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Autore: Shannonwriter    28/08/2011    2 recensioni
Allora, mettiamola così: questo è una specie di spin-off di un'altra fan fiction che ho scritto, Io New York e..tu. Se non l'avete letta, non vi preoccupate, non è essenziale. In questa qui i protagonisti sono Luke e Lorelai due anni dopo la fine della serie, insieme e in attesa di un bambino, mentre Rory lavora a New York per un giornale. Luke si comporta in modo misterioso, che cosa starà combinando? Leggete e scopritelo!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lorelai Gilmore, Luke Danes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì sera, Casa Gilmore

 

Lorelai scese dall’auto aiutata da Luke ed entrambi si ritrovarono davanti a casa Gilmore. Erano passati due giorni da quando aveva parlato con Rory e da allora le cose a Stars Hollow si erano fatte sempre più strane; Michel era stato gentile con Lorelai, cosa che non faceva mai senza uno scopo recondito, la gente in generale attraversava la strada guardandola con uno strano sorrisetto sulle labbra, cosa che fece capire a Lorelai che non poteva essere paranoica, qualcosa c’era veramente e sempre più persone stavano partecipando al grande segreto. Chiedere a Luke spiegazioni non sarebbe servito a nulla perché dopo aver parlato con Rory sapeva che la fidanzata aveva dei sospetti e non si sarebbe mai fatto sfuggire niente. E alla fine arrivò il venerdì e come tutte le settimane la coppia si recò dai genitori di lei. Mentre si dirigevano verso la porta, Lorelai si lasciò sfuggire uno lamento.

 “Che c’è?” chiese Luke notandolo, voltandosi verso di lei.

 “Considerando il mio stato di cui tutti sembrano preoccuparsi anche troppo, non sarebbe carino diminuire il numero delle cene del venerdì?”

 “Cosa avrebbero a che fare con la tua gravidanza?”

 “Beh, il viaggio andata e ritorno Stars Hollow-Harford non è esattamente breve e mi stanca. In più tutta la cena in sé e l’impossibilità di affrontarla con un drink alcolico in mano mi stressa. Pensi che vada bene? Mi vuoi stanca e stressata?” spiegò Lorelai.

 “In effetti non appena sali in macchina ti addormenti e non ti svegli finché non siamo a casa.” Concordò Luke dopo averci pensato un po’ su.

 “Vedi? Ho ragione!” rispose Lorelai soddisfatta quando entrambi furono fermi davanti alla porta. Ogni volta avrebbe voluto prolungare il momento che precedeva il suono del campanello il più a lungo possibile e con quella discussione ci stava riuscendo a meraviglia.

 “Però durante la cena ti portano un sacco di cibi salutari e stai sempre seduta.” Aggiunse Luke.

 “Puoi farmi cose salutari anche a casa.” Replicò Lorelai con un gran sorriso nel tentativo di portarlo dalla sua parte. Ma lui la conosceva fin troppo bene per cascarci.

 “Peccato che tu non le voglia mangiare.”

 “Magari cambierò idea, mancano ancora molti mesi.”

“Ne dubito.” Concluse Luke suonando il campanello.

Dopo qualche secondo una cameriera bionda aprì la porta e li accolse cordialmente. Fu questione di un attimo e anche Emily Gilmore fece la sua comparsa.

 “Lorelai, Luke, che piacere vedervi! Andiamo in soggiorno.” Li salutò molto più gentile del solito. Forse si sbagliava, ma a Lorelai era sembrato che sua madre avesse sorriso in maniera particolarmente ammiccante a Luke. Allontanò velocemente quel pensiero dalla mente perché era impossibile che persino lei fosse coinvolta nei suoi piani. Era semplicemente assurdo.

Una volta seduti entrambi sul divano del salotto, Emily porse alla figlia un tè freddo con una scorza di limone mentre a Luke chiese se voleva una birra. Lorelai quasi sputò fuori il suo tè quando lo sentì.

 “Lorelai, ti senti bene?” chiese Emily allarmata dal suo comportamento.

La donna si asciugò la bocca con la mano. “No, scusa non ho capito bene. Gli hai offerto della birra?” chiese veramente convinta di non aver sentito bene.

Sua madre sorrise come se nulla fosse. “Si, gli e l’ho offerta.”

 “Da quando hai la birra in casa?”

Emily fece una piccola risata di fronte a una domanda apparentemente bizzarra per lei. “Ce l’abbiamo sempre avuta, Lorelai. Credi che abbiamo solo schock e Martini?”

Lorelai era davvero confusa e guardò Luke in cerca di appoggio, ma sorprendentemente lui rispose al suo sguardo come se non capisse il problema.

 “Tieni Luke.” Disse Emily porgendogli la birra. “Grazie Emily” rispose lui.

Ok, questo non sta succedendo pensò Lorelai. Sua madre aveva offerto birra a Luke una sola volta ed era stato quando lei l’aveva portato lì per farglielo conoscere in veste di suo uomo. Non era andata affatto bene, l’aveva trattato male e dopo quella cena le cose erano andate sempre peggio. Tuttavia la situazione era molto diversa quella sera perché entrambi i suoi genitori avevano imparato ad accettare Luke, sapevano che era l’uomo per lei e che non ne avrebbe trovato nessun altro migliore. Infatti il gesto della birra non era stato fatto con malignità, anzi tutto il contrario. Ma anche quello era parecchio strano.

 “Allora, hai notizie di Rory?” chiese Emily alla figlia sedendosi anche lei su un divanetto opposto a quello di Luke e Lorelai.

 “è a New York.” rispose semplicemente lei.

 “Lo so che è a New York, potresti darmi qualche dettaglio in più?”

 “Lavora al giornale e fa tanta gavetta, troppa secondo me.”

 “Che vuoi dire? Non la trattano bene?” chiese Emily preoccupata.

 “Beh dice che in pratica le fanno fare più fotocopie che articoli e che sta faticando per imporsi il che non ha senso perché lei ha un gran curriculum, dovrebbero accorgersi che è brava.” Spiegò Lorelai pensando a Rory tutta sola a New York nella redazione di un giornale che non sembrava apprezzarla.

 “Beh ma cosa ti aspetti? È solo un giornaletto, un supplemento del New York Journal. Sinceramente proprio non capisco perché abbia dovuto accettare questo stage. Meno male che è retribuito.” Commentò la nonna di Rory sorseggiando il suo drink.

 “Non è un giornaletto, è particolare. A Rory è stata offerta questa opportunità prima di tentare il colloquio col Journal ed è sempre una buona esperienza.” La difese Lorelai.

 “Ma se tu stessa hai appena finito di dire che non la apprezzano abbastanza.”

Lorelai sbuffò, così Luke subentrò nella conversazione. “Credo che quello che Lorelai volesse dire è che le dispiace che non la trattino come loro pari ma che comunque è una decisione di Rory, quindi la appoggiamo.” Spiegò diplomatico.

 “Grazie” disse Lorelai approvando il discorso.

 “Sarà, ma se ha bisogno che io e suo nonno mettiamo una buona parola al Journal…”

 “Noo” la interruppe Lorelai.

 “…o che le paghiamo un appartamento più grande…”

 “Noo grazie.” La interruppe di nuovo.

Emily mise giù il drink sul tavolino davanti a lei spazientita. “Oh, insomma! Hai una vaga idea di come sia New York? Di quanta brutta gente gira per le strade? Rory non abita esattamente nell’Upper East Side.”

 “Si ma neanche nel ghetto! Non farla così tragica. Se l’appartamento non fosse stato sicuro ne avrebbe preso un altro. E poi è abbastanza vicino al giornale, è comodo.”

 “Comodo” le fece il verso la madre.

 “Mamma, per favore mi sale lo stress.” Disse Lorelai per tentare di concludere quella conversazione. Da quando era incinta aveva capito che dire frasi come sono stressata funzionava per uscire da qualsiasi situazione spiacevole.

 “Va bene, va bene.” Si arrese Emily.

Dopo l’aperitivo arrivò anche il padre di Lorelai e i quattro cenarono insieme. Furono serviti i famosi piatti salutari che aveva tanto elogiato Luke, in poche parole un sacco di pietanze a base di verdura camuffata con la carne, un tentativo migliore di quello fatto da lui con l’insalata di pollo. Lorelai sbuffò come al solito, si lanciò in una lunga discussione in difesa del cibo spazzatura anche in gravidanza portando come esempio Britney Spears (“i suoi bambini sono usciti così bene!”) ma alla fine mangiò comunque quello che aveva nel piatto. Il momento del dolce fu invece una cosa abbastanza curiosa.

Finito di mangiare il primo e il secondo, la signora Gilmore chiamò la cameriera, Trisha, e le chiese di portare la prima torta.

 “La prima? Quante ne mangiamo?” domandò subito Lorelai a sua madre.

 “Dobbiamo provarne cinque. Sto organizzando una serata speciale per le Figlie Della Rivoluzione Americana ed è tutto pronto, tranne il dolce che deve ancora essere deciso.” Rispose Emily mentre Trisha ritornava nella sala da pranzo con la prima torta.

 “Bello, ma scusa perché le assaggiamo tutti insieme? Di solito fai da sola.”

 “Lorelai, forse tua madre ha pensato che nelle tue condizioni ti sarebbe piaciuto mangiare qualcosa di dolce.” Rispose Richard al posto della moglie.

 “A te piacciono le torte.” Aggiunse Luke.

Lorelai ebbe la vaga sensazione che fossero d’accordo su cosa dire. “Si…certo che mi piacciono le torte.” Disse lei guardando Luke negli occhi cercando di capire se c’era qualcosa che non andava.

 “Bene allora. Trisha, servi pure la torta a Lorelai.” Ordinò alla cameriera.

La ragazza porse un pezzo di quel dolce bianco alla donna che lo assaggiò subito.

 “Oh mio Dio questo è buonissimo!” disse Lorelai dopo un attimo. “Ci sono sopra le fragole e i lamponi, buoni!”

Luke lanciò un sguardo soddisfatto a Emily che suo malgrado scosse la testa con leggero disappunto. “Ma non ti sembra una torta troppo semplice? Infondo è solo panna e frutta, è troppo, troppo semplice.” Obiettò la donna.

 “Fammene assaggiare un'altra allora.” Rispose Lorelai quasi divertita da quella situazione.

E la cosa andò avanti senza intoppi fino all’ultima torta: una farcita con il caramello. Nel momento in cui se la trovò davanti Lorelai tornò subito con la mente alla conversazione fatta con Luke pochi giorni prima sul caramello e cercò di convincersi che era solo una coincidenza. Ma troppe cose quella sera le avevano dato da pensare.

 “Tutto ok? Non la mangi?” chiese Luke leggermente preoccupato vedendo che Lorelai non faceva altro che fissare il pezzo di torta senza muovere un dito.

 “è una torta farcita al caramello.” Disse infine la donna spostando il suo sguardo indagatore su Luke.

 “Si, credo di si.”

 “è al caramello.” Ripeté Lorelai.

Luke non capiva dove volesse arrivare. “Ehm, si.”

Anche i suoi genitori la guardavano confusi. Alla fine Lorelai si decise ad assaggiare un pezzo di torta e dopo un’attesa che sembrò durare all’infinito annunciò che secondo lei quella era la migliore delle cinque.

La signora Gilmore reagì persino peggio rispetto all’opinione della figlia sulla prima torta mentre Luke sembrava ridere sotto i baffi.

-

Una volta salita in macchina Lorelai si voltò verso Luke seduto al sedile del guidatore, con tutta la risolutezza di cui era in possesso.“Te lo dico prima di addormentarmi perché non solo ho mangiato verdure di cui non so nemmeno il nome ma perché sono stata rimpinzata con 5 tipi diversi di torte, cinque, e se credi che non abbia dei sospetti sul fatto che l’ultima era al caramello ti sbaglia di grosso. Detto ciò non ti chiederò cosa c’è sotto al fatto che tutti mi guardano come se la sapessero lunga né perché tu e mia madre vi lanciavate sguardi complici che devo dirti la verità, mi hanno lasciata abbastanza perplessa. Non te lo chiederò perché tanto so che non mi risponderai, ma sappi che qualsiasi cosa tu stia nascondendo farai meglio a tirarla fuori presto.”

Finito il suo discorso Lorelai si girò dall’altra parte con la testa poggiata al sedile e nel giro di pochi minuti si addormentò. Luke non osò proferire parola.

 

Note: ci ho messo un pò a pubblicare questo capitolo, sorry! Volevo andare direttamente al punto della situazione e scrivere l'ultimo capitolo ma poi mi sono detta che non potevo non scrivere qualcosa per i mitici Gilmore e quindi ho aggiunto una cena del venerdì. Vi dico fin da ora che potrei metterci un pò anche per il prossimo capitolo quindi siate pazienti! Se questo qui vi è piaciuto fatemelo sapere :)



   
 
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