Salve sua maestà.
Vedo con piacere che ha preso in considerazione la mia ultima lettera: le tasse sul mio drago Shakira sono notevolmente diminuite: ne avete cavate molte, altre le avete messe da parte... E ve ne sono grato.
Se ciò non vi avesse però portato a crearne di più fantasiose, però.
Tassa sulle tavole rotonde.
Come sapete bene, sono l'unico possessore di tavole rotonde di tutto il villaggio. 
La storia si ripete.
E io che scrivo, e lei che si scusa, e bim bum bam e alla fine di nuovo giu, a tassare. Mah.
Tassa sulle tavole senza spigoli.
Queste sono magnifiche. Manco le menti più contorte riuscirebbero a tirarle fuori. 
Tassa sui tavoli i quali lati sono tutti equidistanti dal centro.
Ma allora giriamo sempre intorno alla stessa cosa, mio sire!
Lei mi sta prendendo in giro, sta bluffando, non può veramente aver fatto una cosa del genere.
Tassa sui tavoli senza capotavola.
(A casa mia ho anche un tavolo pentagonale, così già che c'eravate, mi avete tassato anche quello.)
E non è finita: nelle righe piccole di tutte queste tasse c'è scritto "Pena, distruzione immediata dell'oggetto in questione".
Ecco, sono anni che il tavolo è lì, non è mai caduto, e voi continuate a ciucciarmi dei soldi.
Quest'altra storia è piuttosto contorta.
Vede, una sera un paio di mascalzoni è riuscito a entrare in casa mia: li ho sorpresi e loro sono scappati portando con sè solo una gamba del mio pregiato tavolo.
Il giorno dopo è uscita una supertassa sui tavoli con tre gambe.
Ho provato subito a sostituirla, ma voi avevate le prove che fino a quella sera aveva solo tre gambe.
Questa faccenda mi puzza.
Mentre indagherò, continuo a chiedere maggiore serietà nei confronti di un onesto cittadino come me.
Vi ringrazio,
Ser Lancillotto