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Autore: _Colours_ of the _Music_    28/08/2011    1 recensioni
Sono una ragazza morta a quattordici anni e ora mi attende il mio primo compito: sorvegliare la squadra di calcio della Raimon. Riuscirò a diventare un vero e proprio Angelo Custode? Leggete questa fanfic e lo scoprirete!
Spero che vi piacerà! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non fu facile per me e Shawn mettere in ordine la cucina, ma alla fine ce la facemmo.
-Ecco fatto!- dissi io, pulendomi le mani.
-Ce l’abbiamo fatta, finalmente!
-Già!- dissi io sbadigliando.
Lui mi si avvicinò.
-Hai sonno?
Io annuì
-Molto…- senza accorgermene, chiusi gli occhi sbadigliando e mi addormentai.

***

Mi trovai in una sala gigantesca, che mi era stranamente familiare. Mi guardai intorno. Ma certo! Era la sala dell’Angelo Supremo! Ma lui… non c’era.
-Ti senti spaesata, mia cara?- questo era l’Angelo Supremo.
“Come ho fatto a non pensarci prima!” mi dissi. Mi girai. Non era come credevo. L’Angelo Supremo non era dietro di me.
-Non mi riconosci? Sono io, l’Angelo Supremo!
-S-Sì! L’ho riconosciuta! Ma… dov’è?
-Questo non importa adesso. Vedo che hai preso confidenza con Shawn Frost
-Beh, mi diverto con lui… Insomma, è un soggetto interessante
-… C’è una cosa che ho preferito non dirti a proposito di voi Angeli…
-Mh? Cosa?
-Vedi, gli Angeli comuni possono diventare degli Angeli Custodi…
-Davvero?? E come?
-E’ questo il punto. Devono avere un umano da controllare
-Da controllare..?
-Esatto. Un essere umano su cui imporre il Bene. Per non farlo andare incontro al Male
-Ah… Un umano da usare, quindi?
-No! Noi non usiamo le persone! Noi le conduciamo verso un mondo migliore
-… Sì, ha ragione!
-Brava! Adesso… Devi scegliere un umano come tuo protetto
-Io scelgo Shawn!
-Perfetto. Da questo momento, ti occuperai soltanto di seguire Shawn nei suoi comportamenti e di far sì che non cada nelle tentazioni del Male! Se riuscirai a tener testa alle cattive azioni, allora diventerai l’Angelo Custode di Shawn Frost
-D’accordo!
-Ma sta’ attenta! Non dovrai mai, e dico MAI, rivelare a quest’ultimo la tua identità da Angelo, è chiaro?
-Certo! Chiarissimo! La ringrazio!
Detto questo, tutto scomparve…

***

Aprii gli occhi. Era mattina. Una piacevole luce tenue entrava nella stanza dalle tende azzurre della finestra. Sospirai.
-Bene… Mettiamoci al lavoro…
Sarei potuta diventare l’Angelo Custode di Shawn! Però avrei dovuto stargli accanto tutto il tempo! Decisi di andare a svegliarlo, come prima cosa.
Così, mi vestii e uscii. Cercai la sua stanza in lungo e in largo, fino a quando non me lo ritrovai davanti. Mezzo addormentato, stava andando verso la mensa dell’edificio, al piano di sotto.
-Buongiorno!- dissi io sorridendogli.
-B-Buongiorno…- rispose lui arrossendo di botto.
-Allora, ti sei ripreso dalla faticaccia di ieri sera??- gli chiesi ridendo.
-Ahahah! Sì, ora sono pronto ad affrontare un’altra giornata di allenamento!
-Ne sono felice!
-Andiamo a fare colazione?
-Certamente! Però mi sa che ti dovrò trascinare io… visto che stai praticamente dormendo in piedi!
Ridendo, gli presi la mano arrossendo e lo trascinai di sotto. Tutti gli altri erano già seduti e stavano aspettando la colazione. Ovviamente, quando ci videro, mano nella mano, non poterono far altro che ridacchiare.
-Buongiorno a tutti!- esultai io trascinando Shawn al suo posto e dirigendomi in cucina, dove Silvia, Celya e Camelia stavano preparando la colazione.
-Cos’hanno tanto da ridacchiare là fuori??- mi chiese Celya.
-Oh, n-niente!
Intanto fuori dalla porta si sentivano i ragazzi che cantavano quelle tipiche canzoncine tra due innamorati, facendo il nome mio e quello di Shawn.
-Ah, ora è tutto chiaro!-disse Silvia ridendo.
-Ma non è davvero nienteee!- dissi io, agitando le mani, rossissima.
Tutte ridacchiarono e parlottavano sul fatto che io fossi rossa in viso. Poi, ci accingemmo a preparare la colazione.
Mi divertivo molto a cucinare con Silvia, Celya e Camelia. Ma continuavo a pensare alle parole dell’Angelo Supremo: “Non dovrai mai, e dico MAI, rivelare la tua identità da Angelo, è chiaro?”. Sapevo che non avrei mai dovuto farlo, ma non sapevo il perché… Nessuno me lo aveva mai detto. Chissà cosa sarebbe successo se qualche Angelo avesse rivelato la propria identità…
Pensai che fosse meglio non pensarci e servii la colazione insieme alle altre.
  
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