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Autore: Grouper    29/08/2011    7 recensioni
Harry cominciò il suo assolo verso la fine della canzone; già troppi sguardi erano stati scambiati tra i due, ma in quel momento la cosa diventò ovvia: quelle parole erano rivolte a lei, a lei soltanto. La spalla che l'aveva sostenuta durante tutto questo tempo, i riccioli con cui aveva giocato tante sere, gli occhi in cui poteva sempre rifugiarsi e la voce avvolgente che le dava la sicurezza per andare avanti... tutto ciò si tramutò in un incubo: per Harry era tutta una farsa per poter arrivare a qualcosa di più che un'amicizia, amicizia che per Vittoria era la cosa più bella che potesse esserle capitata.
Il suo cuore traboccava d'ansia e panico, e gli occhi ne erano la limpida riflessione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per una piccola parte del tragitto ci fu un silenzio di tomba, per nulla imbarazzante; le foglie che si accartocciavano sotto ai loro passi erano l'unico suono che faceva compagnia ai due ragazzi. Harry continuava a sorridere, continuava a pensare a quell'espressione di gratitudine che Vittoria gli aveva rivolto la prima ora: non riusciva a toglierselo dalla testa. Lei, invece, era molto più seria in quel momento: aveva le mani incrociate sul petto, il sole era scomparso e le nuvole stavano facendo capolino e con loro il vento freddo d'autunno; strinse ancora di più la presa delle braccia per scaldarsi quel poco di più, e poi finalmente si voltlò verso Harry che guardava i tigli tremare al soffio gelido del vento; tornò con lo sguardo su Vittoria, e per un attimo si scrutarono come fanno due bambini prima di cominciare a giocare. A rompere quel silenzio fu Vittoria: " Penso di doverti ringraziare per oggi a Chimica " disse guardando fissa la strada davanti a sè " Non che non ce l'avrei fatta da sola, insomma, me la sarei cavata, ma nessuno che conosco mi avrebbe mai aiutata così spontaneamente. Sul serio: se dovessi fare una lista sarebbe completamente bianca! " Concluse guardando Harry e tirando in su l'angolo sinistro della bocca. Harry era tornato per un attimo serio, non parlò per qualche secondo e poi sospirò: " Beh, vorrà dire che io sarò il primo nella lista. Adoro essere il primo! " La guardò con il sorriso dolce da padre premuroso di prima. Vittoria si sciolse in una risata silenziosa e poi continuò con tono soffice e strizzando gli occhi curiosi, come per assorbire più informazioni possibili: "Perchè l'hai fatto?" Harry guardò per terra, e scalciando tutti i sassolini che gli capitavano davanti, rimase in silenzio: non lo sapeva. Il silenzio tornò a circondarli per un minuto buono. Vittoria non era il tipo che metteva fretta alle persone durante le conversazioni: aveva la dote di essere una ragazza molto paziente. " Da un punto di vista razionale non so perchè l'ho fatto. Potrei dire che è stato l'istinto, ma è qualcosa di più " anche se l'argomento si faceva più personale, Harry non era imbarazzato, era calmissimo e la sua voce bassa trasmetteva la stessa sensazione a Vittoria, che stava in silenzio. " Non devi pensare che sia pazzo, dopo quello che ti ho detto al parcheggio " sorrisero entrambi " Tranquillo, il dubbio mi era venuto da prima " disse Vittoria lanciandogli uno sguardo, ma lui continuava a guardare in avanti " E' qualcosa di più. " continuò serio Harry " Mi sono sentito in dovere di farlo, ma non perchè quell'energumeno fosse un maleducato. Spesso quando assisto a scene del genere rimango zitto, perchè in fondo non sono affari miei. Ma poi ti ho vista, e ho visto come non fosse una semplice battutella delle otto di mattina. Ho visto che ti faceva male, non so per quale motivo, ma se fossi stato il tipo che fa a botte, sappi che invece di rispondergli dandogli del tamarro, mi sarei alzato e gli avrei piantato un pugno in faccia! " disse gonfiando il petto a mò di eroe. " Beh, non farlo mai, ti prego! " disse Vittoria con gli occhi sgranati. Di nuovo silenzio. Eff cercava di assimilare e di capire quello che le era stato appena detto, e le uniche parole che le uscirono furono: " Hai ragione " . Harry la guardò alzando un sopracciglio " Penso che tu sarai il mio custode. " Entrambi si fermarono per un istante. adesso nemmeno le foglie sul viale facevano rumore, solo il vento che scompigliava i rami dei tigli logorava quel silenzio fatto di sguardi, gratitudine, curiosità e simpatia. Si guardavano, si guardarono per un minuto interminabile. Non c'era attrazione nei loro occhi, non fisica per lo meno. Non erano cotti l'uno dell'altro, proprio no: era qualcosa di diverso. A rompere quel momento fu il sorriso di Harry seguito da quello di Vittoria.
" Lo sai che hai la bocca a coniglietto? " disse Harry. Vittoria sgranò gli occhi e scoppiò a ridere "Si lo so mia sorella mi ci prende in giro in continuazione! " Ripresero a camminare, ormai casa di Vittoria era bella che passata. Camminarono per dieci minuti senza parlare, ma gli sguardi che si incrociavano di tanto in tanto, i sorrisi che avevano indipendentemente se l'altro stesse guardando o meno, tutto quello era sufficiente a riempire il silenzio intorno a loro. Poi Vittoria decise di sedersi improvvisamente. Luirimase in piedi a guardarla; lei fissava il vuoto, pensante. Harry le toccò la gamba con il piede, per svegliarla da quel "sonno", ma Vittoria alzò semplicemente lo sguardo e disse: " Lo sai che tu hai rovinato i miei piani, vero? " era seria, serissima, quasi offesa. Lui ovviamente non poteva sapere tutta la storia, ma in qualche modo riuscì comunque a capire cosa intendesse l'amica. " Lo so " furono le uniche parole che uscirono dalla bocca sorridente di Harry. 


Notaaaaaaaare bene: 
In primis ( oddio devo ripassare latino! ):  grazie per le recensioni, sono felicissima soprattutto che vi piaccia il pesonaggio di Vittoria, ci ho dovuto pensare un pò su!
In secundis ( che nemmeno esiste, penso ): amo questo capitolo, potrebbe sembrarvi noioso, ma penso racchiuda il sentimento speciale che si è creato tra questi due fanciulli (?) . 

Grazie ancora, se recensite vi amo. lol


 

  
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