Nuova
coppia
Attesa. Attesa. Attesa.
Attesa struggente.
Attesa di sapere, di capire, di conoscere..
Ichigo era distesa sul letto e fissava il suo cellulare
posto sul comodino. Aspettava da ore la chiamata di Masaya.. o per lo meno sperava
che lui la chiamasse. Voleva assolutamente parlare con lui della sera
precedente, di quella festa che le portò rivelazioni e tanta tristezza. Ryo
l’aveva fatta sentire per l’ennesima volta stupida, ingenua, delusa e triste.
Non riusciva ancora a capirlo e a capire se stessa soprattutto. Ragazzi come
lui, un tempo, li avrebbe solo evitati e mandati a quel paese; ma lui era
diverso, lo sapeva, lo avvertiva in ogni gesto scontroso che faceva,
mascherando qualcosa di ben più profondo. E poi, quella Zakuro..
Ichigo – Decisamente scontato che stessero insieme.. –
Chiuse gli occhi, come per spazzare via ogni pensiero che
le sembrava solo assurdo. Si alzò poi dal letto, mise il cellulare in tasca e
uscì dalla stanza. Al piano di sotto, in cucina, sua madre Ritsuko era intenta
a preparare qualche dolce, cosa che la rendeva estremamente felice. Ichigo si
sedette a uno dei sgabelli posti al piano bar e si mise a guardarla. Era
straordinario vederla all’opera, perché sapeva la dose giusta da sé di ogni
ingrediente e sapeva decorare il tutto in modo magnifico.
Ritsuko – Come mai sei silenziosa? –
Ichigo – No.. ero solo sovrappensiero.. –
Ritsuko – Sai.. una volta parlavi di più con tua madre..
Ora che mi sposo, sono invecchiata? –
Ichigo – Ma no, che dici? Va tutto bene.. –
Cercava di sorridere il più possibile in modo da
convincerla che non c’era nulla che la preoccupasse. Mentire, però, era la cosa
che più odiava fare, soprattutto a sua madre. Questa era anche la prima volta
che non si confidava con lei; ma come poteva farlo se tutta la storia ruotava
intorno a Ryo, il figlio del suo futuro marito?
In quell’istante tornarono a casa Ryo e Taruto dopo essere
stati al parco a giocare a calcio. Taruto entrò in cucina correndo con il
pallone ancora in mano, contento per aver vinto la partita e per la vista del
dolce di Ritsuko. Ryo,invece, silenzioso, si fermò davanti al frigorifero per
bere qualcosa, noncurante degli altri.
Ichigo cercava di non guardarlo e di concentrarsi, invece,
su Taruto che raccontava il suo pomeriggio a Ritsuko. Era una situazione
particolarmente strana, come quando non si vuole incontrare una persona e
puntualmente la si ritrova davanti. Infatti, Ichigo, oltre a dover vivere
insieme a Ryo, in quel momento, anche se non lo stava guardando, sentiva ogni
minimo movimento che faceva: il bicchiere sul mobile, l’acqua versata nel
bicchiere, il frigorifero che si richiude, tutto ciò la stava facendo
completamente impazzire perché lei non poteva fare nulla per evitarlo. La sua
mente era piena di questi semplici suoni e del fatto che la sera prima lui
l’aveva considerata una facile e debole.
A scrollarla ci pensò il suo cellulare, la cui suoneria fu
sentita da tutti. Era Masaya. Vedendo il suo nome sul display, scese dallo
sgabello e corse subito nella sua stanza, attirando naturalmente la curiosità
dei presenti.
Ichigo – Pronto? –
Masaya – Ichigo.. scusami ho visto ora il tuo messaggio.. –
Ichigo – Ah.. tranquillo.. –
Masaya – Volevi dirmi qualcosa? –
Ichigo – Si.. senti, sei libero oggi? Vorrei parlarti di
persona.. –
Masaya – Si, certo, possiamo vederci anche subito.. e poi
anche io vorrei parlarti circa ieri sera, non so cosa mi sia preso.. –
Ichigo – Ok.. vediamoci tra 10 minuti al parco Musashi.. –
Masaya – Va bene.. –
In fretta, Ichigo prese la borsa e uscì dalla sua stanza.
Nel momento in cui iniziò a scendere le scale, vide che Ryo stava salendo. In
quell’istante, uno scambio di sguardi durato solo due secondi e ognuno per la
propria strada. Ichigo provò una strana sensazione ma non si voltò indietro..
uscì solo veloce da casa, quasi in modo affannoso, come per chi resta bloccato
in uno spazio piccolo e cerca veloce di uscirne per poter respirare meglio. Ormai
all’esterno della casa, Ichigo sembrava più tranquilla e pronta ad andare.
Il luogo dell’appuntamento era il parco Musashi, chiamato
così in onore a Miyamoto Musashi, il più grande spadaccino giapponese della
storia, la cui tecnica veniva insegnata ancora oggi in molte scuole per
samurai. Ichigo entrò dal cancello, passò un viale pieno di panchine e
raggiunse il centro del parco, fermandosi dinanzi alla statua del samurai che
lo raffigurava in uno dei suoi duelli più significativi insieme all’avversario
Kojiro. Iniziò a leggere la scritta posta lì vicino con i dati sui due
personaggi, fino a che una voce familiare non pronunciò il suo nome.
Masaya – Ichigo.. –
Ichigo – Masaya.. sono felice che tu sia venuto.. –
Masaya – Anche io quando ho letto il tuo messaggio..
pensavo che, dopo ieri sera, non mi avresti più voluto vedere e.. –
Ichigo – No.. ecco,
io ti volevo parlare proprio di ieri sera.. –
Si sedettero su una delle panchine poste lì vicino, in modo
tale di parlare tranquillamente.
Ichigo – Masaya.. dovrei chiederti scusa.. non dovevo
fuggire in quel modo da te.. –
Masaya – No, Ichigo.. sono io che mi devo scusare.. Mi sono
avvicinato subito a te e non ti ho dato la possibilità di decidere.. mi
dispiace.. il fatto è che, la prima volta che ti ho visto ho provato subito un
interesse per te.. a scuola, quando ti eri rivolta in quel modo a Ryo, ho visto
il tuo carattere ribelle e nello stesso tempo sensibile.. mi sei piaciuta
subito.. e ieri sera, non ho resistito a non baciarti e a non toccarti.. –
Ichigo ascoltava ogni singola parola di Masaya, attenta e
sempre più imbarazzata. Era la prima volta che un ragazzo si confessava a lei e
in quel modo. In quel momento, ricordò le sue labbra premute forti sulle sue,
quel bacio così avventato da farla stordire completamente e quel calore mai
provato prima. Queste sensazioni erano nuove per lei. Aveva sempre rifiutato
cose del genere e, soprattutto, evitato i ragazzi. Dunque, non conosceva
neanche l’approccio giusto con un ragazzo interessato. Le vennero in mente le
parole di Ryo: “la realtà è questa.. Ormai tra due ragazzi si fa questo..
quindi se non sei pronta lascia perdere Masaya..”. Ogni singola parola le
faceva crescere dentro il nervosismo e la voglia di dimostrargli di non essere
una sempliciotta o una ragazza qualunque. Aveva già pensato a questa decisione
e voleva buttarsi a capofitto.
Ichigo – Devo confessarti che le tue parole mi rendono
molto felice.. –
Masaya – E allora Ichigo mettiti con me.. Non desidero
altro.. davvero.. –
Masaya sembrava determinato, lo si percepiva guardando i
suoi occhi. A questo punto, Ichigo sembrava sempre più convinta della sua
decisione.
Ichigo – Va bene Masaya.. –
Inutile descrivere la felicità di Masaya. In fin dei conti,
anche lui aveva raggiunto il suo scopo.
Quella sera, a casa, Ichigo mangiò in fretta e si chiuse
nella propria stanza, dicendo di essere stanca e di voler riposare. Distesa sul
suo comodo letto, la stanchezza ebbe il sopravvento e si addormentò.
Nello stesso istante, Ryo stava salendo al piano di sopra.
Entrò nella sua stanza, prese la sua chitarra e, disteso sul suo letto,
cominciò a suonare note senza senso con un volume quasi percettibile. Quello
era per lui un modo come un altro per rilassarsi e poi gli piaceva molto
suonare. Era una delle cose che aveva imparato da piccolo e, una volta
cresciuto, aveva raggiunto degli ottimi livelli. Il suonare la chitarra, però,
non era giusto l’unica cosa che sapeva fare. Ryo era portato per un sacco di
cose ma mai se n’era vantato. Restava sempre impassibile a ogni complimento che
gli facevano. Fin da quando era piccolo, era sempre circondato da persone
pronte ad ammirarlo e a lodarlo, pronte a condurlo verso il successo. Ryo,
però, di fronte a tutto ciò si sentiva vuoto, non riusciva a trarne felicità,
motivazione, interesse, calore.. non lo desiderava.. ma sapeva che, dentro di
lui, aveva bisogno di qualcos’altro.. un qualcosa di puro che non puoi riuscire
a impararlo sui libri o per mezzo di un professore.. ma deve saperti riempire
il cuore e darti un senso per cui svegliarti la mattina e sorridere.
La sua attenzione venne poi rivolta al suo cellulare che
iniziò a vibrare. Un messaggio da Masaya:
“Obiettivo raggiunto, Ichigo è mia..”
La mattina seguente, Ichigo era in cammino verso la scuola.
A pochi passi dal cancello di entrata, vide Masaya che la stava aspettando. Per
un attimo pensò a quanto fosse strana quella situazione, ma vedendo il sorriso
di Masaya, corse verso di lui. Si salutarono, scambiandosi un sorriso ed
entrarono insieme nell’edificio. Inutile dire quanta attenzione conquistarono.
Tutti i presenti li seguivano con gli occhi, meravigliati di vederli insieme e pronti
a lanciare pettegolezzi in tutta la scuola. Ichigo se ne accorse, sapeva a cosa
stava andando incontro, ma non voleva tornare indietro. Chi voleva che li
guardasse insieme era Ryo!
Una volta in classe, Ichigo poté solo raccontare qualcosa
alle sue amiche, pronte e soprattutto elettrizzate a sapere come lei e Masaya
si erano messi insieme.
La giornata proseguì, dunque, così. Solo nell’ora della
ricreazione Ichigo vide Ryo. Osservò con attenzione la sua reazione a vederli
insieme, ma niente.. Sembrava il solito Ryo solitario, scontroso con tutto e
tutti. Perché? Perché non mostrava un minimo di meraviglia? Perché doveva
sempre comportarsi come se avesse già previsto ogni cosa? Tutto questo faceva
solo infuriare Ichigo..
Una volta a casa, incontrò Kei e Taruto pronti a uscire..
Ichigo – Ciao ragazzi.. dove state andando? –
Kei – Andiamo al parco a giocare a calcio.. vuoi venire con
noi? In casa non c’è nessuno.. –
Ichigo – Ah no.. devo finire i compiti, andate senza di
me.. –
Taruto – Certo.. i compiti.. dillo che invece non sai
giocare.. –
Kei – Taruto!! –
“Brutto marmocchio.. ma perché deve avere questo
caratteraccio?”
Ichigo salì nella sua stanza, si tolse l’uniforme e scese
in cucina a bere qualcosa. Da quando si era trasferita lì, non era mai rimasta
sola.. e poté notare che Casa Shirogane era per la prima volta silenziosa e
gradevole.. Le trasmetteva una sensazione di pace e tranquillità..
Ormai rilassata, si spostò nel salotto e si sdraiò sul
comodo divano, assaporando ancora di più quella sensazione di pace, fino ad
addormentarsi..
Poco dopo, un brivido di freddo, le fece aprire gli occhi
e, a svegliarla completamente, fu la vista di Ryo fermo davanti a lei..
Ichigo – Ryo! Quando sei arrivato? –
Ryo – Poco fa.. Comunque, la prossima volta che ti
addormenti sul divano, cerca di coprirti o ti prenderai un raffreddore.. –
“Eccolo che oggi gli gira di fare il gentile.. meglio che
me ne vada..”
Ryo – Ho visto che ti sei messa con Masaya.. –
Ichigo si fermò a pochi passi dalla porta, sbalordita da
ciò che aveva detto Ryo.
Ichigo – Si.. è vero.. ci siamo messi insieme.. –
Ryo – Ma sai davvero quello che fai? –
Ichigo – Certo che lo so! Perché mai non dovrei saperlo? –
Ryo – Bè allora buon per te.. –
Ryo le passò accanto per poi uscire dal salotto, lasciando
Ichigo lì sempre più insoddisfatta..
Ciao a tutti!! Devo chiedere un milioni, ma no, che dicooo un miliardo di scuseee a
tutti!! Non pubblicavo da tantissimo tempo e me ne vergogno tantissimo!!! Il fatto
è che ora sono all’università e questo mi occupa troppo troppo
tempo tanto che non riesco a conciliare le altre cose.. Ma spero comunque di
farcela e continuare!! Scusate davvero!! A presto!!