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Autore: Seren_alias Robin_    28/08/2011    8 recensioni
 “Hermione…”sussurrò.
Il cuore di lei fece una capriola. Amava quando lui pronunciava il suo nome in quel modo. Per un attimo smise di accarezzarlo. “Cosa c’è Ron?”
“Io e te ci sposeremo,vero?”
Non sembrava affatto una richiesta,semmai solo un’inutile conferma.
***
La mia prima fanfiction,i titoli dei capitoli sono semplicemente le canzoni che mi hanno ispirato nello scrivere questa follia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quella mattina Ron si alzò così presto che la signora Weasley fu presa da una strana inquietudine. Erano solo le nove,un record storico. Si chiese se il figlio stesse davvero bene,oppure se tutti questi ultimi avvenimenti gli avessero toccato irrimediabilmente qualche nervo del cervello. In più in faccia vi era disegnato uno strano sorriso,che di rado aveva visto apparire sul suo bel viso. Sembrava in un certo senso soddisfatto,ma Molly non riusciva proprio a spiegarsi a cosa fosse dovuto un simile cambiamento,per giunta in una sola notte.
“Mamma che è ‘sto silenzio stamattina?” le chiese il figlio,sempre lo stesso ghigno sul viso.
“Nulla caro.”rispose lei mite alle prese con le uova.
“Volevo dirti…” continuò Ron addentando il suo toast “che oggi a pranzo abbiamo un ospite.”
La signora Weasley si girò verso di lui stupita. “Chi,tesoro?”
“La mia fidanzata.” Sorrise Ron.
Sua madre si morse le labbra per un po’ prima di rispondere. Era chiaro che non sapeva cosa dire. Non poteva essere Hermione,dato che non avevano avuto modo di chiarirsi e Ron in quegli ultimi giorni non aveva ricevuto nemmeno un gufo da parte sua. In parte delusa,la signora Weasley riprese a trafficare con le uova.
“La conosco?” chiese con finto disinteresse.
“Certo che no.” Rispose Ron,che evidentemente aveva trovato la domanda alquanto buffa,e ridacchiava come uno scemo. Questo comportamento iniziava ad irritare sua madre.
“Va bene,è la benvenuta.” E versandogli bruscamente le uova nel piatto uscì dalla cucina,pensando che in realtà quella nuova ragazza in casa sua non sarebbe stata affatto benvenuta.
Salì le scale un po’ più in fretta del solito e aprì di scatto la porta della camera di Ginny.
Per fortuna Harry quella notte aveva fatto il bravo.
Si avvicinò cauta al letto della figlia,che dormiva beata con le mani sotto la testa,in una posizione che la facevano sembrare molto più piccola,quasi fosse una bambina.
Era un peccato svegliarla.
“Ginny alzati.”
“Buongiorno anche a te,mamma.” Esclamò seccata la ragazza,strofinandosi gli occhi con le dita.
“Ginny,ascoltami. Tuo fratello si è fidanzato.”
“Quale fratello?” chiese Ginny,improvvisamente sveglissima e attenta. Temeva quasi la risposta.
“Il più idiota. Ron.”
“Che cosa?!” la ragazza si sollevò tanto da trovarsi in piedi sul letto.
“Era proprio la reazione che mi aspettavo.” sospirò la signora Weasley,parlando più che altro con se stessa. Poi guardò la figlia. “Speravo che tu ne sapessi più di me,ora abbiamo la conferma che non è Hermione.”
“Mamma ma chi te lo ha detto?”
“Proprio lui,l’ha invitata a pranzo oggi.”
“Beh,casa nostra non è un pollaio. Io non voglio che qualche gallina qualsiasi venga a pranzare da noi!”
La signora Weasley fece un sorriso tra l’esasperato e il comprensivo. Ginny continuò.
“Non posso crederci. Fino a ieri piangeva per Hermione,che diavolo di sparate sono queste? Mamma ma sei proprio sicura di quello che dici? Come farò a guardare Hermione in faccia adesso?”
“Ginny,questa è una scelta di Ron. Noi non possiamo farci niente. Per quanto sia delusa,non posso impedirgli di portare questa sua… fidanzata a casa.”
Ginny fece una smorfia.
“Va bene,mamma. Benissimo. Ma oggi cucino io.”
 
***
 
Hermione si preparò con cura sotto lo sguardo indagatore della madre.
“Dove vai di bello oggi?”
“Pranzo a casa di un’amica di scuola,non la conosci.” Le fece un veloce sorriso,poi prese a guardarsi di nuovo allo specchio. Indossava un semplice abitino blu sulle ginocchia,stretto sotto il seno,e delle scarpe aperte. I capelli le ricadevano sulle spalle morbidi,ma non si truccò. Lei non amava molto truccarsi,e soprattutto da quello che aveva letto,faceva male alla pelle alla lunga.
Era abbastanza soddisfatta così.
“Devo dire…” continuò la madre “che nonostante sia un semplice pranzo da un’amica sei vestita di tutto punto piccola. Dovrebbe vederti tuo padre.”
Hermione la guardò per un attimo,poi scoppiò a ridere. “Lo prendo come un complimento,mamma.”
Effettivamente,Hermione non mentiva. Stava proprio andando a pranzare a casa di un’amica di scuola che sua madre non conosceva. La signora Granger non aveva mai conosciuto Ginny.
Ma la cosa buffa era che Ginny ancora non lo sapeva.
Fatta eccezione di un unico soggetto,nessuno alla Tana sapeva dell’arrivo di Hermione.
Era stata un’idea di Ron. Probabilmente senza senso,ma Hermione non si sarebbe mai persa la faccia di Ginny mentre Ron la presentava come sua fidanzata.
Fidanzata. Aiuto.
Era tornata a casa solo poche ore prima,ma fortunatamente sua madre si era addormentata molto profondamente e non se ne era accorta. Si sentiva un po’ stanca,ma appagata.
Si guardò l’ultima volta allo specchio e guardò l’ora. Erano le dodici e un quarto;salutò sua madre e uscì di casa. Dopo qualche metro si smaterializzò.
Di nuovo,a distanza di così poco tempo era in quel giardino. Avrebbe voluto togliersi le scarpe e correre da lui a piedi nudi,per sentire l’erba fresca sotto di sé… ma doveva mantenere un contegno.
Di nuovo avvertì un po’ di ansia al pensiero di quello che stava per fare.
In quella casa tutti la conoscevano semplicemente come Hermione,l’amica cervellona di Ron. Quanto poteva essere duro il cambiamento?
Prese a camminare più lentamente,misurando i propri passi,finchè non lo vide affacciato dalla finestra della cucina. La stava aspettando. Con mezzo sorriso,si avviò verso la porta di casa. Riusciva già a sentire la voce di Ginny.
“Ron hanno bussato,credo sia la tua fidanzata,vai ad aprire.”
Le venne  da ridere udendo il tono acido della sua amica. Prima che se ne rendesse conto,si ritrovò Ron davanti,anche lui con un ghigno sul viso di chi la sa lunga.
“Perché ti sei fatta così bella?” le chiese lui,attirandola a sé per baciarla. Hermione non fece molta resistenza.
“Per conoscere la tua famiglia.” Rise lei,le labbra contro quelle di Ron.
“Giusto. Andiamo.” Le prese la mano e la portò dentro.
Per qualche istante non successe nulla. I rumori provenivano tutti dalla cucina.
Aspettarono qualche secondo,poi  Ron le lasciò la mano ed entrò in cucina.
“Bene famiglia,è arrivato il momento di presentarvi la mia ragazza. Vieni fuori tesoro,non essere timida.”
Maledicendolo con tutta se stessa,Hermione fece la sua apparizione.
Accaddero molte cose contemporaneamente. Harry scoppiò a ridere,mentre gridava “Ginny,che ti dicevo? L’avevo detto io.”;la signora Weasley scoppiò a piangere e si precipitò ad abbracciare Hermione,che gli diede dei  timidi colpetti sulla schiena,imbarazzatissima; George diede una pacca a Ron,e disse a nessuno in particolare “Mio fratello,è mio fratello.”
Quando finalmente la signora Weasley si staccò da lei,gli occhi di Hermione cercarono Ginny,che era alle prese con la bacchetta sulla zuppa di cipolle che stava preparando.
“Scusa Hermione,ma sai… è un pochino avvelenata.”
“Ginny!”esclamò sua madre indignata.
“Niente di mortale! Volevo solo assicurare una bella forma di acne acuta alla mia sconosciuta cognata. Una pozioncina indolore!” e si precipitò a stringere a sua volta Hermione.
 
***
 
Ripensandoci,non era andata poi così male. Nonostante l’imbarazzo iniziale,il pranzo si svolse come sempre,e nessuno gli fece pesare il suo legame con Ron. L’unica differenza era che,se possibile,la signora Weasley trattava Hermione anche meglio del solito,e il signor Weasley aveva insistito perché si sedesse affianco a lui al tavolo. Ron era raggiante. Diventava rosso quando la madre esagerava un po’ con le sue carinerie,ma sapeva che quello era il prezzo da pagare,e soprattutto che prima o poi avrebbe smesso.
Forse.
Dopo aver aiutato a sparecchiare,Hermione fu presa in assalto dalle domande di Harry e Ginny. Non  nascondevano più la loro relazione,ed erano più legati che mai. L’interrogatorio durò quasi un’ora,finchè Ron esasperato non prese Hermione per una mano e la trascinò fuori.
Era bella,la sua Hermione. Più bella di sempre. Ogni secondo che passava diventava più bella. Non si sarebbe stancato mai di guardarla.
“Amerò per sempre questo giardino.” Gli sussurrò d’un tratto.
Ron la guardò con fare interrogativo,e lei sorrise. “Mi ami.”
“Certo che ti amo.”rispose lui sempre un po’ confuso. Gli occhi di lei guardavano altrove.
“Appunto. E io l’ho scoperto in questo giardino.”
E Ron capì. Si sdraiò sull’erba,senza smettere di guardarla.“Non lo avevi ancora capito? Sono anni che ti amo. La strega più brillante della sua età. Tzè.”
Hermione si girò verso di lui,regalandogli un sorriso che lo lasciò senza fiato per qualche secondo.
“Sai,Ronald… le persone,quando si innamorano,possono diventare molto stupide.”
“Sai,Granger… sorrisi del genere possono anche farmi venire un arresto cardiaco.”
Hermione rise sdraiandosi affianco a lui. “Allora sei parecchio innamorato.”
“Stando alla tua teoria,sono anche parecchio stupido.”
Hermione sospirò e si strinse un po’ di più a lui.
“Prima di sposarmi,c’è una cosa che devi fare.”
“Sentiamo.” Rispose lui con una punta di preoccupazione.
“Casa Granger ti aspetta.”
Con la coda dell’occhio,lo vide sbiancare,e non potè trattenere un sorriso.
“Amerò per sempre questo giardino.” Ripetè. “Sarà nel mio cuore ovunque andrò,un po’ come te.”
 
 
 

 

   
 
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