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Autore: damnslyth    28/08/2011    1 recensioni
Dominique Weasley è una bellissima ragazza, ha una famiglia unita, è simpatica, umile, ma ha un grande difetto: si innamora dei ragazzi sbagliati. Insieme a James, Lily e Rose affronterà le divergenze con Scorpius Malfoy, uno dei più desiderati ma arroganti della scuola e anche migliore amico di Albus.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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<< Io... TU... Scorpius? Ma che caspita... Merlino, ti ha difeso? >> Albus aveva gli occhi sgranati e mi fissava sbalordito, in cerca di risposta. Io ero più sbalordita di lui, anzi, ero interdetta. Incapace totalmente di ragionare e parlare. L'aveva fatto davvero? Sul serio mi aveva difesa? Sì. Se non fosse stato per lui, magari con quelle due Serpi sarebbe finita male.
<< Ti ha salvata! >> esultò Lily tutta allegra. << Quel gran pezzo di ragazzo è diventato il tuo eroe! >>.
<< Lily, smettila! >> sbuffai.
<< No, no, lei ha ragione >> convenne Albus, fissando un punto nel vuoto. Era immerso nei suoi pensieri e stranamente avevo una vaga curiosità di sapere su cosa stesse riflettendo.
<< Scusate, devo andare >> disse poi all'improvviso, alzandosi. Lily inarcò un sopracciglio, guardandomi: << Chissà cos'ha in mente... >>.
<< Non lo potremo mai sapere >> dissi stendendomi su una delle panchine interne del castello. Lily assunse un'espressione preoccupata.
<> le chiesi. Lei scosse la testa. << Cos'è successo? >>.
<< Papà... l'ho visto prima, era preoccupato. Riguarda qualcosa sul lavoro >> confessò mesta.
<< Lavoro? >> chiesi alzandomi e sedendomi accanto a lei.
<< Sì. Non so cosa sia, ma so che sarà grave. Non ha voluto dirmelo >>.
<< Magari si sono solo lasciati sfuggire un Mangiamorte superstite... >>.
<< Lo spero >> sospirò.
<< Vedrai >> sorrisi incoraggiante. << Andrà tutto bene >>.

 

Il giorno dopo Scorpius si assentò alle lezioni. Quello seguente pure. Alcuni dicevano che era malato, altri che marinava la scuola. Albus riuscivo a scorgerlo rare volte la giornata e quando tentavo di parlargli sosteneva di avere da fare e si affrettava ad andarsene. In poche parole c'era qualcosa che non andava e io volevo scoprirlo.
Passeggiando per i corridoi, pensai a molte cose. Prima di tutto a Victoire. Mi aveva inviato una lettera porgendomi le sue scuse per la reazione alla festa e aveva scritto che avrebbe preferito parlarmi di persona. Finalmente mi sarei riconciliata presto con mia sorella. Poi pensai a Scorpius e al fatto che tutte le volte che sentivo pronunciare il suo nome avvampavo inevitabilmente mentre il mio cuore perdeva un battito.
No cavolo, no. Non potevo innamorarmi di lui. Non di un Malfoy. La famiglia non l'avrebbe mai accettato. Ma togliendo questo particolare: io, Dominique Weasley, non sarei mai potuta interessare a lui. Grifondoro, Weasley, Mezzosangue... ero tutto l'opposto dei suoi gusti. Ma perché vanno a piacermi proprio coloro con cui non potrò mai avere una relazione? Impensierita, sbattei contro qualcuno di molto muscoloso.

<< James! >> sorrisi. << Scusa! >>.
<< Domi... >> forzò un sorriso guardando altrove. Aggrottai le sopracciglia: << Va tutto bene? >>.
<< Sì >> rispose portandosi una mano tra i capelli. No, non andava bene. Conoscevo mio cugino come le mie tasche.
<< Sputa il rospo >> ordinai guardandolo di sottecchi.
Lui sospirò agitato e poi mi guardò: << Ci sono delle scritte... dicono che verranno a prendere un mago o una strega pieni di talento... uno dei figli di un campione >>.
Sgranai gli occhi: << Scritte? >>.
<< Sì, nei luoghi di lavoro di papà... La scelta è me, Rose, Lily, Albus o Hugo >>. Rimasi in silenzio. Non era possibile... sbiancai leggermente, preoccupata.
<< E... e cosa vi vogliono fare? >> deglutii angustiata.
<< Ucciderci, torturarci, non lo so! >> sbottò coprendosi per un attimo il viso con le mani. << Vogliono vendicare la morte di Voldemort. Non ho paura per me, ma per mia sorella, mio fratello, Hugo e Rose >>. La serietà con cui James disse quella frase era terrificante. Non l'avevo mai visto così. Stetti in silenzio, non sapendo cosa dire, mentre il mio cuore cominciò a battere così forte per l'agitazione che avevo paura mi partisse dal petto.
<< Anche Malfoy è in pericolo da quanto ho capito... >> continuò sedendosi e muovendo una gamba nervosamente.
<< Scorpius? >> mormorai. << Ma cosa...? >>.
<< Sì, perché suo padre e i suoi nonni sono gli unici Mangiamorte che non sono stati rinchiusi ad Azkaban... probabilmente vorranno punire il figlio per questo >>.
<< Ma lui non c'entra! Era suo padre! >> esclamai con decisione. << E non voleva neanche essere un Mangiamorte, ma fu costretto per salvarsi la vita! E' ingiusto! >>.
James stette un po' in silenzio, fissandomi: << La prendi come se si stesse parlando di un membro della famiglia >>. Lo guardai un attimo per poi incrociare le braccia al petto e volgere il mio sguardo altrove.
<< No, è che... quello che mi hai detto su di voi mi ha agitata e l'ho sfogato con l'ultima notizia >> dissi in tono abbastanza convincente. Lui annuì.
Fummo interrotti da dei passi che si stavano dirigendo verso di noi. Io sobbalzai, ma mi calmai quando scorsi zio Harry comparire dall'angolo.
<< Dove lasciasti la Pietra della Resurrezione? >> domandò James deciso. Aggrottai le sopracciglia. Cosa significava?
<< Nella Foresta Proibita >> rispose zio prima di porre anche lui una domanda. << L'unica voglia che hai dove si trova e che forma ha? >>.
<< Nella chiappa destra; a forma di M. Per noi è simbolo di Malandrini >> rispose mio cugino. Non sapevo che avesse una voglia a forma di M nella chiappa destra...
<< Bravo >> annuì Harry dandogli delle pacche sulla spalla. Era un tecnica -usata anche da Kingsley e Remus- per riconoscersi. Mi guardò: << Ciao Dominique... vedo che hai saputo >>.
<< Sì. Se posso fare qualcosa per aiutarvi... >>.
<< Grazie, ma per ora è tutto sotto controllo. Una squadra di Auror proteggerà la scuola per la sicurezza di tutti, non solo di loro. E ora prenderanno ripetizioni da me e Hermione per migliorare gli Incantesimi di Difesa. Se ti vuoi unire... >> mi sorrise.
<< Magari dopo >> risposi ricambiando il sorriso.
<< Perfetto. James, inizia a incamminarti... Rose, Hugo, tuo fratello e tua sorella sono già nell'ufficio della McGranitt >> disse. Poi, notando l'espressione del figlio, aggiunse: << Sì, ci sarà anche lei >>. James mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò. Harry lo seguì con lo sguardo per un po', poi si voltò verso di me: << Dominique, so che sei brillante a scuola... Vorrei chiederti se ti andrebbe di vigilare su James e incitarlo ad esercitarsi, aiutandolo. Sicuro di se stesso com'è non vorrei mai che lasciasse perdere >>.
<< Sarà fatto >> risposi << E poi ha preso con molta serietà la situazione, sono sicura che comunque lo farà da solo >>.
<< Perfetto >> annuì. << Ora devo andare. Se ci saranno novità vi avviserò. State allerta, mi raccomando... Ci vediamo >>. Sorrise e poi si allontanò.
Mi appoggiai al muro. Dire che ero ansiosa per i miei cugini era poco. D'ora in poi avrei vissuto con l'angoscia di sentire che uno di loro era scomparso.
Perché esiste gente così pazza? Voldemort è morto da un secolo. Cosa vogliono vendicare?”. Non avevo parole. Il magone cominciò ad assalirmi fino a prendere tutto il controllo di me stessa. Mi sedetti contro il muro chiudendo con gli occhi per cercare di placarmi, ma ben presto gli riaprii.
Una figura bionda camminava veloce, assorta tra i pensieri, tanto da non accorgersi della mia presenza. Balzai in piedi: << Scorpius?! >>.
Lui si fermò di scatto. Dopo un po' si voltò guardandomi con i suoi occhi color ghiaccio che mi fecero danzare il cuore. Era da giorni che non lo vedevo e questo rendeva il tutto più emozionante da parte mia. Era pallido e aveva le occhiaie molto visibili, ma era sempre incredibilmente bello.

<< Cosa c'è? >> chiese bruscamente.
<< Io... >> il battito del mio cuore sembrava soffocarmi le parole. Non riuscivo ad aggiungere altro.
<< Tu? >> marcò inarcando un sopracciglio.
<< Io... stai attento >> mormorai. Passarono cinque ragazze che iniziarono ad apprezzare Scorpius ad alta voce. Lui iniziò a sorridere loro in modo incredibilmente ammaliante e le ragazze parvero andare fuori di testa. Una di esse si staccò dal gruppo per avvicinarsi a lui e baciarlo. Era Kathleen. Lui rispose con grande foga, noncurante della presenza di altre persone. Il mio stomaco iniziò a contorcersi e una gelosia così intensa e mai provata mi invase. Ma come poteva pomiciare allegramente per i corridoi sapendo che era in grande pericolo?
Si staccò giusto per degnarmi due secondi della sua attenzione prima di tornare a perlustrare la bocca della sua ragazza e scatenare la mia ira.

<< Dicevi, Delacour? Stare attento per cosa? >> ghignò.
<< Stai attento perché con le mie maledizioni ti auguro di essere rapito da un Mangiamorte e sparire dalla mia vista! >> sbottai per poi voltarmi e correre via con gli occhi lucidi. Avevo trattenuto per troppo tempo tante cose.
Stai attento perché ho paura del fatto che sto per innamorarmi di te e vederti con un'altra mi ferisce.

 

<< Certo, Potter, si trattava solo di mio figlio, quindi hai potuto benissimo sbattertene altamente! >>.
<< Stai zitto per due secondi? Ho fatto di tutto per proteggere ogni singolo studente di questa scuola e sinceramente le fesserie che stai dicendo mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro >>.
Due uomini stavano discutendo alle sei del mattino nella Sala Grande. Mi svegliai sentendo i rumori e scesi anch'io per assistere a cosa stava succedendo.
Harry e Draco stavano discutendo animatamente mentre una donna dai lunghi capelli color oro stava singhiozzando sulla spalla del marito. Aprii la bocca e la richiusi più volte... Oh porco Merlino.
<< Dom! >> una mano mi prese e mi trascinò davanti. Era Rose.
<< Non dirmi che Scorpius... >> la guardai deglutendo. Lei annuì gravemente. I miei occhi si riempirono di lacrime.
<< Senti, prendi tua moglie e vai in un posto meno affollato. Cerca di calmarti e stare calmo >>.
<< Calmo? CALMO? >> sbottò la Serpe. << Mio figlio è scomparso per mano di alcuni Mangiamorte e io dovrei stare calmo? Ma ti ascolti quando parli? >>.
<< Ehi, vacci piano >> Ron s'intromise. << Sei davanti al salvatore del mondo magico. Ha promesso che riporterà tuo figlio a casa sano e salvo e stanne certo che lo farà >>. Draco guardò con disprezzo il rosso e poi si allontanò con Astoria.
Cielo, non potevo crederci. Scorpius era scomparso e l'ultima cosa che gli avevo detto erano parole pesanti.
<< Avanti su, andate a ripassare o prepararvi! >> squittì Hermione. Gli studenti l'ascoltarono. Si avvicinò a me e Rose.
<< Amore... >> mormorò sorridendo mesta e accarezzando i capelli della figlia. << Non permetterò a nessuno di farti del male. E neanche a te, Hugo >> aggiunse avvicinandolo a sé per stringerli entrambi << Vi voglio bene >>. Ron si aggiunse abbracciandoli anche lui e baciando dolcemente sua moglie sulla testa.
Io mi spostai con Lily verso Albus e James, non volendo rovinare l'armonia dei quattro.
Lily aveva pianto un po': << Chissà se... sarà... vivo >>.
<< Smettila Lily, lo sarà, è ovvio >> disse Albus con un espressione afflitta. James era sdraiato su una delle panchine del tavolo dei Serpeverde e guardava il soffitto.
Hermione si avvicinò sorridendo: << Ehi... non preoccupatevi. Lo troveremo. E a voi non succederà niente >>.
<< Ne sono sicura >> forzò un sorriso Lily. << In fondo zio Ron ha ragione: siamo in presenza dei miti del mondo magico! >>. Hermione ridacchiò e iniziò a parlare con Albus. Mi sentivo letteralmente d'intralcio. Mi alzai dirigendomi verso l'uscita.
<< Domi, dove vai? >> chiese mia cugina mentre gli altri erano impegnati a confortarsi a vicenda.
<< A cambiarmi e a lavarmi la faccia >> accennai un sorriso.
<< Va bene. Ti aspettiamo >>. Salutai con la mano ed uscii. Una volta fuori alcune lacrime iniziarono a sgorgare incontenibili e i pensieri più depressi mi vennero in mente. Scorpius era sparito, forse morto, e l'ultima cosa che gli avevo detto era stato uno degli insulti più grandi che avessi potuto far uscire dalla mia bocca. E per la mia famiglia; sempre l'ultima, sempre quella insignificante, quella che si può tralasciare facilmente. Ovvio, sono solo la figlia di un'antipatica francesina e di un dipendente della Gringott. I miei genitori non avranno ucciso Voldemort, ma hanno partecipato alla Seconda Battaglia di Hogwarts; mio padre ha affrontato Greyback, ospitato zio Harry e gli altri nel periodo più pericoloso e critico di tutti i tempi e sostenuto da sempre Harry. Mia mamma è pure stata una dei campioni Tremaghi. Se per gli altri è poco...
Avvolta da questi pensieri, camminavo per la Sala Comune. Cosa successe dopo, nessuno lo seppe mai. Ricordo solo un “eccola” e di essermi risvegliata in una stanza buia senza bacchetta e legata da delle corde protette da un incantesimo potente. Affianco a me, qualcosa continuava a fare pressione sul mio braccio. Dov'ero? Non chiedetemelo.

  
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