Whatever makes
you happy
Quando Rory
Williams si ritrovò in piedi, vestito con abiti decisamente malridotti, sotto
una scatola di cartone da cui sotto spuntavano i suoi piedi e quelli del’ideatrice
di quello strano gioco, pensò che doveva smetterla di assecondare Amelia Pond. Non era una cosa particolarmente ragionevole da fare.
A scuola, tutti quanti avevano iniziato a dire che Amelia Pond
era un po’ matta e forse avevano ragione, ma Rory non
ci aveva mai creduto fino a quel momento.
«Nessuno vuole giocare con me» aveva
detto lei, quando lui le si era seduto accanto a pranzo. Aveva un’aria così triste e sola che Rory si era sentito stringere il cuore, a quella vista. E così,
senza neanche pensarci, le aveva detto che poteva giocare con lei, se le faceva
piacere. Non era giusto che una bambina venisse trattata così, si era detto. Lo
avrebbe fatto per chiunque.
Ma il pensiero che forse l’aveva fatto perché lei era Amelia Pond, ed era carina quando il suo volto rotondo si
illuminava in un sorriso, era più che persistente.
«Sei sicura che sia una buona idea? » le chiese e, mentre si voltava verso di
lei, la scatola di cartone si mosse un po’. Amelia lo fissò male per qualche
secondo, poi mise le mani sui fianchi e assunse un’espressione minacciosa.
«Certo che lo è» affermò, sicura, continuando a squadrarlo. «Hai cambiato idea?
Mi avevi promessi che avresti giocato con me! » disse, ancora più minacciosa di
prima. Rory si affrettò a scuotere la testa,
spaventato. Amelia Pond aveva solo sette anni, ma a Rory faceva più paura lei che tutti i bulli della loro
scuola.
«No, no, voglio giocare» si affrettò a dire ed Amelia gli regalò un sorriso che
le illuminò gli occhi, rendendola eccezionalmente carina. A quel pensiero, Rory arrossì un po’ e distolse lo sguardo, fissando la
terra del giardino di casa Pond sotto i suoi piedi. «Ripetimi
un po’ la storia, per favore».
Amelia sbuffò e alzò gli occhi al cielo, come se fosse annoiata da lui e dalla sua poca memoria.
«Te l’ho già detto. Tu sei il Dottore Stropicciato, io sono la tua assistente» spiegò
in fretta, agitando le mani mentre continuava a parlare, come un riflesso
involontario. «Tu hai una macchina del tempo e ci siamo dentro in questo
momento» indicò la scatola enorme sotto cui erano. «E dobbiamo catturare il
Prigioniero Zero. Tutto chiaro? »
Rory annuì, fissando appena la camicia malridotta e
la cravatta, legata maldestramente attorno al collo, che Amelia gli aveva fatto
indossare. Non le aveva domandato perché aveva dovuto mettere quei vestiti. Sapeva
che certe volte era meglio assecondarla, che chiederle il reale motivo dei suoi
gesti.
«Chiaro» disse, poi fissò il bastoncino di legno che la bambina gli aveva
piazzato in mano. «E questo cos’è?»
Amelia sembrò pensarci su per qualche minuto, prima di rispondere.
«E’ la tua arma» disse, infine, annuendo, così che alcune ciocche rosse le
dondolarono attorno al viso un po’ paffuto. «E’ con questa che dobbiamo
catturare il Prigioniero Zero».
«E come funziona? » domandò Rory ancora. La bambina
lo fissò nuovamente male.
«Insomma, il Dottore Stropicciato sei tu, inventati qualcosa! » sbottò e Rory si affrettò ad annuire, senza volerla contrariare ulteriormente.
Amelia allungò le manine, spazientita, per sistemare la cravatta attorno al collo
del bambino, cercando di arginare il danno che lui aveva fatto, senza molto
successo. Nessuno dei due era davvero molto esperto in questo campo e il
massimo che ottenne fu una cravatta annodata alla bell’e meglio attorno al
colletto della camicia.
«Allora, sei pronto? » gli chiese, poi, alzando lo sguardo per osservarlo,
visto che lui era più alto di lei di qualche centimetro. Lui annuì ancora,
senza dire nient’altro. «Okay, fai atterrare la tua macchina del tempo,
dobbiamo andare a cercare il Prigioniero Zero. E fai attenzione perché è
pericoloso, okay? »
Il piccolo Rory Williams annuì nuovamente e osservò Amelia,
che, anche alla poca luce presente nella scatola, aveva un sorriso allegro sul
volto e sembrava felice come non l’aveva vista in mesi. E si ritrovò a pensare
che forse ne valesse la pena. Avrebbe fatto qualsiasi cosa, finto di essere
qualsiasi Dottore Stropicciato o quello che era, per vedere Amelia sorridere in
quel modo.
Quando più tardi, quella sera, si ritrovò a
dover mangiare bastoncini di pesce e crema, mentre Amelia lo fissava dall’altro
lato del tavolo con aria soddisfatta, portandosi il gelato alle labbra, Rory si ritrovò a dover rivedere il suo pensiero. Avrebbe
fatto quasi qualsiasi cosa per vedere
Amelia sorridere in quel modo.
Poi Amelia sorrise ancora e Rory dimenticò
immediatamente quello che stava pensando.
Angolo
Autrice
Oddio, non ci posso credere, ho scritto su
Doctor Who! È da una vita che sogno di farlo, perché Doctor Who è il mio
telefilm preferito, ma diciamo che non mi sono mai reputata in grado di
scrivere qualcosa su un telefilm tanto complesso. Mi ritengo abbastanza
incapace e questa storia non ha dimostrato il contrario XD
Questa cosa, comunque, dovrebbe essere un piccolo spaccato dell’infanzia di Amelia
e Rory, in cui, come Rory
dice in ‘The Eleventh Hour’,
la piccola Amelia lo fa vestire da ‘Dottore Stropicciato’ per cercare il
Prigioniero Zero. Il bastoncino di legno sarebbe il cacciavite sonico, ma non
mi pare che il Dottore ne abbia detto il nome ad Amelia quando aveva sette
anni, né cosa era, per cui lei è andata per ipotesi ù_ù
Ora, sono stata più o meno tre ore a chiedermi se nell’Universo ‘ripristinato’ –
termine orrendo, lo so, ma accontentatevi – dal Dottore, Amelia e Rory abbiano mai giocato a fare ‘Il Dottore Stropicciato e
il Prigioniero Zero’, perché se la crepa si è chiusa, il Prigioniero Zero non è
mai passato e il Dottore non è mai esistito, ma non sono giunta a nessuna
conclusione, quindi … facciamo che è ambientata nell’Universo non ripristinato
dal Dottore, quindi in ogni caso prima di ‘The Big Bang” e tanti saluti? XD *per la serie, ad El piace
incepparsi in cervello con pensieri assurdi, poi magari dopo si scopre che c’era
una risposta semplice e lei non ci era arrivata*
In ogni caso, so che in molti non sopportano Rory, né
la Amy/Rory, ma io lo adoro e adoro loro due
insieme, per cui non potevo fare a meno di scrivere di loro. E poi trovo così
tenero il fatto che Rory sia stato disposto a
vestirsi da Dottore Stropicciato per lei *_*
Ah, ho continuato a chiamare Amy ‘Amelia’, perché ho pensato che avesse deciso
di farsi chiamare Amy soltanto nell’adolescenza, più o meno ù_ù
E poi … Doctor Who torna stasera, quindi ora voglio rivedere tutta la sesta
stagione con la vana speranza di capire tutto XD
Spero che questa cosa non vi abbia fatto troppo schifo ù_ù
e so che un altro po’ le note sono più lunghe della storia in sé, ma io ciarlo
spesso e volentieri, quindi perdonatemi, per favore!
El.