto. Tu sei il Dottore Stropicciato, io sono la tua assistente» spiegò in fretta, agitando le mani mentre continuava a parlare, come un riflesso involontario. «Tu hai una macchina del tempo e ci siamo dentro in questo momento» indicò la scatola enorme sotto cui erano. «E dobbiamo catturare il Prigioniero Zero. Tutto chiaro? »
Rory annuì, fissando appena la camicia malridotta e la cravatta, legata maldestramente attorno al collo, che Amelia gli aveva fatto indossare. Non le aveva domandato perché aveva dovuto mettere quei vestiti. Sapeva che certe volte era meglio assecondarla, che chiederle il reale motivo dei suoi gesti.
«Chiaro» disse, poi fissò il bastoncino di legno che la bambina gli aveva piazzato in mano. «E questo cos’è?»
Amelia sembrò pensarci su per qualche minuto, prima di rispondere.
«E’ la tua arma» disse, infine, annuendo, così che alcune ciocche rosse le dondolarono attorno al viso un po’ paffuto. «E’ con questa che dobbiamo catturare il Prigioniero Zero».
«E come funziona? » domandò Rory ancora. La bambina lo fissò nuovamente male.
«Insomma, il Dottore Stropicciato sei tu, inventati qualcosa! » sbottò e Rory si affrettò ad annuire, senza volerla contrariare ulteriormente. Amelia allungò le manine, spazientita, per sistemare la cravatta attorno al collo del bambino, cercando di arginare il danno che lui aveva fatto, senza molto successo. Nessuno dei due era davvero molto esperto in questo campo e il massimo che ottenne fu una cravatta annodata alla bell’e meglio attorno al colletto della camicia.
«Allora, sei pronto? » gli chiese, poi, alzando lo sguardo per osservarlo, visto che lui era più alto di lei di qualche centimetro. Lui annuì ancora, senza dire nient’altro. «Okay, fai atterrare la tua macchina del tempo, dobbiamo andare a cercare il Prigioniero Zero. E fai attenzione perché è pericoloso, okay? »
Il piccolo Rory Williams annuì nuovamente e osservò Amelia, che, anche alla poca luce presente nella scatola, aveva un sorriso allegro sul volto e sembrava felice come non l’aveva vista in mesi. E si ritrovò a pensare che forse ne valesse la pena. Avrebbe fatto qualsiasi cosa, finto di essere qualsiasi Dottore Stropicciato o quello che era, per vedere Amelia sorridere in quel modo.

Quando più tardi, quella sera, si ritrovò a dover mangiare bastoncini di pesce e crema, mentre Amelia lo fissava dall’altro lato del tavolo con aria soddisfatta, portandosi il gelato alle labbra, Rory si ritrovò a dover rivedere il suo pensiero. Avrebbe fatto quasi qualsiasi cosa per vedere Amelia sorridere in quel modo.
Poi Amelia sorrise ancora e Rory dimenticò immediatamente quello che stava pensando.

Angolo Autrice

Oddio, non ci posso credere, ho scritto su Doctor Who! È da una vita che sogno di farlo, perché Doctor Who è il mio telefilm preferito, ma diciamo che non mi sono mai reputata in grado di scrivere qualcosa su un telefilm tanto complesso. Mi ritengo abbastanza incapace e questa storia non ha dimostrato il contrario XD
Questa cosa, comunque, dovrebbe essere un piccolo spaccato dell’infanzia di Amelia e Rory, in cui, come Rory dice in ‘The Eleventh Hour’, la piccola Amelia lo fa vestire da ‘Dottore Stropicciato’ per cercare il Prigioniero Zero. Il bastoncino di legno sarebbe il cacciavite sonico, ma non mi pare che il Dottore ne abbia detto il nome ad Amelia quando aveva sette anni, né cosa era, per cui lei è andata per ipotesi ù_ù
Ora, sono stata più o meno tre ore a chiedermi se nell’Universo ‘ripristinato’ – termine orrendo, lo so, ma accontentatevi – dal Dottore, Amelia e Rory abbiano mai giocato a fare ‘Il Dottore Stropicciato e il Prigioniero Zero’, perché se la crepa si è chiusa, il Prigioniero Zero non è mai passato e il Dottore non è mai esistito, ma non sono giunta a nessuna conclusione, quindi … facciamo che è ambientata nell’Universo non ripristinato dal Dottore, quindi in ogni caso prima di ‘The Big Bang” e tanti saluti? XD *per la serie, ad El piace incepparsi in cervello con pensieri assurdi, poi magari dopo si scopre che c’era una risposta semplice e lei non ci era arrivata*
In ogni caso, so che in molti non sopportano Rory, né la Amy/Rory, ma io lo adoro e adoro loro due insieme, per cui non potevo fare a meno di scrivere di loro. E poi trovo così tenero il fatto che Rory sia stato disposto a vestirsi da Dottore Stropicciato per lei *_*
Ah, ho continuato a chiamare Amy ‘Amelia’, perché ho pensato che avesse deciso di farsi chiamare Amy soltanto nell’adolescenza, più o meno ù_ù
E poi … Doctor Who torna stasera, quindi ora voglio rivedere tutta la sesta stagione con la vana speranza di capire tutto XD
Spero che questa cosa non vi abbia fatto troppo schifo ù_ù e so che un altro po’ le note sono più lunghe della storia in sé, ma io ciarlo spesso e volentieri, quindi perdonatemi, per favore!

El.

   
 
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