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Autore: Rosie_Posie    30/08/2011    1 recensioni
Lei non dovrebbe assolutamente esistere.
Una bimba immortale,un tabù.
Ecco la storia di uno dei bimbi immortali studiati da Aro
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Carlisle Cullen, Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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LA PICCOLA BAMBINA MISTERIOSA

Una bambina dai lunghi capelli castani stava correndo tral verde delle meravigliose colline toscane dirigendosi verso un paesino arroccato su un piccolo bassorilievo.
Il sole di mezzogiorno avrebbe dato fastidio e fatto abbronzare la pelle di chiunque,ma non alla pelle di quella misteriosa bambina.
La piccola aveva lunghi capelli castani che le arrivavano a oltre metà schiena, un figurino minuto e pallido con un adorabile faccino ovale come pure un grazioso nasino all'in sù. 
Fino a qui sarebbe sembrata una bellissima e normalissima bambina toscana,ma due particolari facevano intendere che non era così: abbassandoti all'altezza dei suoi occhi ti saresti accorto che non erano di un normale azzurro,castano,grigio o nero,ma che erano di un rosso brillante e penetrante al tempo stesso;  se osservavi ancora meglio ti saresti accorto che quella meravigliosa pelle diafana al minimo contatto col sole brillava,emanando intorno a essa arcobaleni di diamanti e chiunque ne sarebbe rimasto incantato e abbagliato,e se la toccavi era più dura del marmo,e se ti fossi avvicinato talmente tanto da arrivare a sfiorarle il  petto,ti saresti accorto ancora che il suo cuoricino non batteva,ma rimaneva muto e immobile,come se fosse morto.


Stava correndo a questa velocità impercettibile per l'occhio umano,e poco dopo si ritrovò all'ingresso d'un incantevole borgo.
Proprio quel giorno c'era il mercato e per questo si sentivano tutti i vari rumori e odori che esso può offrire: c'erano i contadini che urlavano i vari slogan,così facendo speravano di fare pubblicità ai loro ortaggi freschi appena arrivati dai campi rigogliosi; i fornai che avevano appena sfornato il pane,che di conseguenza era fumante e emanava un'odore molto invitante;gli ambulanti che come i contadini urlavano facendo pubblicità e invogliando alla gente passante di comprare i loro vestiti e convincendoli che i loro erano i migliori del mercato.
Si vedevano persone di tutti i tipi:ricchi signori che valutavano le merci,vecchi e vecchiette, o giovani che facevano commissioni per i genitori; ma l'attenzione della bambina l'aveva attirata una giovane madre che teneva per mano sua figlia e la incitava nel seguirla.
A vedere questa scena provò una fitta di invidia ma anche di dispiacere e avrebbe tanto voluto essere al posto di quella bimba perchè dovete sapere che a lei la madre l'avevano portata via e uccisa buttandola nel fuoco davanti ai suoi occhi degli uomini tanto cattivi con lunghi mantelli neri e la pelle e gli occhi rossi come i suoi; aveva capito che la mamma era morta per proteggerla e quelle figure incappucciate erano venute per lei,per questo aveva iniziato a correre,fino ad arrivare a quel piccolo borgo,senza fermarsi per tutta la notte.
Un'altra cosa che attirò la sua attenzione non fù tanto il profumo del pane appena sfornato o l'odore dei tessuti nuovi,ma fù un dolce e intenso aroma che si distingueva da tutti gli altri: provocava alla bambina un effetto simile al bruciore alla gola che la spingeva ad avvicinarsi sempre di più a 
quella giovane madre.
Provava a ribellarsi all'istinto ma non ci riusciva e senza rendersene conto si ritrovò le sue labbra sul collo della ragazza e i denti dentro la sua giugulare :sentiva il sangue,dolce e caldo scendergli dalla bocca alla gola,poi fino allo stomaco provando una piacevolissima senzazione di completezza che aveva mai provato.
Quando si accorse che la senzazione era finita fece cadere il corpo esanime della ragazza a terra.
La gente che se ne accorse cominciò ad urlare e di conseguenza divenne un'effetto a catena che si propagò da quei pochi all'intero borgo.
Non sopportava quei versi e poi voleva ancora provare quella senzazione e così si lanciò contro la prima persona che trovò sul suo cammino.


  
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