LA PICCOLA BAMBINA MISTERIOSA
Una bambina dai lunghi capelli
castani stava correndo tral verde delle meravigliose colline toscane
dirigendosi verso un paesino arroccato su un piccolo bassorilievo.
Il sole di mezzogiorno avrebbe dato fastidio e fatto abbronzare la
pelle di chiunque,ma non alla pelle di quella misteriosa bambina.
La piccola aveva lunghi capelli castani che le arrivavano a oltre
metà schiena, un figurino minuto e pallido con un adorabile
faccino ovale come pure un grazioso nasino
all'in sù.
Fino a qui sarebbe sembrata una bellissima e normalissima bambina
toscana,ma due particolari facevano intendere che non
era così: abbassandoti all'altezza dei
suoi occhi ti saresti accorto che non erano di un
normale azzurro,castano,grigio o nero,ma che erano di un rosso
brillante e penetrante al tempo stesso; se osservavi ancora
meglio ti saresti accorto che quella meravigliosa pelle diafana al
minimo contatto col sole brillava,emanando intorno a essa arcobaleni di
diamanti e chiunque ne sarebbe rimasto incantato e abbagliato,e se la
toccavi era più dura del marmo,e se ti fossi avvicinato
talmente tanto da arrivare a sfiorarle il petto,ti saresti
accorto ancora che il suo cuoricino non batteva,ma rimaneva
muto e immobile,come se fosse morto.
Stava correndo a questa velocità impercettibile per l'occhio
umano,e poco dopo si ritrovò all'ingresso d'un incantevole
borgo.
Proprio quel giorno c'era il mercato e per questo si sentivano tutti i
vari rumori e odori che esso può offrire: c'erano i
contadini che urlavano i vari slogan,così facendo speravano
di fare pubblicità ai loro ortaggi freschi appena arrivati
dai campi rigogliosi; i fornai che avevano appena sfornato il pane,che
di conseguenza era fumante e emanava un'odore molto invitante;gli
ambulanti che come i contadini urlavano facendo pubblicità e
invogliando alla gente passante di comprare i loro vestiti e
convincendoli che i loro erano i migliori del mercato.
Si vedevano persone di tutti i tipi:ricchi signori che valutavano le
merci,vecchi e vecchiette, o giovani che facevano commissioni per i
genitori; ma l'attenzione della bambina l'aveva attirata una giovane
madre che teneva per mano sua figlia e la incitava nel seguirla.
A vedere questa scena provò una fitta di invidia ma anche di
dispiacere e avrebbe tanto voluto essere al posto di quella
bimba perchè dovete sapere che a lei la madre
l'avevano portata via e uccisa buttandola nel
fuoco davanti ai suoi occhi degli uomini tanto
cattivi con lunghi mantelli neri e la pelle e gli occhi rossi come i
suoi; aveva capito che la mamma era morta per proteggerla e
quelle figure incappucciate erano venute per lei,per questo aveva
iniziato a correre,fino ad arrivare a quel piccolo borgo,senza fermarsi
per tutta la notte.
Un'altra cosa che attirò la sua attenzione non
fù tanto il profumo del pane appena sfornato o l'odore dei
tessuti nuovi,ma fù un dolce e intenso aroma che si
distingueva da tutti gli altri: provocava alla bambina un effetto
simile al bruciore alla gola che la spingeva ad avvicinarsi sempre di
più a
quella giovane madre.
Provava a ribellarsi all'istinto ma non ci riusciva e senza rendersene
conto si ritrovò le sue labbra sul collo della ragazza e i
denti dentro la sua giugulare :sentiva il sangue,dolce e caldo
scendergli dalla bocca alla gola,poi fino allo stomaco provando una
piacevolissima senzazione di completezza che aveva mai provato.
Quando si accorse che la senzazione era finita fece cadere il corpo
esanime della ragazza a terra.
La gente che se ne accorse cominciò ad urlare e di
conseguenza divenne un'effetto a catena che si
propagò da quei pochi all'intero borgo.
Non sopportava quei versi e poi voleva ancora provare quella senzazione
e così si lanciò contro la prima persona
che trovò sul suo cammino.