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Autore: AiLiSi    28/08/2011    1 recensioni
"Una mattina di ottobre, in una stanza della Casa di Grifondoro ...
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!-un urlo lacerò il silenzio presente fino a pochi attimi prima nella stanza.
Ron alzò lo sguardo da La Gazzetta del Profeta, guardò Dean, Harry e Seamus, inarcò un sopracciglio e tornò a leggere.
[...]
Hermione entrò e davanti a sé trovò un ragazzo biondo con i capelli bagnati che strangolava un ragazzo dai capelli rossi con l’aria spaventata. –Ehi, calmatevi! Che vi prende? Avete sedici anni e vi comportate ancora così!
I due litiganti si voltarono verso la strega, che indossava la divisa scolastica. –Adesso mi spiegate che sta succedendo?
Draco lasciò il collo di Ron e iniziò a raccontare.- Quest’idiota! Quest’idiota mi ha....ha detto che...GRIDO COME UNA RAGAZZA!!!!!!!
[...]
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tutta la squadra lo aspettava. Adesso potevano esercitarsi tutti assieme. Harry però non si sentiva affatto bene. Non era un dolore fisico, ma era turbato dal fatto di aver lasciato così i suoi amici. “ Che bell’amico che sei, e, Harry? Proprio un bellissimo amico..Il povero Furetto era sul punto di piangere e tu l’hai abbandonato, in quel momentaccio...e allo stesso modo hai abbandonato gli altri. “
Intanto pioveva sempre più forte, e un vento ostile andava loro contro. Intanto, Harry continuava a discutere con la sua coscienza. “Sai che ti dico, Potter? Mi fai proprio S-C-H-I-F-O-!”
Harry si fermò. –Harry, che ti prende? – gli chiese Katie Bell.
-Scusate, ma adesso non posso più continuare a giocare..-gridò, per farsi sentire.
-Cosa? Sei impazzito?! Domani abbiamo..-replicò Alicia Spinnet.
-Lo so, lo so, ma devo andare..Scusate -scese sul terreno fangoso e, ricoperto di pioggia e inzuppato fino ai piedi, tornò nel suo dormitorio con la scopa nelle mani.
Nel Dormitorio...
-Calmati, Draco! Non è detto che accada...-cercava di consolarlo Dean.
-Già, Dean ha ragione.-disse Ron.
-Io non voglio tradirvi! Non voglio..non voglio tradire voi e nessun altro. Io non lavorerò per il Signore Oscuro! Non ne ho nessuna intenzione! –Draco farfugliava da mezz’ora, ormai. Perché lui? Perché non qualcun altro?
Ad un tratto, la porta si aprì di scatto, e un qualcosa ricoperto di fango e pioggia entrò sgocciolando nella stanza. Hermione, Ron, Dean e Seamus presero le bacchette. Draco era troppo scandalizzato per poter prendere la sua.
-Ehi, sono io, Harry! Abbassate le bacchette! Per chi mi avete preso? Per il mostro della Palude? Ho lasciato gli allenamenti..Per venire da voi. Mi dispiace di avervi lasciato in un momento così...non so definirlo. Soprattutto non volevo lasciare te, Draco. – il volto del biondo si alzò. Il suo sguardo poco prima era rivolto a terra. – Draco, io sono sicuro che se vorrai, tu non ci tradirai, lo so, Draco, me lo sento!
Draco abbozzò un sorriso –Grazie. -disse.
-Avete finito i compiti? Sono le 7 e 30 e fra mezz’ora si mangia. –continuò Harry.
-Be’ sì noi abbiamo finito ma,..- mormorò Dean - tu devi farti una doccia!!- e sorrise.
Sorrisero tutti, anche Draco. – Sì, penso proprio di sì.
-Allora io vado, altrimenti cosa penseranno quelli della mia Casa? Mi staranno cercando..-disse a bassa voce Malfoy, mentre si immaginava la scena, con Pansy che lo cercava dicendo dappertutto “DRACUCCIO, MA DOVE SEI??”. Rise. –Ti accompagno alla porta.
Harry lo accompagnò e, prima di chiudere la porta dietro il biondo, gli sussurrò –E poi, se fossi in pericolo, abbiamo queste! –indicò la collana con la pietra. Anche il biondo la tolse da sotto la camicia. Harry gli fece l’occhiolino e Draco gli rispose con un saluto della mano. – A dopo, Furetto!
 
L’alba passò presto, troppo presto, pensò Harry. Era sveglio da diverse ore. Non tanto per la sfida con Serpeverde, ma per ciò che aveva visto il giorno prima. “Qualcuno tradirà...Qualcuno tradirà..” continuava a ripeterlo nella mente, mentre nella mano rigirava la pietra della collana. Non bruciava. Non dava nessun segno di pericolo riguardo i suoi amici o se stesso. Draco. Draco..Perchè? Perché qualcuno di loro doveva tradire? No, Draco non l’avrebbe fatto. Oppure sì? Come poteva essere in dubbio, si diceva. Era ovvio che il biondo non l’avrebbe tradito. Fin troppo ovvio. Adesso erano amici. Migliori amici. Qualcuno bussò alla porta. Sperava che non fosse il biondo. Fortunatamente non era lui. Era Katie Bell – Harry! Vieni, è tardi! Dobbiamo allenarci almeno un’altra ora! Non l’hai detto tu, che avremmo fatto così?
- C’ho ripensato. A dopo, Katie.- e chiuse la porta. Non gli interessava del Quidditch. Avrebbe preferito rimanere lì, non uscire più da quella camera, da quella Torre, da Hogwarts, sicuro che i suoi amici fossero lì e quindi tutti al sicuro. Nessuno poteva tradirlo, in quel modo. Purtroppo, però, dovette prepararsi per andare al campo. Dopo un po’, con molta malavoglia, si avviò. Non voleva. Arrivato al campo, vide che non c’era nessuno. Fu tentato dal tornare indietro, ma appena fece un passo indietro, una voce lo fermò.
–HARRY! – era una voce maschile, che conosceva fin troppo bene.
-Malfoy. Ciao. –sussurrò.
-Non c’è nessuno, vero? – Draco si guardò in giro. Non c’era anima viva. – Harry, che hai? –guardò il moro con aria preoccupata.
-Non ti ho mai visto così preoccupato, Furetto. Non ho niente. Pronto per la partita?
-Sì, però..buona fortuna, Sfregiato. Cerca di non cadere come al tuo solito perché sai che non potrò venirti a trovare in Infermeria.
Harry sorrise, per la prima volta nella giornata. – Neanche nei momenti liberi?
-Be’, se la Parkinson la finisse di venirmi dietro come un cane, forse...-imitò Pansy che lo cercava per tutto il castello. Harry rise a crepapelle.
-Povero te..anzi no, scusa, ricco te! – risero. Risero e risero ancora.
Guardarono gli spalti. Qualcuno stava arrivando prima del previsto. Draco fissò Harry . – Va’ via, Potter. Fai passare sua Maestà. – e dicendo questo scomparve.
 
Verso le 9 iniziò la partita, con Lee Jordan che spiegava ciò che avveniva. –..Alicia segna! 40 a 10 per i Grifondoro. EVVAI! Così vi imparate, brutte Serpi!!!
-JORDAN! – La McGranitt era su tutte le furie- Mai una volta che tu riesca a parlare senza essere imparziale!
- ..Finalmente, Katie prende la Pluffa e la lancia! E..e....NO!!! Per poco non segna! Il portiere di Serpeverde, di cui, ehm..adesso non ricordo il nome..insomma, ha parato il tiro. Guardate! Sembra che Potter abbia individuato il Boccino!..
Harry aveva visto il Boccino D’Oro, ma Malfoy gli era dietro. Virò verso il basso, cercando di far perdere le tracce a Draco. In quel momento, non erano più amici. Adesso dovevano acchiappare il Boccino per le proprie squadre.
Harry non perdeva d’occhio il Boccino, che volava sempre più in alto. Non ebbe altra scelta; salì verso l’alto. Si era avvicinato molto al Boccino, lo stava quasi per toccare...
-..Quando ecco che Malfoy lo spinge! EHI! EHIIII!! Che..-JORDAN!-..gran simpaticone, il Malfoy, e? Adesso sono uno accanto all’altro. Sembra che si stiano azzuffando. Adesso Harry spinge Draco per allontanarlo.  Entrambi allungano il braccio. Harry il Boccino è ...!!
Madama Bumb soffiò la fine della partita. Nessuno ancora aveva capito chi avesse vinto. Nel punto dove prima sorvolavano i due ragazzi adesso vi era una nuvola di polvere. I tifosi di entrambe le squadre si sporsero in avanti cercando di capire chi avesse preso il Boccino: il Grifone o la Serpe? Anche gli insegnanti si alzarono. Piton scese da dove era seduto e si stava incamminando verso dove erano prima il biondo e il moro quando la McGranitt lo fermò. La nube di polvere si stava diradando e da lì era uscita una sagoma. Pian piano si accorsero che..
-...
-JORDAN! ANNUNCIA CHI HA VINTO!
-..s-s-sì, professoressa...e il ragazzo che ha preso il Boccino è..-in quel momento la polvere si diradò del tutto e ne uscì trionfante..-...Draco Malfoy!
Draco era pieno di graffi ma raggiante, teneva stretto in mano il Boccino D’Oro. I Serpeverde urlarono di gioia, esultarono, picchiarono forte gli spalti e dissero in coro:- EVVIVA MALFOY! EVVIVA MALFOY! EVVIVA MALFOY!
Il Cercatore osservò tutta la platea, soffermandosi dove vi erano i suoi amici di Grifondoro. Era felice per aver preso il Boccino d’Oro, ma si sentiva un po’ a disagio, con loro che lo guardavano sconvolti. Poi continuò a guardare gli spalti e per poco non sussultò: suo padre era lì, seduto, mentre tutti gli altri erano alzati e applaudivano. Si fissarono, poi il signor Malfoy si alzò come gli altri e iniziò ad applaudire, continuando a fissare il figlio. Draco era immobile, ma sentiva qualcosa bruciargli sul petto.
-Malfoy ha..fatto vincere la propria squadra –annunciò Lee, con tono secco e sconsolato. Poi si ricordò.-Ehi, ma dov’è Harry?
I Serpeverde continuarono ad esultare, fregandosene del Cercatore avversario. Draco, sentendo ciò che Lee aveva detto, si riprese e si accorse che ciò che bruciava era la collana. La prese e la osservò. “Harry”, c’era scritto; si voltò. Harry era a terra, pieno di lividi e con il sangue che gli colava dalla fronte . Il biondo non sapeva che fare...aiutarlo oppure rimanere lì, impalato? Il cuore gli batteva all’impazzata. Doveva decidere fra due persone: Harry o..suo padre? La risposta gli arrivò molto presto.
 
 
Ron, sulle tribune, sentiva bruciare qualcosa. Si ricordò della collana e la prese in mano. Chiuse gli occhi e, stringendola forte, pensò –“Harry, non morire, non morire, non morire...!!”
Molto più in giù, nel Campo di Quidditch, un ragazzo biondo che stringeva in mano la stessa collana, fissava il suo migliore amico, che si trovava a terra, rimasto lì a causa del loro scontro.
Poi sentì qualcosa che gli rimbombava nella mente...
“Harry, non morire, non morire, non morire...!!”
Stupito di ciò che aveva sentito, pensò –“Weasley, sei tu?”
Anche Ron rimase molto sorpreso di sentire nella sua mente la voce di Draco –“Draco! Sì, sono io...ma allora questa collanina è..telepatica? Adesso non importa...Draco, per favore, non ti muovere! So che vorresti andare da Harry ad aiutarlo, vorrei scendere anch’io ma..Rimani lì, ricorda, tu devi sembrare il vecchio Draco che se ne frega di tutti. Tanto adesso i professori stanno scendendo e lo porteranno in Infermeria...”
E infatti, la McGranitt si era catapultata verso il Grifone privo di sensi e lo stava portando in Infermeria con l’aiuto degli altri professori.
Dopo poco, Ron continuò il suo discorso –“Ehm, Draco, lo sai che c’è tuo padre, vero??”
Il biondo, che era rimasto a guardare i professori che portavano via il suo amico, rispose –“Sì, purtroppo sì..”
Dopodiché, si allontanò con gli altri della sua squadra dirigendosi verso gli spogliatoi.

Spazio dell'autrice
Salve a tutti! Ho scritto nomi di alcune ragazze che non mi ricordo se nel 6° libro ci sono o meno, ma spero non sia un problema...Come vi è sembrato questo capitolo? Aspetto  vostre critiche sia positive che negative. Au revoir!
  
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