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Autore: _Nat_91    30/08/2011    6 recensioni
Un tuffo nei ricordi dell'estate 2010.
Un'estate calda e piena di imprevisti. Un'estate durante la quale Tom incontrerà finalmente una persona in grado di tenergli testa e di umiliarlo.
Una vendetta che si accenderà e lo porterà a scoprire in lei una persona che non è assolutamente come sembra e nasconde un segreto...
Una piccola storia su Tom e su come uno scontro estivo possa cambiare la vita...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon giorno a tutte!
Eccomi con il decimo capitolo di questa piccola Fanfiction.
Io non so che dirvi se non grazie per i commenti al capitolo precedente e per tutto il resto; non mi aspettavo questo, diciamo, successo perchè per me è un vero successo quindi ancora GRAZIE. Ma adesso voglio ringraziare di cuore:
- _MINA_, Layla, Nobody Is Perfect e aquariusff per aver commentato il precedente capitolo;
- EnriLouder per aver inserito la storia tra le seguite;
- Chanel 5, klerkaulitz89 e _Lucky_per aver inserito la storia tra le preferite.
Grazie davvero a tutte quante; spero che anche questo capitolo vi piaccia...
Buona lettura a tutte...
Il prossimo capitolo arriverà giovedì...
Un bacione a tutte
Nat
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Capitolo 10

Leyla sprofondò nel divano sospirando sognante; rivivere la scena del bacio tra Bill e Zoe l'aveva fatta tornare una ragazzina che sognava l'amore. Ed in quel bacio aveva letto un nuovo sentimento che era nato lentamente in entrambi. Giorno dopo giorno avevano imparato a conoscersi ed a scoprirsi passando anche ore intere a parlare e, alla fine, era scoccata la scintilla che Bill aveva poi alimentato con quel bacio.
La mora ricordava ancora come fosse rimasta contenta di fronte a tanta dolcezza; sapeva come Zoe fosse timida nei confronti dei ragazzi e vederla così tranquilla ed a suo agio col vocalist le aveva fatto capire quanto lui fosse importante per l'amica.
Colta da una nuova ondata di caldo, si legò i suoi lunghi capelli ricci in una coda alta poi salì di nuovo nella sua camera ed indossò una maglietta molto leggera e senza spalline. Infine si lasciò cadere sul letto e prese il diario, che aveva salito con sé ed aveva poggiato sul comodino; si sistemò su un fianco e riprese il suo viaggio nel passato.
 
“                                             Maldive, 16 agosto 2010
Incredibile come voli il tempo quando si è in vacanza e si 
sta davvero bene. Manca solo un mese alla partenza ed    
un pò mi dispiace andarmene da qui ma sono contenta di 
tornare a casa dalla mia famiglia e dai miei diavoletti.       
In questi giorni io e Zoe siamo state quasi sempre al mare 
ed abbiamo fatto anche varie immersioni insieme ai ragazzi.
Ed a proposito di ragazzi, la mia cara amica Zoe ed il        
simpatico Bill si sono avvicinati ancor di più; sono usciti    
insieme qualche volte esi sono scambiati un bacio di         
nascosto. Ma loro non sanno che noi li osservavamo con  
un immenso sorriso sulle labbra...                                 "
 
 

Erano quasi le otto di sera e Leyla era sdraiata sul letto che si stringeva un cuscino al petto mentre con una mano faceva zapping sui vari canali alla ricerca di un qualche programma decente. Quella sera non sarebbe uscita di casa perché non si sentiva molto bene a causa di un'intossicazione alimentare che le aveva anche causato una piccola febbre; inoltre neanche Zoe sarebbe rimasta a farle compagnia. Quella sera aveva un appuntamento con Bill e la mora l'aveva costretta ad andare quando aveva capito che lei voleva rifiutare l'invito per starle accanto.

La sua attenzione si spostò verso la porta del bagno quando vide l'amica uscire; indossava un abito di un tenue verde chiaro che le arrivava al di sopra del ginocchio e le lasciava la schiena scoperta.
- Zoe... Wow sei bellissima -esclamò la mora guardando con approvazione anche il suo trucco semplice che metteva in risalto i suoi occhi- Tu vuoi fare venire un infarto a Bill.

- Grazie Leyla, sei molto gentile -rispose lei leggermente imbarazzata prima si sedersi accanto a lei- Sei sicura di voler stare da sola?

- Sì stai tranquilla -la rassicurò per l'ennesima volta- Me la caverò. Tu piuttosto divertiti e...non fare eccitare subito il ragazzo -concluse maliziosa scoppiando a ridere.

- Leyla! -esclamò scandalizzata facendola ridere ancor di più.

Il suono del campanello fece voltare entrambe verso l'ingresso poi la mora tornò a guardare l'amica sorridendo.
- Forza vai, non farlo aspettare -le disse indicandole la porta con lo sguardo- Buona serata e ricordati che dopo voglio tutti i dettagli.

Zoe rise ed annuì poi si allungò per darle un bacio sulla fonte e controllare la sua temperatura infine si alzò e se ne andò lasciandola da sola.

Leyla strinse ancor di più il cuscino ed iniziò a guardare un film drammatico; ma la sua mente era altrove, il suo pensiero era nuovamente focalizzato su Tom.
In quei dieci giorni aveva cercato di evitarlo o ignorarlo il più possibile e ci era riuscita; non le andava di legare ancora con lui per paura di imboccare una strada da cui sarebbe stato difficile uscire. Si era spaventata quando aveva capito di aver bisogno di lui, del suo conforto, dei suoi abbracci; si era spaventata quando aveva notato che un suo sorriso e la sua allegria la facevano stare bene; si era spaventata quando si era resa conto di essere gelosa.
Il nuovo Tom era riuscito a smuovere qualcosa in lei, era riuscito a sciogliere la sua corazza di ghiaccio ed aveva raggiunto la parte più intima di lei insediandosi con estrema prepotenza. Tom era diventato un pericolo per lei e doveva stargli lontano il più possibile se non voleva incappare in quel sentimento da cui lei stava ancora sfuggendo.

Un bussare leggero ma deciso la risvegliò dalle sue amare constatazioni e la costrinse ad alzarsi; questo le causò una fastidiosa nausea quindi accellerò il passo per raggiungere l'ingresso e vedere chi fosse per poi tornare di nuovo a letto.
Quando aprì la porta sbiancò nel trovarsi davanti il protagonista dei suoi pensieri tormentati.

- Ciao Leyla -la salutò lui un pò teso.

- Ciao Tom -disse a sua volta dopo essersi ripresa dalla sorpresa iniziale- Che ci fai qui? -gli chiese subito dopo cercando di accellerare i tempi sentendo che la nausea era diventata insopportabile.

- Zoe ci ha riferito che non ti sentivi bene e...e volevo vedere come stessi -le rispose imbarazzato prima di guardarla preoccupato- E direi che non stai per niente bene, sei molto pallida.

- Non è vero -esclamò lei debolmente- Io sto benissimo.

Le classiche parole famose. Un secondo dopo si voltò e corse verso il bagno iniziando a rimettere; Tom la seguì e si inginocchiò dietro di lei tenendole la fronte con una mano e raccogliendole i capelli con l'altra. Quando fu certa di aver finito si scostò di dosso le sue mani ed andò al lavandino a rinfrescarsi ed a lavarsi i denti.

- Grazie, ora puoi andare -gli disse con tono neutro senza neanche guardarlo dallo specchio.

Si avviò verso la sua stanza ma il chitarrista le si parò davanti bloccandole il passaggio.
- Non me ne andrò finché non mi dirai che ti succede e per quale motivo mi ignori -replicò duro e deciso.

- Senti Tom -esordì stanca- Non ho né la voglia né la forza per parlare con te quindi, per favore, vattene -lo supplicò massaggiandosi le tempie- Non ho bisogno di te.
Disse quest'ultima frase in un sussurrò quasi impercettibile, come se l'avesse detta per convincere più se stessa che lui.

Tom si infastidì a quelle parole e se ne andò senza salutare sbattendo la porta.

Leyla sentì gli occhi pizzicarle ma non pianse, riuscì a trattenere quelle lacrime che volevano uscire per un motivo che lei si ostinava ad ignorare. Tornò in camera e si lasciò cadere sul letto stanca ed afflitta.
- Io non ho bisogno di lui -sussurrò girandosi su un fianco tentando di dormire.
Ed in quel momento una solitaria goccia salata si infranse contro il cuscino, unico testimone di quell'attimo di debolezza.
 

Era furioso e ciò che lo imbestialiva era che non doveva esserlo; non doveva importargli se quella maledetta ragazza non avesse bisogno di lui eppure questo gli bruciava, gli dava fastidio. Tom non sopportava più il carattere che Leyla era tornata ad avere nei suoi confronti; con tutti si stava lasciando andare ed era carina, con tutti tranne lui. Eppure sembrava che, dopo quella mattina di fine luglio, le cose tra loro si fossero evolute per il meglio. Evidentemente si sbagliava; qualcosa era di nuovo cambiato nel loro rapporto e questo gli dava fastidio e, in un certo senso, gli faceva...male. In quel momento in cui lei non stava bene, avrebbe tanto voluto essere al suo fianco e non ricevere l'ennesima porta di ghiaccio in faccia.
Come uno stupido stava camminando avanti ed indietro lungo il corridoio quando all'improvviso vide Derek uscire dall'ascensore e dirigersi verso l'appartamento della mora; allora Tom si nascose dietro l'angolo e si sporse un pò per controllare la situazione.
 

Quando sentì qualcuno suonare, Leyla si alzò sbuffando dal letto maledicendo lo sconosciuto che aveva infranto i suoi progetti di dormire.
- Oh ciao Derek -lo salutò sorpresa di trovarselo davanti- Come mai qui a quest'ora?

- Ciao Ley -rispose baciandole una guancia- Ho visto Zoe uscire da sola e ho pensato di venire da te.

- Sei stato molto gentile -gli disse sincera- Ma sono stanca e non mi sento bene, vorrei andare a dormire.

- Dai fammi entrare -la esortò lui- Ho bisogno di capire una cosa.

La mora lo guardò perplessa ma alla fine annuì e lo fece entrare.
Quella scena non piacque per niente a Tom che si sentì la rabbia ribollirgli nelle vene mentre qualcosa a lui ignoto cominciò a bruciargli dentro; strinse le mani a pugno poi sferrò un calcio contro il muro prima di tornare nel suo appartamento completamente fuori controllo.
 

Leyla e Derek si accomodarono sul divano del salotto; lei incrociò le gambe e lo guardò in attesa di una parola ma vedendo che continuava a guardarsi incontro fece lei la prima mossa.
- Allora, cosa dovresti capire? -gli chiese senza troppi giri di parole, voleva andare a letto il prima possibile.

Lui la guardò con intensità e mormorò un flebile "questo" prima di baciarla.

La mora sgranò gli occhi sentendo quelle labbra sulle sue; non si sarebbe mai immaginata una cosa simile. Sì, aveva capito che lui era attratto da lei ma non pensava si sarebbe fatto avanti ma si sbagliava. Con un spintone lo allontanò da sé.
- Ma sei impazzito? -gli chiese arrabbiata e sconvolta- Noi siamo solo amici e non voglio né tollero che tu mi baci.

Appoggiò un piede a terra e fece per alzarsi ma lui la fermò con sguardo triste.
- Ti prego Leyla -la supplicò- Devo capire una cosa ma per farlo devo baciarti davvero.

- Ma... -provò ad opporsi lei.

- Un bacio solo, te lo prometto -le disse sincero interrompendola.

La vide guardarlo titubante ma non disse più niente quindi interpretò quel silenzio come un "via libera" e la baciò di nuovo. Riusciva a sentire la sua restia nel lasciarsi andare e le sue mani premute sul petto pronte ad allontanarlo ancora; Derek fece pressione sulle sue labbra e gliele fece dischiudere baciandola con foga.

Ben presto Leyla lo allontanò di nuovo e si alzò dal divano.
- Scusami, non posso -disse lei nervosa camminando avanti ed indietro.

Il ragazzo sospirò e si accasciò sul morbido sofà spalmandosi una mano sulla faccia.
- Stai tranquilla, non lo farò più -disse con tono amaro- Ho già capito.

La mora lo guardò non capendo cosa volesse dire quindi gli si sedette di nuovo accanto e gli chiese delle spiegazioni.

- Questo bacio è stato bello ma...non mi ha fatto emozionare -le rispose guardandola imbarazzato- Ho appena avuto la conferma di essere gay.

La ragazza strabuzzò gli occhi sorpresa da quell'improvvisa rivelazione.
- G...gay? -gli chiese balbettando.

- Già -annuì lui comprendendo il suo stupore- Non riesco a crederci neanche io ma baciandoti non ho provato niente, non mi sono eccitato come è successo quando ho baciato Ralph, un amico di mio fratello.

Seguì qualche minuto di silenzio durante i quali entrambi metabolizzarono ciò che avevano appena scoperto. Leyla, all'inizio confusa, non riuscì a non provare tenerezza per quel ragazzo che non sapeva ancora come gestire questa sua preferenza; si allungò verso di lui e l'abbracciò.
- Non vergognarti di ciò che sei -gli sussurrò all'orecchio- Non sei assolutamente diverso dagli altri quindi sii solo te stesso ed ama chi ti ama.

Derek la strinse più a sé e le baciò la fronte.
- Grazie Leyla -le disse sincero- Grazie del tuo aiuto e delle tue parole. Lo farò e combatterò contro gli ostacoli che questa mia scelta comporterà.

La mora sorrise rilassandosi contro di lui mentre sentiva il suo corpo cedere alla stanchezza.

- Sei una brava ragazza Ley -aggiunse poi accarezzandole la schiena- E spero che anche colui che ti ha rubato il cuore se ne accorga.

Lei si irrigidì e smise di respire udendo quelle parole; strinse con più forza la maglietta del ragazzo ma non riuscì a guardarlo né a dirgli qualcosa. Quella frase l'aveva totalmente colta alla sprovvista ma, soprattutto, l'aveva messa di fronte a quella realtà che lei stava cercando di negare con tutta se stessa.
 

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