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Autore: LisaAngius    27/08/2011    2 recensioni
E se al posto di Meiling a far visita a Shaoran una bionda mozzafiato dotata di accento francese? Mah scopriamolo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yukito/Yuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Primo giorno di scuola

 

 

Toya Kinomoto alzò lo sguardo divertito verso l’orologio mentre faceva scivolare le uova nella padella

Le otto e mezza, mezz’ora al suono della campanella, dunque…

“Tre..due..uno!”

“TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARDIIIIIII!”

L’urlo disumano, seguito da tonfi sulle scale ancora più disumani, era stato lanciato dalla piccola, si fa per dire, di casa: Sakura Kinomoto

Toya scosse la testa divertito mentre le metteva le uova nel piatto

“Come fa una cosa così piccola a fare tutto questo chiasso?”

“Io non sono una cosa! Sono una ragazza!”

“Si si! Questo è quello che hanno detto i medici che ci hanno appioppato te ma secondo me ci hanno imbrogliati!”. Ridacchiò Toya

Ma quanto era divertente vedere il suo mostriciattolo che si arrabbiava! Oh quanto era divertente! Senza contare che gli piaceva di più vederla così che nella versione “adolescente davvero, davvero carina” che stava venendo fuori con frequenza allarmante e gli faceva prudere le mani ogni volta che un ragazzo si voltava a guardarla. Perché la sua sorellina era il SUO mostriciattolo e guai a chi gli si avvicinava!

“Sei sempre il solito”. Urlò Sakura arrabbiata

Si, decisamente era consolante vederla sputazzare il tavolo con le uova della colazione perché era troppo impegnata a urlargli contro per degluttire, gli permetteva di illudersi che nessuno l’avrebbe mai vista come una donna e in quanto tale desiderabile

“Si e mi piace anche!”. Ghignò alzandosi

Sakura lo guardò delusa

“Ehy non mi aspetti?”

Toya ghignò diabolico

“Ingenua! Come se non avessi capito che fai questo casino per avere la scusa di stare vicino a Yukito nel tragitto”. Pensò

Oh finchè sbavava per il suo amico per lui andava bene, tanto lui non l’avrebbe mai ricambiata, i suoi interessi erano diretti altrove e lui lo sapeva bene. Scosse la testa rabbuiandosi, sperava tanto che il suo amico avrebbe trovato qualcuno che lo meritasse, gli era dispiaciuto fargli male ma del resto se non lo ricambiava non lo ricambiava, non poteva farci niente lui aveva..altri gusti ecco!

“Non ci contare mostriciattolo! Non faccio tardi per te!”

Per un minuto, davanti alla faccia delusa della sua sorellina si chiese se non sarebbe stato più saggio parlarle del perché Yukito non poteva ricambiarla. Ma decise che non era il caso, spettava al suo amico scegliere se parlarne o no e del resto la cotta per lui o le sarebbe passata da sola o, se mai Sakura avesse trovato il coraggio di dichiararsi, era certo che Yukito avrebbe saputo come parlarle, forse molto meglio di lui che con le parole non era bravo.

“Se ti muovi forse non ti lascio qui”. Sospirò in un impeto di bontà

Sakura si illuminò aumentando al massimo la velocità

“Grazie fratellone!”

“Si, si basta che ti sbrighi!”. Borbottò

La ragazzina si mise i roller e sfrecciò fuori

“Pronta!”. Esclamò tutta orgogliosa

Toya annuì senza battere ciglio e si avviò in strada seguito dalla sorellina.

“Che bella giornata vero fratellone?”. Sorrise Sakura

Toya si guardò attorno

In effetti era una giornata insolitamente bella per essere autunno. L’istinto gli diceva che quello era un buon presagio

“Si è una bella giornata…”

Quando arrivò in classe, trovò i suoi compagni insolitamente eccitati

“Che succede?”

“Abbiamo ora libera”

Oh no! Questo avrebbe significato una baraonda assurda, cosa che lui odiava profondamente!

Yukito gli passò affianco ammiccando divertito

“Scappa finchè puoi io mi sono fatto dare un incarico dal prof, sto andando in segreteria”

Toya lo guardò torvo

“Potevi aspettarmi”

Yukito ridacchiò e alzò le spalle

“Non ero sicuro che arrivassi in tempo”

E se ne andò lasciandolo solo con un’ultima risata.

Toya sbuffò seccato. Tu guarda e doveva essere il suo migliore amico. Tzè! Tu guarda lo lasciva da solo in quel casino!

Fortunatamente nessuno badava a lui, pensò avviandosi verso l’aula di musica, almeno poteva svignarsela e stare un po’ in pace

Era talmente concentrato sulla sua fuga da non accorgersi della ragazza che stava venendo nella direzione opposta, che, altrettanto distratta, finì per cadergli addosso.

Ci mancava solo un’imbranata! Meno male che aveva pensato poco prima che era una bella giornata, pensò seccato rialzandosi.

“Accidenti”. Sbuffò

“Mi dispiace”

Alzando lo sguardo scopri che l’incantevole voce dal simpatico accento francese apparteneva a una bellezza mozzafiato con gli occhioni da cerbiatta e un viso da angelo che al momento lo guardava mortificata

“Ehm non è niente…”

E quella da dove cavolo saltava fuori? Si chiese curioso

Non che la cosa lo interessasse particolarmente, lui al momento non aveva voglia di pensare alle ragazze e all’amore. Ma del resto un nuovo acquisto della scuola era sempre una cosa interessante ed era abbastanza sicuro che lei fosse nuova o l’avrebbe notata prima

“Sono mortificata io…”

“Eri distratta come lo ero anche io”. Finì per lei Toya

Lei annuì vigorosamente

“Ero concentrata sui numeri delle classi…sto cercando la mia..”

Ecco! Come aveva supposto!

“Che classe cerchi?”. Chiese gentilmente

“La..1 B”

“Oh sei fortunata io sono nella 3B..vieni ti faccio vedere dove devi andare…”

La ragazza lo seguì guardandosi attorno curiosa finchè non arrivarono nel corridoio giusto

“Ecco quella è la tua”. Spiegò Toya indicandogli la classe davanti a loro “E quella è la mia se ti serve qualcosa…”. Aggiunse rivolto a una porta poco più in là

“Mercì sei molto gentile”. Sorrise la ragazza

“Oh di nulla”. borbottò Toya dirigendosi verso la sua classe

“Ehy non mi hai detto come ti chiami!”. Gli fece notare la biondina

“Mi chiamo Toya…e tu?”

“Lisette!”

La ragazza sorrise e si avvicinò a stringergli la mano

“Francese?”

“No di Hong Kong”

Toya ebbe un brivido lungo la schiena…conosceva uno della sua città…Naaah era una coincidenza che venisse dalla stessa città del moccioso

“Beh..ci vediamo ragazzina”

Yukito lo stava aspettando davanti all’aula con un sorrisetto inequivocabile

“Da quando sei così gentile con le ragazzine?”

In effetti lui non lo era mai, avevano la fastidiosa tendenza ad appiccicarsi

“Beh le ho solo indicato la sua aula”

“E la tua…e l’hai implicitamente invitata a chiederti aiuto se ne avesse bisogno”

“Eddai è una nuova arrivata!”

“Che sembra uscita da una pagina di moda ed è dotata di due notevoli occhi azzurri”

“Ci stai facendo un pensierino?”

“Ti dirò se non preferissi un altro genere lo farei..del resto non sarebbe amichevole rubartela dunque ripensandoci…”

“Oh sta zitto”. Ringhiò Toya entrando in aula

All’uscita si trovarono la nuova arrivata proprio di fronte

“Oh salve Toya…”

“Ciao francesina cinese..lui è il mio amico Yukito”

La ragazza sorrise e si inchinò

“Lisette..piacere..”

In quel momento Yukito alzò lo sguardo e salutò qualcuno alle spalle di Lisette. Lei si voltò e cacciò un urlo gioioso

Xiōngdì!”

Toya rimase come un ebete a osservare dall’uno all’altro ma la consolazione era che almeno il moccioso aveva un aria più idiota. Continuava a fissare la ragazza come se avesse davanti un fantasma

“Che accidenti ci fai qui!?”

Per nulla scomposta dall’accoglienza sgarbata la giovane fece un sorrisino divertito

“Se non ti fa piacere posso sempre tornare a Hong Kong”

“Ma certo che mi fa piacere!”. Sbuffò Shaoran, che anche se cercava di fare il burbero si era illuminato

La ragazzina rise e corse a buttarsi fra le sue braccia ridendo mentre lui la sollevava facendola girare

“Mi sei mancato cherie!”. Esclamò la ragazza

“Quanto resti?”. Rise Shaoran

“Quanto resti tu”. Fece lei indicandosi la divisa

“Cosa? Sei qui per restare?”. Fece il ragazzo visibilmente sorpreso

Toya continuava a osservarli cercando di fare il punto di ciò che vedeva. Dunque a quanto pareva il cinesino faceva il filo a sua sorella e nel frattempo aveva una fidanzata mozzafiato in Cina. La cosa gli faceva venire una gran voglia di ucciderlo. Stò volpino! Sua sorella non si meritava che le facesse fare “l’altra” e Lisette..beh nessuna ragazza meritava di essere tradita

“Come mai nostra madre ti ha mandata a stare da me?”

Una domanda gli rimbalzò nella mente ma fu Sakura che gli diede voce

“Nostra?”

Shaoran sorrise annuendo

“Sakura ti presento mia sorella adottiva: Lisette”

La biondina si avvicinò con un sorriso gentile

“Ciao Sakura, ho sentito parlare di te…sembri molto interessante spero che potrò conoscerti meglio”

Sakura annuì estasiata, quella ragazza con gli occhi dolci e il sorriso gentile le piaceva già

“Lo spero anche io”

Toya non aveva perso neanche una battuta. E così era la sorella adottiva, mai visti due cresciuti assieme più diversi, tanto era dolce e gentile la francesina quanto era scorbutico e antipatico il moccioso

“E il tuo ragazzo come l’ha presa che ti trasferisci in Giappone a tempo indeterminato?”. Chiese Shaoran

Lisette alzò le spalle con un’aria noncurante che non convincette manco Toya, figurarsi Shaoran

“Ci siamo lasciati”

Shaoran non commentò limitandosi a farle notare che era tardi e dovevano rientrare a casa

Lisette salutò con entusiasmo Sakura e poi si volse verso Toya e Yukito

“A domani ragazzi”

Appena la porta di casa si fu chiusa alle spalle dei due fratelli Shaoran si piantò davanti a Lisette col suo più nero sguardo da interrogatorio

“E ora su sputa il rospo mèimei

 

  
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